VISION BROADCAST VISTO DA GIORGIO PRATTELLA DI RADIO DEEJAY

Giorgio Prattella, da anni direttore tecnico bassa frequenza dello Storico network del gruppo GEDI, vanta un notevole know-how e ha seguito negli anni tutte le evoluzioni tecnologiche di Radio Deejay.

 

Giorgio, tu ti occupi soprattutto della parte di bassa frequenza di radio DeeJay. Quindi, tutta la tecnologia audio utilizzata negli studi. Per ciò che riguarda il Vision Broadcast della Leading, cosa hai avuto modo di apprezzare?

Che cosa hai avuto modo di apprezzare maggiormente durante la visita?

Allora, non ho ancora completato il giro della visita ma ho visto delle cose interessanti nella parte dedicata a Sonifex e nella parte dedicata a Netgear. Sto aspettando di andare a vedere la parte mixer e condivisione dei mixer che mi interessa molto.

Per ciò che riguarda Sonifex in particolare, cosa hai notato?

Abbiamo visto una macchina molto interessante che si occupa di gestire i segnali in parte come matrice, in parte come trasformazione di formato, che può essere molto interessante per noi.

Qual è il plus che vi consentirebbe di raggiungere?

Oltre a gestire e instradale appunto, come dicevo, i segnali e oltre a avere dei cambi di standard, può anche gestire la parte dei volumi, che non è così facile trovare in quel tipo di macchine. Ha anche una gestione molto semplice dell’apparato, molto intuitiva.

Per ciò che riguarda invece Netgear, a cui hai accennato prima, cosa hai apprezzato?

Ho apprezzato che, quando si entra con l’audio nel mondo degli switch e dei router, vi sono sempre un po’ di problemi, perché è un mondo non proprio dedicato all’audio. Ho visto che anche NetGear ha compreso questa problematica e stanno quindi sviluppando i loro nuovi apparati, cercando di risolvere anche le problematiche che derivano dall’inserimento dell’audio in rete piuttosto che in un computer. Quindi hanno capito anche loro che la macchina fa un lavoro diverso e i loro prodotti devono essere tarati anche su questo tipo di esigenze.

Le prossime evoluzioni tecnologiche di Radio DJ e con che approcci e filosofia vi apprestate ad attuare queste innovazioni?

Il prossimo passo che avremmo fare, è quello di progredire ancora sulla parte mixer digitale. L’approccio, appunto, potrebbe essere quello di cominciare a entrare nelle condivisioni dei mixer. Nel senso che io posso avere una persona che parla a Milano e la regia è invece dislocata a Roma. Queste sono delle cose che potrebbero interessarci e che sto vedendo che cominciano a diventare stabili, fattibili e sicure.

 

 

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