โIl mondo รจ radicalmente cambiato. Cinema e audiovisivo si trovano nel vortice di trasformazioni e nonostante la crisi il cinema oggi sta vivendo una stagione di crescitaโ.
Lโintervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della presentazione dei candidati ai Premi โDavid di Donatelloโ
Palazzo del Quirinale, 02/05/2022ย
โRivolgo un saluto cordiale al Ministro, alla Presidente Piera Detassis, a tutti i presenti, ai tanti candidati che, nel loro insieme, rappresentano lโanima e il motore del cinema italiano.
La consegna dei David di Donatello รจ un grande evento della cultura italiana. La sua storia รจ cosรฌ lunga e intensa, ed รจ cosรฌ radicata โ grazie allโintraprendenza e alla determinazione del fondatore Gian Luigi Rondi โ da costituire quasi unโenciclopedia del nostro cinema.
Ringrazio Pilar Fogliati, complimenti per la maratona condotta con provvida leggerezza. E grazie a Rita Marcotulli e al suo quartetto. Nella conduzione, negli inserimenti musicali, ci hanno accompagnato in maniera magistrale.
Complimenti, i piรน grandi, a Giovanna Ralli e a Sabrina Ferilli.
Giovanna Ralli: per tutti, per la mia generazione particolarmente, รจ una leggenda. La sua eleganza, la sua maestria sono state davvero, e lo sono per tutti, un punto di riferimento, con grande ammirazione. Grazie per le sue parole.
Sabrina Ferilli: immagine simpatica, trascinante, irresistibile nella sua bravura.
Grazie per quanto avete fatto, grazie per quanto rappresentate.
Sono due attrici romane, come ha detto pocโanzi Giovanna Ralli, che adesso sono ufficialmente nella storia del David.
Ripercorrendo gli anni e rileggendo i titoli dei film, i nomi degli attori, dei registi, dei tanti premiati e candidati, si scopre un patrimonio immenso di creativitร , di pensiero, di professionalitร , di capacitร tecnica.
La storia del cinema fa parte pienamente della storia del nostro Paese, che il cinema รจ stato capace di vivere, di raccontare, esprimendone sentimenti e valori. ร stato capace di rafforzare il senso civico, di sollevare grandi questioni sociali.
ร stato capace di dare emozioni.
Parole e immagini che sono oggi parte di noi, e senza le quali saremmo meno consapevoli come Paese.
Il cinema ha contribuito a far conoscere lโItalia nel mondo. A farla apprezzare per i suoi talenti. A destare curiositร e interesse per quel che eravamo e per quel che siamo diventati.
Tanti sono gli artefici di questa straordinaria impresa collettiva. Citarne solo alcuni potrebbe apparire arbitrario.
Ricordo soltanto qualche pietra miliare.
Settantaquattro anni fa Vittorio De Sica veniva premiato, per Sciusciร , con il premio speciale agli Oscar: quel premio, poco tempo dopo. sarebbe diventato lโOscar per il miglior film straniero.
Sessantโanni fa Sofia Loren โ come abbiamo pocโanzi ascoltato nel video โ vinse lโOscar, con La ciociara, come migliore attrice. Fu la prima donna a vincere quel titolo per un film non in lingua inglese. Ricordiamo quelle sequenze che, drammaticamente, richiamano gli orrori cui oggi imprevedibilmente assistiamo.
Quaranta anni or sono a conquistare lโOscar, per gli effetti speciali, fu Carlo Rambaldi, il costruttore di ET, simbolo di quelle molteplici capacitร , professionalitร , mestieri che rendono il cinema una macchina ingegnosa che produce fascino.
Negli anni successivi sono stati moltissimi i riconoscimenti internazionali allโarte e al genio del cinema italiano.
Il mondo รจ radicalmente cambiato. La velocitร dei mutamenti si manifesta sempre piรน accelerata. Il cinema e lโaudiovisivo si trovano nel vortice di trasformazioni che riguardano tecniche, strumenti, linguaggi.
Le sfide, produttive e culturali, impongono nuovi saperi, nuove modalitร di espressione e nuove idee di comunicazione.
Si avverte lโesigenza di creare prodotti validi e apprezzati per le nuove generazioni, che saranno il pubblico del futuro. I giovani e i giovanissimi mostrano interesse crescente al mondo dellโarte e dello spettacolo, ma richiedono modalitร di gran lunga diverse per la loro fruizione.
Le radici non mutano. Sono preziose anche se tutto sta cambiando. Anzi, per questo divengono ancor piรน preziose.
I cambiamenti interni allโindustria cinematografica sono stati accompagnati, in questi due anni, da eventi che hanno sconvolto i ritmi di vita, le abitudini, le stesse prioritร della nostra comunitร nazionale.
La pandemia ha fortemente condizionato tante nostre attivitร .
Per il cinema รจ stato un colpo durissimo la chiusura, per lunghi periodi, delle sale e il prolungarsi delle misure di prevenzione. Ma credo che sia inesatto dire โ riprendo le osservazioni del ministro Franceschini โ che quello della pandemia sia stato per il cinema italiano un tempo di paralisi.
La crisi รจ stata forte, ma lโideazione, la produzione, la realizzazione di opere รจ proseguita. E non รจ azzardato dire che il cinema oggi sta vivendo una stagione di crescita.
Non รจ la prima volta, del resto, nella storia โ in quella italiana particolarmente โ che si puรฒ parlare di crescita attraverso una crisi.
Vorrei qui riprendere una considerazione della bravissima Pilar Fogliati, che ha fatto pocโanzi un accorato appello in favore dei colleghi che lavorano nel mondo dello spettacolo dal vivo: la musica, la danza, il teatro.
Durante i lunghi mesi della pandemia hanno subito la cancellazione totale della loro attivitร , dei loro cartelloni, delle tournรฉe. Lโaugurio che desidero esprimere รจ che per tutti si apra una stagione di vera ripresa.
Ne hanno bisogno i professionisti che vi lavorano, con le loro famiglie. Ne abbiamo bisogno noi, gli spettatori. Lโarte, lo spettacolo, la musica non sono il superfluo, ma una componente essenziale della vita della societร .
Ci sono momenti in cui si รจ chiamati ad affrontare sfide difficili. Questo รจ uno di quei momenti. Il cinema di oggi e di domani avrร caratteristiche diverse, che voi dovrete ideare, progettare, costruire.
Lโinterrelazione crescente del cinema con la televisione e con le altre piattaforme apre straordinarie opportunitร . Sono strade che state giร percorrendo con successo e con grande apprezzamento del pubblico.
La molteplicitร dei mezzi di trasmissione dellโaudiovisivo sta portando anche a un confronto, a uno scambio di linguaggi e di modalitร espressive.
Non si puรฒ piรน immaginare uno spazio del cinema separato da questo contesto cosรฌ ricco e cosรฌ in movimento. Tuttavia il cinema deve saper conservare il suo tratto originale, la sua cultura del messaggio, la sua poesia, perchรฉ cosรฌ il dialogo sarร davvero proficuo.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha destinato alla cultura e al cinema โ come il Ministro ha ricordato โ importanti risorse. La cultura รจ un vettore indispensabile dello sviluppo. Adesso dobbiamo fare in modo che gli investimenti producano i risultati che speriamo.
Il potenziamento di Cinecittร โ grazie anche a preziosi investimenti privati, in stretta collaborazione con le istituzioni pubbliche โ puรฒ offrire molto al cinema italiano, alle nostre produzioni e alle coproduzioni con altri Paesi. Puรฒ inoltre rilanciare Roma come uno dei poli piรน importanti del cinema in Europa, attraendo produzioni internazionali anche grazie alla formula del tax credit. Cinecittร capitale europea del cinema: questo รจ un grande obiettivo per il Paese, da cui possono derivare benefici non soltanto economici.
Le sale del cinema richiedono attenzione e non possono essere trascurate. Il loro ruolo sociale รจ importante, nelle cittร piรน popolate come anche nei centri minori. Le sale sono centri di aggregazione.
La crisi delle sale cinematografiche da noi si presenta superiore a quella di altri Paesi europei. Questo spinge a interventi e ad aver cura di questo patrimonio civile.
Risorse destinate a cinema e teatri per migliorare lโecoefficienza degli ambienti e per consentire di abbellirli, di renderli piรน funzionali e sicuri riguardano una questione davvero di grande rilievo.
Nella festa del David il pensiero si rivolge doverosamente ai protagonisti del cinema che ci hanno lasciato di recente. Per tutti ricordo alcune donne che hanno dato un contributo straordinario e che ricordiamo con ammirazione: Monica Vitti, Lina Wertmuller, Piera Degli Esposti, Catherine Spaak.
Il cinema รจ unโarte che trasmette, preservandole, storia e memoria. Il cinema, come tutte le arti, mantiene perennemente presente il ricordo.
Naturalmente il cinema non dimentica di essere immerso nella societร del suo tempo, nei drammi e negli affanni del suo tempo. La guerra scatenata nel cuore dโEuropa da unโaggressione inaccettabile scuote le nostre coscienze.
Il cinema italiano oggi รจ protagonista nella solidarietร con artisti ucraini, da noi ospitati.
La cultura non si ferma. Neppure di fronte alla guerra. La cultura unisce. Supera i confini โ limiti che essa non contempla โ ed รจ fondamentale per ricreare condizioni di pace.
Una guerra insensata non puรฒ mettere in discussione i legami spirituali e culturali che, nei secoli, si sono fortemente intrecciati nel mondo della cultura dโEuropa. La scelta sciagurata della Federazione Russa di fare ricorso alla brutalitร della violenza e della guerra non puรฒ e non deve lacerare quei legami preziosi tra i popoli europei che la cultura ha contribuito a costruire e a consolidare.
La doverosa indignazione e la condanna non possono certo riguardare la cultura, grandi spiriti del passato e le loro opere, che tanto hanno dato alla civiltร del mondo intero. Sarebbe grave e controproducente per la nostra Italia e la nostra Europa. Lacerare la cultura europea, significherebbe assecondare quella logica di aggressione.
Rispettando pratiche scaramantiche della gente dello spettacolo, sia per la premiazione di domani che per il vostro lavoro futuro, mi limito a esprimere auguri in generale. Auguri estesi a tutto il nostro Paese.
LโItalia e il suo cinema sono inscindibili. LโItalia ha bisogno del suo cinema e il cinema ha bisogno dellโItaliaโ.