IL VISION BROADCAST VISTO DA WILLIAM GASTALDELLI – MEDIASET

William Gastaldelli, responsabile per il supporto tecnico negli studi, ogni giorno ha a che fare con la manutenzione di vari apparati. Quindi, per la posizione che ricopre, ha modo di apprezzare al meglio qualità e affidabilità delle tecnologie integrate nel processo di produzione del gruppo Mediaset.

Come sta evolvendo la tecnologia oggi per ciò che ti riguarda? Quali sono i plus che apporta nella tua attività?

Ma la tecnologia sicuramente ha un ruolo fondamentale nel nostro campo, nel nostro lavoro. Quindi siamo sempre alla ricerca di prodotti nuovi e innovativi che possono soddisfare le esigenze di produzione ed essere al passo coi tempi e quindi col mercato stesso. Attualmente abbiamo visto nella giornata di oggi le soluzioni Calrec, molto interessanti sia per la parte relativa alla modularità del sistema. Molto interessante anche la parte Cloud che sarà sicuramente da approfondire.

Per ciò che riguarda Calrec, oggi abbiamo l’anteprima nazionale dell’ARGO M. Hai visto un’approfondita presentazione, cosa ti ha colpito di questo prodotto?

Ma allora, di sicuro le dimensioni che penso siano il gioco forza del sistema sulle due o tre unità. Molto, molto interessante, la possibilità appunto di farlo lavorare sia in modalità standalone che in modalità condivisa, con i moduli aggiuntivi dove sostanzialmente diventa un gateway a tutti gli effetti. Quindi può andare a operare e rendere disponibili le proprie sorgenti a tutto l’ecosistema.

Essendo un prodotto che è basato sullo standard 2110, per voi che avete un’infrastruttura 2110, quindi con i vari campus sia i due di Roma che Milano, a livello operativo questo che potenzialità vi offre?

Beh, assolutamente da valutare perché si integrerebbe perfettamente all’interno del nostro sistema. Le potenzialità abbiamo visto sono molto molto elevate, poi chiaramente è tutto da provare come potrebbe essere integrato.

Cosa potrebbe offrirvi di più rispetto a quello che avete già oggi? Come lo vedresti integrato?

Di sicuro, da una parte l’interazione con più superfici di controllo e la possibilità di seguire più studi simultaneamente, con poche unità rack, è molto interessante. Anche per avere delle possibilità di gestione da una regia piuttosto che da un’altra. Cosa che da noi ormai sta diventando abbastanza all’ordine del giorno quella di far diventare le regie molto più modulabili.

Si è parlato alcune volte della possibilità di gestire degli studi dalle regie di Roma su Milano o viceversa. Mi sembra che questo rimanga un concetto un po’ forse troppo futuristico. Ma però questo non esclude che effettivamente per quella che è la vostra infrastruttura, in caso di un disaster recovery, di un’esigenza di backup, sia comunque possibile almeno per determinati tipi di produzioni, poter gestire uno studio di Roma con la regia di Milano e viceversa?

Sarebbe sicuramente interessante eseguire dei test funzionali su questa base.

Per il futuro cosa ti aspetti ancora da questo tipo di tecnologie?

Ma onestamente non lo so perché ogni anno vengo stupito sempre di più da tutte le innovazioni che avvengono.

Cos’altro hai apprezzato in questo evento del Vision Broadcast?

Ma sicuramente il rivedere molte persone a me affini, tutte nello stesso posto ed è un ottimo momento anche e soprattutto, per avere una sorta di post-IBC. Quindi avere la possibilità di replicare, quello che si è visto nelle fiere, ad altri colleghi che non hanno avuto la possibilità di intervenire.

 

 

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