NETGEAR continua a rafforzare la sua presenza nel mercato del broadcast professionale con soluzioni AV-over-IP sempre più accessibili e intuitive. Al Vision Broadcast, abbiamo incontrato Salvio Celotto di NETGEAR per parlare delle ultime novità presentate dall’azienda e della crescente diffusione del protocollo SMPTE ST 2110 nel settore della produzione e delivery broadcast.
Cosa avete presentato al Vision Broadcast?
Abbiamo presentato le nostre soluzioni per il broadcast su IP, parlando di switch che permettono di gestire tutto il traffico relativo al protocollo ST 2110. Il concetto fondamentale è che abbiamo precaricato sui nostri switch il profilo e la configurazione relativa al protocollo ST 2110, e quindi semplificato in maniera estrema il processo di installazione all’interno di un’infrastruttura di broadcast.
Cosa è stato maggiormente apprezzato dai visitatori?
In questo caso è stata apprezzata molto la semplicità di utilizzo. Spesso chi opera in questo settore magari potrebbe avere delle limitate competenze specificatamente di rete. Quindi, il fatto che gli switch sono pre-configurati in fabbrica è stato molto apprezzato, perché evita tutti quelli che sono i possibili errori di configurazione in fase di installazione e setup.
Per quella che è la tua esperienza, qual è il livello culturale per ciò che riguarda l’IP e lo standard ST 2110 nel nostro settore?
Il livello è alto. Il mercato va in quella direzione. Da parte nostra e da parte degli operatori del settore è indispensabile comunque continuare a fare formazione, training e a dare tutte le informazioni che servono a chi poi deve mettere in campo queste soluzioni, per configurarle e installarle correttamente.
La tua considerazione sul Vision Broadcast?
È un evento che in Italia effettivamente mancava. Va a coprire una fascia di mercato che oggi non è stata coperta da nessun altro evento. Quindi un plauso a Leading per l’organizzazione e per la quantità anche di operatori che è riuscita a invitare all’evento.
Qual è il plus di questo format?
Il plus di questo format, (visto da un punto di vista del vendor), è la possibilità di incontrare tante realtà a livello nazionale, per poter appunto divulgare il verbo.
Ma rispetto a un evento tipo IBC o NAB, quali sono le differenze che apprezzi?
Beh, il fatto di avere dimensioni più ridotte è sicuramente molto più familiare. Questo aiuta notevolmente nella creazione della relazione con il cliente o con il potenziale cliente.
Cambiano anche i tempi e i ritmi del confronto, probabilmente.
Sicuramente. IBC, NAB sono eventi di una dimensione molto grande. Questo implica che spesso il tempo per poter parlare con il cliente, (ma anche per il cliente per poter parlare con il vendor), è ridotto perché magari nello stesso contesto ne deve incontrare molti. Forse troppi.
