MATROX ORIGINE: IL SOFTWARE PER PRODUZIONE COMPLETAMENTE IN CLOUD

Al NAB 2025, uno degli eventi più attesi nel settore della produzione broadcast, Matrox Video ha svelato alcune novità tecnologiche all’avanguardia che promettono di cambiare il panorama della produzione media. Tra queste spicca Matrox Origine, un nuovo prodotto software che consente agli sviluppatori di creare applicazioni avanzate come router, mixer, e CG (computer graphics) su una piattaforma completamente basata su cloud, senza problemi di latenza o sincronizzazione.

 

 

La grande innovazione che sta dietro a Matrox Origine è la sua architettura basata su memoria, che permette la trasmissione di dati da un software a un altro senza compromettere la qualità o incorrere in ritardi. Questa soluzione sfrutta al massimo le capacità della cloud infrastructure, offrendo una piattaforma scalabile, versatile e pronta ad affrontare le produzioni di alto livello (tier one), quelle richieste per eventi sportivi, live broadcast o produzioni televisive di grande impatto.

Matrox Origine: flessibilità e potenza nella produzione cloud

Matrox Origine rappresenta un passo fondamentale per la creazione di una produzione completamente software-defined, senza la necessità di hardware specializzato per operazioni complesse. La piattaforma consente infatti di sviluppare soluzioni personalizzate per router e mixer con la possibilità di integrare sistemi grafici avanzati. L’azienda ha dimostrato il suo funzionamento direttamente all’interno dello stand di Amazon Web Services (AWS), dove il sistema è stato testato in un ambiente cloud su larga scala.

Con una struttura completamente basata su memoria, Matrox Origine offre ai professionisti della produzione la possibilità di eliminare i vincoli legati alla latenza, che spesso rappresentano un ostacolo nelle architetture tradizionali. Gli sviluppatori possono sfruttare la facilità di comunicazione tra software per garantire prestazioni ottimali anche in ambienti complessi, dove la sincronizzazione e la velocità di risposta sono cruciali.

KVM AVO 2: il primo KVM IPMX a bassa latenza

Accanto a Matrox Origine, Matrox Video ha presentato anche un’innovativa soluzione di KVM IPMX chiamata AVO 2. Questo è uno dei primi KVM (Keyboard, Video, Mouse) a supportare lo standard 2110 IPMX, consentendo un controllo remoto avanzato in ambienti di produzione IP. La tecnologia IPMX sta guadagnando rapidamente popolarità nel settore grazie alla sua capacità di gestire i flussi video IP con una bassa latenza e altissima qualità.

L’AVO 2 può essere controllato tramite il software NMOS (Networked Media Open Specifications), una suite di protocolli standardizzati per la gestione delle risorse video e audio in reti IP. La possibilità di integrare i flussi 2110, JPEG 2000 e H.264 assicura che il KVM supporti una vasta gamma di codec e formati, rispondendo così alle esigenze di produzioni multiformato.

Matrox Convert IP e Matrox Vion: il futuro della conversione video

Altra novità interessante presentata al NAB 2025 è Matrox Convert IP, una famiglia di convertitori progettati per facilitare la transizione tra diversi formati di segnale. Questi convertitori supportano lo standard 2110 e si integrano perfettamente con IPMX, una scelta perfetta per chi desidera migrare verso una produzione interamente basata su IP.

Un esempio concreto di applicazione è il modulo SDM (Smart Display Module), che permette di inserire il Convert IP direttamente all’interno di monitor compatibili. Questo rende la gestione dei segnali ancora più fluida e integrata, riducendo la necessità di hardware aggiuntivo. Il modulo SDM è una soluzione pratica per chi ha bisogno di ottimizzare lo spazio in studio senza rinunciare a una qualità professionale.

Un altro prodotto degno di nota è Matrox Vion, un gateway di conversione che permette di trasformare segnali NDI in 2110, SRT, o anche MPEG-2 e H.265. Questo strumento è particolarmente utile per chi gestisce una produzione multiformato e deve garantire la compatibilità tra diverse tecnologie di trasmissione.

Monarch Edge: un encoder flessibile per la produzione live

Infine, Matrox ha mostrato anche il Monarch Edge, il suo encoder H.264/H.265 che ora include nuove funzionalità. La novità principale è la possibilità di riprogammare l’encoder per utilizzarlo come decodificatore, trasformandolo in un dispositivo multi-funzione. L’encoder supporta fino a quattro ingressi e, grazie alla nuova modalità di gestione, è possibile configurarlo per operare con due ingressi e due uscite, un’opzione che lo rende ancora più versatile in contesti live.

La compatibilità con Dante, uno standard audio digitale utilizzato nelle produzioni broadcast, è un altro punto di forza. Matrox ora supporta l’integrazione del protocollo IS-67 di Dante all’interno dei suoi dispositivi, consentendo una gestione avanzata e una sincronizzazione precisa tra audio e video su reti IP.

Articoli correlati