NUOVO SISTEMA LIVE HEADEND PER MEDIASET INFINITY
Unโattenta fase di analisi, per definire il nuovo Headend Live OTT di Mediaset. I team delle diverse Direzioni coinvolte e di Video Progetti hanno avviato una proficua ed intensa opera di collaborazione, per realizzare un impianto che rappresenta un fiore allโocchiello dellโinnovazione tecnologica, sia per il gruppo editoriale che per il system integrator. Punti di forza sono la qualitร a 1080p 50/fps, unโelevata affidabilitร e flessibilitร operativa e una proiezione verso il futuro, con la prevista migrazione verso lโIP ST-2110 che caratterizza giร buona parte dellโinfrastruttura tecnologica di Mediaset.
Testi e foto: Antonio FRANCO
La Content Production, cosรฌ come la Content Delivery, ha subito e continua a subire notevoli evoluzioni. Lโobiettivo รจ conseguire il miglior risultato possibile, in termini di gradimento e quindi di performance di audience, che si traduce nel successo del modello, o dei modelli, di business che si pianificano. Dโaltronde, รจ ormai un dato di fatto che bisogna inseguire lโutente, differentemente da come avveniva diversi anni fa, dove era il telespettatore ad adattarsi al sistema di delivery del broadcaster per seguire il proprio programma preferito. Oggi lโofferta รจ notevolmente mutata, sia per numero di canali, sia per tipologie di contenuti, oltre che per le modalitร di fruizione e le tipologie di device: pc, tablet, smartphone o televisori, che a loro volta sono basati su differenti sistemi operativi e prevedono differenti modalitร di impaginazione, standard e anche formato di visualizzazione passando, ad esempio, dal 16:9 al 9:16. Ecco quindi che la tecnologia assume, ancora una volta, il ruolo di fattore strategico per un gruppo editoriale che vuole raggiungere spettatori sempre piรน bisognosi di contenuti e disposti a fruirli su su ogni tipologia di device connesso alla rete . Come si puรฒ infatti vedere dai dati di mercato, le piรน importanti multinazionali del settore stanno continuamente incrementando la propria capacitร di offerta, pianificando notevoli investimenti nelle produzioni originali, oltre che nellโacquisizione dei diritti di produzioni esterne, per essere sempre piรน competitivi sul mercato. Parliamo di Netflix, Disney, Warner e Amazon – solo per fare dei nomi – oltre che degli stessi broadcaster tradizionali.

E la qualitร e la facilitร di fruizione dei contenuti รจ direttamente legata allโinnovazione del progetto e allโefficienza che le tecnologie integrate nel sistema sono in grado di garantire in termini di qualitร management e delivery per consentire unโadeguata capacitร di competizione sul mercato.
Mediaset, oggi Gruppo MFE-Media For Europe, ha da sempre puntato sullโinnovazione tecnologica come elemento strategico. Basti pensare che giร nel 2010 รจ stata tra le prime aziende del settore a dotarsi di collegamenti in fibra con il sistema RAV (Rete Alta Velocitร ) tra i vari campus, piuttosto che di una delle primissime newsroom digitali che sotto la direzione di Mario Giordano produceva Studio Aperto, il TG di Italia 1. Oggi, con una ramificata e completa infrastruttura full-IP in standard IP-2110 e con connessioni a elevata capacitร tra tutti i suoi centri di produzione, il gruppo di Cologno Monzese risulta essere tra i piรน tecnologicamente avanzati a livello europeo e non solo. E, a sottolineare quanto i nuovi media e le innovative modalitร di delivery siano poste sotto la massima attenzione dal gruppo MFE, basti ricordare i dati che la stessa azienda ha comunicato: โIl 2023 รจ stato per Mediaset un anno record anche per gli ascolti digital (tv connesse, Pc, device mobili): dal 2022, in un solo anno, sono raddoppiati. Mediaset รจ il primo editore italiano per i consumi non lineari: quasi 4,4 miliardi di video visti. Rispetto allo scorso anno lโincremento certificato รจ del +40.6% di tempo dedicato alla visualizzazione di contenuti Mediasetโ.

UN HEADEND OTT IPER-PERFORMANTE
Mediaset si era dotata di un primo sistema di play-out per le reti tematiche, a cavallo del primo decennio del nuovo secolo. Le esigenze erano legate sia ai nuovi canali che รจ stato possibile realizzare con il passaggio alla trasmissione digitale terrestre, sia a quella che poi sarร lo sviluppo di Mediaset Infinity. Circa due anni fa si รจ poi ripresentata lโesigenza di dover trasmettere dei contenuti sportivi con una migliore qualitร rispetto a quanto previsto fino ad allora. Video Progetti al tempo ha cosรฌ realizzato una prima implementazione di un sistema headend OTT in Cloud, previsto inizialmente per il disaster recovery e poi, grazie alle caratteristiche delle applicazioni AWS Elemental (, fu possibile utilizzare nella codifica per la distribuzione main di segnali 1080p a 50/fps Da questa prima esperienza di successo si รจ cosรฌ deciso di porre le basi per realizzare il nuovo sistema โHeadend Live OTTโ del gruppo. Un impianto ibrido on-prem & cloud, in grado di gestire segnali 1080p a 50/fps e di rispondere adeguatamente alle accresciute esigenze sia di business sia editoriali che nel frattempo erano maturate. Il tutto guardando ovviamente al futuro che, tradotto, โvuol dire grande flessibilitร e scalabilitร , massima affidabilitร , facilitร di migrazione verso lo standard IP ST-2110โ come ha evidenziato Federico Stango, Project Manager di Video Progetti.
Il progetto in questione รจ stato sviluppato su due sistemi, uno installato al TOC di Segrate e lโaltro a Cologno Monzese, che vanno oltre la logica del dei sistemi ridondati in main e back-up operando sempre attivi e sincronizzati tra loro e consentendo di poter distribuire lโoperativitร di tutti o di singoli canali da ognuna delle due location di Cologno e Segrate. Come tutti i sistemi con queste elevate caratteristiche di continutร di servizio, tutto รจ ridondato in ogni punto della filiera per entrambi i sistemi. Il disaster recovery รจ localizzato nella sede di Segrate, che provvede ad alimentare il Cloud di AWS.
Come si puรฒ vedere dallo schema pubblicato nellโarticolo, dove tutto รจ chiaramente rappresentato e perfettamente comprensibile, si possono individuare facilmente i diversi elementi che compongono i due sistemi, totalmente equivalenti tra loro. In testa troviamo le matrici Grass Valley SDI, modello Sirius 830, che integrano anche un sistema di multiviewer. Proseguendo, vediamo le icone di colore arancione che evidenziano i vari moduli Elemental AWS; in azzurro sono rappresentati, invece, i moduli Unified Streaming Origin. I quattro elementi in nero rappresentano le componenti della Telestream, dedicati in particolare al monitoring; infine, in verde, troviamo gli elementi Nginx, soluzioni open-source dedicate al proxy. I due moduli Elemental Conductor, presenti ovviamente in ognuno dei due sistemi e sincronizzati tra loro, sono dedicati al Management della piattaforma.
Nellโimprobabile caso in cui nessuno dei due Conductor risultasse operativo, pur perdendo delle funzioni secondarie, gli Elemental Live sarebbero comunque in grado di operare senza alcun problema operativo per la normale e consueta gestione delle attivitร di delivery.
Va anche detto che tutti gli encoder Elemental sono IP ready, discorso non secondario, dal momento che Mediaset รจ ormai in fase di completamento della propria infrastruttura IP in standard ST-2110 e che quindi nel corso dellโanno anche il progetto di OTT che stiamo descrivendo sarร aggiornato per essere conforme con tutto il resto dellโinfrastruttura. Il progetto รจ stato implementato nel giro di circa un mese, seppur abbia richiesto piรน tempo per le dovute analisi e valutazioni, volte a definire le caratteristiche che potessero rispondere al meglio alle esigenze del gruppo editoriale. Tutte le attivitร di analisi, progettazione e realizzazione sono state favorite da un particolare clima di positiva e aperta collaborazione che, come hanno evidenziato i diversi componenti del team di Mediaset e di Video Progetti, hanno rappresentato unโesperienza professionale e soprattutto umana non sempre riscontrabile in altre occasioni.

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LE INTERVISTE
LUCA POLONI โ MEDIASET – GROUP CHIEF TECHNOLOGY OFFICER

Quali erano le premesse che vi hanno portato a definire questo nuovo progetto?
Lโesigenza di Mediaset era quella di rafforzare la propria proposizione di valore sugli ambiti di distribuzione live del mondo digitale. Ovviamente, le piattaforme digitali e la nostra piattaforma Mediaset Infinity sono sempre piรน centrali all’interno della nostra strategia di distribuzione dei contenuti. Quindi era necessario per Mediaset fare un upgrade tecnologico che consentisse un allineamento alle best-practice del mercato in termini di qualitร di fruizione. Era necessario, inoltre, un aggiornamento anche degli elementi tecnologici legati alla possibilitร di erogare attraverso due catene parallele, per gli indubbi vantaggi di ridondanza, di backup e gestione del rischio.
La qualitร rimane il punto centrale, dovendo anche trasmettere eventi sportivi, giusto? Full-HD 1080/50p su tutti i canali, quindi?
Il tema della qualitร รจ centrale nel rafforzamento della nostra proposizione sul digitale. Certamente riferita agli eventi live, non solo sportivi, perchรฉ la nostra offerta di intrattenimento beneficia del Full-HD 1080/50p, che รจ un formato che dร un miglioramento di qualitร dellโimmagine straordinario. Particolarmente apprezzabile negli eventi live sportivi ma a beneficio di tutti gli eventi live.
Chiaramente, la sicurezza in questo caso รจ fondamentale. Su cosa avete puntato per avere la continuitร di servizio, in ogni situazione?
Noi abbiamo organizzato la nostra infrastruttura su due centri; due linee di erogazione parallele e totalmente scambiabili tra loro, anche in corso di erogazione. Abbiamo individuato nel Cloud lโopzione del disaster recovery. Ma il potenziamento del Cloud ci permette anche di poter offrire canali temporanei o canali a evento. Lโofferta, quindi, puรฒ essere scalata con molta piรน facilitร e rapiditร , anche per rispondere meglio alle esigenze di business.
Come mai avete scelto Video Progetti come system integrator?
Con Video Progetti abbiamo una lunga tradizione di partnership, i nostri scambi sono continui e con la tecnologia di Elemental Video Progetti ha saputo individuare la soluzione di cui avevamo bisogno. La combinazione con AWS รจ stata sicuramente un fattore di successo.
Quali sono i fattori di valore che riconosci a questo system integrator?
Il valore principale รจ la conoscenza del mondo Mediaset e delle nostre esigenze. Loro sono sul mercato da tanto tempo e sono in grado di portarci quelle che sono le soluzioni di frontiera che oggi sono presenti sul mercato. Dal punto di vista delle professionalitร , sicuramente sono competenti nel nostro mondo, che non รจ una caratteristica cosรฌ diffusa vista la verticalitร delle soluzioni che implementiamo.
Cosa ti ha dato maggior soddisfazione, nella realizzazione di questo progetto?
Sicuramente il poter vedere gli eventi di Champions League trasmessi con questo alto livello di qualitร . Oggi dal mio punto di vista, il luogo migliore per poter vedere una partita di Champions, collegati in rete, รจ sicuramente Mediaset Infinity.
MAURIZIO RAFFAELI – MEDIASET – RESPONSABILE TECNOLOGIE BROADCAST TV

Che tipo di architettura รจ stata definita?
Abbiamo creato unโarchitettura allโavanguardia. ร unโarchitettura distribuita: non รจ basata su un solo centro o su una sola server room; ma distribuita su piรน centri, su diverse server room presenti in azienda. Questo consente di avere una maggiore ridondanza e affidabilitร del sistema; sono presenti varie componenti sincronizzate che dialogano tra loro e, che possono garantire oltre che unโelevata qualitร video, anche unโelevata affidabilitร .
Parliamo di Cloud: avete previsto una soluzione ibrida. Perchรฉ e come รจ stata definita?
Al giorno dโoggi, il Cloud, รจ sicuramente una componente che fa parte della tecnologia di un broadcaster. Per il nostro use-case specifico, prevedere tutte le infrastrutture sul Cloud sarebbe stato controproducente, ma lโabbiamo sfruttato in maniera opportunistica per permettere la scalabilitร dei canali e per il disaster recovery. Tutti i nostri canali oggi sono in Full-HD 1080/50p; possiamo anche spaziare su differenti codec video per permettere lโaccesso ai nostri servizi a quanti piรน device possibili e abbiamo utilizzato il Cloud per il disaster recovery per ogni canale. Parlando di cloud per i programmi di punta รจ previsto un Cloud, definiamolo caldo, che รจ sempre attivo e sul quale possiamo quindi switchare i nostri servizi allโistante; per tutti gli altri use case abbiamo programmato, invece, un Cloud freddo attivabile a fronte di diverse esigenze.. Penso che questo sia oggi il miglior modo per sfruttare questa tecnologia : aiuta a non appesantire lโinfrastruttura interna, include e perfeziona le strategie di disaster recovery, di scalabilitร e di risposta alle specifiche esigenze di business, quali potrebbero essere lโapertura di un canale temporaneo o ad evento, con tempistiche molto strette, riducendo i tempi di tutta la filiera di approvvigionamento
Parliamo di versatilitร e flessibilitร della configurazione del sistema?
Per quanto riguarda la flessibilitร del sistema, bisogna parlare dellโarchitettura che abbiamo introdotto. Si tratta di un sistema 1+1 distribuito su due sedi Mediaset. Queste due infrastrutture possono erogare sia in parallelo, sia in modo bilanciato. Quindi erogare il flusso di streaming, per alcuni canali da Cologno Monzese e di altri canali da Segrate; oppure concentrare un maggior numero di profili video sul singolo device. Una volta analizzati e rilevati i device piรน ricettivi e che sfruttano piรน banda grazie ai nostri sistemi di monitoraggio, possiamo decidere se bilanciare o diversificare questo carico di lavoro sui due centri di produzione in maniera parallela e non.
Una tua conclusione alla fine di questa importante esperienza?
Unโesperienza che io definisco unica, sotto lโaspetto del team building. Ho avuto lโonore e il piacere di collaborare con il team Operations di Business Digital e con i nostri team interni, tutti molto sinergici tra loro. Questa, secondo me, รจ la parte piรน importante di un progetto: lavorare insieme, come se fossimo una squadra che allโunisono si muove verso un obiettivo.
Stefano BOSSI โ MEDIASET – IT ENGINEER DESIGNER

Il Live Headend OTT รจ un sistema che richiede una particolare infrastruttura tecnologica. Cosa avete progettato per questo specifico tipo di applicazione?
Il nuovo live Headend รจ stato progettato puntando al massimo livello di ridondanza possibile, per quello che offre la tecnologia oggi. Ha tutta una serie di ridondanze intrinseche e incroci, che permettono il default di parti di sistema senza che le Operations debbano intervenire; inoltre, in caso di estrema emergenza, รจ prevista una ridondanza di tutto il sistema. Parliamo di due impianti completamente sincronizzati e un impianto di disaster recovery, on Cloud, tutti sempre attivi, in modo che possano garantire il massimo della fruibilitร del servizio, senza alcuna interruzione, in ogni momento.
Quali sono state le problematiche piรน importanti che avete dovuto affrontare?
Questa รจ una domanda molto interessante perchรฉ in questo momento siamo in una fase di evoluzione tecnologica piuttosto importante nel mondo del broadcast. Lโimpianto รจ stato basato su tecnologia HD-SDI. In futuro, (in veritร a breve visto che le previsioni sono per lโarco dellโanno), si userร la distribuzione dei segnali in ST-2110; per questo la progettazione รจ stata predisposta per un passaggio seamless verso il nuovo standard IP.
Questo offre anche dei vantaggi molto importanti, in termini di gestione e flessibilitร operativa?
La battuta che spesso ci diciamo tra tecnici e che: โCon questo tipo di tecnologia, si puรฒ prendere un segnale da uno studio di Roma e inviarlo su un Headend, con quattro semplici click su un softwareโ. Ovviamente questa รจ una battuta che perรฒ dร lโidea di quanto la tecnologia sia flessibile. Mi riferisco soprattutto allโutilizzo in ambiente IP ST-2110.
Come avete scelto i prodotti da integrare?
Lโinfrastruttura รจ basata su encoding Elemental che offre il vantaggio di avere il corrispettivo on-Cloud; un impianto di virtualizzazione basato su proxy box on-prem; Unified Streaming come re-multiplexer ed encryptor; abbiamo a disposizione un nutrito numero di DRM, (la Champions, ad esempio, siamo obbligati a distribuirlo solo in modo criptato); e poi, tecnologie appartenenti al mondo IT che vengono perรฒ utilizzate in modo che abbiano le performance richieste dal mondo broadcast quali, ad esempio Caching Nginx, bilanciatori IT standard e, non meno importante, l’utilizzo di Content Delivery Network.
Come siete andati avanti nella progettazione e come vi siete rapportati con il system integrator?
Il system integrator รจ stato una scelta valutata molto attentamente, perchรฉ รจ fondamentale nella progettazione di questo tipo di impianti; e non solo per la progettazione, ma anche per la gestione successiva, per i problemi che si possono verificare, piuttosto che per lโinterfacciamento verso i vendor e quantโaltro possa servire per far sรฌ che tutto funzioni, anche negli anni a venire.
PAOLO SCHILLACI โ MEDIASET – MANAGEMENT OF DIGITAL TV HEADEND PLATFORMS ENGINEERING

Possiamo dire che la qualitร รจ stata la sfida piรน importante per questo sistema?
La qualitร ha effettivamente guidato la scelta di dotarsi di una nuova piattaforma di streaming. Il punto fondamentale che ha motivato tutto il progetto รจ stato quello di voler dare piรน qualitร ai canali di Infinity. Questo รจ stato realizzato con la consapevolezza di dover fornire soprattutto qualitร relativa al formato video e quindi, quello che abbiamo fatto, รจ stato convertire tutti i canali dedicati alla trasmissione della Champions League in Full-HD 1080/50p. Abbiamo poi pensato di allargare questo tipo di formato anche ai canali generalisti.
Quindi, grande versatilitร della configurazione del sistema?
Esatto; la versatilitร ci รจ servita e ci servirร , perchรฉ noi rivolgiamo il nostro target a device molto variegati. Il nostro obiettivo รจ quello di atterrare su piรน piattaforme possibili in termini di device. La scelta fatta insieme a Video Progetti, รจ stata quella di avere una soluzione che ci consentisse, in maniera rapida ed efficace, di poter essere compatibili con il maggior numero di device.
Qual รจ stata la road map della realizzazione del sistema?
La road map tecnologica รจ stata quella di voler partire al giorno stabilito, con il formato Full-HD 1080/50p, sui tre canali generalisti (Rete4, Canale 5, Italia 1), sul 20 e sui canali dedicati alla trasmissione della Champions League. Oltre a questo, abbiamo introdotto delle migliorie relativamente alla qualitร video, che ci fornisce la tecnologia di Elemental, che con lโalgoritmo QVBR consente di ottimizzare la compressione in funzione della banda e della qualitร richiesta.
Sviluppi futuri per questo sistema a breve o medio termine?
Lo sviluppo futuro riguarda sempre la qualitร video, per andare a ottimizzare al massimo i parametri delle codifiche e rendere il video nella migliore qualitร possibile, a paritร di banda utilizzata. Abbiamo anche altre ambizioni che sarebbero quelle di andare su codec ancora piรน efficienti, per aumentare la qualitร in funzione della banda disponibile. E, in secondo luogo, garantire una modalitร di trasmissione low-latency, in modo che si avvicini a quello che รจ la latenza di altre piattaforme, come ad esempio, il digitale terrestre.
Per quelli che sono gli indirizzi di Mediaset, ci sarร poi anche unโevoluzione verso lo standard IP 2110?
Questa รจ unโaltra sfida che affronteremo a breve. Perchรฉ avremo una migrazione di tutto quello che era il mondo SDI verso il mondo ST-2110. Nellโambito del progetto che abbiamo realizzato, abbiamo scelto comunque una soluzione che sia giร oggi compatibile con questo standard. Abbiamo, inoltre, realizzato una serie di test, per capire quale fosse il modo migliore per approcciare il problema.
MARCO GORNI โ MEDIASET – HEAD OF OTT AND MARKETING SYSTEMS & CERTIFICATION LAB

Come responsabile della direzione Sistemi OTT e Marketing, quali sono state le competenze del tuo team relativamente a questo progetto?
Il mio team รจ stato coinvolto in diverse fasi del progetto. Siamo stati ingaggiati in piรน ambiti: dalla requisitazione delle esigenze dei business, al coordinamento delle aree tecniche, abbiamo messo a disposizione le competenze di ingegneria per tutta la parte di integrazione con la piattaforma di servizio, , fino a tutte le attivitร di certificazione delle funzionalitร video, allโinterno delle applicazioni di Mediaset Infinity. Abbiamo un laboratorio interno che testa le applicazioni fino alla messa in produzione.
Quali test vengono effettuati allโinterno del sistema?
Siamo concentrati e committati sulla misurazione costante della qualitร dellโesperienza video dei nostri utenti. Siamo, quindi, attrezzati con tecnologia e strumenti che permettono di monitorare costantemente i principali KPI di qualitร dellโesperienza video in un processo di continuous improvement della qualitร (monitoraggio e misurazione, identificazione opportunitร di miglioramento, pianificazione e implementazione). Questo significa che continuiamo a lavorare per ottimizzare le configurazioni e per verificare che le funzionalitร di consumo video siano erogate correttamente sulle varie piattaforme. Facciamo test di natura funzionale, abbiamo implementato processi di automatic testing. Ci avvaliamo, inoltre, di campagne di crowdtesting per andare a testare sul territorio italiano ma anche estero. Abbiamo la responsabilitร di validazione di tutte le piattaforme e dispositivi sulle quali Mediaset Infinity รจ attualmente disponibile.
Qualโรจ la valenza della qualitร allโinterno di questo processo e quali problematiche riscontrate solitamente?
La qualitร รจ un fattore chiave da monitorare sullโintero l processo. Dallโingegneria di piattaforma, alla configurazione โfine tuningโ degli impianti, fino alla qualitร del consumo finale dellโutente. . Dotarsi di strumenti per valutare la qualitร dellโesperienza รจ lโunico modo per poter capire cosa esattamente sta succedendo sui dispositivi degli utenti, che รจ il risultato finale di una combinazione di fattori che hanno attraversato lโintera catena. Per far questo dobbiamo monitorare KPI di erogazione di servizio, analizzare le misurazioni, comprendere e identificare sintomi e la loro natura e risalire la catena identificando, possibili evolutive e risoluzioni di problematiche. Questo รจ lโunico modo per avere una piattaforma sempre allโavanguardia, sia a livello tecnologico sia per soddisfare le aspettative dellโutente.
Qual รจ il vostro livello di soddisfazione relativamente al supporto ricevuto dai partner?
Siamo molto soddisfatti del supporto che ci danno e vivono con noi questa costante sfida. Capiscono quali siano le nostre esigenze, ci supportano con esperienza e professionalitร ad affrontare nuove sfide, nuovi eventi come le partite di Champions League, per le quali dobbiamo garantire un servizio di qualitร ai nostri utenti. Mantenere una value proposition digitale di qualitร e mantenerla allโavanguardia รจ la sfida che dobbiamo tenere presente tutti i giorni, come impegno nei confronti dei nostri utenti
Mario AILANO โ MEDIASET – HEAD OF BROADCAST DIGITAL PLATFORMS

Mario questo, dopo dieci anni dal primo play-out delle reti tematiche, รจ il nuovo sistema OTT di Mediaset. Cosa รจ cambiato in questi dieci anni?
Sono cambiate davvero tante cose. Quando siamo partiti avevamo i canali Premium di Mediaset ed eravamo giร dotati di un sistema allโavanguardia. Nel frattempo sono cambiate le soluzioni, i device e la qualitร che lโutente si aspetta di ricevere. Oggi siamo dotati di un Headend nuovo che ci abilita a poter proporre tutti i canali di Mediaset, su Infinity, in alta definizione.
Quindi, in realtร , cosa avviene in questa sala?
In questa sala noi controlliamo tutte le erogazioni del servizio. Abbiamo la possibilitร di vedere la delivery, fino allโutente, la contribuzione da parte dei play-out di Mediaset, la consegna del segnale video e la sua compressione. Controlliamo, con le monitorie che abbiamo a disposizione, come sta performando la piattaforma. Il modello รจ un poโ cambiato rispetto a quello che avveniva con il satellite e il digitale terrestre, dove il segnale era un video unico che arrivava a casa degli utenti. Con lโOTT tutto รจ piรน complesso perchรฉ รจ come se controllassimo la telemetria del sistema.
Parliamo di analisi dei flussi, quindiโฆ
Analisi dei flussi, analisi dei log; abbiamo tutta una serie di dati che ci danno, in maniera puntuale, la salute del sistema.
Vi danno anche una valutazione della qualitร e della continuitร del servizio?
Abbiamo lโopportunitร , grazie a diversi plug-in di monitoria, integrati, di controllare sia la qualitร che arriva a casa dellโutente sia lโefficienza delle macchine che oggi sono a disposizione. E lโinfrastruttura รจ distribuita ed รจ capace di erogare i servizi da siti e zone diverse. Abbiamo sempre sotto controllo lโefficienza delle nostre macchine e dellโintera infrastruttura.
L’operatore che opera sul sistema, quali competenze ha e cosa fa esattamente?
Ha innanzitutto un ruolo di monitoraggio. Ha a disposizione una serie di tools e di monitorie che raggruppano tutti questi servizi e gli mostrano una rappresentazione di quella che รจ la โsaluteโ del sistema. Ha delle competenze difficili da trovare sul mercato, perchรฉ sono competenze che riguardano non solo la parte IT; deve, infatti, anche sapere come funziona la televisione e deve conoscere le caratteristiche del flusso video.
Un elemento importante per la gestione di questo tipo di sistema รจ sicuramente la formazione?
Giusta osservazione. LโOTT รจ un mondo fluido, in continuo cambiamento. Anche gli operatori sono costretti ad adattarsi. Questo รจ per noi un valore importante. Anche la formazione viene, quindi, customizzata. Video Progetti, unitamente alla nostra Direzione Tecnologie, ci ha aiutato a definire un corso di formazione su misura, per poter consentire allโoperatore di lavorare nella gestione dei vari tools e dei sistemi di monitoring.
FRANCESCO STRUZZI โ VIDEO PROGETTI – SALES DIRECTOR

Francesco, come parte questo progetto dellโHeadend OTT per Mediaset?
La collaborazione con Mediaset, , nel contesto OTT รจ iniziata nel 2022 LโOTT รจ per noi core business e nel corso di quellโanno abbiamo realizzato per Mediaset unโinfrastruttura completamente in Cloud, utilizzando le nostre risorse interne e in collaborazione con il nostro partner AWS. Questa prima soluzione aveva permesso a Mediaset, nel giro di qualche settimana, di distribuire dei contenuti sportivi, dei quali avevano acquisito i diritti.
Quali prodotti e brand avete integrato per questo nuovo sistema Headend OTT?
Per questo impianto Mediaset ci ha spinto a utilizzare tutta una serie di prodotti che sono specifici per ogni step della catena di delivery. Abbiamo integrato prodotti della Grass Valley per ciรฒ che riguarda lโinstradamento; e poi una serie di prodotti specifici per la distribuzione dei contenuti per la delivery OTT: parliamo degli encoder AWS Elemental, delle sonde di monitoring Telestream, e poi anche delโOrigin di Unified Streaming. Questi sono brand che sviluppano soluzioni dedicate allโOTT, in particolare gli ultimi due che ho menzionato. ร stata fatta una scelta tier one che consente al cliente di conseguire la massima soddisfazione per ciรฒ che riguarda i prodotti utilizzati.
Qual รจ, per voi, il valore di questa esperienza?
Si รจ sviluppata una fantastica esperienza di collaborazione tra il gruppo di lavoro di Video Progetti e quello di Mediaset. Si sono raggiunti ottimi risultati e la collaborazione ha concesso di passare al next step. Dal dialogo e dalle analisi congiunte si รจ creato qualcosa di nuovo, rispetto a quello che si poteva ottenere lasciando lavorare i team separatamente. Ognuno ha portato del valore aggiunto nel corso dello sviluppo del progetto. La collaborazione รจ stata sicuramente uno dei fattori fondamentali per raggiungere il miglior risultato.
Una case history di successo, quindi?
Sรฌ, siamo molto soddisfatti del risultato perchรฉ il progetto รจ stato realizzato nei tempi definiti, con la piena soddisfazione da parte di Mediaset che ha raggiunto gli obiettivi prefissati anche in termini di qualitร . Inoltre, ora ha a disposizione un sistema future-proof, in grado di poter adottare e integrare le future tecnologie, senza dover stravolgere lโimpianto. Siamo contenti del lavoro fatto e ci auguriamo che si possa continuare con questa proficua collaborazione.