Una disquisizione su quelli che sono gli sviluppi delle prossime evoluzioni tecnologiche di Radio Italia, ma anche una valutazione del Vision Broadcast, secondo Pino Massignan, CTO di Radio Italia.
Quali sono le evoluzioni che state pianificando?
Stiamo rifacendo tutto: la radio, la televisione. In particolare, la televisione in questo momento. Ma stiamo rifacendo tutto.
In particolare che cosa?
Per la televisione, per esempio, stiamo rifacendo l’automazione e tutto l’hardware che è comandato dall’automazione.
Anche perché, in realtà, parliamo di un sistema che ormai ha circa 20 anni, sviluppato a suo tempo, dalla TNT?
Assolutamente sì. La TNT ha fatto un prodotto veramente eccezionale che noi stiamo usando tutt’ora. E se non fosse perché hanno deciso di non continuare nello sviluppo, funzionerebbe ancora.
Il problema è che siamo arrivati alla fine della vita utile dei server video. Dobbiamo sostituirli, ma non abbiamo più con TNT o Dalet, (come si chiama ora), la possibilità di adattare il loro vecchio software ai nuovi server.
Quindi in realtà non c’è più compliance fra hardware e software per poter continuare, per quel software che voi state utilizzando, che oggi ovviamente è diventato obsoleto anche per quello che riguarda il supporto ai sistemi operativi?
Sì. Anche per ciò che riguarda i sistemi operativi, che sono sempre più stringenti per tutta una serie di motivi, che non sono tecnici ma anche commerciali. Per cui, alla fine dobbiamo sostituire sia il software di automazione che i video server che, altro elemento molto importante per noi, che è sotto controllo dell’automazione: le macchine destinate alle grafiche.
Quali altre attività che pensate ancora di pianificare per questa incredibile evoluzione?
Stiamo rifacendo tutto quello che è il back-office. Quindi tutto il sistema di server sul quale, attraverso un cluster, (un sistema di library), viene data la possibilità a tutti di essere autenticati sul sistema e di avere a disposizione le risorse che il sistema assegna a ciascuno degli utenti.
Per ciò che riguarda invece la produzione, quindi gli studi radiofonici?
Gli studi radiofonici sono ancora come l’ultima volta che li ho disegnati, e conto di rifarli alla fine di quello che è il ciclo. Cioè a conclusione di quello che è il processo di upgrade televisivo. Che non è cosa da poco, perché coinvolge praticamente metà dell’azienda, sia sotto il profilo delle risorse umane, che si trovano a dover fare il loro lavoro sul sistema vecchio e, a imparare come farlo sul sistema nuovo contemporaneamente. E il loro lavoro non è imparare come fare funzionare un sistema, ma occuparsi della pubblicità, della programmazione musicale, di tutti quelli che sono gli aspetti del funzionamento di un’emittente televisiva.
PRODOTTI DI INTERESSE
Quali sono i prodotti che maggiormente ti hanno convinto e che ti hanno interessato oggi?
Allora, alcuni dei prodotti che sono qua oggi sono già in uso da noi. Altri potrebbero esserlo. Per . Anch’essa ha un buon numero di anni e comincia a diventare difficile manutenerla. E quindi c’era un sistema di Master Control che abbiamo preso in considerazione.
Parliamo di Imagine?
Sì. Che non è ancora diciamo pronto per quelle che sono le nostre necessità, ma manca poco.
Altri brand, altri prodotti?
Le telecamere Panasonic, di fascia alta che si avvicinano sempre di più a quelle che possono essere le esigenze di una televisione che deve integrare camere convenzionali, con camere che devono avere la possibilità di adattarsi in maniera rigorosa a quelle che sono le caratteristiche delle camere che abbiamo già.
Stai pensando alla radiovisione o stai pensando alla parte del teatro?
Sto pensando alla parte del teatro, ma anche alla radiovisione. Attualmente utilizziamo questo tipo di camere più in radiovisione che in teatro, Ma con la qualità che hanno raggiunto, potrebbero integrarsi con quelle che utilizziamo già in teatro.
Altri brand, prodotti che hai visto interessanti?
FastCast con il suo codec e quelle che saranno soprattutto le funzionalità che hanno intenzione di aggiungere, che riguardano le attività stile LiveU, però fatte per la radio.
Poi altre cose molto interessanti, ma che sono già nel nostro portafoglio fornitori.
Consolle audio invece?
Parte consolle audio, verrà presa in considerazione in futuro. Noi siamo clienti Studer da 25-30 anni. E, purtroppo, per le decisioni che sono state prese su quel marchio, dovremmo evolverci verso qualcos’altro. Perché anche per gli Studer, le esigenze di manutenibilità, sono diventate critiche.
LA VALUTAZIONE DELL’EVENTO
In conclusione, se dovessi dare una sintesi dell’esperienza di questo evento di oggi?
Belloooo!!
Pieno di gente competente, molto competente. Ho trovato molti colleghi che conosco da tutta la vita, che fanno il loro lavoro, nel nostro mondo.
A livello di acquisizione di informazione?
Ci si scambiano un sacco di informazioni e conoscenze. Iinformazioni che poi tornano utili…
…nella definizione dei nuovi prodotti?
Sì, sì. Io credo che i suggerimenti che vengono dai clienti vengono presi molto seriamente dai fornitori, perché sono sempre accompagnati da delle motivazioni….
…che poi determinano il successo del prodotto sul mercato?
Certo. Quando un prodotto ha delle motivazioni è destinato ad aver successo, volente o nolente. Perché sì, ci possono essere dei micro problemi che sono specifici di un’attività. Ma il modo in cui approcciarsi e risolverli è uguale per tutti.