SIMONE PRIORI ANALIZZA LE NUOVE FRONTIERE DELL’AUDIO BROADCAST

Al Vision Broadcast, il responsabile della Direzione Tecnologie RAI ha esplorato le ultime soluzioni audio professionali, evidenziando l’evoluzione verso architetture IP-based e superfici di controllo compatte. Focus su Calrec e Stagetec: due filosofie complementari per rispondere alle sfide del broadcasting moderno.

Simone Priori – RAI

Cosa pensi del format Vision Broadcast? Qual è il plus?

Il format è molto interessante perché permette di entrare direttamente in contatto sia con i brand distribuiti da Leading, sia con altri colleghi del settore. È molto utile sia per scoprire le nuove offerte del mercato che per interfacciarsi e sviluppare un networking efficace con altri professionisti.

I prodotti più interessanti che hai avuto modo di apprezzare?

Occupandomi della parte audio, ho trovato particolarmente interessanti i mixer audio della Calrec, che è un prodotto comunque già ampiamente diffuso e distribuito da Leading e che è molto interessante per la sua flessibilità. Anche i prodotti della Stagetec che hanno introdotto sembrano essere molto interessanti, in quanto si inseriscono in una nicchia diversa rispetto all’altro mixer audio, risultando comunque interessanti per determinate applicazioni sia in ambito radiofonico che in situazioni in ambito televisivo.

Per Stagetec, quali sono secondo te i plus fondamentali del progetto e della filosofia del prodotto?

Sicuramente la proiezione verso l’innovazione, quindi un’architettura più IP-based che rende il sistema innovativo e molto flessibile. Inoltre, la dimensione della superficie e quindi il contesto in cui si inserisce è molto interessante, perché permette di utilizzare le grandi potenzialità di quell’apparato anche in situazioni con ridotto spazio a disposizione. La vedo come un’opzione molto interessante.

La filosofia del progetto Calrec invece, per ciò che riguarda Argo M?

Uno dei plus interessanti della filosofia Calrec riguarda le potenzialità che dà l’apparato, poiché per come è costruita l’interfaccia sia hardware che software del sistema, lo rendono molto personalizzabile e quindi adattabile alle esigenze degli operatori.

Il format Vision Broadcast pensi che possa avere altri ulteriori upgrade per renderlo ancora più funzionale alle esigenze di voi utilizzatori, o pensi che questa formula possa essere già sufficientemente valida?

La ritengo già particolarmente valida, onestamente, proprio per le motivazioni che ho già elencato in precedenza. Sinceramente non mi sento di consigliare ulteriori upgrade perché l’ho trovata già molto efficace.

 

 

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