NUOVO SISTEMA LIVE HEADEND PER MEDIASET INFINITY
Un’attenta fase di analisi, per definire il nuovo Headend Live OTT di Mediaset. I team delle diverse Direzioni coinvolte e di Video Progetti hanno avviato una proficua e intensa opera di collaborazione, per realizzare un impianto che rappresenta un fiore all’occhiello dell’innovazione tecnologica, sia per il gruppo editoriale sia per il system integrator. Punti di forza sono la qualità a 1080p 50/fps, un’elevata affidabilità e flessibilità operativa e una proiezione verso il futuro, con la prevista migrazione verso l’IP ST-2110 che caratterizza già buona parte dell’infrastruttura tecnologica di Mediaset.
MARIO AILANO – MEDIASET – HEAD OF BROADCAST DIGITAL PLATFORMS
Mario questo, dopo dieci anni dal primo play-out delle reti tematiche, è il nuovo sistema OTT di Mediaset. Cosa è cambiato in questi dieci anni?
Sono cambiate davvero tante cose.
Quando siamo partiti avevamo i canali Premium di Mediaset ed eravamo già dotati di un sistema all’avanguardia.
Nel frattempo sono cambiate le soluzioni, i device e la qualità che l’utente si aspetta di ricevere. Oggi siamo dotati di un Headend nuovo che ci abilita a poter proporre tutti i canali di Mediaset, su Infinity, in alta definizione.
Quindi, in realtà, cosa avviene in questa sala?
In questa sala noi controlliamo tutte le erogazioni del servizio. Abbiamo la possibilità di vedere la delivery, fino all’utente, la contribuzione da parte dei play-out di Mediaset, la consegna del segnale video e la sua compressione. Controlliamo, con le monitorie che abbiamo a disposizione, come sta performando la piattaforma.
Il modello è un po’ cambiato rispetto a quello che avveniva con il satellite e il digitale terrestre, dove il segnale era un video unico che arrivava a casa degli utenti. Con l’OTT tutto è più complesso perché è come se controllassimo la telemetria del sistema.
Parliamo di analisi dei flussi, quindi…
Analisi dei flussi, analisi dei log; abbiamo tutta una serie di dati che ci danno, in maniera puntuale, la salute del sistema.
Vi danno anche una valutazione della qualità e della continuità del servizio?
Abbiamo l’opportunità, grazie a diversi plug-in di monitoria, integrati, di controllare sia la qualità che arriva a casa dell’utente sia l’efficienza delle macchine che oggi sono a disposizione.
E l’infrastruttura è distribuita ed è capace di erogare i servizi da siti e zone diverse.
Abbiamo sempre sotto controllo l’efficienza delle nostre macchine e dell’intera infrastruttura.
L’operatore che opera sul sistema, quali competenze ha e cosa fa esattamente?
Ha innanzitutto un ruolo di monitoraggio.
Ha a disposizione una serie di tools e di monitorie che raggruppano tutti questi servizi e gli mostrano una rappresentazione di quella che è la “salute” del sistema.
Ha delle competenze difficili da trovare sul mercato, perché sono competenze che riguardano non solo la parte IT; deve, infatti, anche sapere come funziona la televisione e deve conoscere le caratteristiche del flusso video.
Un elemento importante per la gestione di questo tipo di sistema è sicuramente la formazione?
Giusta osservazione. L’OTT è un mondo fluido, in continuo cambiamento. Anche gli operatori sono costretti ad adattarsi. Questo è per noi un valore importante. Anche la formazione viene, quindi, customizzata. Video Progetti, unitamente alla nostra Direzione Tecnologie, ci ha aiutato a definire un corso di formazione su misura, per poter consentire all’operatore di lavorare nella gestione dei vari tools e dei sistemi di monitoring.