Home Blog Pagina 6

IL VISION BROADCAST VISTO DA PAOLO SCILLIERI – ERRECIESSE GROUP

Paolo Scillieri è responsabile tecnico della divisione audio per la Errecisse Group, azienda che si è specializzata nell’offrire servizi con OB Van di medie o piccole dimensioni, che rappresentano poi anche la maggior delle richieste quotidiane dei diversi network.

Cosa hai apprezzato dei vari prodotti presentati in occasione del Vision Broadcast?

Ho apprezzato molte realtà che sono rappresentate qui in questa giornata. In particolare ho apprezzato la parte di Calrec dove ho rivisto l’Argo M, dopo averlo visto all’IBC 2024. Ho apprezzato FernCast che propone la sua soluzione software di codec SIP e non solo.

Lo stand Sonifex, dove ho visto la nuova postazione commento singola. Ho parlato con l’ingegnere che mi ha illustrato i dettagli.. Sono stato anche da Neutrik che mi ha illustrato, (oltre a un prodotto del quale ho chiesto informazioni), anche alcuni nuovi connettori nuovi per l’RJ45, molto interessanti.

Parlando di Argo M, che probabilmente è il prodotto che forse ti ha incuriosito di più, quali sono i punti di forza secondo te?

I punti di forza dell’Argo M sono le ridotte dimensioni, soprattutto nella versione 24 fader che risulta molto compatto, quindi per un OB van è perfetto. Apprezzo anche la grande potenza di elaborazione audio perché, comunque, è paragonabile al core più piccolo degli Argo più grandi. E anche la flessibilità di utilizzo. Anche la versione 36 fader ha tre bancate da 12 con tre monitor. Ognuno dei monitor fa tutto quello che fanno gli altri. Quindi anche in un OB van dove gli spazi sono ridotti, il fonico non ha bisogno di essere seduto per forza in mezzo al mixer per usarlo tutto, ma si può usare anche in maniera molto flessibile, all’interno degli spazi ridotti di una regia mobile di medie dimensioni.

A livello operativo?

A livello operativo, assomiglia in tutto e per tutto agli Argo più grandi, avendo ridotto un pochino gli spazi ma non le potenzialità. Il software è veramente ben costruito. Si vede che è di nuova generazione e sembra rispondere in maniera ottimale a tutte le esigenze delle produzioni sia di medie che grandi dimensioni.

Entrando nella parte video, cosa hai potuto approfondire?

Nella parte video ho chiesto dei dettagli sulle nuove famiglie di Panasonic PTZ, perché uno dei nostri clienti, un broadcaster italiano, ha attualmente messo nei capitolati tecnici di quest’anno l’utilizzo di tre camere, in particolare di cui una PTZ. In questo modo abbiamo l’esigenza di avere un’immagine del tutto e per tutto paragonabile a quella delle nostre camere broadcast della Grass Valley in particolare, ma integrano sensori e corpo macchina sicuramente più grandi di delle PTZ. Quindi abbiamo la necessità di avere qualcosa di comparabile.

Che modello hai avuto modo di testare?

Credo si chiami AW50E.

La prima impressione?

È nella metà diciamo della fascia di prezzo di qualità di Panasonic, ma sembra molto bella. È molto compatta e molto leggera. Quindi anche per un utilizzo come il nostro fuori sede, quindi in esterna, allo stadio, nel doverla movimentare, sembra molto valida. Anche perché poi nella postazione commentatore c’è pochissimo spazio.

Entrando nel dettaglio di altri prodotti che hai avuto modo di vedere?

ho parlato ancora con l’ingegnere di FernCast che propone una soluzione software di encoding e decoding audio. È una soluzione software che gira su hardware generico, in macchina virtuale basata su Linux, quindi molto affidabile.

Per quanto il prodotto sia destinato anche alle radio (per l’emissione di segnali radiofonici), a me interesserebbe per potermi interfacciare con i broadcaster per lo scambio di segnali N-1 e coordinamenti dallo stadio allo studio. È una cosa che attualmente si fa in SIP, che è uno standard di audio over IP su linea internet. Attualmente ci sono degli hardware dedicati con pochi canali disponibili. Banalmente, essendo un OB van, io guardo anche gli spazi: in due unità rack normalmente ci stanno due audio IN, due audio OUT. In questo caso invece, in un’unità rack ci si può far entrare credo centinaia di ingressi e uscite audio. Quindi sarebbe molto conveniente e pratico, anche in uno spazio contenuto come quello di un OB Van.

 

 

 

VISION BROADCAST: GIUSEPPE PORRO

Il Vision Broadcast, secondo Giuseppe Porro, Presidente Leading Technolgies.

Alla conclusione di questa edizione del Vision Broadcast. È il momento di fare un consuntivo. Dal tuo punto di vista, come hai visto questo evento?

Per la verità non pensavo di avere avuto un grande successo come è avvenuto. E mi ha meravigliato che già dal primo giorno, all’apertura alle 9:30, avevamo già qua parecchie persone. Devo dire che sono veramente soddisfatto, non mi sarei mai aspettato un successo così. E persone molto competenti, interessanti che sono venute e che hanno apprezzato quello che noi abbiamo allestito. Noi abbiamo cercato di dare il miglior confort possibile, perché era la prima volta che ci concentravamo solo sul settore broadcast particolare e, con l’unione delle due aziende, cioè Allyn e Leading.

Il gruppo in primo piano, per la prima volta?

Per la prima volta, sì. Anche prima lo eravamo. Però non ci siamo mai presentati a un evento in maniera così determinata e associati.

Volendo dare un giudizio su quello che, secondo te, è stato il punto di maggior successo, il plus dell’evento?

Beh, il plus dell’evento sicuramente è stata l’offerta Calrec che devo dire, ha colpito tutti perché Daniele ha veramente allestito uno studio completo, bellissimo. E con la sua grande competenza ha illustrato ha soddisfatto tutti i clienti, che sono stati molto attenti e felicissimi di questo.

Ma, abbiamo presentato un po’ tutto. Ad esempio Allyn, con Imagine Communications, Aspera e con tutti gli altri marchi. Loro hanno fatto una presentazione indiscutibilmente eccezionale e di cui io sono veramente soddisfatto, perché ritengo Allyn un fiore all’occhiello, per Leading.

Quindi un evento da ripetere?

Indubbiamente. Visto quello che noi abbiamo fatto in questa edizione, sicuramente la prossima, (che sarà il prossimo anno logicamente), sarà ancora più importante. D’altronde questo ce la dovevamo aspettare perché per la prima volta, con questo evento, ci siamo concentrati su un mercato in particolare. Non era dispersivo. Ma poi faremo anche un evento per l’installazione. Ma a parte. Cioè due cose diverse.

Cosa cambieresti per una prossima edizione?

Direi niente. Io sono soddisfatto e credo che anche i clienti, i tecnici e tutte le persone che sono venute, sono rimasti soddisfatti di come ci siamo organizzati, di come era tutto era presentato in modo molto chiaro. E oltretutto, anche la partecipazione di nuove aziende che abbiamo acquisito, come RCS. È la prima volta che ci presentiamo con le sue soluzioni software. E devo dire che anche in questo caso, abbiamo avuto un bel successo.

Devo confermare che diversi soggetti intervistati, hanno effettivamente voluto esplicitare questo fatto di sentirsi in qualche modo particolarmente ben accolti e coccolati. Anche in questa occasione, queste sono state manifestazioni e dichiarazioni spontanee.

Per questo dobbiamo dire grazie a Laura e a Raffaella che sono state veramente due ospiti che hanno accolto del migliore dei modi tutti, sempre a disposizione, e hanno veramente fatto una cosa notevole, devo dire. Cioè che ha completato, ha completato il successo dell’evento.

 

 

IL VISION BROADCAST VISTO DA: FEDERICO VOLPINI – SAN MARINO RTV

Il Vision Broadcast, secondo Federico Volpini, Direttore Tecnico San Marino RTV:

Cosa hai apprezzato di questo evento?

Più di tutti i mixer audio della Calrec, anche la spiegazione che ci hanno dato è stata molto dettagliata. Ci è piaciuta molto la presentazione del prodotto e quindi siamo molto interessati anche perché ci sono configurazioni che possono allargarsi in diversi modi. Quindi noi siamo molto interessati al prodotto. Anche perché la spiegazione è stata dettagliata.

Quando parli di prodotto, tu parli di Argo M nello specifico?

Esatto.

Quali altri prodotti ti hanno piacevolmente convinto?

Allora, non abbiamo avuto molto tempo, però stiamo parlando con i tecnici di NetGear per la configurazione informatica e anche loro hanno prodotti interessanti molto interessanti.

 

 

IL VISION BROADCAST SECONDO MARCO PORRO

Intervista a Marco Porro, CEO Leading Technologies e Allyn

Siamo alla conclusione del Vision Broadcast, dopo questa due giorni molto intensa. È il momento di trarre delle conclusioni, fare un consuntivo. Visto che tu sei amministratore sia della Leading che della Allyn, come valuti l’evento?

È stata una due giorni veramente interessante dal mio punto di vista, un grosso successo soprattutto per essere riusciti effettivamente a mettere in comunicazione i due mondi come ci eravamo preposti, ossia utilizzatori e creatori di tecnologia. Il feedback avuto dai presenti, è stato veramente entusiasta. E questo conforta la decisione di aver ripreso a fare questo tipo di eventi e l’idea di rendere questo, un evento ricorrente durante l’anno.

Sono stati due giorni sicuramente intensi. Devo dire che anche dal punto di vista di percentuali di persone che si sono iscritte e poi presentate, abbiamo sfiorato penso l’85%. È anche questo un grosso piacere. Vedere che comunque la gente è venuta ed è venuta interessata. Si sono aperti tantissimi tavoli di discussione, sia quelli più pratici naturalmente, ma anche tavoli di discussione su future soluzioni ed idee.

Anche perché poi, come vediamo, in realtà cala sempre di più la presenza agli eventi internazionali. Forse tutto sommato questi eventi mono-azienda, che hanno una maggiore concentrazione e possibilità di dialogo e di approfondimento, riscontrano certamente maggiore interesse da parte degli utilizzatori?

Sì, confermo che secondo me l’interazione, il poter interagire con chi può dare informazione e sviluppa tecnologia, è una cosa ormai irrinunciabile. La parte puramente visiva, il guardare o vedere dei prodotti anche spiegati ma in maniera chiamiamola automatica – perché di solito non c’è tempo nelle fiere – sta diventando un limite. Perché, come si diceva, la tecnologia ormai ha veramente degli orizzonti molto ampi. Quindi bisogna poter approfondire, bisogna poter parlare per capire da entrambe le parti quali sono le necessità e quali sono le soluzioni migliori.

L’evento internazionale, in questo senso, risulta troppo dispersivo e con tempi troppo ridotti per poter fare degli approfondimenti?

Sì, direi che sicuramente sono eventi ormai diventati importanti dal punto di vista del networking, perché comunque permettono di avere diciamo dei momenti di ritrovo quasi goliardici, che sono comunque importanti. Però, dal punto di vista pratico, secondo me eventi più mirati, più specifici e con più tempo a disposizione, sono oggi la soluzione migliore.

Ritieni che questa formula sia migliore di quella che avevate sviluppato nel precedente evento, quindi anche con delle conferenze, delle presentazioni? Quindi anche per il futuro, cosa pensate di fare?

Allora, secondo me vi sono pro e contro da entrambe le parti. In questo modo abbiamo avuto la possibilità di una maggiore interattività, rispetto a programmi ben stabiliti, perché comunque si potevano allungare o accorciare le fasi, in modo più dinamico. Dall’altra parte, se ci sono determinati contenuti – come è stato per esempio per Calrec, che è stato programmato durante le giornate – sono probabilmente argomenti che richiedono invece una programmazione più specifica e più precisa. Quindi, la cosa migliore, a seconda dei contenuti che si hanno, è una via di mezzo fra le due. Però devo dire che se dovessi rifarlo con la stessa tipologia di contenuti, sceglierei questa soluzione.

E quindi il prossimo Vision a quando e con che tipo di contenuti?

La data naturalmente verrà comunicata. Sicuramente sarà lo stesso periodo per l’anno prossimo. Quindi lo faremo annuale. Stiamo valutando varie soluzioni, con la possibilità magari di pianificare anche Roma, per l’evento principale o come tappa intermedia.

Quali argomenti? Sinceramente lo andremo a scoprire nei prossimi mesi, in base allo sviluppo della tecnologia. Quello che mi piacerebbe poi aggiungere – quello sì – è un intervento, (ma uno), all’interno delle giornate dove magari ci sia una sorta di panel, se ci sono degli argomenti che vale la pena approfondire. Volendo anche extra tecnologia.

Vision Broadcast tra un anno. Ma nel frattempo, da qui a un anno, anche un Vision dedicato ad altri settori dei quali vi occupate?

Sicuramente. Prima cosa, questa pr. Quindi, questa è una cosa che verrà ripetuta. Per quanto riguarda il mondo broadcast, presumibilmente ci saranno degli eventi più contenuti che verranno proposti durante l’anno, per presentare o promuovere determinate soluzioni.

Quindi ancora più verticale, dedicata a singoli prodotti o brand?

Sì, una serie di sotto-eventi del Vision Broadcast reale che si proporranno durante l’anno.

Che saranno specifici per brand o per tipo di applicazione?

Il mio obiettivo sarebbe per applicazione o soluzione, non necessariamente per brand. Salvo che da qualche brand, ci sia veramente qualcosa di talmente eclatante che richiede una sua posizione. Però preferirei parlare di soluzioni piuttosto che di prodotti.

Per quanto riguarda gli altri mercati che copriamo, sicuramente ci saranno. Non so se avranno lo stesso nome, quindi “Vision”. Magari sì. Perché potrebbe diventare in effetti il filo che unisce tutti i nostri eventi. Verrà comunicato a breve perché stiamo ragionando anche in base alla disponibilità degli spazi e delle risorse che abbiamo.

 

 

 

 

VISION BROADCAST VISTO DA PINO MASSIGNAN DI RADIO ITALIA

Una disquisizione su quelli che sono gli sviluppi delle prossime evoluzioni tecnologiche di Radio Italia, ma anche una valutazione del Vision Broadcast, secondo Pino Massignan, CTO di Radio Italia.

Quali sono le evoluzioni che state pianificando?

Stiamo rifacendo tutto: la radio, la televisione. In particolare, la televisione in questo momento. Ma stiamo rifacendo tutto.

In particolare che cosa?

Per la televisione, per esempio, stiamo rifacendo l’automazione e tutto l’hardware che è comandato dall’automazione.

Anche perché, in realtà, parliamo di un sistema che ormai ha circa 20 anni, sviluppato a suo tempo, dalla TNT?

Assolutamente sì. La TNT ha fatto un prodotto veramente eccezionale che noi stiamo usando tutt’ora. E se non fosse perché hanno deciso di non continuare nello sviluppo, funzionerebbe ancora.

Il problema è che siamo arrivati alla fine della vita utile dei server video. Dobbiamo sostituirli, ma non abbiamo più con TNT o Dalet, (come si chiama ora), la possibilità di adattare il loro vecchio software ai nuovi server.

 

Quindi in realtà non c’è più compliance fra hardware e software per poter continuare, per quel software che voi state utilizzando, che oggi ovviamente è diventato obsoleto anche per quello che riguarda il supporto ai sistemi operativi?

Sì. Anche per ciò che riguarda i sistemi operativi, che sono sempre più stringenti per tutta una serie di motivi, che non sono tecnici ma anche commerciali. Per cui, alla fine dobbiamo sostituire sia il software di automazione che i video server che, altro elemento molto importante per noi, che è sotto controllo dell’automazione: le macchine destinate alle grafiche.

Quali altre attività che pensate ancora di pianificare per questa incredibile evoluzione?

Stiamo rifacendo tutto quello che è il back-office. Quindi tutto il sistema di server sul quale, attraverso un cluster, (un sistema di library), viene data la possibilità a tutti di essere autenticati sul sistema e di avere a disposizione le risorse che il sistema assegna a ciascuno degli utenti.

Per ciò che riguarda invece la produzione, quindi gli studi radiofonici?

Gli studi radiofonici sono ancora come l’ultima volta che li ho disegnati, e conto di rifarli alla fine di quello che è il ciclo. Cioè a conclusione di quello che è il processo di upgrade televisivo. Che non è cosa da poco, perché coinvolge praticamente metà dell’azienda, sia sotto il profilo delle risorse umane, che si trovano a dover fare il loro lavoro sul sistema vecchio e, a imparare come farlo sul sistema nuovo contemporaneamente. E il loro lavoro non è imparare come fare funzionare un sistema, ma occuparsi della pubblicità, della programmazione musicale, di tutti quelli che sono gli aspetti del funzionamento di un’emittente televisiva.

PRODOTTI DI INTERESSE

Quali sono i prodotti che maggiormente ti hanno convinto e che ti hanno interessato oggi?

Allora, alcuni dei prodotti che sono qua oggi sono già in uso da noi. Altri potrebbero esserlo. Per . Anch’essa ha un buon numero di anni e comincia a diventare difficile manutenerla. E quindi c’era un sistema di Master Control che abbiamo preso in considerazione.

Parliamo di Imagine?

Sì. Che non è ancora diciamo pronto per quelle che sono le nostre necessità, ma manca poco.

Altri brand, altri prodotti?

Le telecamere Panasonic, di fascia alta che si avvicinano sempre di più a quelle che possono essere le esigenze di una televisione che deve integrare camere convenzionali, con camere che devono avere la possibilità di adattarsi in maniera rigorosa a quelle che sono le caratteristiche delle camere che abbiamo già.

Stai pensando alla radiovisione o stai pensando alla parte del teatro?

Sto pensando alla parte del teatro, ma anche alla radiovisione. Attualmente utilizziamo questo tipo di camere più in radiovisione che in teatro, Ma con la qualità che hanno raggiunto, potrebbero integrarsi con quelle che utilizziamo già in teatro.

Altri brand, prodotti che hai visto interessanti?

FastCast con il suo codec e quelle che saranno soprattutto le funzionalità che hanno intenzione di aggiungere, che riguardano le attività stile LiveU, però fatte per la radio.

Poi altre cose molto interessanti, ma che sono già nel nostro portafoglio fornitori.

Consolle audio invece?

Parte consolle audio, verrà presa in considerazione in futuro. Noi siamo clienti Studer da 25-30 anni. E, purtroppo, per le decisioni che sono state prese su quel marchio, dovremmo evolverci verso qualcos’altro. Perché anche per gli Studer, le esigenze di manutenibilità, sono diventate critiche.

LA VALUTAZIONE DELL’EVENTO

In conclusione, se dovessi dare una sintesi dell’esperienza di questo evento di oggi?

Belloooo!!

Pieno di gente competente, molto competente. Ho trovato molti colleghi che conosco da tutta la vita, che fanno il loro lavoro, nel nostro mondo.

A livello di acquisizione di informazione?

Ci si scambiano un sacco di informazioni e conoscenze. Iinformazioni che poi tornano utili…

…nella definizione dei nuovi prodotti?

Sì, sì. Io credo che i suggerimenti che vengono dai clienti vengono presi molto seriamente dai fornitori, perché sono sempre accompagnati da delle motivazioni….

…che poi determinano il successo del prodotto sul mercato?

Certo. Quando un prodotto ha delle motivazioni è destinato ad aver successo, volente o nolente. Perché sì, ci possono essere dei micro problemi che sono specifici di un’attività. Ma il modo in cui approcciarsi e risolverli è uguale per tutti.

 

 

VISION BROADCAST – PLIANT – ROBERTO FRIGERIO

Pliant presenta dei sistemi intercom wireless, serie Microm e serie Crewcom, che offrono prestazioni professionali affidabili, grande flessibilità e scalabilità, ma con livelli di investimento comunque contenuti.

SERIE MICROCOM

La serie Microcom rappresenta una gamma di sistemi intercom wireless di alta qualità a prezzi abbordabili, realizzati da un brand americano con grande esperienza nel settore. Questi sistemi, originariamente sviluppati per i campi di football americano, garantiscono un’affidabilità e una precisione di altissimo livello.

La gamma comprende quattro fasce di prodotto, a partire dal modello base a singolo canale fino ai modelli più avanzati come il Microcom 8 e il Microcom XR. Si tratta di sistemi intercom a bodypack che non richiedono una centralina separata.

Questi dispositivi offrono la possibilità di far comunicare fino a 10 sistemi in modalità full duplex, mentre in ascolto non vi è alcuna limitazione. Il sistema prevede la configurazione di un bodypack master attraverso il quale tutti gli altri dispositivi possono comunicare tra loro.

Data la natura critica degli ambienti di utilizzo, come quelli sportivi dove sono presenti numerosi apparati di trasmissione e ricezione, questi sistemi sono progettati per garantire la massima affidabilità.

Per quanto riguarda le frequenze di utilizzo, la produzione globale prevede tre opzioni:

  • 2.4 GHz (fino a 10 canali full duplex)
  • 900 MHz
  • 863 MHz (utilizzabile in Europa, fino a 6 canali full duplex)

La scelta della frequenza dipende dalla selettività desiderata e dalla distanza da coprire.

I sistemi della serie Microcom sono dotati di due canali, offrendo la possibilità di ascoltare e parlare su entrambi i canali o limitare un bodypack a uno solo di essi.

SERIE CREWCOM

La serie Crewcom rappresenta la gamma top di prodotti, richiedendo una configurazione più accurata e performante. Il sistema è composto da tre elementi principali:

  • La base centrale
  • Il transceiver, attraverso il quale avvengono tutte le comunicazioni
  • I bodypack disponibili in tre varianti:
    • Bodypack a quattro canali
    • Bodypack a due canali
    • Bodypack a due canali in ricezione con un solo controllo del volume

Il transceiver costituisce il cuore del sistema, permettendo la connessione di sei bodypack in comunicazione full duplex in modalità normale. Esiste anche una modalità High Density che consente di collegare fino a 16 bodypack, di cui quattro possono comunicare contemporaneamente con la stazione centrale.

Le comunicazioni avvengono tramite cavo di categoria 5, utilizzando un protocollo proprietario Crewcom (non un protocollo di rete standard). È possibile collegare fino a tre stazioni, per un totale di 18 basi in modalità normale e fino a 64 basi in configurazione High Density.

La configurazione avviene tramite software dedicato, con la possibilità di collegare fino a quattro centraline per un numero veramente elevato di bodypack contemporanei. Il sistema può gestire circa 250 bodypack wireless e creare fino a 64 conferenze indipendenti, offrendo quindi 64 canali per 256 postazioni.

La potenza massima di trasmissione è di 63 mW, e le bande di frequenza disponibili sono 900 MHz e 2.4 GHz (in Europa è utilizzabile solo la frequenza a 2.4 GHz). L’autonomia dei bodypack è di circa dieci ore in funzionamento a massima potenza, risultando più che sufficiente per qualsiasi tipo di evento.

La gestione del sistema avviene tramite un normale notebook, con la configurazione che può essere effettuata online e poi caricata nella centralina. Anche il monitoraggio può essere eseguito attraverso un notebook o PC grazie alla modalità di funzionamento live.

In caso di integrazione con sistemi tradizionali preesistenti, la centralina dispone di interfacce per il collegamento con sistemi a quattro o due fili, garantendo una perfetta compatibilità con le infrastrutture già presenti.

 

 

IL VISION BROADCAST VISTO DA: EMANUELE ZULIANI – MFE MEDIASET

Emanuele Zuliani, nonostante la sua giovane età, vanta una notevole conoscenza delle più avanzate tecnologie dedicate al broadcast. Dopo un periodo in Sky Italia, è passato in carico alla Direzione Tecnlogie di Mediaset, dove si occupa sempre di sistemi e, particolare di standard, quali il 2110 e di delivery. 

Cosa hai apprezzato della Vision Broadcast e in particolare dei prodotti presentati?

Ho trovato molto interessanti i prodotti dedicati al mondo audio/video professionale broadcast, in particolare la linea NetGear con supporto per 2110 PTP e switch ad alta banda. Il mondo broadcast è in evoluzione con l’introduzione di nuovi prodotti Argo e l’Impulse per il Processing in Cloud. Anche Imagine Communication con i loro SNP che hanno espanso a due unità, aumentando la capacità di ingresso e uscita e quindi anche di processamento.

Parliamo di Argo. Cosa ti è piaciuto di questo nuovo sistema?

È un prodotto veramente interessante, relativamente compatto ma con un Core stand alone che permette grandi potenzialità. Tutto è embedded in una singola unità con ingressi e uscite analogiche, digitali e anche 2110. È molto interessante per essere integrato in reti già esistenti. Con una semplice fiber in 2110 da 1 Gig o 10 Gig, si hanno tutti i segnali già pronti e disponibili senza nessun tipo di conversione, già usabili e funzionanti.

Che cos’è il True Control e quali vantaggi offre?

Il True Control è un nuovo protocollo introdotto che permette il controllo dell’unità da qualsiasi altra unità Calrec, come se fossimo sul posto anche se siamo in un’altra postazione. È particolarmente utile per la Remote Production.

Parliamo invece di NetGear nel dettaglio. Quali sono le novità principali?

Netgear ha introdotto la linea AV, una nuova introduzione nel mercato del video broadcast o video ad alta banda. Con questa linea c’è l’introduzione di nuovi profili dedicati al 2110 e la capacità di portare segnali in 2110audio, video, data – su switch a costo relativamente più contenuto rispetto ad altri grandi brand. Inoltre, c’è l’introduzione di porte a 100 Gb e 200 Gb.

L’introduzione del 2110 da parte di Net Gear è stata secondo me, strategica per il mercato.

Per quanto riguarda Imagine Communication?

Imagine ha sviluppato l’SNP che si è espanso ed è diventato un’unità di due rack con il doppio degli ingressi e delle uscite, quindi il doppio della capacità di conversioni e anche di personalità, inclusi Master Control e Multiviewer. In due unità è diventata una macchina praticamente universale per il broadcasting moderno.

 

 

VISION BROADCAST – DANIELE ROLANDI: CALREC ARGO M

Ecco una sintesi delle caratteristiche di Argo M, la compatta, flessibile e potente consolle della Calrec, della quale Daniele Rolandi ci presenta una dettagliata e pratica descrizione operativa.

https://studio.youtube.com/video/Vjjyv-LzWOQ/edit

Argo M di Calrec è una console audio per broadcast progettata per offrire la potenza e la flessibilità della pluripremiata piattaforma Argo in un formato compatto, ideale per applicazioni di piccole e medie dimensioni. Disponibile in versioni da 24 o 36 fader, ciascuno con 12 layer doppi e piena personalizzazione, garantisce il controllo totale su ogni percorso audio. La superficie, configurabile e dotata di pannelli touchscreen (come le consolle Argo Q e S), permette accesso immediato a tutti i parametri, con due controlli rotativi assegnabili e una cella a quattro pulsanti programmabile per ogni fader.

Argo M integra elaborazione DSP interna fino a 356 percorsi, espandibili collegando core esterni ImPulse, ImPulse1 o ImPulseV per aumentare la capacità di calcolo e la ridondanza, anche in ambienti cloud. La console è nativamente compatibile con lo standard ST2110, consentendo interoperabilità e networking avanzato per produzioni remote e distribuite. L’I/O è estremamente versatile: 24 ingressi analogici, 16 uscite, 8 AES in/out, 8 GPIO, tre slot modulari per espansioni (inclusi Dante, SDI e MADI) e piena compatibilità con le box I/O Calrec1.

La gestione e il controllo sono semplificati grazie alle applicazioni Calrec Connect e Calrec Assist, che permettono la supervisione e il controllo remoto dell’intero workflow, anche da browser. Argo M supporta mixaggio immersivo (formati 5.1.2, 5.1.4, 7.1.2, 7.1.4), automixer stereo, Ducker, filtri variabili e offre strumenti avanzati di monitoring e metering, inclusi due ingressi video per preview o RTW meter. L’interoperabilità con sistemi di terze parti è garantita tramite Ember+, CSCP, SW-P-08 e API Calrec, per un’integrazione totale in ogni contesto produttivo.

 

 

 

VISION BROADCAST VISTO DA GIORGIO PRATTELLA DI RADIO DEEJAY

Giorgio Prattella, da anni direttore tecnico bassa frequenza dello Storico network del gruppo GEDI, vanta un notevole know-how e ha seguito negli anni tutte le evoluzioni tecnologiche di Radio Deejay.

 

Giorgio, tu ti occupi soprattutto della parte di bassa frequenza di radio DeeJay. Quindi, tutta la tecnologia audio utilizzata negli studi. Per ciò che riguarda il Vision Broadcast della Leading, cosa hai avuto modo di apprezzare?

Che cosa hai avuto modo di apprezzare maggiormente durante la visita?

Allora, non ho ancora completato il giro della visita ma ho visto delle cose interessanti nella parte dedicata a Sonifex e nella parte dedicata a Netgear. Sto aspettando di andare a vedere la parte mixer e condivisione dei mixer che mi interessa molto.

Per ciò che riguarda Sonifex in particolare, cosa hai notato?

Abbiamo visto una macchina molto interessante che si occupa di gestire i segnali in parte come matrice, in parte come trasformazione di formato, che può essere molto interessante per noi.

Qual è il plus che vi consentirebbe di raggiungere?

Oltre a gestire e instradale appunto, come dicevo, i segnali e oltre a avere dei cambi di standard, può anche gestire la parte dei volumi, che non è così facile trovare in quel tipo di macchine. Ha anche una gestione molto semplice dell’apparato, molto intuitiva.

Per ciò che riguarda invece Netgear, a cui hai accennato prima, cosa hai apprezzato?

Ho apprezzato che, quando si entra con l’audio nel mondo degli switch e dei router, vi sono sempre un po’ di problemi, perché è un mondo non proprio dedicato all’audio. Ho visto che anche NetGear ha compreso questa problematica e stanno quindi sviluppando i loro nuovi apparati, cercando di risolvere anche le problematiche che derivano dall’inserimento dell’audio in rete piuttosto che in un computer. Quindi hanno capito anche loro che la macchina fa un lavoro diverso e i loro prodotti devono essere tarati anche su questo tipo di esigenze.

Le prossime evoluzioni tecnologiche di Radio DJ e con che approcci e filosofia vi apprestate ad attuare queste innovazioni?

Il prossimo passo che avremmo fare, è quello di progredire ancora sulla parte mixer digitale. L’approccio, appunto, potrebbe essere quello di cominciare a entrare nelle condivisioni dei mixer. Nel senso che io posso avere una persona che parla a Milano e la regia è invece dislocata a Roma. Queste sono delle cose che potrebbero interessarci e che sto vedendo che cominciano a diventare stabili, fattibili e sicure.

 

 

STUDIO TECHNOLOGIES CON SOLUZIONI DANTE OVER IP, INTERCOM E PTP GENERATOR

Le soluzioni Studio Technologies, sono progettate per ottimizzare le attività nel settore della produzione audio professionale. I prodotti come il Model 5422 e il Model 5430 utilizzano Dante per la distribuzione audio su reti IP, garantendo qualità e bassa latenza. Le soluzioni Over IP permettono l’integrazione di dispositivi come il Model 5502, mentre il PTP generator, assicura sincronizzazione precisa tra apparecchiature, essenziale per produzioni live e studi di registrazione, migliorando l’efficienza e la qualità del suono.

Ecco, nel dettaglio, la presentazione di Roberto Frigerio, della Leading Technologies.

Sistema Commentatori Dante

Studio Technologies è un’azienda americana che produce numerosi dispositivi audio basati sulla tecnologia Audio over IP via Dante. Tra questi troviamo un sistema commentatori a sei canali di talkback basato su Dante. Il dispositivo è dotato di ingresso microfonico, uscita per rilancio microfonico e connessioni Primary e Secondary per Dante.

Sistema Intercom Dante

Un altro prodotto è il sistema Intercom via Dante, che include un bodypack a quattro canali con connessioni per cuffia, microfono e porte Dante. Questo sistema può funzionare autonomamente, apparendo in rete come un dispositivo a quattro canali, oppure può essere gestito in configurazioni più complesse tramite il proprio Engine. Collegando più dispositivi a questo motore, si ottiene automaticamente la funzionalità n-1, che permette a ciascun utente di ricevere tutto l’audio in ingresso tranne il proprio segnale.

ST2110-Dante Bridge

Un prodotto innovativo è il ST2110-Dante Bridge, progettato per collegare due sottoreti completamente separate: una caratterizzata da audio su rete ST2110 e l’altra da protocollo Dante. Questo bridge risolve problemi di compatibilità relativi al PTP (Precision Time Protocol), sottomaschere di rete e altre incompatibilità tra i due standard.

Generatore PTP

Il cuore di qualsiasi sistema basato su Dante è rappresentato dal generatore di PTP, che può funzionare come master PTP e creare segnali di wordclock per dispositivi che si sincronizzano in modo tradizionale. Inoltre, può ricevere un segnale GPS e genere il PTP, oppure convertire un segnale wordclock tradizionale in PTP per i dispositivi Dante su rete.

Monitor Zingali

A completamento della nostra offerta, in questo corner, anche i nuovi monitor da studio Zingali, azienda italiana di produzione audio. Si tratta di una nuova linea di monitor attivi disponibili in tre dimensioni: 5 pollici, 6 pollici e 8 pollici. Questa nuova serie è una produzione italiana realizzata in collaborazione con Zingali, che la Leading sta lanciando sul mercato.

 

 

PROFESSIONAL SHOW ACCADEMY PRESENTA IL COMPULITE VIBE TRAINING

COMPULITE VIBE SERIES
COMPULITE VIBE SERIES

Professional Show, in occasione della nuova release del software VIBE 6.0, è entusiasta di presentare un corso di avviamento professionale dedicato alle consolle Compulite Vibe.

La consolle Compulite Vibe

Alla fine dell’evento, sarà consegnato un attestato di partecipazione, riconoscimento ufficiale delle competenze acquisite.

Il corso è rivolto a Operatori, Lighting Designer e Direttori della Fotografia (DoP), offrendo un’opportunità unica di approfondire le tecniche e le funzionalità di un sistema di controllo luci innovativo e molto intuitivo a livello operativo.

La consolle Compulite Vibe

La consolle Compulite Vibe M

Durante il corso, i partecipanti avranno l’occasione di scoprire le ultime novità del marchio Compulite, immergendosi in un’esperienza pratica che li aiuterà a sfruttare appieno le potenzialità della console.

La Compulite Vibe si distingue per la sua interfaccia user-friendly e le sue caratteristiche avanzate, rendendo più accessibile la gestione delle luci per progetti di ogni tipo, dalle produzioni televisive, a quelle teatrali e per sistemi dedicati a eventi live.

Questa è un’opportunità imperdibile per tutti coloro che desiderano espandere le proprie competenze nel settore dell’illuminazione professionale, potendo anche interagire con esperti del settore.

La consolle Compulite Vibey

Il corso, programmato per il 18 e 19 novembre, nella sede della Professional Show, in via Santa Maria a Cologno Monzese, è a numero chiuso e ha un costo simbolico di solo 100€.

Per iscrizioni:

https://www.professionalshow.com/it/

 

 

 

 

HD FORUM ITALIA: CONFERENZA ANNUALE DELL’ASSOCIAZIONE

HD FORUM ITALIA
HD FORUM ITALIA

Attraverso tavole rotonde, workshop e presentazioni, i partecipanti avranno l’opportunità di approfondire temi rilevanti, scoprire best practices e instaurare collaborazioni fruttuose. I panel di esperti offriranno anche uno sguardo sulle strategie innovative che possono essere adottate per affrontare le sfide del settore. Inoltre, il MAF favorirà il networking tra professionisti, consentendo la creazione di connessioni significative che possono portare a progetti collaborativi e iniziative congiunte.

L’evento rappresenta quindi non solo un punto di incontro, ma anche un catalizzatore per l’innovazione, dove l’industria audiovisiva potrà esplorare le proprie potenzialità e pianificare il futuro con una visione condivisa. Con la partecipazione di attori chiave del settore, il MAF si preannuncia come un’opportunità imperdibile per tutti coloro che desiderano essere parte attiva della trasformazione in atto.