Una notizia che sconvolge la San Marino Rtv. Il 29 Gennaio, a Roma, è morto il direttore generale Ludovico Di Meo. Nei giorni scorsi Di Meo era stato sottoposto ad un’operazione. Dimesso dall’ospedale e tornato a casa, Di Meo si è sentito nuovamente male, probabilmente per cause legate all’intervento. Inutili i soccorsi del personale sanitario. Ludovico Di Meo, nato a Roma nel 1959, lascia la moglie Paola e le due figlie Federica e Flaminia.
Increduli i vertici della Tv di Stato, insieme a tutto il personale: il Presidente del Cda San Marino Rtv, Pietro Giacomini lo ricorda “per la disponibilità e competenza”, “sempre pronto a collaborare per il bene dell’emittente”. “Un grande dispiacere. Ci univa un rapporto di stima ed amicizia reciproca”.
L’intera azienda si stringe attorno ai familiari e partecipa al loro dolore.
Di Meo inizia a collaborare con Rai Uno nel 1985 come redattore nel programma “Italia Sera”. Dal 1986 fa parte del primo storico nucleo di lavoro di “Unomattina” e, successivamente, entra nella redazione del mattino del Tg1. Dopo una breve esperienza a Telemontecarlo, torna al Tg1 dove nel 1995 diventa curatore, responsabile e conduttore di varie edizioni del telegiornale, lavorando nelle redazioni Cronaca, Economico Sindacale, Coordinamento e Mattino. Nel 1997 è conduttore e autore di “Unomattina”. L’11 settembre 2001 annuncia la notizia degli attentati alle Torri Gemelle conducendo l’edizione straordinaria del Tg1. Nel 2002 arriva al Tg2, dove nel 2003 viene nominato caporedattore centrale e, nel 2008, vicedirettore, curando anche il delicato processo di digitalizzazione del Tg2, testata pilota. Dal 2009 al 2019 è vicedirettore di Rai Uno, dove assume la responsabilità di molte produzioni tra cui il Festival di Sanremo (2010, 2011 e 2012), “L’Arena”, “Porta Porta”, “Telethon”, “Overland”, i programmi di Piero Angela e le serate-evento di Alberto Angela (“Stanotte a…”), l’informazione religiosa, “Cose Nostre”, “Unomattina” e l’intero day time del mattino. Nel 2013 ha ideato con Duilio Giammaria il programma di informazione “Petrolio”. Dal settembre 2019 viene assegnato alla Direzione Staff Amministratore Delegato e Direttore Generale Corporate e nominato responsabile dell’unità operativa “Rapporti con Redazioni e Aree Editoriali” della medesima Direzione. Nel gennaio 2020, viene nominato Direttore della Direzione Cinema e Serie TV e gli viene affidata la responsabilità ad interim della Direzione Rai Due. A settembre 2021 è stato indicato dal CdA della Rai come nuovo Direttore Generale di San Marino Rtv, carica che ha ricoperto dal 1° dicembre 2021.
“La prematura scomparsa di Ludovico Di Meo è un grande dolore per l’azienda tutta – così la Presidente della Rai Marinella Soldi e l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes esprimono il cordoglio per la morte del Direttore di San Marino Rtv – Ludovico Di Meo è stato un appassionato uomo Rai e una persona curiosa della vita. Negli oltre 30 anni in azienda ha saputo conquistare la fiducia dei vertici e la stima dei colleghi grazie alla sua grande capacità di fare squadra, alla sua disponibilità umana e al suo tratto cordiale e sempre costruttivo. Un professionista versatile, che, da, giornalista, si è messo alla prova in tutte le sfaccettature del mestiere: è stato cronista e conduttore, coordinatore e autore. Dopo il Tg1 e il Tg2 ha lasciato le testate giornalistiche per le reti, curando trasmissioni di successo fino a dirigere Rai 2. Alla moglie Paola, alle figlie Federica e Flaminia e ai familiari vanno i nostri pensieri e le nostre condoglianze”.
AVVIO DELLA CONSULTAZIONE PUBBLICA IN TEMA DI PROMINENCE DEI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE E DI ACCESSIBILITÀ AL SISTEMA DI NUMERAZIONE AUTOMATICA DEI CANALI DEL DIGITALE TERRESTRE
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella seduta del 25 gennaio
2023, ha approvato l’avvio della consultazione pubblica sulle linee guida e sulle
prescrizioni regolamentari per garantire la prominence dei servizi di media audiovisivi e
radiofonici di interesse generale, nonché l’accessibilità del sistema di numerazione
automatica dei canali della televisione digitale terrestre di cui all’articolo 29, commi 1, 2
e 7, del Testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi.
Con le linee guida sottoposte a consultazione vengono definiti i criteri di qualificazione
di un servizio come “di interesse generale”. I servizi di interesse generale, in base alle
indicazioni di legge, devono avere un adeguato rilievo sulle schermate dei televisori di
nuova generazione. Ciò per assicurare alla più ampia utenza possibile, conformemente ai
principi generali del settore dei servizi media indicati dall’articolo 6 del Testo unico, il
pluralismo, la libertà di espressione, la diversità culturale e l’effettività dell’informazione.
Concretamente, al fine di dare adeguato rilievo ai servizi di interesse generale (SIG) nel
testo messo in consultazione si propone l’introduzione di un’icona ad hoc,
immediatamente visibile nella home page dei dispositivi, che funga da unico punto di
accesso ai SIG. Una volta entrati nella pagina dei SIG saranno visibili le seguenti icone:
1. RAI, quale servizio pubblico;
2. le emittenti nazionali generaliste raggruppate per editori (Mediaset, La7, Sky e Discovery);
3. un’icona dedicata alle radio nazionali;
4. un’icona per le televisioni locali;
5. altre icone che potranno raggruppare i canali tematici (in base a quanto previsto
dall’art. 29, comma 1 del Testo unico).
Nelle icone saranno presenti tutti i servizi di interesse generale forniti a titolo gratuito
dall’editore. Gli editori, diversi dalla Rai e dalle emittenti nazionali generaliste, che
intendono essere qualificati come “servizi di interesse generale” dovranno presentare
apposita richiesta all’Autorità entro 30 giorni dall’approvazione definitiva del
provvedimento.
Nella consultazione è espressamente richiesto al mercato di proporre ipotesi migliorative
o alternative a questa applicando il dispositivo dell’articolo 29, comma 2 del Testo unico.
Il regolamento, disciplina anche le modalità di installazione e le condizioni di accessibilità
del sistema di numerazione automatica dei canali, al fine di preservare la disponibilità e
l’accessibilità dei contenuti fruibili tramite la piattaforma digitale terrestre. Il testo messo
in consultazione prevede che il sistema di numerazione automatica sia installato su tutti i
televisori di nuova generazione commercializzati in Italia, e che almeno uno dei
telecomandi forniti congiuntamente a un dispositivo presenti i tasti numerici che
consentono di accedere ai canali della televisione digitale terrestre. I canali della
televisione digitale terrestre devono, inoltre, essere accessibili tramite un riquadro o icona
presente nella prima finestra delle home page.
Tenendo conto della continua evoluzione del contesto tecnologico e di mercato, in cui il
posizionamento dei contenuti assume sempre più una rilevanza strategica, con il
provvedimento oggetto di consultazione l’Autorità intende garantire che determinati
servizi e contenuti siano immediatamente accessibili agli utenti, pur continuando ad
assicurare a questi ultimi la più ampia possibilità di scelta.
La consultazione pubblica prenderà avvio dalla data di pubblicazione della delibera ed
avrà una durata di 30 giorni.
Utahscientific.com ha un nuovo look! Oltre a molti cambiamenti estetici, il sito rinnovato presenta una navigazione migliorata.
Inoltre annuncia il ritorno di Bob Pennington nel proprio team di vendita. Bob si occuperà del territorio degli Stati Uniti sudorientali/centrali.
Un’altra novità è l’arrivo di Mark Playdon che ha assunto il ruolo di direttore delle vendite della regione occidentale mentre Barry Singer assume il ruolo di nuovo vicepresidente delle vendite.
Porgiamo le nostre congratulazioni a Bob, Mark e Barry!
Bob Pennington Southeast/Central Regional Sales Manager
Altre novità:
I/O in fibra UHD Routing 4K a collegamento singolo. Dimensioni telaio fino a 288×288.
Instradamento quad-link 8K
Combinazioni flessibili I/O coassiali e in fibra
Distribuisce una gamma completa di video SDI fino a 2160p60
Supporta gli standard SMPTE ST 2081 e ST 2082
LC Touch Tutta la potenza di Soft-LC su un touchscreen montabile su rack
Icone dei pulsanti personalizzabili, colori, testo
Basato su Windows
Funzionalità “salvo” (con un solo click è possibile eseguire una serie di funzionalità pre-impostate).
In Italia la Utah Scientific è rappresentata dalla CVE Milano Via F.lli Bandiera, 52 – Verano Brianza (MB)
Anche quest’anno, b<>com parteciperà al MWC che si terrà a Barcellona dal 27 febbraio al 2 marzo. Lo stand stand b<>com sarà il n. CS166. b<>com è un Istituto privato di ricerca e tecnologia che esplora, progetta e fornisce innovazioni alle aziende che vogliono sviluppare la propria competitività utilizzando strumenti digitali. Con un modello di co-investimento unico, genera tecnologia, conoscenza e competenza.
Le loro tecnologie sono sviluppate per le infrastrutture digitali, le industrie culturali e creative, la sanità, la difesa, la sicurezza e l’industria 4.0. Provenienti dall’industria e dal mondo accademico, i ricercatori e ingegneri b<>com lavorano nel campus principale di Rennes e nelle sedi di Parigi, Brest e Lannion.
b<>com fornisce ai propri clienti innovazioni che fanno la differenza. Prodotti tecnologici, proprietà intellettuale, contratti di ricerca, consulenza e piattaforme tecnologiche sono le principali soluzioni che offrono.
b<>com è sostenuto dal programma Investissements d’Avenir del governo francese, dalla regione della Bretagna, da Rennes Métropole, da Lannion Trégor Communauté e da Brest Métropole.
Tra le novità di b<>com presentate al MWC, spicca *Dome*, la soluzione “antifragile” per reti private 5G. Scegliere b<>com *Dome* significa essere in grado di rivolgersi a più applicazioni verticali sfruttando una soluzione interoperabile e sicura, facile da configurare e aggiornare, pur mantenendo il controllo completo.
b<>com *Dome* è una soluzione software sovrana, conforme allo standard 5G per reti private. Flessibile e facile da gestire, consente alle organizzazioni di migliorare il proprio business attraverso la digitalizzazione avanzata e la connettività sicura.
La soluzione 5G privata è ideale e robusta per gli integratori “Dando origine a progetti industriali su larga scala, la nostra soluzione 5G privata b<>com *Dome* ha dimostrato la sua competitività e la nostra capacità di fornire soluzioni solide agli integratori.” Nicolas Dallery, direttore marketing e vendite, b<>com.
Tutto è pronto per dare il via al MWC che si terrà presso la Fira Gran Via, Barcelona dal 27 Febbraio al 2 Marzo 2023. MWC è l’evento dove convergono tecnologia, comunità e commercio.
MWC Barcelona è l’evento più grande e influente per l’ecosistema della connettività. Che tu sia un operatore di telefonia mobile globale, produttore di dispositivi, fornitore di tecnologia, fornitore, proprietario di contenuti o semplicemente interessato al futuro della tecnologia, devi essere qui.
Come mai? Decine di migliaia di dirigenti senior delle migliori aziende globali, governi internazionali e aziende tecnologiche pionieristiche convergono al MWC Barcelona per prendere decisioni.
Recita il sito MWC: “È il posto dove scoprire dove sono diretti l’industria, la tua attività e la tua carriera. Perdi il MWC Barcelona, perdi i prossimi 12 mesi”.
L’evento di connettività più grande e influente al mondo vede come relatori principali il fondatore e CEO di Extreme E, Alejandro Agag; il CEO di Maersk Vincent Clerc; il Presidente e CEO di NEC Corporation, Takayuki Morita; Presidente e CEO di Vattenfall, Anna Borg. Oltre 2.000 espositori e sponsor sono attesi al MWC Barcelona di quest’anno, presso la Fira Gran Via, Barcellona, 27 febbraio – 2 marzo 2023.
“MWC Barcelona è stato a lungo il luogo di incontro dell’industria della telefonia mobile. Quest’anno andiamo oltre il “Mobile” fornendo uno spazio imperdibile per scatenare la tecnologia di domani, oggi. Da Maersk a Vattenfall, da Extreme E a NEC, stiamo intraprendendo un viaggio verso la digitalizzazione di tutto, e ci vorranno potenze che spingono i confini di tutti i settori per raggiungerlo davvero “, ha affermato Mats Granryd, Direttore generale dell’Associazione GSM .
Mats Granryd, Director General, GSMA; John Hoffman, CEO, GSMA Ltd and Lara Dewar, CMO, GSMA
Grazie alla collaborazione di GSMA con l’FC Barcelona, il congresso Sports Tomorrow sarà quest’anno per la prima volta ospitato presso il MWC Barcelona. Creerà uno spazio per identificare e creare nuove opportunità di business attraverso gli ecosistemi mobili e sportivi, oltre a fornire un nuovo modo per le aziende e le parti interessate nell’ecosistema sportivo e tecnologico di riunirsi, concludere accordi e lanciare prodotti.
Il tema di quest’anno è “Velocity”; sarà intessuto in cinque percorsi chiave di discussione e leadership di pensiero, accelerazione 5G, Reality+, OpenNet, FinTech e Digital Everything.
“Insieme ai nostri temi, vogliamo anche assicurarci che i nostri contenuti riflettano la diversità del mondo in cui viviamo e siamo lieti di condividere i nostri ultimi relatori confermati, inclusi alcuni dei più grandi nomi nel settore della connettività e nelle industrie verticali adiacenti, che rappresentano industrie e mercati di tutto il mondo.”, ha affermato John Hoffman, CEO GSMA Ltd. “MWC è sinonimo di Barcelona e, come sempre, siamo estremamente grati per il continuo supporto di Spagna, Catalogna, Barcellona e degli Host City Party, senza i quali MWC non sarebbe possibile”.
In rappresentanza di industrie e mercati di tutto il mondo, i leader aziendali e di pensiero includono alcuni dei più grandi nomi nel settore della connettività e nelle industrie verticali adiacenti. il CEO di Ethio Telecom, Frehiwot Tamru; Presidente e CEO di G-Cash, Martha Sazon; il CEO di Orange, Christel Heydemann; Il CEO di Telefónica e presidente di GSMA, José María Álvarez-Pallette e altri condivideranno le loro opinioni su questioni di attualità che incidono sui loro settori e su come stanno utilizzando la tecnologia mobile per affrontare le preoccupazioni e le opportunità del mondo reale.
Man mano che MWC amplia la sua portata per coinvolgere l’intera suite di attori che sono fondamentali per la roadmap di digitalizzazione del settore, Industry City tornerà, supportata dai nostri sponsor tra cui Knowledge Partner, Accenture. Lo spazio presenterà dimostrazioni innovative provenienti da tutti i settori FinTech, Manufacturing e Smart Mobility.
Altri programmi popolari di ritorno includono 4YFN, la piattaforma incentrata sulle start-up di MWC, in cui facciamo luce sulle start-up più brillanti ed entusiasmanti nello spazio digitale. 4YFN presenterà e collegherà start-up, investitori e aziende per lanciare insieme nuove iniziative imprenditoriali, ed è portato ancora una volta al MWC con il nostro Platinum Sponsor, Banco Sabadell.
Il padiglione GSMA ospiterà il Mobile World Live Broadcast Studio con tavole rotonde in diretta trasmesse sugli schermi in tutta la sede e online su mobileworldlive.com e mwcbarcelona.com. Sempre al padiglione GSMA, presenteremo le ultime innovazioni nel settore mobile con demo ed esperienze coinvolgenti come una sfida calcistica IoT mobile.
Diversity4Tech ritorna, dimostrando i vantaggi delle nostre differenze. E il programma ministeriale MWC, il più grande raduno globale di responsabili politici che abilitano l’economia digitale, convocherà ministri, capi delle autorità di regolamentazione e autorità di protezione dei dati di paesi di tutto il mondo per incontrare i CEO del settore mobile e i rappresentanti senior delle organizzazioni internazionali e condividere le conoscenze , e discutere questioni politiche e regolamentari prioritarie.
Tornano i famosi eventi di networking del MWC, tra cui Beat Barcelona, il “Place to B” ufficiale del MWC e del 4YFN per il networking e l’intrattenimento. Meet & Eat L’Hospitalet dal 2014 ha condiviso uno sguardo delizioso sulla gastronomia e la cultura locale di Barcellona attraverso la partnership tra MWC e L’Hospitalet City Council.
I vantaggi di MWC vanno oltre il valore che apporta ai settori globali della tecnologia e della telefonia mobile durante l’evento
La nota frase del “bravo” che si rivolge a Don Abbondio: “questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”, sembra la sintesi perfetta degli eventi che hanno portato i membri del consiglio di amministrazione della News Corporation a ritirare la proposta di esplorazione di una possibile fusione con la FOX.
Il comunicato della NewsCorp recita:
News Corporation (“News Corp” o la “Società”) (Nasdaq: NWS, NWSA; ASX: NWS, NWSLV) ha annunciato oggi che il Consiglio di amministrazione della Società ha ricevuto una lettera da K Rupert Murdoch con la quale ritira la proposta di esplorare una potenziale combinazione di News Corp e Fox Corporation (“FOX”) (Nasdaq: FOXA, FOX).
Ritirando la proposta, Murdoch ha indicato che lui e Lachlan K. Murdoch hanno stabilito che una combinazione non è ottimale per gli azionisti di News Corp e FOX in questo momento.
A seguito di questa azione, il Comitato Speciale del Consiglio di Amministrazione di News Corp è stato sciolto. Il Consiglio desidera esprimere il proprio apprezzamento per gli sforzi del Comitato speciale in materia.
Sembra che diversi azionisti abbiano sollevato forti obiezioni alla fusione temendo che questa fosse una manovra di Lachlan Murdoch di impossessarsi dell’immenso impero di famiglia.
Rupert Murdoch è presidente esecutivo di News Corp e copresidente di Fox Corporation, due delle società di media più riconosciute e influenti al mondo.
Lachlan Murdoch è il co-presidente di News Corp e presidente esecutivo e amministratore delegato di Fox Corporation (FOX).
Tatxo Benet, giornalista e managing partner del gruppo, condurrà una delle conferenze inaugurali dello spettacolo
GRUP MEDIAPRO, un gruppo leader nel settore audiovisivo europeo unico nell’integrazione di contenuti, produzione e distribuzione audiovisiva, parteciperà a ISE 2023, la principale fiera mondiale di AV e integrazione di sistemi, un importante set di produzione virtuale. L’innovazione e l’integrazione di tecnologia all’avanguardia in tutte le sue attività sono stati i pilastri del gruppo nel corso della sua storia quasi trentennale.
Lo stand GRUP MEDIAPRO di oltre 275 m² si trova nella zona di produzione e distribuzione di contenuti innovativi nel padiglione 6 con il “Content Studio by GRUP MEDIAPRO” con un ampio set di produzione virtuale dove i visitatori possono avere un assaggio di prima mano di ciò che la fusione del reale mondo insieme a CGI, grazie alle telecamere tracciate da Unreal Engine e a un grande schermo LED da 27 m². Oltre alle demo, il set registrerà il contenuto ufficiale della mostra, comprese interviste e incontri che coprono tutte le principali innovazioni nell’integrazione di sistemi e AV.
GRUP MEDIAPRO sarà anche uno dei principali attori delle conferenze ISE di quest’anno, in quanto il partner di gestione del gruppo, Tatxo Benet, è programmato per tenere uno dei discorsi principali nel giorno di apertura. In “La convergenza del video”, Benet valuterà la situazione attuale del settore, le tendenze future e passerà in rassegna le ultime innovazioni che GRUP MEDIAPRO sta portando avanti, annunciando anche i piani del gruppo nell’innovazione tecnologica applicata all’ambiente audiovisivo.
Martedì 31 gennaio, 10:40 CET. Stanza CC5.3.
Integrated Systems Europe (ISE 2023) si terrà presso Fira Barcelona Gran Via (Barcellona) tra il 31 gennaio e il 3 febbraio, dove presenterà più di 1.000 espositori. Integrated Systems Events è una joint venture tra AVIXA e CEDIA.
In occasione della recente Coppa del Mondo di calcio, la Rai ha dimostrato, semmai ce ne fosse stato bisogno, la sua elevatissima professionalità portando nelle nostre case immagini di alta qualità in 4K HDR (High dynamic range) che hanno permesso agli utenti che possiedono un televisore di ultima generazione di godere di uno spettacolo mai visto prima.
L’occasione ci ha permesso di avere anche un assaggio della qualità tecnica del personale impiegato e dell’alta preparazione che i tecnici Rai possono vantare.
Abbiamo avuto la possibilità di parlare con Daniele Gotti, Rai Project Manager che ha seguito tutta l’installazione della tecnologia che Rai ha portato a Doha e gli abbiamo chiesto cosa c’è stato dietro l’enorme lavoro compiuto dalla Rai nell’organizzare e produrre le immagini relative a 64 partite e alle centinaia di ore di programmi di approfondimento e news che la manifestazione del Qatar ha generato.
DP: Daniele, quante unità del personale tecnico Rai sono state presenti a Doha?
Daniele Gotti: A Doha eravamo circa 60 persone, tra queste c’erano due direttori, Marco Spoletini e Giampaolo Salomone. C’erano poi due assistenti alla regia. Facevano parte del gruppo tecnico otto persone dell’ RVM, due per EVS XT-Via e il servizio BLT Teca per ricerche di contenuti. Le persone provenivano dai centri di produzione di Milano, Roma e Torino.
Era presente anche Radio Rai con circa venticinque persone.
C’erano sette montatori e sei operatori che si occupavano delle riprese negli studi. Altri due operatori erano incaricati di effettuare riprese con apparati leggeri.
DP: Che tipo di apparati?
Daniele Gotti: Erano equipaggiati con due telecamere Sony e due zainetti della Aviwest Pro380, che come sai è stata acquistata dalla Haivision. Queste due unità si occupavano di effettuare riprese per Doha e negli stadi durante le fasi di Pre-partita.
DP: Quali infrastrutture avete allestito per i vostri programmi?
Daniele Gotti: Visto che l’Italia non si è qualificata per questo mondiale, non avevamo avuto bisogno di grandi né di numerose infrastrutture. Non abbiamo avuto bisogno neanche di inserire negli stadi nostre camere per le riprese personalizzate durante le partite dell’Italia.
I rack erano stati pre-assemblati a Milano che storicamente è la sede dell’allestimento tecnico di questi importanti eventi, come le Olimpiadi, i mondiali di Sci, mentre l’area del montaggio è stata assemblata direttamente qui a Doha. I sistemi sono customizzati, realizzati secondo nostre specifiche e soddisfano le nostre esigenze di produzione.
Avevamo uno studio al Suk (Souq Waqif è un mercato a Doha), che all’incirca era grande otto metri per sei, dove c’erano tre camere Grass Valley, di queste una su un dolly.
Questo studio era arricchito con scenografie virtuali di realtà aumentata gestita da apparati For-A. Nello studio c’erano due finestre, una virtuale, mentre l’altra dava proprio sulla piazza dove si svolge il Suk. C’era poi una camera installata su una piattaforma che riprendeva suggestive immagini della città di Doha. Questo studio era distante circa venti chilometri dall’IBC (International Broadcast Centre) che era collocato nel quartiere della Fiera di Doha. All’interno dell’IBC c’era un ulteriore studio con una telecamera sola, sempre Grass Valley con una postazione stand-up.
Quindi in totale, la Rai ha utilizzato cinque camere da studio. In più, avevamo una postazione di commento in tutti gli stadi.
La Rai ha realizzato due sale controllo all’interno dell’IBC in un’area di circa 500 metri quadrati.
Le due regie erano indispensabili perché alcune partite erano giocate in contemporaneità in due stadi.
Per evitare inconvenienti, abbiamo installato anche due sistemi UPS da 20kW.
DP: Com’era composta la sezione editing?
Daniele Gotti: La parte di montaggio si basava su Edius. C’erano cinque sale di montaggio più una postazione di riserva.
DP: Non avevate anche Avid?
Daniele Gotti: Le postazioni Avid erano occupate per altre produzioni. Comunque, la scelta di Edius si è rivelata ottimale. È una soluzione leggera, anche più economica che funziona con una NAS della Q-NAP con una memoria piuttosto importante alla quale accedevano le cinque macchine che si occupavano della post produzione. Questa soluzione era stata customizzata dal nostro laboratorio di Roma che l’ha resa abile a permettere il montaggio durante la registrazione dei contributi, Vale a dire, non era necessario che il file fosse chiuso ma mentre veniva registrato il montatore poteva lavorare. Questo accelerava i tempi di lavorazione e faceva risparmiare molto tempo. Avevamo comunque una stazione Avid che un nostro collega utilizzava per realizzare le copertine e alcuni montaggi particolarmente complessi. Il software di ingestion era basato su Metus.
DP: Quali apparati avete scelto per le due Regie?
Daniele Gotti: Il mixer video scelto era il Kahuna della Grass Valley con superficie Maverik. Questi apparati ci hanno permesso di aggiungere una grafica personalizzata come la sigla delle squadre in campo e il cronografo. Abbiamo preferito utilizzare la nostra grafica perché quella provveduta dal gestore dei contenuti conteneva degli errori grossolani, come ad esempio: la squadra deli Stati Uniti era stata indicata non come USA ma come SUA, facendo la traduzione letterale Stati Uniti D’America. Così siamo stati più tranquilli e inoltre abbiamo risparmiato economicamente non utilizzando servizi di terzi.
Tutti i collegamenti erano basati su un sistema di matrice Riedel che ci ha permesso di realizzare un’infrastruttura di distribuzione molto flessibile e di grande affidabilità. Riedel ha una filosofia distribuita che non concentra tutto il sistema in un unico apparato. Nello specifico gli apparati Riedel che abbiamo utilizzato sono stai i MediorNet MicroN e MetroN.
Tutte le apparecchiature erano gestite da un’applicazione Lawo con software VSM, che si occupava dei trasporti, degli smistamenti e del flusso di trasmissione.
I banchi audio erano Aurus, della Stagetec. Avevamo dei server EVS XT-VIA. Inoltre abbiamo utilizzato la Bartelletti Teca che è ormai un prodotto che la Rai ha customizzato nel corso degli anni. Grazie alla cooperazione con BLT oggi disponiamo di un potente sistema di archivio con tutte le informazioni relative agli atleti e agli eventi sportivi, recuperabili in pochi istanti. Sia immagini che videoclip.
Mentre tutti gli Highlight erano gestiti dal server EVS.
Tutta l’infrastruttura interna Rai era distribuita su fibra mentre, stranamente, i segnali forniti da Host Broadcast Services (HBS), il braccio tecnico della FIFA, erano tutti su BNC. Sia quelli in HD che quelli in 4K 12G.
DP: Com’era organizzato il palinsesto della giornata?
Daniele Gotti: Durante la giornata gli impegni erano molti. Iniziava alle 11:00 ora italiana con il telegiornale sportivo che comprendeva collegamenti effettuati per la trasmissione mattutina di Rai Unomattina. Utilizzavamo gli zainetti con le troupes leggere.
Provvedevamo al materiale necessario a Rai Sport e producevamo una trasmissione quotidiana di 30 minuti dedicata alla manifestazione con collegamenti per Rai News.
Nei primi giorni trasmettevamo quattro partite al giorno (alle 13:00, 16:00, 19:00 e 22:00).
Al termine dell’ultima partita c’era il collegamento con Il Circolo dei mondiali trasmesso da Milano. Poi nella fase finale della manifestazione venivano trasmesse partite anche in contemporanea.
DP: Avete avuto collisione di programmazione
Daniele Gotti: Si, nei servizi che mandavamo in onda per Rai News, quelli delle 12:30 e quelli delle 19:30, collidevamo con i servizi del post partita. Ma è sempre filato tutto liscio.
DP: Gli apparati sono stati installati tutti su Flight Case?
Daniele Gotti: Si, abbiamo utilizzato delle attrezzature ormai collaudate, compresi dei tavoli attrezzati sui quali installiamo le unità rack, comprensive di interfonici.
DP: Che tipo di interfonico avete utilizzato?
Daniele Gotti: Abbiamo usato un efficiente sistema della Clear-Comm sia qui a Doha che a Roma.
DP: Quindi, in sintesi, quali segnali inviavate a Roma?
Daniele Gotti: Abbiamo Inviato i segnali delle partite, del program, con l’aggiunta di segnali selezionati come ad esempio la camera definita tactical. Nel pacchetto fornito da HBS, basato su server AVS, ci veniva fornito il servizio FIFA-Max, una libreria di immagini di enormi dimensioni con filmati di repertorio su Doha, sugli stadi e molti altri contributi di alta qualità. Era un servizio che noi pagavamo ma era un patrimonio messo a disposizione di tutti e questo evitava che nel Qatar ci fossero decine o centinaia di troupes che girano per acquisire filmati per utilizzarli nei programmi. Questo facilitava anche l’ordine pubblico oltre a risparmiare lavoro alle emittenti presenti. A questo server, a questa libreria, avevamo accesso sia localmente che da remoto, in particolare da Milano che produceva il programma “Il circolo dei Mondiali”.
DP: Come concludiamo questa intervista?
Daniele Gotti: Per me e i miei colleghi è stata un’esperienza molto bella. Siamo stati molto contenti del risultato finale. La qualità della produzione è stata molto apprezzata e questo ha contribuito ad un ottimo risultato di audience. Non ti nego che è stato anche faticoso e qualche ansia l’abbiamo provata, però la soddisfazione, al termine della manifestazione è stata impagabile.
Mark Roberts Motion Control (MRMC), una società Nikon, presenterà una gamma di soluzioni di robotica per telecamere leader del settore, destinate al mercato della produzione PTZ, oltre ad accogliere una serie di nuovi partner rivenditori europei, a ISE 2023, che si terrà presso la Fira Barcellona Gran Via dal 31 gennaio al 3 febbraio 2023.
Il team MRMC esporrà una selezione di teste PTZ, binari e soluzioni di movimento per telecamere, incluso il software di tracciamento automatizzato del soggetto Polymotion Chat, che traccia il movimento del soggetto per fornire contenuti di qualità broadcast e dall’aspetto naturale, senza perdere risoluzione.
Inoltre, i visitatori dello stand 5B450 vedranno il QRS-1 Quiet Rail System, un binario modulare progettato per studi, eventi e ambienti di produzione misti. È ideale per installazioni fisse o portatili e funziona ugualmente bene con una testa robotica MRMC o una telecamera PTZ di terze parti.
MRMC è inoltre lieta di dare il benvenuto a una serie di nuovi partner rivenditori, che aiuteranno l’azienda ad espandere ulteriormente la propria portata nei mercati europei e scandinavi. I nuovi partner di MRMC includono:
SAV – Francia
Centron – Slovacchia, Cechia, Romania e Austria
Danmon – Norvegia, Danimarca e Svezia
Telmaco – Grecia
Strumenti creativi – Polonia
“ISE rappresenta un’opportunità ideale per presentare i nostri nuovi partner rivenditori ai
nostri clienti. I nostri nuovi partner hanno tutti una vasta esperienza e competenza nei loro mercati e siamo entusiasti di lavorare con loro per promuovere il nostro portafoglio di prodotti in tutta la regione, consentendoci al tempo stesso di fornire un supporto più locale “, ha commentato Paddy Taylor, Head of Broadcast, MRMC. “Non vediamo l’ora di vedere i nostri colleghi e amici del settore allo stand 5B450 e condividere le nostre ultime soluzioni innovative di trasmissione e produzione”.
La soluzione QRS-1 e Polymotion Chat Rail ha già acquisito popolarità nel mercato dei rivenditori, con installazioni in Italia e presso il partner scandinavo Danmon, inclusa la soluzione PTZ come parte importante nei loro recenti demo-days.
PER-ERIK EVENSEN, DIRETTORE DELLE VENDITE GRUPPO DANMON NORVEGIA
Siamo orgogliosi di rappresentare MRMC presso il Gruppo Danmon e possiamo vedere un grande potenziale nel fornire ai nostri clienti la loro ampia scelta di soluzioni. Il nostro ruolo di partner è quello di fornire ai nostri clienti la nostra presenza locale e la nostra conoscenza approfondita dei nostri clienti per consigliare le soluzioni che si adattano meglio a loro. Un tour in Norvegia per visitare potenziali clienti nelle principali città e una sessione demo completa con i clienti presso il nostro ufficio di Stoccolma, ci hanno mostrato come i prodotti e i sistemi MRMC sono stati bene accolti dai nostri clienti. Vogliamo offrire al mercato una maggiore profondità ed esperienza di automazione robotica e attraverso la nostra partnership, sentiamo di avere un fantastico portafoglio di strumenti da offrire ora.
ASSAFF RAWNER, CEO DI MARK ROBERTS MOTION CONTROL
Sul suo profilo Linkedin si definisce “Entrepreneur and Investor. CEO at Mark Roberts Motion Control Ltd. M&A Professional. Engineer at Heart”.
Parlando delle soluzioni MRMC afferma:
“Siamo noti per la produzione di robotica all’avanguardia per le industrie cinematografiche e televisive, ma abbiamo anche sviluppato apparecchiature per i settori dell’aviazione, della gestione dei rifiuti nucleari e persino dell’esplorazione spaziale. La nostra robotica è stata utilizzata per ispezionare le ali degli aerei Boeing, esaminare il degrado dei contenitori di stoccaggio dei rifiuti contaminati dal nucleare e simulare le sequenze di attracco della stazione spaziale per SpaceX, solo per citarne alcuni. Le applicazioni per la robotica specializzata con apparati televisivi non hanno davvero limiti.
Più di recente, abbiamo sviluppato eccezionali algoritmi di visione artificiale per una testa robotica AFC100, dotata del nostro software di tracciamento avanzato, allo scopo di rilevare in modo fluido e accurato, nonché di tracciare, gli aeromobili in arrivo all’aeroporto di Londra Heathrow. Abbiamo scelto di chiamare questa soluzione su misura “Towerscan”.
Alloggiato in uno spesso involucro resistente alle intemperie, il sistema è in grado di agganciarsi a un singolo aeroplano, anche quando altri velivoli entrano in vista. “Towerscan” procede quindi a regolare automaticamente le impostazioni dello zoom mentre un soggetto si sposta verso di esso, consentendo agli aerei di mantenere le stesse dimensioni sulla telecamera durante le riprese.
Gli algoritmi di visione artificiale utilizzati dall’AFC100 possono essere impostati per tracciare una varietà di veicoli con uno zoom che può estendersi fino a una combinazione ottica e digitale di 144 volte. L’utilità versatile di questo software ha suscitato considerazione per il suo utilizzo nel tracciamento delle navi, con prove previste per le applicazioni di guardia costiera/controllo delle frontiere”.
Queste applicazioni, portate nel campo delle produzioni televisive e cinematografiche, aprono degli scenari estremamente interessanti in termini di produttività e possibilità di ripresa.
Girato con ALEXA Mini LF, lenti Signature Prime e luci ARRI, il film Netflix “Robbing Mussolini” è strutturato in quattro mondi estetici. Il DP Gian Filippo Corticelli ha condiviso con ARRI la sua esperienza sul set, mentre il colorist Andrea “Red” Baracca ha aggiunto preziosi dettagli circa le finiture apportate al film.
Il film, ambientato nel 1945, racconta di un imprenditore milanese impegnato nel reclutamento di una banda per compiere un’elaborata rapina. Non si tratta solo di un semplice gioiello, ma di un tesoro leggendario appartenuto a Benito Mussolini. Il film è strutturato in “quattro mondi, legati a quattro personaggi e quattro situazioni”, spiega Corticelli, a proposito delle dodici settimane trascorse sul set in Italia. Parlando con ARRI del grading HDR, il Colorist Andrea “Red” Baracca ci racconta come ha dato vita ai colori di questo ambizioso progetto.
Il direttore della fotografia Gian Filippo Corticelli ha creato mondi estetici distinti nel film “Robbing Mussolini”
Intervista al direttore della fotografia Gian Filippo Corticelli
DP: In quali location è stato girato “Robbing Mussolini”?
Gian Filippo Corticelli: Le riprese sono durate 12 settimane. Per la prima metà il film è stato girato a Roma e dintorni: nell’ufficio di Italo Balbo al Ministero dell’Aeronautica a Castro Pretorio, alla Snia in Largo Preneste, dove c’è la vecchia struttura industriale abbandonata che, con l’aggiunta di un po’ di macerie, sembrava una zona di guerra, e nel bunker di Soratte. Poi il set si è spostato in un castello nel viterbese e in altre location da quelle parti. In seguito siamo stati a Trieste, dove abbiamo girato una parte piuttosto lunga in una location che nel film è chiamata Zona Nera: nel porto antico di Trieste è stata ricreata una periferia di Milano in cui si svolge la scena del furto del tesoro di Mussolini, il cuore dell’azione del film. Le ultime scene sono state girate a Tarvisio, dove si conclude l’inseguimento finale, mentre le sequenze aggiuntive a Torino.
DP: Che indicazioni avevi ricevuto dal regista sullo stile visivo del film?
Gian Filippo Corticelli: Renato De Maria ha dato a me, ma anche ai reparti costumi e scenografia, delle suggestioni precise: ha diviso il film in quattro mondi legati a quattro situazioni, relative a quattro personaggi. Il primo era quello di Cabiria, un night dove lavora la protagonista Yvonne, interpretata da Matilda De Angelis. Il locale è frequentato da fascisti, nazisti e partigiani: un’umanità variegata che si ritrova in un luogo in cui si dimentica la guerra per un po’. Per questo mondo De Maria ha pensato al rosso con l’obiettivo di evocare il sangue, la vita che scorre. Poi c’è il mondo del protagonista fascista, Borsalino (Filippo Timi, NdR.), il braccio destro di Mussolini nel film. Il suo è un mondo freddo, di ghiaccio e marmo, contraddistinto da una luce bianca un po’ asettica e da palazzi con scalinate di marmo. Poi c’è il mondo di Isola (Pietro Castellitto, NdR.), il protagonista maschile, un mondo legato alla guerra e alle sue cicatrici, fatto di palazzi sventrati e macerie, in cui i colori dominanti sono il ruggine, il marrone, il verde. Infine, c’è la Zona Nera, in cui si svolge la scena madre del film, cioè la rapina: è un mondo buio, oscuro, una zona super sorvegliata, illuminata solo da luci di controllo che scandagliano il buio alla ricerca di eventuali incursori. È una situazione quasi in bianco e nero, con meno colore e più luci e ombre.
Il regista Renato de Maria ha dato precise indicazioni alla troupe sullo stile visivo di “Robbing Mussolini”
DP: Quali riferimenti specifici avevi in mente per “Robbing Mussolini”?
Gian Filippo Corticelli: Mi interessava soprattutto avere diverse cromaticità che si mescolavano nel fotogramma: soprattutto luce fredda e luce calda. Con Renato abbiamo pensato a Peaky Blinders, Bastardi senza gloria e 1917, che con la ruggine delle trincee ci sembrava una buona reference per evocare il mondo di Isola e la situazione di guerra. Volevamo anche una luce un po’ da graphic novel, perciò ho un po’ derogato al mio comandamento: “realizza sempre una luce vera, una luce naturale!“
DP: Cosa ti ha portato a scegliere ARRI ALEXA Mini LF?
Gian Filippo Corticelli: Avevamo tre macchine da presa: due ARRI ALEXA Mini LF e una ALEXA XT come terzo corpo, con ottiche Signature Prime. Naturalmente ho delle preferenze personali su ottiche e sensori, ma cerco di affrontare ogni film partendo da zero e cercando di capire quale può essere il sistema più adatto al singolo film. Un po’ come quando esci di casa e devi decidere che scarpe mettere: se vai a fare footing non ti metti gli anfibi. Quando inizio un progetto mi piace fare test comparativi mettendo a paragone sensori e ottiche diversi, poi discuto con il regista e trovo il look più giusto. In questo caso avevo provato altri sensori, ma ARRI mi sembrava il più adatto per un film d’epoca ambientato nel 1945, essendo dotato di una certa rotondità. In più, volendo usare diverse cromaticità all’interno del fotogramma, mi sembrava che il sensore ARRI già di suo separasse meglio il colore caldo dal freddo, mentre gli altri tendevano tutti ad appiattire un po’. “Robbing Mussolini” è un progetto Netflix, quindi doveva essere realizzato in 4K nativo, allora ho optato per il largo formato, anche per sperimentare la diversa profondità di campo rispetto al super 35.
Trattandosi di un progetto di Netflix, “Robbing Mussolini” è stato girato in 4K nativo
DP: Che valore aggiunto hanno portato le ottiche ARRI Signature Prime?
Gian Filippo Corticelli: Pur avendo le mie serie di lenti ARRI preferite, affronto ogni progetto effettuando dei provini per trovare il look migliore per lo specifico film. Anche in questo caso ho fatto dei test con tre o quattro tipi di lenti, e tutto mi portava nella direzione delle ARRI Signature Prime. “Robbing Mussolini” è un film di guerra, quindi potevo esplorare toni vintage e crudi per evocare il 1945. L’incisione rotonda di queste ottiche era perfetta per lo scopo: un’incisione cattiva ma delicata, in un look con toni ruggine e verdi. Inoltre, ci sono alcuni elementi sempre presenti in questo film: il fumo, l’acqua e la sfocatura. La sfocatura è una caratteristica che amo molto nelle ottiche anamorfiche, dove emerge più magica rispetto alle sferiche. Le lenti ARRI Signature Prime hanno però una sfocatura molto affascinante con il diaframma tutto aperto. Sono lenti sferiche con una profondità di campo corta, soprattutto nei campi larghi, il che è una particolarità del Large Format. Da ultimo, ho apprezzato molto la leggerezza di queste ottiche: lavorando con Ronin, droni, Steadycam e macchina a mano, la leggerezza era un elemento che spostava ulteriormente la bilancia a favore delle ARRI Signature Prime.
DP: Come è stata gestita l’illuminazione?
Gian Filippo Corticelli: Fortunatamente il film ha un budget importante e ho potuto lavorare con i materiali di cui avevo bisogno. A Trieste, nella Zona Nera, c’era una strada buia di 400 metri in cui dovevo partire da zero per arrivare a una luce ricca di chiaroscuri. Essendo una zona di guerra, non c’erano lampioni, o luci di finestre o di negozi. Era tutto totalmente buio. Discutendo con Renato ci è venuto in mente un tipo di luce visto nei film di guerra, nei campi di concentramento e abbiamo illuminato la zona con proiettori che scandagliavano il buio, raggiungendo il perimetro della zona presidiata. Facendo una ricerca ho trovato i proiettori Mole-Richardson che, pur essendo moderni, hanno un look molto vintage. Mi serviva anche il loro look perché dovevano essere inquadrati: la macchina da presa andava infatti a intercettare i proiettori come fossero fari dell’esercito orientati da un soldato. Tutti i proiettori in scarica erano ARRI serie M, dai 1.800 ai 9000 Watt, avevamo anche parecchie luci a Led come gli ARRI SkyPanel.
“Questo film disponeva di un ampio budget e sono riuscito a lavorare con tutti i materiali di cui avevo bisogno”, afferma il direttore della fotografia Gian Filippo Corticelli
DP: Con quali impostazioni ASA avete lavorato?
Gian Filippo Corticelli: Ho spinto ARRI ALEXA Mini LF a 1600 ASA per dare mezzo stop di chiusura agli ARRI Signature Prime e non mettere in crisi i focus puller. L’obiettivo non lavorava a tutta apertura, quindi aveva più contrasto e incisione. Di base lavoravo a 1240 ASA e di notte cercavo di spingere sulla sensibilità sia per i fuochi, sia per la resa ottimale dell’obiettivo.
DP: Ci sono state altre situazioni complicate da gestire con l’illuminazione?
Gian Filippo Corticelli: Sicuramente la Snia, che non aveva le stesse dimensioni della Zona Nera, ma era altrettanto complicata perché dovevo illuminare una lunga strada in cui si svolgeva una sparatoria. Lì mi sono coordinato con il capo-elettricista Felice Guzzi, che è abituato a lavorare con impianti grossi e gru da 60 metri. Eravamo in dubbio se usare l’ARRI M18 o lo SkyPanel 360-C, ma siccome la distanza era tanta abbiamo optato per il primo.
L’illuminazione ARRI ha aiutato a creare i diversi stili visivi del film “Robbing Mussolini”
DP: Che movimenti di macchina avete utilizzato?
Gian Filippo Corticelli: C’erano molti piani sequenza, infatti i due operatori avevano entrambi la steadycam col Ronin. “Robbing Mussolini” ha molti movimenti di macchina, soprattutto carrelli, steadycam e Ronin appunto. Ci sono state poche riprese a mano.
DP: Che monitoraggio avete usato sul set?
Gian Filippo Corticelli: Con il colorist Andrea “Red” Baracca, abbiamo creato una LMT legata soprattutto al contrasto che cercavamo. Abbiamo sporcato i neri, raffreddandoli, e creato due-tre cose nella LMT che ci sembrava si sposassero con i quattro mondi e potessero funzionare per tutto il film.
Il direttore della fotografia Gian Filippo Corticelli e il Colorist Andrea Baracca hanno creato un LMT legato al contrasto che cercavano di ottenere per il film.
Intervista con il Colorist Andrea “Red” Baracca
DP: Come hai gestito il lavoro sul colore in HDR per le quattro diverse atmosfere richieste?
Andrea “Red” Baracca: Avevamo una lunga lista di reference di film di guerra e action e diverse situazioni da sviluppare, come descritto da Filippo. Vietato desaturare e, al contrario, eravamo invitati a giocare con colori molto definiti e presenti nelle diverse situazioni, come ad esempio nelle scene al Cabiria, tutte sul rosso, o nelle scene notturne nella Zona Nera, tutte sul ciano, cercando ovviamente di non perdere il look da “guerra” richiesto da Gian Filippo e dal regista. In tutto questo, l’HDR con il materiale ARRI è stato un valido alleato, perché risponde in modo naturale a ogni esigenza durante la color correction. Il resto lo ha fatto Gian Filippo, che insieme al reparto scenografia e costumi hanno dato vita a questo film ricco di sfumature. Io, in fondo, ho messo solo la LMT.
DP: Cosa ha portato l’uso di tecnologia ARRI rispetto al lavoro in HDR in questo progetto?
Andrea “Red” Baracca: Fare color correction in HDR con file digitali ARRI è estremamente semplice e senza compromessi. La sua estesa latitudine di posa e la sua capacità di lettura e registrazione delle alte luci aiuta moltissimo le scelte in color HDR, quasi rendendole ovvie. È sorprendente constatare quante informazioni ALEXA riesca e restituire in tutti gli spazi colore in cui si lavora. A mio parere, nessuna macchina sul mercato riesce a uguagliare ALEXA in questo.
DP: Puoi raccontarci il lavoro di creazione della LMT fatto con il direttore della fotografia?
Andrea “Red” Baracca: Sulla LMT e le sue declinazioni ci sarebbe molto da dire, ma in questo caso posso solo rispondere che sono un colorist old style. Con Gian Filippo ne abbiamo creata una con una palette colore il più possibile vicina alla pellicola Kodak, senza però dominanti che in qualche modo interagissero con le scelte di temperatura colore delle luci usate sul set. Anche il contrasto doveva rispettare molto le scelte di Gian Filippo sul set. Sul gamma espositivo, invece, abbiamo lavorato per avere una LMT più chiusa di 2-3 di stop, in modo da lavorare con una leggera sovraesposizione, che dà come risultato un nero molto più ricco e “smaltato”, almeno nel mio modo di fare color correction.
In macchina c’erano Luca Dell’Oro e Peter Zuffa, gli assistenti operatori erano Riccardo Metelli e Livio Montarsi, il gaffer Felice Guzzi e il capomacchinista Sandro Fabbriani. Il DIT Antonio Paolucci.
Prase Media Technologies, azienda specializzata nella distribuzione b2b di tecnologie audio-visive, ha inaugurato il nuovo anno con un intervento economico di 1.500€ per ogni collaboratore, erogato tramite strumenti previsti dalla normativa vigente dedicata. Un’iniziativa di welfare con cui l’azienda garantisce a tutta la propria squadra un aiuto concreto in un momento storico ed economico complesso, a contrasto del caro vita che ha impattato sulla stabilità familiare e sociale nel 2022.
I collaboratori hanno potuto scegliere fra welfare card o il rimborso delle utenze domestiche per un totale di 1.500 € ciascuno; non solo un aiuto economico, ma un impegno dell’azienda nel migliorare il benessere della propria squadra.
Per Prase Media Technologies, Azienda appartenente a Midwich Group plc, il più importante player mondiale del settore audio-video/IT, le persone sono la Risorsa più importante, essenziale per mantenere il positivo trend di crescita.
Il contributo inaugura il 2023 come supporto in un contesto di contrazione internazionale, che pure non ha intaccato i risultati Aziendali, ma anche come stimolo per un anno che si prospetta ricco di sfide e rinnovato impegno professionale.
A proposito di Prase Media Technologies
Fondata nel 1993 dall’imprenditorialità dei Fratelli Alberto e Ennio Prase, Prase Media Technologies è il distributore italiano Audio-Video/IT a valore aggiunto, partner di chi progetta la sistemistica di aziende, stazioni ed aeroporti, impianti sportivi, luoghi di culto, ambienti commerciali e dedicati alla formazione. L’azienda vanta il più ampio catalogo del settore, con brand come LG Business Display, Epson, Shure e Genelec, ed è apprezzata per l’eccellenza del suo team, del supporto alla progettazione e per l’assistenza post-vendita. Un servizio al cliente che le ha permesso di ricevere il premio internazionale “InAVate Distributor of The Year” nel 2014 e 2020. Prase è parte di Midwich Group plc.
Prase propone tour dedicati alle novità audio, video, LED
Prase Media Technologies partecipa, come ogni anno, all’ISE 2023, accogliendo i professionisti italiani presso lo stand Midwich Group (3P400) con uno stand di networking di 240mq. Inoltre, per facilitare una visita efficace che permetta di cogliere le principali novità e accedere in modo preferenziale alle sale demo, il distributore ha organizzato diversi tour tematici: audio, video e LED.
I tour hanno come punto di partenza comune lo stand Midwich e sono tenuti dai product specialist Prase in lingua italiana.
Tour Audio | 1° febbraio, dalle ore 11.00 & 2 febbraio, dalle ore 15.00
Guidato da Marco Cappellotto, Product Manager and Design Support, e Luigi Schiavone, Application Engineer.
Tappe:
Amina | 2H150
Biamp group | 3D200
Bluesound Professional | 2G110
Cornered audio | 7K300
Genelec | 2H325
Powersoft | 7F800
Renkus-heinz | 7F680
Shure | 3N250
Televic | 3P100
Tour LED | 1° febbraio, dalle ore 15.00
Guidato da Valerio Piccinin, Responsabile Divisione Led, e Sonny Laurano, Application Engineer
Tappe:
Absen | 3 B800 – N300
Digiled | 3C820
LG – led | 3K200
Green Hippo | 5H800
Novastar | 3B850
Tour Video | 2 febbraio, dalle ore 11.00
Guidato da Marco Calò, Technical Account Manager, e Sonny Laurano, Application Engineer
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