Un nuovo ed intelligente sistema che consente di limitare le attività di Piracy, proposto da Mainstreaming. Fenomeno quello della pirateria digitale che, secondo la ricerca FAPAV/Ipsos, solo in Italia, assomma a circa due miliardi di fatturato e rappresenta 800 milioni di danno per il PIL
Philippe Tripodi, in questa video intervista ci spiega meglio come opera e, allo stesso tempo, fa il punto anche sulle ultime attività dell’azienda.
Philippe Tripodi il FED è anche l’occasione per fare un po’ il punto sulle ultime attività di Mainstreaming. Quali sono i progetti che avete sviluppato attualmente?
Allora, a parte l’apertura in Germania, di cui siamo molto fieri, poiché così possiamo seguire i nostri clienti tedeschi in maniera più diretta e più da vicino.
Anche perché avete in Germania dei clienti importanti…
Immagino tu stia parlando di Deutsche Telekom e le otto country (dove Deutsche Telekom è presente), con un accordo quadro firmato qualche tempo fa.
Al FED presentiamo in particolare un nuovo strumento completamente inedito e, devo dire, diverso da quello che di solito si vede sul mercato, che è quello dell’anti-piracy. Il furto dei contenuti e lo streaming illegale, come sappiamo, è una piaga che non si ferma mai.
A differenza degli strumenti tradizionali, che magari bloccano il pirata quando qualcuno se ne accorge, ma questo torna immediatamente dopo con un altro IP, noi siamo in grado non solo di identificare diverse minacce che accorrono ai broadcaster e agli OTT premium ma, in tempo reale decidere, assieme al detentore dei contenuti, che attività fare.
Per esempio, invece di bloccarli, si può degradare il servizio in maniera tale che non riprovino con un altro IP e quindi non acquisiscano di nuovo il servizio; che poi bisogna andare a capire qual è questo IP, se è valido o meno, ma semplicemente diamo alla customer base, agli utenti pirati, un servizio che non è adeguato alla visione e quindi magari gli diamo fastidio, si stufano e decidono di sottoscrivere l’abbonamento ufficiale.
Come fornite questo servizio?
Abbiamo la nostra rete di edge server, infrastruttura in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, e quindi è già integrata con tutta la nostra piattaforma. Molto semplice da usare, come sempre.
Clienti attuali?
Ne abbiamo tre grandi, in Europa, che al momento non abbiamo il permesso di dichiarare, perché vogliono mantenere un po’ in riservatezza.
Cosa bisogna aspettarsi dal Mainstreaming prossimamente?
Guarda, Mainstreaming è nata avendo solo il video streaming in mente, siamo iper-focalizzati su video streaming. Quindi continuiamo su questa strada. Niente ci distoglie dal compito di essere eccellenti nella distribuzione video, con la massima qualità, per eventi di massa, con milioni e milioni di utenti.