È arrivata una piccola rivoluzione nel mondo delle videocamere professionali. Canon ha presentato all’IBC 2025, la nuova EOS C50, e già al primo sguardo si capisce che qualcosa è cambiato: è la Cinema EOS più compatta e leggera mai realizzata dall’azienda giapponese, ma non lasciatevi ingannare dalle dimensioni ridotte. Dietro quel corpo macchina minimalista si nasconde una potenza di fuoco degna delle produzioni cinematografiche più esigenti. David Metalli, in questo video ci illustra le principali caratteristiche della EOS C50.
La C50 nasce con un obiettivo chiaro: offrire ai videomaker professionisti e alle piccole troupe di produzione uno strumento versatile che possa adattarsi alle configurazioni di ripresa più disparate, dalle riprese veloci in solitaria fino alle produzioni su larga scala. E guardando le specifiche tecniche, sembra che Canon abbia centrato il bersaglio.
Un Sensore 7K che Non Scende a Compromessi
Al centro di tutto troviamo un nuovo sensore CMOS full frame da 7K abbinato al processore DIGIC DV 7, una combinazione che garantisce una qualità d’immagine davvero notevole sia per i video che per le fotografie. Parliamo di una videocamera ibrida nel vero senso della parola: da un lato offre registrazione video RAW interna fino a 7K 60P e frame rate elevati fino a 4K 120P o addirittura 2K 180P, dall’altro permette di scattare foto ad alta risoluzione da 32 megapixel.
La tecnologia Dual Base ISO fa la differenza quando le condizioni di illuminazione non sono ideali. Che si tratti di girare in pieno sole o in ambienti con luce scarsa, la C50 riesce ad adattarsi mantenendo quella qualità cinematografica che ci si aspetta da una camera della famiglia Cinema EOS. Non è un dettaglio da poco per chi lavora in ambienti di ripresa variabili.

Open Gate: La Libertà Totale in Post-Produzione
Qui Canon ha fatto qualcosa di nuovo per la sua gamma Cinema EOS: la C50 è la prima videocamera della linea a offrire la registrazione Open Gate. In pratica, utilizza l’intera area del sensore con un formato 3:2, catturando tutta la larghezza e l’altezza disponibili. Il risultato? Immagini più grandi che sfruttano completamente il cerchio ottico degli obiettivi full frame.
Per i filmmaker questo significa avere una flessibilità enorme in post-produzione. Potete partire da un singolo video e ricavare sia formati orizzontali che verticali senza perdere risoluzione, con tutto lo spazio necessario per ricomporre le inquadrature come preferite. È come avere una tela bianca su cui disegnare il formato finale solo dopo aver girato.
E se lavorate con ottiche anamorfiche, la modalità Open Gate diventa ancora più interessante. La C50 supporta squeeze ratio di 1.3x, 1.5x, 1.8x o 2x, visualizzabili direttamente sul monitor interno o tramite uscita HDMI. Niente male per una camera di queste dimensioni.
Due Formati Contemporaneamente: Il Sogno dei Social Media Manager
Ma la vera innovazione che farà felici i content creator moderni è un’altra: la possibilità di registrare contemporaneamente due versioni diverse dello stesso video. Mentre state girando, la C50 può salvare sia l’immagine completa in formato tradizionale sia un crop verticale o quadrato, perfetto per Instagram, TikTok e tutti i social che richiedono formati specifici.
Non si tratta solo di comodità: è un vero e proprio cambio di paradigma nel workflow multipiattaforma. Fino a ieri dovevate girare, importare il materiale, ritagliare e esportare nuovamente per ogni formato richiesto. Oggi uscite dal set con entrambe le versioni pronte all’uso, risparmiando ore di post-produzione. L’area ritagliata può anche essere spostata orizzontalmente per ottenere l’inquadratura ottimale, un livello di controllo che fa davvero la differenza.
Codec e Formati per Ogni Esigenza
Canon ha equipaggiato la C50 con una gamma impressionante di opzioni di registrazione. Si parte dal Cinema RAW Light a 12 bit che raggiunge i 2,8 Gbps per chi vuole la massima qualità possibile, per passare ai più gestibili XF-AVC/MXF a 1,2 Gbps o XF-HEVC S/MP4 che arriva fino a 1,7 Gbps.
Le modalità sensore disponibili sono quattro: Open Gate, Full Frame, Super 35 e Super 16, ognuna pensata per specifiche esigenze creative. Le risoluzioni spaziano dal 7K fino al Full HD, passando per 5K, 4K, 2,5K e 2K. E quando avete bisogno di quei bellissimi slow motion cinematografici, la C50 vi permette di arrivare fino a 180 fps nel formato Super 16mm ritaglio 2K/FHD.
Per chi lavora con scadenze strette, c’è anche la registrazione proxy disponibile in formato XF-AVC, XF-AVC S e XF-HEVC S. Questo significa poter iniziare l’editing immediatamente anche su laptop meno potenti, mentre i file principali ad alta risoluzione vengono trasferiti con calma.
Piccola Fuori, Professionale Dentro
Quando Canon parla di design “agile” non sta esagerando. La C50 è stata progettata per essere leggera e modulare, perfetta sia per riprese a mano libera che montata su gimbal. Ma non fatevi ingannare dalla compattezza: le connessioni sono quelle di una camera professionale vera e propria.
C’è il terminale Time Code IN/OUT per sincronizzare perfettamente configurazioni multi-camera, un’uscita HDMI full-size per monitor esterni di qualità, e una porta USB-C che gestisce contemporaneamente alimentazione esterna, streaming IP e connettività di rete. L’impugnatura removibile ospita due connettori XLR a 3 pin di dimensioni standard, per collegare microfoni professionali senza adattatori o compromessi. La registrazione audio avviene in PCM lineare a 24 bit e 48 kHz su 4 canali, esattamente come ci si aspetta da una camera di questo livello.
Un dettaglio interessante: la videocamera può essere montata sia in orizzontale che in verticale, e display e menu si adattano automaticamente all’orientamento. È il tipo di attenzione ai dettagli che fa capire quanto Canon abbia pensato ai moderni flussi di lavoro.
Autofocus che Pensa al Posto Vostro
Il Dual Pixel CMOS AF II di Canon è ormai una garanzia in termini di velocità e precisione. Sulla C50 trova la sua migliore espressione grazie al rilevamento e tracciamento automatico dei soggetti. Il sistema riconosce gli occhi di persone, cani, gatti e persino uccelli, con controlli granulari per regolare velocità e risposta della messa a fuoco automatica secondo le vostre esigenze.
L’attacco RF nativo apre le porte all’intero ecosistema di obiettivi Canon, dalle ottiche a focale fissa agli zoom, passando per gli obiettivi ibridi e cinematografici. E se avete già un parco ottiche EF o PL, nessun problema: tramite l’adattatore opzionale Canon PL-RF potete continuare a usarle sulla C50 senza limitazioni.
Un’Interfaccia che Parla Due Lingue
Canon ha fatto una scelta intelligente con l’interfaccia utente. Quando girate video, trovate la familiare interfaccia Cinema EOS che chi lavora con C70, C300 o C500 conosce già a memoria. Passate alla modalità foto e il sistema di menu diventa quello classico della serie EOS R, che milioni di fotografi usano quotidianamente. Due mondi, una sola macchina.
Il touch screen articolato da 3 pollici facilita le riprese da angolazioni difficili, mentre il raffreddamento attivo elimina il rischio di surriscaldamento anche durante registrazioni prolungate. Ci sono ben 14 pulsanti assegnabili per personalizzare i controlli secondo le vostre abitudini, una leva zoom, la classica spia di registrazione e attacchi multipli per accessori.
Il controllo remoto è gestito dal protocollo XC di Canon tramite le app RC-IP1000 e Multi-Camera Control. In pratica, potete coordinare produzioni multi-camera sincronizzando il timecode e gestendo le impostazioni di tutte le camere in tempo reale da un’unica interfaccia. Per chi lavora con configurazioni complesse, è una manna dal cielo.
Pronta per il Futuro delle Produzioni
La C50 non si limita al presente, ma guarda già al futuro della produzione video. Supporta metadati in tempo reale per VFX/VP/VR, risultando perfettamente compatibile con i moderni workflow di produzione virtuale e post-produzione avanzata. Che stiate lavorando con green screen, LED wall o contenuti di realtà virtuale, questa camera è pronta.
Il sistema di raffreddamento attivo permette registrazioni continue senza preoccuparsi di limitazioni termiche. Che la montiate su un gimbal, su un drone o la usiate semplicemente a mano libera, la C50 non vi abbandona mai.
Colori per Ogni Destinazione
La palette di profili immagine disponibili copre praticamente ogni esigenza produttiva. C’è Canon 709 per output standard immediato, Canon Log 2 e Canon Log 3 per chi vuole spremere fino all’ultima goccia di gamma dinamica in color grading, BT.709 Wide DR e BT.709 Standard per trasmissioni broadcast classiche.
Se lavorate in HDR, trovate i profili PQ e HLG pronti all’uso. E per chi vuole un look più fotografico, ci sono EOS Standard ed EOS Neutro. Non vi bastano? Potete creare i vostri profili personalizzati da User10 a User20. La gamma dinamica estesa della C50 cattura un’ampia varietà di situazioni di illuminazione, dalle luci più intense alle ombre più profonde, preservando dettagli e colori naturali.
Il Punto di Ingresso Perfetto nel Cinema Digitale
La Canon EOS C50 si posiziona come la soluzione ideale per operatori in solitaria, piccole troupe, documentaristi e content creator che vogliono qualità cinematografica senza sacrificare la portabilità. La combinazione di sensore 7K full-frame, registrazione Open Gate, Cinema RAW Light interno, workflow multipiattaforma simultaneo e connettività professionale completa ne fa uno strumento incredibilmente versatile.
Canon ha dimostrato di aver capito perfettamente dove sta andando il mercato della produzione video professionale. Oggi la mobilità e la versatilità non sono più optional, ma requisiti fondamentali. Eppure nessuno è disposto a scendere a compromessi sulla qualità dell’immagine o sulle prestazioni da cinema digitale. La C50 offre tutto questo in un pacchetto compatto che entra in uno zaino.
Per chi vuole entrare nel sistema Cinema EOS o per chi cerca una seconda camera ultraleggera da affiancare a modelli più grandi, la EOS C50 rappresenta un punto di ingresso intelligente. Offre tecnologie avanzate in un formato che si adatta perfettamente ai moderni flussi di lavoro broadcast e di produzione multimediale, senza chiedere di rivoluzionare il modo in cui lavorate.
È questo, forse, il suo vero punto di forza: non vi costringe a cambiare metodo, semplicemente lo rende più efficiente.
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