L’INNOVATIVO HEADEND OTT DI MEDIASET – INTERVISTA A STEFANO BOSSI

NUOVO SISTEMA LIVE HEADEND PER MEDIASET INFINITY

Unโ€™attenta fase di analisi, per definire il nuovo Headend Live OTT di Mediaset. I team delle diverse Direzioni coinvolte e di Video Progetti hanno avviato una proficua e intensa opera di collaborazione, per realizzare un impianto che rappresenta un fiore allโ€™occhiello dellโ€™innovazione tecnologica, sia per il gruppo editoriale sia per il system integrator. Punti di forza sono la qualitร  a 1080p 50/fps, unโ€™elevata affidabilitร  e flessibilitร  operativa e una proiezione verso il futuro, con la prevista migrazione verso lโ€™IP ST-2110 che caratterizza giร  buona parte dellโ€™infrastruttura tecnologica di Mediaset.

 

STEFANO BOSSI โ€“ IT ENGINEER DESIGNER MEDIASET

Il Live Headend OTT รจ un sistema che richiede una particolare infrastruttura tecnologica. Cosa avete progettato per questo specifico tipo di applicazione?

Il nuovo live Headend รจ stato progettato puntando al massimo livello di ridondanza possibile, per quello che offre la tecnologia oggi.
Ha tutta una serie di ridondanze intrinseche e incroci, che permettono il default di parti di sistema senza che le Operations debbano intervenire; inoltre, in caso di estrema emergenza, รจ prevista una ridondanza di tutto il sistema. Parliamo di due impianti completamente sincronizzati e un impianto di disaster recovery, on Cloud, tutti sempre attivi, in modo che possano garantire il massimo della fruibilitร  del servizio, senza alcuna interruzione, in ogni momento.

Quali sono state le problematiche piรน importanti che avete dovuto affrontare?

Questa รจ una domanda molto interessante perchรฉ in questo momento siamo in una fase di evoluzione tecnologica piuttosto importante nel mondo del broadcast.
Lโ€™impianto รจ stato basato su tecnologia HD-SDI.
In futuro, (in veritร  a breve visto che le previsioni sono per lโ€™arco dellโ€™anno), si userร  la distribuzione dei segnali in ST-2110; per questo la progettazione รจ stata predisposta per un passaggio seamless verso il nuovo standard IP.

Questo offre anche dei vantaggi molto importanti, in termini di gestione e flessibilitร  operativa?

La battuta che spesso ci diciamo tra tecnici e che: โ€œCon questo tipo di tecnologia, si puรฒ prendere un segnale da uno studio di Roma e inviarlo su un Headend, con quattro semplici click su un softwareโ€. Ovviamente questa รจ una battuta che perรฒ dร  lโ€™idea di quanto la tecnologia sia flessibile. Mi riferisco soprattutto allโ€™utilizzo in ambiente IP ST-2110.

Come avete scelto i prodotti da integrare?

Lโ€™infrastruttura รจ basata su encoding Elemental che offre il vantaggio di avere il corrispettivo on-Cloud; un impianto di virtualizzazione basato su proxy box on-prem; Unified Streaming come re-multiplexer ed encryptor; abbiamo a disposizione un nutrito numero di DRM, (la Champions, ad esempio, siamo obbligati a distribuirlo solo in modo criptato); e poi, tecnologie appartenenti al mondo IT che vengono perรฒ utilizzate in modo che abbiano le performance richieste dal mondo broadcast quali, ad esempio Caching Nginx, bilanciatori IT standard e, non meno importante, l’utilizzo di Content Delivery Network.

Come siete andati avanti nella progettazione e come vi siete rapportati con il system integrator?

Il system integrator รจ stato una scelta valutata molto attentamente, perchรฉ รจ fondamentale nella progettazione di questo tipo di impianti; e non solo per la progettazione, ma anche per la gestione successiva, per i problemi che si possono verificare, piuttosto che per lโ€™interfacciamento verso i vendor e quantโ€™altro possa servire per far sรฌ che tutto funzioni, anche negli anni a venire.

 

 

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