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COME SI TRASFORMA LA TELEVISIONE

Diego GIBELLINO - TIM - COME SI TRASFORMA LA TELEVISIONE
Diego GIBELLINO - TIM - COME SI TRASFORMA LA TELEVISIONE

Negli ultimi anni in Italia, così come in tutto il mondo, abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione nelle modalità con cui gli spettatori consumano i contenuti digitali. Da un mercato in cui la distribuzione di programmi lineari, eventi, serie o film su internet rappresentava un’alternativa di nicchia allo schermo principale ancora saldamente dominato dalla TV broadcast via digitale terrestre, cavo o satellite, siamo approdati oggi a un’offerta di piattaforme e contenuti broadband che spesso supera quella televisiva tradizionale, sia in termini di tempi medi di visualizzazione da parte degli spettatori che in termini di raccolta pubblicitaria.

Diego GIBELLINO – Manager Multimedia Solutions & Platforms – TIM

Di Diego GIBELLINO: Manager Multimedia Solutions & Platforms – TIM

Nel 2023, come certificato dall’ultimo rapporto Auditel-Censis [1], per la prima volta in Italia abbiamo assistito al sorpasso del numero di Smart TV, ricevitori in grado cioè di connettersi ad Internet, rispetto alle TV tradizionali installate nelle case degli italiani. Ogni famiglia ha oggi a disposizione circa cinque schermi connessi, con oltre due per ogni individuo. Questi dati sono naturale conseguenza della modifica nelle abitudini di fruizione dei contenuti: circa la metà degli italiani consuma regolarmente contenuti audio e video in streaming su piattaforme globali e nazionali, gratuite e a pagamento, con una crescita notevole rispetto al 27% del 2017.

Nonostante durante l’ultima World Radio Conference dell’ITU (WRC-23) sia stata ratificata la proroga fino al 2031 dell’impiego delle bande UHF sub-700 MHz ad uso primario del broadcaster per l’Italia e altri Paesi [2], la transizione verso lo streaming e l’impiego di infrastrutture broadband IP per la distribuzione dei contenuti audiovisivi appare inevitabile. Si tratta quindi ora di gestire un processo di migrazione e cambiamento irreversibile attraverso un contesto regolatorio che salvaguardi e promuova le prerogative del servizio TV universalistico e dell’offerta di prodotti nazionali su principi di equità applicati all’intera industria di riferimento. In questo scenario risulta centrale la selezione ed evoluzione di tecnologie, infrastrutture e piattaforme che assicurino, a livello nazionale, un sistema diffusivo efficiente e sostenibile, sempre a tutela dell’utente finale.

CONTENUTI IN STREAMING E CONTENT DELIVERY NETWORKS (CDN)

Uno dei fattori tecnologici che hanno assicurato il successo e la rapida diffusione di soluzioni e servizi di streaming Over-The-Top (OTT) è stato il riuso di protocolli e infrastrutture già impiegate e perfezionate negli anni per gestire il comune traffico internet (siti web, download immagini e documenti). I protocolli TCP e HTTP per la richiesta e trasmissione di porzioni di contenuto poi riassemblate, decodificate e visualizzate in modo continuo dal device utente permettono di sfruttare le proprietà di ridondanza, instradamento, ritrasmissione proprie della rete internet, superando i vincoli (e.g. STB proprietario) e i costi di precedenti soluzioni IPTV verticali dette “managed”, cioè basate sulla gestione diretta del trasporto sulla rete da parte dell’operatore.

L’introduzione di soluzioni di adaptive bitrate (ABR) hanno in seguito permesso di limitare gli impatti della natura best-effort della rete internet sulla Quality of Experience (QoE) percepita dagli utenti finali, ovviando a fenomeni di congestione attraverso algoritmi in grado di modificare la qualità e banda dei contenuti richiesti in modo continuo in base a metriche raccolte e analizzate dal player e opportune strategie di buffering.

La scalabilità della modalità di distribuzione unicast, che prevede richieste, risposte e flussi dati client-server individuali anche per lo stesso contenuto, si basa sull’utilizzo di Content Delivery Network (CDN), infrastrutture geograficamente distribuite in grado di replicare i contenuti resi disponibili sugli origin server e portarli in prossimità degli utenti che li richiedono. Queste piattaforme, concepite originariamente per ottimizzare la distribuzione di contenuti web statici, si sono evolute per supportare pienamente i servizi di streaming e oggi rappresentano una componente imprescindibile di qualunque soluzione in produzione.

La CDN replica i contenuti, li avvicina agli utenti e permette di ridurre il volume di richieste verso gli origin server salvaguardandone il corretto funzionamento ed evitando il fenomeno di thundering herd (massiccio numero di richieste contemporanee verso il server) . Permette inoltre di ridurre traffico e costi sui nodi di peering, con impatti rilevanti in particolare sui volumi di traffico scambiati sulle tratte internazionali (ad esempio per servizi in cui gli origin server sono su public cloud in regioni diverse da quelle nelle quali avviene la diffusione) e all’interno di backbone e reti metro degli operatori.

Queste piattaforme garantiscono inoltre un ulteriore grado di resilienza per i servizi di streaming, ridirezionando dinamicamente le richieste verso altre cache nel caso in cui uno o più nodi diventino irraggiungibili per congestione, problematiche di rete o malfunzionamenti hardware o software.

L’offerta di CDN regionali e global è enormemente cresciuta negli ultimi anni, anche in Italia. Un servizio di streaming commerciale diffonde i propri contenuti utilizzando tipicamente più di una CDN. Questa soluzione, denominata Multi-CDN, prevede la combinazione di diverse CDN, con l’obiettivo di sfruttare al meglio i punti di forza di ciascuna offerta e mitigarne i punti di debolezza. L’approccio Multi-CDN permette di definire logiche per la selezione ad esempio della CDN con point of presence (POP) più vicini, numerosi o performanti per ogni cliente su base geografica, o l’opzione migliore rispetto all’ISP che fornisce connettività o ancora definendo regole di priorità basate sui volumi di traffico contrattualizzati e tariffe (per esempio garantendo logiche di trabocco del traffico in caso di un aumento di utenti non previsto in sede di dimensionamento). L’elemento di supervisione e esecuzione delle logiche definite è specifico di ogni servizio e può essere un componente del back-end denominato steering server.

Le CDN permettono inoltre di definire regole o operazioni specifiche da applicare agli oggetti che attraversano la piattaforma, per esempio manipolando e riscrivendo i manifest file che segnalano i segmenti relativi ad un contenuto provenienti dagli origin server, integrando soluzioni server side di protezione avanzate come Watermarking, token di autenticazione o geo-blocking, o ancora supportando scenari di inserimento, sostituzione o personalizzazione degli intermezzi pubblicitari (AD insertion e targeted AD) all’interno del flusso principale.

EVENTI LIVE, RETI E SCALABILITÀ: LA TECNOLOGIA MULTICAST

Nel 2023, l’evento più visto sulla TV tradizionale in Italia è stata la serata finale del Festival di Sanremo (con oltre 12 milioni di spettatori), seguita dalla finale di Champions League di calcio (con oltre 8 milioni di spettatori)[3]. È possibile dimensionare e configurare una infrastruttura di delivery broadband basata sul modello di streaming unicast in grado di supportare eventi con un numero così elevato di spettatori in un intervallo temporale limitato? Sono gestibili picchi di traffico di svariati ordini di grandezza superiori a quelli medi riscontrati per tutti gli altri programmi e per la maggior parte dell’anno? La risposta è no, o meglio, un dimensionamento dell’infrastruttura di rete e CDN basato su quei valori non sarebbe mai economicamente e operativamente sostenibile, rendendolo irrealizzabile. Il limite è intrinseco nel meccanismo stesso dello streaming unicast, che prevede un flusso per ogni client: il traffico cresce in modo sostanzialmente lineare con il numero di utenti contemporanei che accedono allo stesso contenuto, con impatti diretti su tutti i segmenti della rete. Limitarsi ad acquisire e installare o affittare capacità per far fronte al picco massimo di utenza che si dovrà ipoteticamente supportare non è una strategia perseguibile.

Il problema non è nuovo. Da più di 30 anni le reti IP supportano una tecnologia di distribuzione efficiente e consolidata utilizzata dai servizi di video comunicazione e IPTV managed per gestire flussi live in grado di scalare correttamente al crescere del numero di utenti da servire: l’IP multicast. Questa modalità di distribuzione permette di stabilire connessioni punto-multipunto tra una sorgente e un numero variabile di destinatari che si registrano ad un gruppo multicast (una particolare classe di indirizzi IPv4 o IPv6). I pacchetti vengono distribuiti creando alberature di instradamento all’interno dei vari segmenti della rete per raggiungere ciascun destinatario. L’informazione viene replicata a livello di interfacce dei router e switch installati in rete solo dove è strettamente necessario, attraverso meccanismi definiti dal protocollo di routing multicast supportato.

La sfida è definire una modalità di riutilizzo della tecnologia multicast, e dei relativi protocolli e meccanismi di delivery, integrandola in un ecosistema di servizi, piattaforme e device diversificato, con ampia diffusione, e non completamente sotto il controllo dell’operatore.

IL MULTICAST-ABR

La soluzione Multicast-ABR (M-ABR), anche nota come “Adaptive media streaming over IP multicast”, permette di sfruttare le caratteristiche di efficienza e scalabilità della distribuzione multicast, associandole a formati e modalità di trasporto ABR propri del mondo streaming OTT, senza richiedere particolari modifiche alle catene di produzione e distribuzione di contenuti live. Le caratteristiche più importanti sono:

· Riutilizzo di formati e protocolli già in uso da parte dei content provider (nessuna necessità di modifiche lato head-end)

· Supporto di contenuti in formato ABR organizzati in segmenti (e.g. mp4)

· Nessuna modifica alle logiche e modalità di acquisizione e playback dei contenuti nel player all’interno dell’applicazione o device utente

· Nessuna manipolazione del contenuto o necessità di decodifica effettuate in componenti intermedi tra origin server e player

· Garanzia di integrità end-to-end delle soluzioni di protezione del contenuto e DRM adottate dal content provider

· Interlavoro con CDN (repair e fallback)

Nel Multicast-ABR, gli oggetti ABR unicast (manifest o playlist e segmenti media) vengono incapsulati all’interno del flusso multicast per mezzo di specifici protocolli di trasporto media come FLUTE, ROUTE, NORM o MSYNC. Questi protocolli gestiscono l’identificazione univoca degli oggetti trasportati, forniscono informazioni e metadata che descrivono gli oggetti, supportano gli header HTTP e la suddivisione di oggetti in pacchetti di dimensione opportuna per il trasporto via multicast (UDP/RTP) e per la successiva ricomposizione.

La distribuzione degli oggetti in multicast avviene tra un componente di trasmissione e uno o più ricevitori. Mantenendo inalterati gli oggetti ABR unicast, è possibile quindi affiancare al componente di trasmissione, le funzionalità di ingestion dirette dei flussi da un origin server ABR (Multicast Server).

In modo simile, è possibile affiancare al componente di ricezione le funzionalità di ABR server, agendo come proxy verso player ABR tradizionali (Multicast Gateway).

L’architettura di alto livello di una soluzione Multicast-ABR è illustrata nella seguente figura:

Figura 1 – Architettura di alto livello della soluzione Multicast-ABR

Il Multicast Server acquisisce in unicast i flussi ABR dall’origin server, agendo come client. Gli oggetti vengono incapsulati in pacchetti multicast e inviati su uno o più gruppi multicast. Il Multicast Gateway interagisce con il player ABR lato client, seleziona i gruppi multicast relativi ai contenuti richiesti e fornisce gli oggetti al player come flussi unicast conformi. Il Multicast Gateway permette anche la richiesta e ricezione di oggetti in unicast, via CDN, in modo da garantire comunque la continuità di riproduzione anche in caso di interruzione della connettività multicast o perdita di uno o più pacchetti dati.

Una prima architettura di riferimento per una soluzione Multicast-ABR è stata definita nel documento “IP Multicast Adaptive Bit Rate Architecture Technical Report” [4] pubblicato da CableLabs nel 2014 con lo scopo di utilizzare la tecnologia sulla rete DOCSIS degli operatori di TV via cavo nord americani per la distribuzione di contenuti.

A partire dal 2016, i gruppi di lavoro del Commercial e Technical Module del Digital Video Broadcast Project (DVB) hanno cominciato a lavorare alla definizione di requisiti commerciali, e in seguito ad una specifica tecnica per combinare unicast e multicast su reti IP managed e best effort. Nel 2020 è stata pubblicata la prima versione del Bluebook DVB A176 “Adaptive media streaming over IP multicast” [5], in seguito ratificato come standard ETSI 103 769 [6]. Nel corso del 2024 è stata pubblicata la sesta edizione, ad oggi la più recente disponibile.

Nella specifica M-ABR di DVB vengono definite l’architettura generale e le relative interfacce tra componenti. Vengono dettagliate le funzioni principali tra cui:

· Multicast Server: effettua l’ingestion dei contenuti dalle sorgenti configurate, incapsula il payload del contenuto in unità di delivery utilizzando il multicast media transport protocol supportato e lo invia sui gruppi multicast configurati.

· Multicast Gateway: fornisce i segmenti di contenuto al player secondo il formato ABR supportato. Può essere realizzato come un forward proxy o come un origin server locale (con reverse proxy). Gestisce la ricezione dei segmenti dai gruppi multicast e le operazioni di sincronizzazione e caching locale.

· Unicast Repair: fornisce funzionalità di recupero e correzione degli errori sui pacchetti multicast, utilizzando dati localmente disponibili, richiedendone nuovamente l’invio o traducendo le richieste di repair in richieste http da gestire sulla tratta unicast via CDN

· Rendez-vous service: tiene traccia dei Multicast Gateway presenti, delle sessioni multicast e dei loro relativi stati. È responsabile della gestione della richiesta iniziale proveniente dal player per un contenuto, verificando la disponibilità di una sessione attiva via multicast e ridirezionando conseguentemente le richieste verso il Multicast gateway o la CDN.

Le configurazioni per il provisioning del Multicast Server, della segnalazione delle sessioni disponibili in multicast e dei Multicast Gateway sono gestite utilizzando un modello dati e descrizioni basato su XML.

Sono supportati diversi modelli di deployment, con il componente Multicast Gateway all’interno del ricevitore utente, all’interno di un gateway domestico, o ancora all’interno di un nodo edge di rete. La stessa funzionalità di rendez-vous server, responsabile della conversione tra URL CDN unicast originali e URL che attivano il multicast, può essere centralizzata in rete o distribuita direttamente sulle piattaforme che ospitano il Multicast Gateway.

La specifica definisce due diversi protocolli di multicast media transport mandatori: FLUTE e ROUTE. Ogni prodotto Multicast Server o Multicast Gateway conforme deve obbligatoriamente supportare almeno uno di questi due protocolli. Dalla prima versione si è proseguito nell’evoluzione della specifica, introducendo il supporto alla modalità a bassa latenza e HTTP/3, il modello dati per il reporting e due protocolli di trasporto opzionali: NORM e MSYNC.

L’approccio adottato prevede diverse opzioni e modalità di integrazione, con l’obiettivo di permettere sia la realizzazione di soluzioni verticali sfruttando piattaforme IPTV legacy, che soluzioni ibride che interoperano con piattaforme di streaming di terze parti multi-device in logica OTT pura. A completamento delle specifiche tecniche, il gruppo di lavoro DVB ha pubblicato anche delle linee guida per l’implementazione di prodotti conformi [7].

LA NUOVA PIATTAFORMA DI DISTRIBUZIONE CONTENUTI DI TIM

TIM ha da tempo intrapreso un processo di potenziamento ed evoluzione della propria infrastruttura di distribuzione dei contenuti in Italia [8]. L’esplosione del traffico in rete generato da servizi di video streaming, le mutate abitudini di fruizione dei contenuti e la progressiva migrazione dell’offerta di content provider e broadcaster verso modalità “direct to consumer”, richiedono piattaforme su scala nazionale e globale in grado di supportare efficacemente i nuovi modelli di relazione che si stanno affermando tra i vari protagonisti del mercato.

Oggi TIM dispone di una Content Delivery Network video ad alta capacità e alte prestazioni capillarmente distribuita su tutto il territorio italiano, in grado di portare rapidamente i contenuti in prossimità a dove vengono fruiti, incrementando così la QoE complessiva offerta agli utenti finali. La CDN del Gruppo è utilizzata per TIMVISION, la piattaforma streaming di TIM, ma viene impiegata anche per contenuti live e on-demand delle più importanti piattaforme di streaming di service provider global e broadcaster nazionali e per servizi verticali di terze parti.

La piattaforma è in grado di gestire i più popolari formati e protocolli ABR in uso quali HLS, DASH e Smooth Streaming. Supporta i segmenti in formato Common Media Application Format (CMAF) e trasferimenti di tipo chunked, per abilitare modalità di streaming a bassa latenza, ove richiesto. Le operazioni di replica e trasferimento dei contenuti avvengono attraverso un elevato numero di cache con sistemi di archiviazione a stato solido ad alte prestazioni installate nei POP all’interno nella rete TIM. Ciascun POP è collegato attraverso connessioni ad alta capacità.

All’incremento costante di capacità e performance della piattaforma, si è affiancata l’introduzione progressiva di nuove funzionalità avanzate per la gestione dei contenuti, come la manipolazione programmatica degli header HTTP di richieste e risposte in transito, l’invalidazione e purge massiva dei contenuti, la disponibilità di log in diverse modalità di export, un portale servizi clienti con funzionalità di monitoring su dashboard e accesso a funzionalità di configurazione dei servizi erogati, anche direttamente via API, ed il supporto a soluzioni di AD-insertion e targeted AD di terze parti.

La CDN TIM dispone inoltre di specifiche funzionalità in grado di aumentare la sicurezza dei servizi video dei propri clienti come il supporto a differenti varianti di token di autenticazione delle URL client, l’inibizione dei servizi di delivery su base geografica e soluzioni avanzate di watermarking server-side.

La piattaforma di distribuzione contenuti di TIM è stata progettata per assicurare la massima scalabilità nella distribuzione di contenuti live, come eventi sportivi di grande popolarità, verso un numero elevato di utenti contemporanei. Nel 2021 TIM è stato primo operatore a livello globale a realizzare e mettere in produzione una piattaforma di Multicast-ABR, basata sullo standard ETSI/DVB, per distribuire in streaming, in modo efficiente e scalabile, contenuti live. TIM ha distribuito in M-ABR tutte le partite del campionato di Serie A di calcio dalla stagione 2021-22, all’interno dell’accordo di partnership tecnologica con DAZN, e altri importanti eventi sportivi TIMVISION come le Olimpiadi di Tokyo 2020 e il torneo di tennis Roland Garros in 4K HDR nel 2022. La soluzione Multicast-ABR interopera in modo trasparente con la CDN TIM, realizzando una vera e propria piattaforma integrata unicast/multicast in grado di massimizzare la qualità complessiva della fruizione. Gli utenti raggiunti dalla piattaforma M-ABR sono meno soggetti a fenomeni transitori di congestione in rete e fluttuazioni di banda disponibile sulle reti metro e di accesso, e tipicamente fruiscono dei contenuti stabilmente alla massima qualità (o profilo ABR) disponibile, con indici di QoE sensibilmente migliori rispetto agli utenti che fruiscono dello stesso contenuto solo in unicast.

 

Figura 2 – Architettura di alto livello della soluzione Multicast-ABR di TIM

Da una prima soluzione in grado di distribuire contenuti in multicast al solo set-top box TIM, si è progressivamente passati al supporto di un numero sempre maggiore di tipologie di device utente, attraverso l’installazione del componente Multicast Gateway sugli Access Gateway TIM. In questa configurazione, i flussi multicast vengono terminati sull’Access Gateway nella rete domestica, che provvede quindi a distribuire i contenuti come normali flussi unicast verso i terminali, che non necessitano di modifiche. In particolare l’estensione del supporto M-ABR verso le Smart TV dei produttori più popolari, ha permesso di incrementare notevolmente il volume di traffico distribuito su rete multicast. In Italia, come in altri mercati, queste tipologie di device sono sempre più utilizzate per accedere ai contenuti in streaming di alta qualità, fungendo da schermo principale all’interno delle case.

La piattaforma TIM permette di utilizzare la componente Multicast-ABR anche con contenuti veicolati attraverso CDN diverse da quella TIM, come quelle global, permettendo di integrare la modalità multicast con qualunque logica Multi-CDN e di content steering esistente. È possibile inoltre distribuire flussi combinati unicast e multicast a bassa latenza e gestire l’inserimento di contenuti pubblicitari personalizzati server-side.

Il nuovo modello di collaborazione di TIM con content provider e broadcaster per la distribuzione dei contenuti in Italia si basa sull’impiego e combinazione delle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato ma intende anche fornire gli strumenti di monitoring e troubleshooting delle performance necessari ad assicurarne l’esercizio con livelli di servizio comparabili a quelli delle reti broadcast. Per questo TIM fornisce ai propri partner la possibilità di monitorare ogni servizio di delivery di contenuti attraverso appositi strumenti di reportistica e analytics in modalità self-service e gestito. Le viste disponibili possono essere integrate con informazioni specifiche provenienti dal client attraverso il supporto a Common Media Client Data (CMCD), una specifica CTA [9] che permette di correlare informazioni legate alla user experience con i dati generati dalle piattaforme di rete.

UN MODELLO DI CRESCITA SOSTENIBILE PER L’OFFERTA DEI CONTENUTI

La diffusione della tecnologia Multicast-ABR è un elemento chiave per la crescita sostenibile dell’offerta lineare televisiva o a “eventi” in streaming sulle reti IP e, più in generale, dell’intera industria dei contenuti.

Dal 2021 TIM è protagonista dell’evoluzione e progressiva affermazione verso il grande pubblico dello streaming come modalità per la diffusione di contenuti live premium in Italia competitiva rispetto a modelli broadcast tradizionali. La tecnologia e le modalità di integrazione e operatività della piattaforma M-ABR sono state perfezionate e sono maturate permettendo di assicurare:

· Miglioramenti significativi sui più importanti indici di qualità (QoE) associati al servizio rispetto alla sola distribuzione unicast. A titolo di esempio, il Connection Induced Rebuffering Ratio (CIRR) medio, un valore che indica la percentuale della durata delle interruzioni della fruizione dovuti a rebuffering sul client rispetto alla durata della visualizzazione, registrato per eventi distribuiti in multicast è tipicamente di un ordine di grandezza inferiore rispetto a quelli in unicast.

· Riduzioni consistenti del traffico su backbone e rete metro con percentuali di saving sui volumi di traffico puro unicast dell’85% e oltre sulla popolazione raggiunta da connettività multicast.

· Ottimizzazione dell’impiego della banda disponibile su CDN e cache all’edge della rete per far fronte a improvvisi picchi di traffico, con conseguente incremento degli indici di redditività legati a nuovi investimenti in capacità.

· Risparmi sul consumo energetico medio in rete associato alla distribuzione del singolo flusso verso il ricevitore utente rispetto a soluzioni basate solo su unicast.

A conferma dell’importanza dei risultati raggiunti, oggi un numero crescente di operatori in Europa e nel resto del mondo stanno adottando questa tecnologia. Recentemente ci sono stati annunci ufficiali da parte di Orange Spain, Bouygues Telecom in Francia e América Movil nel mercato LATAM e molti altri operatori sono in fase avanzata di analisi interna e trial. Gli organismi regolatori in tutta Europa stanno guardando con attenzione alle evoluzioni in questo settore, perché le piattaforme di distribuzione saranno elementi fondamentali per la crescita dell’industria dei contenuti del nostro continente, in particolare rispetto alle sfide rappresentate dalla competizione con gli hyperscaler streamer globali e dal progressivo e forzato abbandono dei modelli diffusivi tradizionali. TIM, con altri operatori e partner è impegnata in diverse iniziative nazionali e internazionali per definire un profilo industriale orizzontale e interoperabile di questa tecnologia in grado di soddisfare tutti i requisiti di broadcaster e content provider e OTT globali con il minimo impatto sulle catene di produzione, logiche di servizio e applicazioni già esistenti.

DVB-I E L’EVOLUZIONE DEI SERVIZI LINEARI

DVB-I, o DVB Internet, è una specifica tecnica definita in DVB [10] per abilitare il consumo di contenuti lineari o on-demand dai ricevitori televisivi, con le stesse modalità a prescindere dalla tecnologia di distribuzione utilizzata per fornire il servizio: broadcast, via digitale terrestre o satellite, e broadband in streaming su IP. I contenuti broadband sono segnalati attraverso apposite service list pubblicate attraverso un Central Service List Registry (CSR) in rete. La specifica permette di accedere ai canali disponibili via broadband estendendo lo stesso meccanismo di sintonizzazione utilizzato per i canali broadcast sui ricevitori TV, organizzando i servizi secondo una numerazione (LCN) armonizzata e regolata. Il broadcaster può quindi definire logiche di fallback broadcast, broadband e viceversa, o pubblicare varianti specifiche (ad esempio in UHD) disponibili solo ai ricevitori connessi garantendo la continuità dell’esperienza utente e ampliando il bouquet di programmi offerti al pubblico. TIM ha collaborato alla realizzazione del primo Proof of Concept DVB-I in Italia con importanti partner come Mediaset, Fincons, Vestel, LG e Kineton, testando le potenzialità della specifica e fornendo feedback sul supporto di svariati use case, inclusi quelli relativi all’offerta di canali lineari da parte di content provider OTT puri.

All’interno della sperimentazione, TIM ha inoltre dimostrato come sia possibile integrare in modo trasparente la piattaforma Multicast-ABR per la fruizione dei canali lineari in broadband, supportando anche flussi a bassa latenza che permettono di azzerare il ritardo tra le trasmissioni live via broadcast e quelle in streaming. Sfruttando l’efficienza di distribuzione in Multicast-ABR e la segnalazione DVB-I è possibile realizzare una piena transizione della programmazione televisiva lineare broadcast nazionale verso lo streaming IP, garantendo stabilità e disponibilità dei servizi (incluse le categorie che rientrano nei servizi televisivi di interesse generale o servizi pubblici) anche a fronte di picchi elevati di visualizzazioni contemporanee. Va sottolineato come il Multicast-ABR sia uno standard internazionale e pertanto sia possibile il supporto di soluzioni e piattaforme interoperabili in rete da parte degli operatori di telecomunicazioni operanti in Italia che offrono connettività, raggiungendo così tutta la popolazione italiana dotata di accesso ad internet.

La specifica DVB-I è pubblicata come standard internazionale ETSI [11] e le sperimentazioni in corso, non solo in Italia, hanno confermato la corretta interazione tra servizi televisivi tradizionali, servizi broadband OTT e ricevitori (set-top box e smart TV), permettendo la definizione di un profilo industriale pronto per l’adozione da parte del mercato e per la certificazione dei prodotti. L’ultima versione dell’UHD Book [12], la specifica per i ricevitori digitali televisivi in Italia, pubblicata lo scorso dicembre da HD Forum Italia, definisce gli aspetti tecnici per la piena integrazione e supporto di DVB-I. Per completare il processo di introduzione di questa tecnologia nel sistema televisivo italiano è necessaria la pubblicazione, da parte dell’autorità di regolamentazione italiana, di un provvedimento per definire assegnazione e regole di utilizzo delle numerazioni LCN per le trasmissioni broadband DVB-I, possibile complemento alle attività in corso su prominence e accessibilità dei servizi televisivi di interesse generale. Nell’UHD Book sono stati inoltre inseriti un esplicito riferimento allo standard Multicast-ABR e un esempio di profilo industriale per la sua implementazione a supporto dei servizi lineari offerti dai broadcaster italiani.

LA NUOVA TELEVISIONE

Fino a qualche anno fa il mercato dei contenuti presentava una netta separazione tra l’offerta tradizionale lineare dei broadcaster, integrata da alcuni servizi di catch-up via broadband, e quella in streaming on-demand di tipo transazionale o in abbonamento, con un numero tutto sommato limitato di attori operanti su scala globale. In questo scenario erano in molti a ipotizzare che i mutati comportamenti degli spettatori avrebbero decretato la progressiva scomparsa della televisione lineare in favore di modalità di fruizione personalizzate focalizzate sul singolo contenuto e non sul concetto di palinsesto o canale. Oggi stiamo assistendo a profondi e continui cambiamenti nei ruoli e relazioni tra i principali attori del mercato. Nuovi modelli di business e nuove modalità di distribuzione dei contenuti stanno emergendo. Broadcaster e operatori sono sempre più presenti su internet anche attraverso veri e propri servizi in streaming autonomi, mentre gli OTT provider esplorano le possibilità collegate alla riproposizione dei contenuti in nuovi canali lineari (FAST channels) e all’acquisizione e distribuzione di eventi sportivi di grande richiamo per differenziare la propria offerta. È indubbio che l’impiego delle reti broadband può garantire la massima flessibilità per supportare adeguatamente questi cambiamenti, tuttavia è necessaria una innovazione anche delle piattaforme di distribuzione dei contenuti in streaming. Lo scenario a cui tendere è evidentemente ibrido, con contenuti on-demand portati su cache intelligenti ai bordi della rete ma anche con modalità di trasporto multicast efficienti e sostenibili per gestire eventi live e servizi lineari che possono generare elevati e inattesi picchi di traffico. La “nuova” televisione può quindi essere definita proprio come la commistione ed evoluzione di modelli esistenti ma oggi forzatamente mantenuti separati, supportati da una piattaforma orizzontale di distribuzione IP in grado di assicurare la scalabilità ed il controllo end-to-end tipico del sistema diffusivo broadcast permettendo il continuo miglioramento dell’offerta e della qualità a disposizione dell’utente finale.

 

RIFERIMENTI

 

[1] Sesto Rapporto Auditel-Censis, “La Nuova Italia Televisiva”, 14 novembre 2023, https://www.censis.it/sites/default/files/downloads/6%20Rapporto%20Auditel%20Censis_def.pdf

[2] ITU, “World Radiocommunication Conference 2023 (WRC-23), Provisional Final Acts”, R-ACT-WRC.15-2023-PDF-E.pdf (itu.int)

[3] Massimo Scaglioni, CeRTA, “Televisione resiliente: il broadcasting 70 anni dopo”, Annuario TV 2023, Televisione resiliente – Annuario TV (annuariodellatv.it)

[4] CableLabs, “IP Multicast Adaptive Bit Rate Architecture Technical Report”, V01, November 2014

[5] DVB Bluebook A176, “Adaptive media streaming over IP multicast”, Rev.5 (Sixth edition), February 2024

[6] ETSI TS 103 769, “Digital Video Broadcasting (DVB); Adaptive media streaming over IP multicast”, V1.1.1, November 2020

[7] DVB Bluebook A181, “Adaptive media streaming over IP multicast – Implementation guidelines and worked examples”, Rev.2, June 2023

[8] Notiziario tecnico TIM N.1/2022, “Piano tecnologico 2022-2024 – Live Video”, https://www.gruppotim.it/content/dam/gt/notiziario-tecnico/articoli/2022-n1/pdf/cap07_Live_Video.pdf

[9] CTA-5004, “Web Application Video Ecosystem – Common Media Client Data”, September 2020

[10] DVB Bluebook A177, “Service Discovery and Programme Metadata for DVB-I”, Rev.6, February 2024

[11] ETSI TS 103 770, “Digital Video Broadcasting (DVB); Service Discovery and Programme Metadata for DVB-I”, V1.1.1, November 2020

[12] HD Forum Italia UHD Book, “Compatible High Definition and Ultra High Definition receivers for the Italian market: baseline requirements”, v 2.1, December 2023

 

 

 

 

Protetto: MOVICOM: DAL RENTAL DELLE CAMERE SPECIALI AL RENTAL DELL’INTERCOM

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MOVICOM: DAL RENTAL DELLE CAMERE SPECIALI AL RENTAL DELL’INTERCOM

ROBYCAM MOVICOM
ROBYCAM MOVICOM

Un nuovo servizio, probabilmente unico nel suo genere in Italia che, grazie all’accordo di partnership con Video Progetti, consente alla Movicom di poter offrire anche il noleggio di sistemi intercom della ClearCom.

 

Questa nuova sfida è frutto di una significativa partnership sviluppata con Video Progetti, che mira ad offrire un supporto che va ben oltre la normale vendita del sistema. Che in questo caso si basa sui terminali wireless FreeSpeak II in abbinamento alla piattaforma Arcadia Central Station di Clear-Com, soluzione scelta per la sua grande flessibilità e facilità di integrazione anche con tecnologie di altri brand e capace di rispondere a ogni tipologia di esigenza, garantendo grande affidabilità e stabilità.

Una soluzione tecnologica può, a volte, generare valore aggiunto attraverso l’opportunità di poter offrire nuovi servizi. E questo è il caso della Movicom, azienda presente in diversi Paesi nel mondo, specializzata nella progettazione, realizzazione e rental di camere speciali che, grazie ad una reale e importante partnership con Video Progetti, ha acquisito un completo sistema intercom wireless di Clear-Com che le ha consentito di offrire una nuova tipologia di servizio sul mercato. Parliamo di rental Intercom che può essere fruibile sia come integrazione di sistemi già esistenti all’interno di una struttura produttiva, sia essere richiesto come soluzione globale per rispondere a tutte le esigenze di comunicazione all’interno di un progetto di un evento, di qualsiasi natura esso sia.

La Movicom nasce come struttura che si è specializzata nella progettazione, realizzazione e noleggio di camere speciali per le riprese televisive, soprattutto in ambito sportivo o di eventi dove è richiesto una particolare automatizzazione del movimento delle camere, piuttosto che l’integrazione di camere speciali di vario genere. Questo rappresenta il core business di questa azienda, anche se poi le sue attività contemplano anche la realizzazione di soluzioni in ambito Energy (Movicom Electric) , oltre che di robotica e meccatronica per vari ambiti applicativi.

L’headquarter è situato a Roma al 254 di via zona Tiburtina, ma le attività operative vedono una presenza anche in Corea del sud, Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Giappone e Spagna, a testimonianza della validità delle soluzioni e dei servizi offerti.

 

 

 

TECNOLOGIE E SERVIZI

E, per ritornare allo specifico interesse di questo articolo, l’azienda, come anticipato, si è specializzata in quel particolare range della produzione video relativo alle camere speciali dedicate alle riprese automatizzate e dinamiche. Parliamo perciò di soluzioni per camere sospese come la RobyCam, piuttosto che di teste girostabilizzate e remotate come la gamma delle Robyhead, ma anche soluzioni su binari, camere compatte e miniaturizzate, connesse anche in wireless. , tipo la Ref Cam, cioè una microtelecamera che si monta come point of view degli arbitri.

Le gamme RobyCam e RobyHead prevedono varie soluzioni capaci di soddisfare le più particolari esigenze di ripresa. Soprattutto per ciò che riguarda la produzione di eventi che richiedono l’integrazione delle camere in ambienti che non consentono la possibilità di installare bracci di grandi dimensioni e che necessitano allo stesso tempo di inquadrature dinamiche, di grande effetto e coinvolgimento emozionale. Molto apprezzate sono anche soluzioni come la TowerCam e la RefCam, piuttosto che la Polecam.

Il rental viene fornito chiavi in mano, per sollevare il cliente da qualsiasi problematica tecnica o di know-how professionale.

Ma in Movicom, ci tengono a mettere in evidenza la capacità della divisione di ricerca e sviluppo di riuscire a elaborare soluzioni per ogni esigenza di produzione. Coscienti anche della possibilità di poter controllare poi tutto il processo di produzione dei prodotti e di poterne garantire la massima affidabilità ed efficienza di servizio.

Ovviamente, essendo la Movicom attiva sia per la progettazione sia per la costruzione delle stesse soluzioni, è aperta a ogni genere di richiesta, per progetti su misura, pronta a raccogliere nuove sfide.

 

 

ATTIVITÀ E PRODUZIONI

Sono davvero numerose le produzioni di eventi internazionali realizzati dai più importanti network e organizzazioni che hanno beneficiato del contributo dei servizi della Movicom, come gli ultimi Europei di Atletica 2024, ultime 3 edizioni del 6 Nazioni di Rugby allo stadio Olimpico di Roma, le ultime 3 finali di Coppa Italia, la Coppa del Mondo di Sci dal 2017, la Coppa del Mondo di Rugby in Francia del 2023, le Universiadi di Taipei, i Campionati del mondo di hockey su ghiaccio, le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Sochi, i match del Campionato di serie A di calcio, i Giochi Europei di Minsk e gli incontri della Champions League, solo per citarne alcuni.

 

Clearcom FreeSpeak II Beltpack

UN NUOVO SERVIZIO IN RENTAL

Anche il voler fornire, in rental, soluzioni di Intercom ha rappresentato una nuova sfida per il team.

Questa nuova attività è scaturita da un forte sodalizio che si è instaurato con la Video Progetti e che ha portato a una significativa partnership, consentendo alla Movicom di poter fruire di un sostanziale supporto per adeguare in modo dinamico l’infrastruttura di base acquisita a eventuali richieste che prevedano una più ampia capacità di copertura in termini di numero di canali e di punti di connessione.

Una reale dimostrazione della volontà di Video Progetti nella persona del suo CEO Carlo Struzzi nel voler concretamente supportare i propri clienti, andando oltre quella che è la normale fornitura e vendita dei prodotti. La Movicom è probabilmente l’unica azienda nel nostro paese a offrire questo specifico servizio chiavi in mano, previsto sia come soluzione totale che a integrazione di sistemi già in dotazione al service di produzione video.

A vedere i primi risultati, questo tipo di offerta sembra riscontrare un ottimo livello di interesse. In questa direzione sono da annoverare due attività svolte negli ultimi mesi, che hanno avuto rilevanza internazionale.

MOVICOM
MOVICOM

KALEO: UN CONCERTO PER FESTEGGIARE I 10 ANNI

L’evento romano era focalizzato sulla produzione di un docufilm dedicato al concerto dei Kaleo, importante gruppo musicale che ha scelto la città eterna per realizzare un evento molto particolare: un concerto che prevedeva solo 250 invitati che però hanno speso ben 1.000 sterline a testa per poter presenziare alla kermesse organizzata per celebrare il decimo anniversario del gruppo inglese.

La produzione del concerto ha coinvolto la Movicom per ciò che riguarda l’integrazione delle tecnologie di comunicazione e Simone Bocchino come coordinatore tecnico per la pianificazione e il supporto per il sistema Intercom.

Il progetto prevedeva l’utilizzo di camere cinematografiche, coordinate però dal regista, in configurazione di ripresa multicamera. In questo modo si è potuta ottenere una qualità d’immagine di livello cinematografico, unita alla flessibilità e alla potenzialità creativa tipica della ripresa multicamera, più affine alle produzioni televisive.

Le attività di comunicazione erano quindi cruciali perché fulcro del coordinamento delle varie figure professionali coinvolte, oltre che alla regia, anche i vari operatori di camera, i focus puller, i macchinisti e gli operatori dei vari bracci mobili, dolly, droni, steadicam etc…

Per coprire tutte le esigenze delle varie figure professionali coinvolte nelle riprese, Simone Bocchino ha integrato 15 beltpack Clear-Com Freespeak II e due Transceiver IP con relative antenne, che hanno consentito di ampliare notevolmente l’area di servizio coperta. Mentre un gruppo di altri 10 beltpack ha permesso di collegare regista, direttore della fotografia, relativi assistenti e altre figure impiegate nel coordinamento.

Nello specifico, per poter collegare 25 beltpack contemporaneamente si è fatto affidamento alle 8 porte 4 fili di Arcadia, ad altrettante 8 porte su FreeSpeak II, (di cui 4 native già 4 fili) e altre 4 ricavate da un’interfaccia che trasformava le 4 porte 2 fili, in 4 fili. Il cuore del sistema intercom wireless messo in campo ruotava attorno alla piattaforma Arcadia Central Station, che permette l’integrazione di sistemi interfonici sia cablati che wireless. Un vero coltellino svizzero nella comunicazione intercom IP.

 

Arcadia FreeSpeak conHelixNet Beltpacks
Arcadia FreeSpeak conHelixNet Beltpacks

 

LA MODA DI MIU MIU A PARIGI

L’altro evento che ha richiesto il contributo del rental service per gli intercom della Movicom, è stato un’importante sfilata di moda del gruppo Miu Miu, organizzata a Parigi, che prevedeva una ripresa con camere cinematografiche, realizzata dalla Atlantis Film.

Anche in questo caso, l’esigenza di poter far comunicare i vari operatori camera e tutte le altre figure professionali coinvolte nella produzione, con la regia e gli altri addetti alla produzione, ha richiesto un sistema intercom flessibile e affidabile.

Il compito della Movicom e di Simone Bocchino, coordinatore tecnico, per Movicom, è stato quello di pianificare un sistema capace di coprire tutta la zona interessata alle riprese che comprendeva più aree, sia esterne sia interne alla venue, per circa 100 metri, oltre agli spazi esterni per altri 50 metri.

Oltre a utilizzare un sistema cablato già precedentemente acquisito dalla Atlantis, il coinvolgimento della fornitura di Movicom ha previsto l’installazione di un sistema wireless con due antenne IP e 10 Clear-Com Freespeak II, pianificando diverse dorsali in modo da rendere disponibili più canali di comunicazione e discriminando le diverse specifiche linee di competenza operativa, senza sovrapposizioni nella comunicazione tra i vari reparti della produzione.

Anche qui la piattaforma di gestione dell’intero sistema è stata la Arcadia Central Station di Clear-Com.

 

 

 

INTERVISTA A SIMONE DE LELLA

Perché avete deciso di integrare nei servizi che offrite, anche un sistema di comunicazione Intercom?

Solitamente i sistemi di ripresa mobile hanno già il loro sistema intercom. Ma . Ma quello che spesso succede è che il più delle volte, il numero dei canali disponibili sul loro sistema non è sufficiente.

Noi andiamo a inserirci come un’espansione della struttura che opera per la produzione televisiva, integrando quindi il nostro sistema Clear-Com, per ampliare il numero di postazioni di comunicazione, che non sarebbero sufficientemente coperte dall’intercom dell’OB-Van o dello studio di produzione.

Abbiamo deciso quindi di affiancare al servizio di rental delle camere speciali anche l’offerta di rental dei sistemi di comunicazione della Clear-Com.

Un nuovo servizio, offerto in parallelo agli altri servizi ma fruibile anche separatamente.

Qual è il punto di forza di questa nuovo servizio che offrite?

Il punto di forza della nostra offerta è la tecnologia del sistema Clear-Com Arcadia che, grazie alla sua elevata flessibilità, consente di poter essere interfacciato con qualsiasi altro sistema Intercom già in dotazione al team di produzione, anche se di altri brand.

Ma, nelle sfilate di moda, solitamente non vengono richiesti sistemi di comunicazione così avanzati?

Vero. Nella moda solitamente non si fanno dirette televisive, ma il più delle volte al massimo sono dirette in streaming. Esistono vari brand che forniscono questo tipo di soluzioni, anche più semplici ed economiche. Noi abbiamo voluto invece proporre anche per le sfilate di moda, come per questo evento di Parigi, un sistema Clear-Com di livello broadcast utilizzato anche in importanti eventi, come addirittura le Olimpiadi.

Abbiamo voluto fornire questa soluzione che ha consentito di coprire spazi e distanze molto più ampie, rispetto a quelli che i team operativi erano abituati a coprire in precedenza con altri sistemi.

 

 

 

La scelta di Clear-Com e di Video Progetti?

Carlo Struzzi mi ha dato una grandissima mano per poter intraprendere questo tipo di attività e poter avviare anche la pianificazione di questo di servizio, offrendomi tutta la sua disponibilità e il suo aiuto per poter ampliare l’infrastruttura base che abbiamo acquisito, supportandoci in funzione delle esigenze che di volta in volta si presenteranno per i vari progetti.

Avere questa disponibilità da parte di Video Progetti, disponibile nel momento in cui abbiamo esigenze più importanti, è un altro elemento che ci ha fatto decidere di intraprendere anche questa nuova sfida.

E questo, per noi che facciamo Service, è un elemento molto importante perché ogni produzione è un nuovo capitolo e una storia a sé.

Il valore umano di questa azienda è per me fondamentale: tecnici bravi, supporto e grande disponibilità.

 

 

INTERVISTA A SIMONE BOCCHINO

Come hai approcciato questa nuova sfida?

Ho approcciato questo progetto cercando di valutare vari sistemi intercom, per poter creare un coordinamento tecnico tra le varie figure professionali che vengono coinvolte in questo tutti i tipi tipo di produzione, ripresa video, concerti live, teatro ed eventi conference.

.La flessibilità e la conoscenza di quello che un sistema del genere consente di poter fare, permette poi di poterlo impiegare anche per soluzioni complesse.

Perché la scelta Arcadia Clear-Com?

Per la versatilità e l’elasticità, soprattutto. Con Arcadia si possono gestire le esigenze che vengono manifestate dalla produzione, sia in analogico sia in digitale, anche integrando tecnologie di brand diversi.

Grazie alla massima elasticità dell’interfaccia, Arcadia consente di poter sfruttare otto porte quattro fili, abbiamo poi ulteriori quattro porte a due fili; ma c’è anche l’opportunità di poter collegare un flusso Dante. Quindi si ha la possibilità di poter gestire ulteriori incroci e coordinamenti tecnici, anche con questo tipo di tecnologia.

Quali sono gli altri aspetti importanti che vanno sottolineati?

Aspetti importanti sono la formazione, il supporto di Video Progetti e anche e soprattutto le varie caratteristiche e potenzialità, in termini di flessibilità, rese disponibili dal sistema Arcadia.

 

 

LA PIATTAFORMA ARCADIA CENTRAL STATION

Arcadia Central Station è una piattaforma Intercom IP scalabile che integra le stazioni utente intercom wireless FreeSpeak e cablate HelixNet con interfacce Dante, 2-Wire e 4-Wire in un dispositivo compatto 1RU.

Arcadia Central Station è il fulcro di una piattaforma di comunicazione IP scalabile con supporto per oltre 100 stazioni utente intercom cablate e wireless di vario tipo, tipologia di frequenze e connettività. Abbinato a Dante e all’interfaccia analogica di audio e controllo, Arcadia è adatto a qualsiasi infrastruttura. Il fattore di forma compatto 1RU di Arcadia è in grado di gestire 180 segnali audio, è dotato di stazione utente intercom sul pannello frontale, installazione, configurazione e monitoraggio facili e veloci. Con la capacità a prova di futuro di crescere in capacità e funzionalità nel tempo, Arcadia è il sistema intercom ideale.

 

 

FREESPEAK – INTERFONO SENZA FILI

Arcadia supporta la famiglia di intercom wireless FreeSpeak, comprese le bande di frequenza da 1,9 GHz, 2,4 GHz e 5 GHz che possono essere implementate contemporaneamente su un sistema Arcadia. I ricetrasmettitori per antenna FreeSpeak, collegati tramite connessioni via cavo plug and play E1 CAT/fibra o IP utilizzando reti compatibili con AES67, possono essere aggiunti in modo modulare per la copertura e la capacità dei beltpack che possono spostarsi senza problemi tra ricetrasmettitori in aree di sovrapposizione. I beltpack FreeSpeak possono avere le loro chiavi assegnate a qualsiasi canale, gruppo o porta di interfaccia sul sistema. Ogni beltpack FreeSpeak richiede una porta con licenza Arcadia.

 

 

HELIXNET – INTERFONO PARTYLINE CABLATO

Arcadia supporta l’interfono partyline cablato HelixNet, inclusa la stazione remota HRM-4X, la stazione Speaker HKB-2X e il beltpack HXII-BP. Ciò viene fatto abilitando selettivamente i canali a essere disponibili per il mixaggio decentralizzato di intercom e audio di programma negli endpoint HelixNet, fornendo un elevato grado di elasticità operativa al sistema Arcadia. Le stazioni utente HelixNet si connettono ad Arcadia tramite una rete IP e possono avere i propri set di chiavi assegnati a qualsiasi canale abilitato HelixNet sul sistema Arcadia. Ciascun canale abilitato HelixNet richiede una porta con licenza Arcadia.

 

 

DANTE, AUDIO ANALOGICO E CONTROLLO – INTERFACCIAMENTO

Arcadia può interfacciarsi con una varietà di sistemi audio e intercom con porte di interfaccia audio assegnabili a qualsiasi canale, gruppo, FreeSpeak e keyset Arcadia sul sistema:

• Le interfacce di rete audio Dante consentono a qualsiasi ingresso o uscita Dante di connettersi ad Arcadia. Ogni porta Dante richiede una porta con licenza Arcadia.

• 4-Wire offre la possibilità di collegare ingressi e uscite audio analogici, a livello di linea, ad Arcadia.

• Partyline a 2 fili consentono l’interfacciamento con le infrastrutture del sistema intercom con partyline analogiche esistenti o per aggiungere stazioni utente o interfacce Partyline utilizzando l’alimentatore integrato di Arcadia.

• GPIO fornisce ingressi e uscite relè per il controllo del sistema. Gli ingressi consentono l’attivazione dei crosspoint audio mentre le uscite possono essere attivate premendo i tasti, punti d’incrocio audio e/o segnali di chiamata configurabili nel configuratore Logic di Arcadia.

 

 

STAZIONE UTENTE INTERCOM

La stazione utente del pannello frontale di Arcadia fornisce quattro set di tasti su touch screen a colori di grandi dimensioni, ad alta risoluzione, assegnabili a qualsiasi canale, gruppo, beltpack FreeSpeak, audio di programma o annuncio sul palco del sistema Arcadia. La stazione utente è dotata di connessione per cuffia, connettore per microfono a collo di cigno e altoparlante oltre a All Call, Stage Announce e Remote Mic Kill.

 

CONFIGURAZIONE DI SISTEMA

I menu del pannello frontale Arcadia offrono la possibilità di configurare la configurazione di base del sistema utilizzando un’interfaccia composta da touch screen a colori di facile navigazione abbinati a pulsanti e codificatori rotativi tattili. Con il pannello frontale è possibile aggiungere al sistema beltpack e ricetrasmettitori wireless, annullare le connessioni a 2 fili e configurare gli indirizzi di rete.

 

PORTE CON LICENZA: CAPACITÀ SCALABILE

Arcadia è una potente piattaforma hardware che consente di attivare la capacità man mano che crescono le esigenze dei clienti o vengono sviluppate funzionalità aggiuntive per questa piattaforma. Le opzioni di licenza flessibili di Arcadia consentono il corretto dimensionamento del sistema richiesto tramite la gestione delle licenze associate alle porte. Man mano che cresce la necessità di una maggiore capacità o è necessaria una nuova funzionalità, è possibile effettuare aggiornamenti delle licenze associate alle porte per aumentare le funzionalità e capacità della piattaforma Arcadia.

 

 

IL NUOVO SISTEMA ANTI-PIRACY – intervista a Philippe TRIPODI – MAINSTREAMING

Un nuovo ed intelligente sistema che consente di limitare le attività di Piracy, proposto da Mainstreaming. Fenomeno quello della pirateria digitale che, secondo la ricerca FAPAV/Ipsos, solo in Italia, assomma a circa due miliardi di fatturato e rappresenta 800 milioni di danno per il PIL
Philippe Tripodi, in questa video intervista ci spiega meglio come opera e, allo stesso tempo, fa il punto anche sulle ultime attività dell’azienda.

Philippe Tripodi il FED è anche l’occasione per fare un po’ il punto sulle ultime attività di Mainstreaming. Quali sono i progetti che avete sviluppato attualmente?

Allora, a parte l’apertura in Germania, di cui siamo molto fieri, poiché così possiamo seguire i nostri clienti tedeschi in maniera più diretta e più da vicino.

Anche perché avete in Germania dei clienti importanti…

Immagino tu stia parlando di Deutsche Telekom e le otto country (dove Deutsche Telekom è presente), con un accordo quadro firmato qualche tempo fa.
Al FED presentiamo in particolare un nuovo strumento completamente inedito e, devo dire, diverso da quello che di solito si vede sul mercato, che è quello dell’anti-piracy. Il furto dei contenuti e lo streaming illegale, come sappiamo, è una piaga che non si ferma mai.
A differenza degli strumenti tradizionali, che magari bloccano il pirata quando qualcuno se ne accorge, ma questo torna immediatamente dopo con un altro IP, noi siamo in grado non solo di identificare diverse minacce che accorrono ai broadcaster e agli OTT premium ma, in tempo reale decidere, assieme al detentore dei contenuti, che attività fare.
Per esempio, invece di bloccarli, si può degradare il servizio in maniera tale che non riprovino con un altro IP e quindi non acquisiscano di nuovo il servizio; che poi bisogna andare a capire qual è questo IP, se è valido o meno, ma semplicemente diamo alla customer base, agli utenti pirati, un servizio che non è adeguato alla visione e quindi magari gli diamo fastidio, si stufano e decidono di sottoscrivere l’abbonamento ufficiale.

Come fornite questo servizio?

Abbiamo la nostra rete di edge server, infrastruttura in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, e quindi è già integrata con tutta la nostra piattaforma. Molto semplice da usare, come sempre.

Clienti attuali?

Ne abbiamo tre grandi, in Europa, che al momento non abbiamo il permesso di dichiarare, perché vogliono mantenere un po’ in riservatezza.

Cosa bisogna aspettarsi dal Mainstreaming prossimamente?

Guarda, Mainstreaming è nata avendo solo il video streaming in mente, siamo iper-focalizzati su video streaming. Quindi continuiamo su questa strada. Niente ci distoglie dal compito di essere eccellenti nella distribuzione video, con la massima qualità, per eventi di massa, con milioni e milioni di utenti.

LA VIRTUAL PRODUCTION DI PROFESSIONAL SHOW IL 23 E 24 MAGGIO A COLOGNO MONZESE

LA VIURTUAL PRODUCTION DI PROFESSIONAL SHOW IL 23 E 24 MAGGIO A COLOGNO MONZESE
LA VIURTUAL PRODUCTION DI PROFESSIONAL SHOW IL 23 E 24 MAGGIO A COLOGNO MONZESE

La Virtual Production è uno dei trend tecnologici più focalizzati in questi ultimi tempi.

La possibilità di poter variare velocemente i set, oppure di poterlo utilizzare sempre con la stessa luce, aldilà di intemperie o variazioni dell’illuminazione solare, senza spostare troupe e attori da una location all’altra, è un argomento che “affascina” molti produttori, sia per il contenimento dei costi, che per i tempi di lavorazione.

Professional Show ha così deciso di dedicare due giorni, il 23 e 24 maggio, presso la sede di Cologno Monzese, a questo importante tema tecnologico, per illustrare e dimostrare quelli che sono le potenzialità offerte da questa tecnologia, ormai matura per poter offrire sia qualità della produzione, sia stabilità ed affidabilità dei sistemi.

In supporto al team della Professional Show, gli staff tecnici di Zero Density e Wave & Co, partner dell’azienda nell’implementazione di questa tipologia di sistemi dedicati in particolare alle produzioni broadcast e corporate.

In questa occasione lo staff della Professional Show sarà comunque disponibile, su richiesta, per presentare anche le ultime novità relative agli altri brand distribuiti.

E, in particolare:

Le consolle della Compulite

La gamma dei prodotti Swit

Gli illuminatori GTD

I sistemi di tracking per luci, video e audio della BlackTrakx

RTV38 – LA TV CHE VORRESTI

Qui RTV38 avvio le sue regolari trasmissioni con le relative prime autoproduzioni, come Disco Kim (la radio in televisione, con le richieste delle canzoni in diretta), che aiutava a far sintonizzare i telespettatori. Così come la trasmissione, a tarda ora, di alcuni film un po’ “scollacciati” della commedia italiana. Ma, questo, portò a uno scontro ideologico, tra il sacro e il profano. I giornali fecero gossip e titolarono: “Il diavolo e l’acquasanta” per definire la commistione tra la programmazione di RTV38 e il convento. E così, dopo un po’, l’emittente dovette traslocare in una nuova sede. Poi, nel 1993, il definitivo trasferimento nell’attuale struttura di circa 2000 mq, con lo studio principale di 450 mq, e un secondo nuovo studio, dedicato ai talk e alle piccole produzioni.
PROFESSIONALITÀ ED EFFICIENZA
Un team di professionisti motivato e ben armonizzato, tecnologie aggiornate che consentono di realizzare un workflow ad alta efficienza, una particolare attenzione alla linea editoriale e alla pianificazione del palinsesto, con una spiccata vocazione per i contenuti territoriali e, in particolare, per l’informazione.Sono questi i principali ingredienti che consentono a RTV38 di essere una delle prime TV locali in Italia, per la qualità, per le ore di auto- produzione e per i positivi risultati, in termini di ascolti e di fatturato. Va tra l’altro sottolineato che RTV38, in 48 anni, non ha mai chiuso un bilancio in passivo.Parlando di aggiornamento tecnologico, le scelte dell’emittente toscana sono sempre ben meditate e valutate, prima di essere pianificate. E vengono implementate, solo se rispondono effettivamente a esigenze di reale miglioramento delle produzioni, oltre che per il livello di qualità dell’immagine trasmessa. Quindi, scelte oculate e ben ponderate, che spesso rappresentano una soluzione non solo evolutiva, ma addirittura strategica, per il successo dell’azienda stessa.È questo, ad esempio, l’ultimo upgrade tecnologico pianificato nel corso degli ultimi mesi, che ha consentito un notevole salto in avanti.
UNO STUDIO MULTI-SET
Lo studio multi-set, progettato nel 2017 dallo studio TondoQuadro, del quale avevamo avuto già modo di parlare con la scenografa Erica Briani nel 2018 (che potete apprezzare nelle varie foto impaginate e nel video), è stato ulteriormente potenziato, grazie anche al supporto del partner Professional Show, con l’integrazione di ben sette nuove camere PTZ AW- UE160 della Panasonic, in buona parte posizionate sui nuovi sistemi con controllo remoto della Tecnopoint di Paolo Basilico.Qualche mese prima, è stato integrata anche la nuova piattaforma YES!, sviluppata dalla Si Media della famiglia Panozzo. Questo incontro è stato anche l’occasione per far raccontare, direttamente dai protagonisti, la storia, il presente e il futuro di RTV38: dal presidente Boris Mugnai (parte della sua storia è la storia di RTV38), e di quelli che sono stati alcuni dei passaggi fondamentali per la crescita dell’emittente; dal CEO Filippo Mugnai, una panoramica sulla gestione dell’emittente toscana. E infine, dal CTO Fabrizio Bocci, il focus sulle ultime implementazioni tecnologiche, oltre che un cenno sulle future e possibili ulteriori integrazioni.Devo dire che ogni volta che arrivo negli studi di RTV38, riscontro sempre un grande entusiasmo, nuove idee e progetti e una piacevole armonia del team. Elementi che rappresentano una fonte di energia quotidiana per questa emittente. E i dati, lo confermano. Sia a livello di ore di programmi prodotte, sia di share, che di fatturato.In queste pagine potrete leggere un estratto, ma inquadrando il QR Code, stampato alla fine dell’intervista, potrete guardare il video completo del mio incontro con Boris Mugnai e con Fabrizio Bocci.
L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA COME ELEMENTO STRATEGICO
L’INNOVATIVO STUDIO di RTV38 CON LE PTZ PANASONIC E I SISTEMI TECNOPOINT
RTV38 ha sempre posto la tecnologia come uno degli elementi fondamentali, per il conseguimento dei propri successi.Nel corso di quest’ultimo anno sono diversi gli aggiornamenti pianificati. Con l’arrivo sul mercato della nuova PTZ della Panasonic, la AW-UE160, è stata programmata una completa ristrutturazione del sistema di ripresa nello studio.Questa camera presenta, infatti, diverse e notevoli caratteristiche, che rappresentano il perfetto connubio tra una camera da studio e una camera a testa mobile, integrando anche molte delle ultime innovazioni tecnologiche. Tutto ciò la rende, quindi, semplice e flessibile nell’utilizzo, completa per qualsiasi tipo di applicazione presentando, allo stesso tempo, un elevato standard qualitativo, anche per l’immagine prodotta. Ecco, quindi, i protocolli e le interfacce contemplate, che consentono alla AW-UE160 di guardare serenamente al futuro, ma di poter anche essere facilmente integrata in sistemi preesistenti: SMPTE ST2110, Full Bandwidth NDI 6, NDI HX6, SRT, FreeD, RTMP/ RTMPS, controllo della matrice colore, Simulcast 4K, supporto file di scena, ROP-pannello operativo remoto per la gestione di più telecamere e dei relativi parametri con un solo apparato; dispone poi di waveform monitor e di horizontal level gauge display. Ma vi è anche la possibilità di trasferire l’immagine in modalità wireless 5G, oltre che di avere un ritorno video o un tally che le permettono di essere utilizzata come una reale camera da studio, con tutte le funzioni tipiche di questo genere di soluzione.Ha, inoltre, la funzione di Crop Zoom, per poter offrire più inquadrature della stessa area di ripresa, ma anche di avere un’uscita high speed (2X, 100/120fps) in Full HD, dalle interfacce SDI/HDMI. RTV38 ha basato la ripresa nello studio esclusivamente su questo modello, integrando ben sette AW- UE160: cinque poste sui diversi sistemi della Tecnpoint e due posizionate sulle americane, (dal soffitto), per delle inquadrature di particolari aree, come ad esempio, il tavolo della cucina, sul lato destro dello studio. Ma un’ulteriore camera è poi installata anche nello studio di Firenze, ed è comandata e gestita oltre che dal sistema di controllo della sede fiorentina, anche dallo studio centrale, come se fosse un’ulteriore camera dello studio principale. Per ciò che riguarda la Tecnopoint, che ha iniziato a fornire le proprie soluzioni a RTV38 oltre 20 anni fa (apparati che sono rimasti attivi fino all’introduzione di questo nuovo sistema), si può dire che questa è una sorta di demo-room dell’azienda di Paolo Basilico. Qui, infatti, troviamo operativi diversi modelli presenti nel catalogo dell’azienda, che dimostrano oltre che l’affidabilità, anche la varietà dell’offerta (capace di rispondere a ogni specifica esigenza), e la particolare cura che è stata posta nella definizione del progetto dello studio. Troviamo, infatti, due apparati Vario, un Simplo e un Floor Totem basato su un binario a forma di curva, che attraversa tutto lo studio (probabilmente l’unico installato nello studio di una TV locale in Italia), regalando immagini in movimento molto suggestive. Con queste cinque soluzioni e le due camere posizionate in alto, dicevamo, viene gestita ogni fase di ripresa nello studio. E il risultato lo si può apprezzare anche grazie allo streaming della programmazione dell’emittente toscana: www.rtv38. com/rtv38-live.html.
YES! UNA NUOVA PIATTAFORMA DA SI MEDIA
Prima del rinnovamento dello studio, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, era già stata installata la nuova piattaforma Web based YES! della Si Media. Si era partiti con il nuovo play-out, seguito da Cristiano Brion, per poi passare alla newsroom, sotto la supervisione di Antonio De Vito. Un piccolo particolare non secondario, a dimostrazione della stabilità della soluzione della Si Media, è che tutto il lavoro di installazione, è avvenuto da remoto, dalla sede di Reise Pio XII, senza che alcun elemento del team dell’azienda veneta raggiungesse fisicamente la sede di RTV38.Si è partiti, quindi, con l’installazione di YES!Play, dedicato alle attività di creazione del palinsesto, all’emissione dei programmi e degli spot pubblicitari.La gestione del workflow sia per l’emissione, sia per la newsroom, è stata centralizzata grazie a YES!MAM che, oltre a operare la transcodifica e l’upload automatico dei contenuti verso il web, mette a disposizione dei giornalisti il materiale per il montaggio dei file, per i vari notiziari. A inizio del nuovo anno si è poi passati all’installazione delle soluzioni YES!NEWS e YES!NEWSPlayout. Una newsroom completa, quindi, che velocizza il workflow e potenzia la capacità della redazione (composta da 12 giornalisti e che produce due TG al giorno), nella gestione e, riduce al minimo i tempi per la pubblicazione dei servizi e dei video girati dagli operatori (anche con device mobili), sulle piattaforme social. Soluzioni votate, perciò, al massimo efficientamento del processo produttivo, come è nella tradizione dell’emittente toscana.

Nab 2024: VEGA Videndum e l’Intelligenza Artificiale nei sistemi di controllo

Sergio Brighel, al NAB 2024, ci guida all’interno dello stand Videndum. Una novità è l’upgrade del sistema robotico VEGA. Ora ha un nuovo sistema di controllo avanzato per le soluzioni robotiche Vinten.

Al NAB 2024 VEGA introduce una nuova interfaccia, più moderna con varie estensioni opzionali tra cui il controllo vocale. La partnership tecnologica con Seervision offre nuove features per le riprese che possono ora usufruire di performances basate sull’Intelligenza Artificiale.

Vega fornisce un controllo creativo preciso che aiuta i team di produzione a creare un'identità visiva distintiva.
Vega fornisce un controllo creativo preciso che aiuta i team di produzione a creare un’identità visiva distintiva.

Vega fornisce un controllo creativo preciso che aiuta i team di produzione a creare un’identità visiva distintiva. La soluzione Vinten, VEGA, non solo consente la gestione hardware delle soluzioni Vinten, ma consente anche agli utenti di salvare profili e configurazioni delle apparecchiature di produzione grazie ad un significativo sviluppo del software.

Il nuovo sistema di controllo Vinten si completa con Vega Presenter Tracking, un’estensione integrata del sistema di controllo Vega sviluppata in collaborazione con Seervision. La soluzione consente di identificare gli utenti utilizzando strumenti di intelligenza artificiale per inquadrare automaticamente ogni persona sullo schermo e prevederne i movimenti successivi. In questo modo, il sistema può apportare modifiche delicate simili a quelle che potrebbe effettuare un operatore della telecamera.

Inoltre, Vega integra il controllo vocale che consente al personale della sala di controllo di eseguire funzioni operative di base come la selezione delle telecamere, il recupero delle inquadrature e la riformulazione, utilizzando comandi vocali.

Il design modulare del software Vega consente inoltre il raggruppamento di server e il controllo condiviso di qualsiasi installazione. Poiché il software è indipendente dall’hardware, può essere distribuito in modelli operativi locali, virtuali e distribuiti. L’implementazione flessibile è combinata con opzioni di automazione avanzate, sempre con l’obiettivo di aiutare gli studi a lavorare al “livello più alto con il minimo di risorse”.

Sergio Brighel 
 (He/Him)  Collegamento di 1° grado1°
Executive Vice President of Robotics and Prompting Technology at Videndum Production Solutions
Sergio Brighel Executive Vice President of Robotics and Prompting Technology at Videndum Production Solutions

Sergio Brighel, rimarca i vantaggi delle funzionalità basate sull’Intelligenza Artificiale, come il In Flight Tracking, cioè, quella di anticipare i movimenti del soggetto inquadrato e quindi avere una transizione morbida e coerente con i movimenti del soggetto inquadrato.

Videndum ha annunciato la collaborazione strategica con Tecnopoint, l’azienda di Varese che da anni progetta e realizza soluzioni di ingegneria meccatronica.

 

“Grazie a questa partnership” prosegue Sergio Brighel, oggi possiamo integrare all’interno di VEGA, tutte le camere ptz Canon Sony e Panasonic di ultima generazione.

 Il nostro sistema di autotracking AI migliore della categoria, basato su Qsys-SeerVision, ha subito ulteriori miglioramenti, offrendo ora funzionalità innovative per portare l’automazione dello studio a nuovi livelli.

Videndum progetta, produce e distribuisce prodotti e soluzioni ad alte prestazioni per emittenti, società di produzione cinematografica e video e creatori di contenuti indipendenti. Questi prodotti includono supporti per telecamere manuali e robotizzate, treppiedi e piedistalli, sistemi e monitor di trasmissione video, soluzioni di streaming live, sistemi di telecamere robotizzate, suggeritori, illuminazione a LED, alimentazione mobile, soluzioni di alimentazione sostenibile, apparecchiature per l’acquisizione audio e la riduzione del rumore.

Videndum fornisce anche servizi premium tra cui il noleggio di attrezzature e soluzioni tecniche.

I marchi premium di Videndum: Anton/Bauer, Autocue, Autoscript, Camera Corps, Litepanels, OConnor, Quasar Science, Rycote, Sachtler, Teradek, Wooden Camera e Vinten.

Videndum fornisce anche servizi premium tra cui il noleggio di attrezzature e soluzioni tecniche. I marchi premium di Videndum: Anton/Bauer, Autocue, Autoscript, Camera Corps, Litepanels, OConnor, Quasar Science, Rycote, Sachtler, Teradek, Wooden Camera e Vinten.

Videndum fornisce anche servizi premium tra cui il noleggio di attrezzature e soluzioni tecniche. I marchi premium di Videndum: Anton/Bauer, Autocue, Autoscript, Camera Corps, Litepanels, OConnor, Quasar Science, Rycote, Sachtler, Teradek, Wooden Camera e Vinten.

Al NAB 2024 TV Logic schiera la nuova squadra di monitor professionali 4K LXM

Al NAB 2024, Jin Lee, Sales Manager TV Logic USA ci ha accompagnato nello Stand della Società coreana.

La nuova serie di monitor professionali broadcast presentata è denominata LXM e ha 4 diversi tagli:

LXM-180U: 18.5″, LXM-240U: 24″, LXM-320P: 32″ e LXM-550U: 55″.

Ecco alcune caratteristiche salienti che sono comuni all’intero line up:

LXM-180U

I monitor della serie LXM sono l’ultima generazione di monitor broadcast 4K/UHD di TV Logic che incorporano soluzioni hardware e software innovative.

Monitor Multi View quad 4K/UHD 12G

La serie LXM incorpora ingresso 12G-SDI (x4), uscita 12G-SDI (x4), ingresso di riferimento (sincronizzazione esterna), ingresso HDMI 2.0, ingresso SFP (x2) e uscita monitor elaborato.

Questi nuovi monitor 4K/UHD sono dotati di pannello IPS con ampio angolo di visione, vari EOTF HDR, ampia gamma di colori, profondità di colore a 10 bit e riproduzione accurata dei colori grazie al supporto 3D LUT. Inoltre, i monitor della serie LXM offrono funzioni ad alte prestazioni come confronto HDR-SDR, display 12G-SDI Quad-View e Dual-View, importazione LUT 3D personalizzata, uscita di conversione da SFP a SDI, uscita monitor elaborata, forma d’onda, Vector Scope , misuratore di fase audio, aggiornamento firmware tramite Ethernet e altro ancora. I monitor LXM sono ideali per la produzione live 4K, il monitoraggio versatile in studio e sul campo, la suite di editing e la post-produzione.

(LXM-180P, LXM-240P, LXM-320P: 1000 nit. LXM-180U: 16,7 milioni di colori, 1920 x 1080)

 

 

 

Atomos al NAB 2024 pronta per la creazione di contenuti di nuova generazione

Atomos, leader globale nei monitor-registratori per la creazione di contenuti professionali, ha svelato un’ampia gamma di novità al NAB Show 2024, tenutosi a Las Vegas dal 9 al 12 aprile. L’azienda ha presentato soluzioni innovative per il monitoraggio, la registrazione e la gestione dei flussi di lavoro, offrendo ai filmmaker, ai videografi e ai professionisti dei media gli strumenti necessari per creare contenuti di alta qualità in modo efficiente e flessibile.

Ora anche il tuo telefono può essere un Ninja!

Il Ninja Phone di Atomos consente di collegare qualsiasi fotocamera professionale con un'uscita HDMI al magnifico schermo OLED di Apple in HDR.
Il Ninja Phone di Atomos consente di collegare qualsiasi fotocamera professionale con un’uscita HDMI al magnifico schermo OLED di Apple in HDR.

Atomos annuncia Ninja Phone, un coprocessore video a 10 bit per smartphone e tablet che consente di registrare da fotocamere HDMI professionali.

La prima versione di Ninja Phone, presentata al NAB 2024 presso lo stand Atomos (C4931) è progettata per iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max e il loro straordinario display OLED. Si tratta di una potente combinazione che sfrutta la conoscenza all’avanguardia di Atomos della codifica Apple ProRes e la tecnologia all’avanguardia del silicio e dello schermo di Apple per creare il monitor-registratore professionale più bello, portatile e connesso al mondo.

Il Ninja Phone consente di collegare qualsiasi fotocamera professionale con un’uscita HDMI al magnifico schermo OLED di Apple in HDR.

Il Ninja Phone codifica il segnale HDMI della fotocamera in ProRes o H.265, entrambi i formati con una qualità a 10 bit per un HDR perfetto. Il video codificato viene inviato tramite l’uscita USB-C di Ninja Phone alla porta USB-C di iPhone 15 Pro o Pro Max. Il super avanzato system-on-a-chip A17 dell’iPhone decodifica l’immagine incontaminata del sensore della fotocamera per visualizzarla sullo schermo dell’iPhone ad alta risoluzione.

Il display rappresenta un enorme miglioramento rispetto ai tipici schermi integrati forniti con la maggior parte delle fotocamere, vantando un rapporto di contrasto di 2.000.000:1 e supportando Dolby Vision, HDR10 e HLG. Può visualizzare 11 stop di gamma dinamica con una luminosità di picco di 1600 nit, perfetta per HDR e visualizzazione all’aperto.

L’app Ninja Phone per iPhone, scaricabile dall’App Store, controlla e coordina il funzionamento sia del Ninja Phone che dell’iPhone, facendoli sentire come un unico dispositivo reattivo. Per i creatori di social media che hanno bisogno di girare in modalità ritratto 9:16, l’app Ninja Phone si adatta alle modalità video orizzontale o verticale. L’app Ninja Phone funzionerà su iOS e iPadOS e sarà scaricabile al momento della spedizione.

L’output della fotocamera appare sullo schermo dell’iPhone con latenza zero grazie alla pipeline ProRes super efficiente di Atomos: codifica sul telefono Ninja e decodifica tramite l’iPhone all’avanguardia di Apple.

“Abbiamo aggiunto video professionali e funzionalità cinematografiche al telefono più avanzato del mondo”, afferma Jeromy Young, CEO e cofondatore di Atomos. “Ninja Phone è per le migliaia di creatori di contenuti che catturano, archiviano e condividono video dal proprio iPhone 15 Pro ma aspirano a lavorare con fotocamere, obiettivi e microfoni professionali. Allo stesso tempo, il Ninja Phone è uno strumento perfetto per i professionisti di lunga data che desiderano adottare un flusso di lavoro cloud senza un’impronta tecnologica complessa e costosa”.

Il video con codifica ProRes può essere archiviato sul telefono come file .mov e/o transcodificato simultaneamente dall’iPhone in H.265 a 10 bit per flussi di lavoro come dalla fotocamera al cloud o streaming live tramite 5G e Wi integrati nell’iPhone. -Connettività Fi 6E.

Il Ninja Phone può ospitare accessori esterni per iPhone integrando un hub USB-C separato per consentire i componenti aggiuntivi professionali necessari come i microfoni USB-C wireless, per sincronizzare perfettamente video e audio. Gli accessori di terze parti sono supportati tramite il Ninja Phone con altri aggiunti nel tempo.

Alimentato da batterie standard della serie NP, un eliminatore di batteria o un ingresso USB-C da 5 V/3 A, il Ninja Phone carica l’iPhone mentre viene utilizzato con una qualsiasi di queste fonti di alimentazione, garantendo che il funzionamento prolungato del telefono possa eguagliare le riprese professionali.

Atomos ha sviluppato un ecosistema di bloccaggio unico e robusto per mantenere una presa sicura sui cavi HDMI e USB-C collegati. Con i cavi di bloccaggio Atomos, è il sistema di cavi di acquisizione più robusto oggi disponibile, sebbene sia completamente compatibile con i cavi standard non bloccabili.

La connettività migliorata di iPhone 15 Pro apre la porta agli utenti di Ninja Phone per sfruttare appieno i servizi cloud di Atomos (ACS). Questi includono flussi di lavoro super efficienti da Camera a Cloud, produzione live remota e editing su cloud. Con ACS, i creatori di contenuti possono pubblicare video sui social media in pochi minuti e i filmmaker possono inviare i propri filmati al team di postproduzione tramite il cloud per il flusso di lavoro di produzione più veloce possibile.

“Grazie all’iPhone 15 Pro, questa è la prima volta che gli utenti Ninja avranno accesso a uno schermo monitor OLED che, con 446 PPI.

Atomos annuncia un editor basato su cloud

Modifica il tuo video in un browser, ovunque, con Atomos Edit

Atomos Edit, l’ultima aggiunta ad Atomos Cloud Studio, è un editor video collaborativo basato su browser. Consente agli utenti di Atomos Connect di ritagliare, modificare e marchiare contenuti con tempi di consegna rapidi per i social media nel cloud, rapidamente e in movimento.

Con Atomos Edit, l’intero processo di produzione video end-to-end è notevolmente semplificato. Puoi caricare i media sul campo direttamente da un dispositivo Atomos, modificarli su qualsiasi browser e quindi scegliere di pubblicare direttamente sui social media o esportarli in un altro NLE per la rifinitura.

La riproduzione ottimizzata per il Web consente ai team e ai clienti esterni di visualizzare immagini, audio e video su qualsiasi dispositivo. È facile rivedere e approvare da telefono, tablet o desktop. I rapporti sulle attività ti consentono di vedere chi ha visualizzato, scaricato, commentato e altro ancora. Con le notifiche push, non perderai mai recensioni o approvazioni.

Le funzionalità chiave di Atomos Edit includono:

  • Timeline di stile professionale con più tracce audio e video
  • Modifica multiutente con possibilità di bloccare la timeline
  • Revisione collaborativa, commento, tag e approvazione dei flussi di lavoro
  • Caricamenti ad alta velocità e resistenti alle interruzioni di file video di grandi dimensioni
  • Effetti e transizioni
  • Potente controllo delle versioni della sequenza
  • La possibilità di importare direttamente contenuti video stock

La pubblicazione diretta su YouTube e Vimeo è una caratteristica distintiva di Atomos Edit, che consente ai creatori di gestire, modificare e pubblicare i propri contenuti direttamente su queste piattaforme leader senza dover scaricare e modificare file multimediali di grandi dimensioni o caricare media finiti sul cloud.

Atomos Connect aggiunge connettività di rete e servizi cloud (tramite abbonamento) a prodotti esistenti come Ninja V e Ninja V+ ed è integrato in Zato Connect e Shogun Connect.

“L’aggiunta del cloud editing è una progressione naturale per i nostri prodotti Connect”, ha affermato Trevor Elbourne, CEO di Atomos. “L’editing e la pubblicazione collaborativa di contenuti forniti direttamente dal nostro hardware, tramite i nostri servizi cloud, rappresentano una proposta incredibilmente interessante per i nostri clienti. Atomos Edit è alla base della nostra strategia di fornitura di servizi potenti e complementari dal nostro gateway Cloud Studio.”

Atomos Edit sarà disponibile in tre piani di abbonamento: gratuito, 10 $/€ per utente al mese e 50 $/€ per utente al mese. L’applicazione basata su cloud è stata sviluppata in collaborazione con Axle AI, leader mondiale nel software di editing e gestione dei media estremamente semplice.

Atomos aggiunge il supporto NDI alla serie Connect

NDI ora disponibile per monitor-registratori Atomos selezionati, portando la tecnologia di connettività NDI a una vasta gamma di camere.

NDI è diventato lo standard del settore per la fornitura di produzione IP, offrendo un’alternativa economicamente vantaggiosa a SMPTE 2110. Ora, per chiunque disponga di un Ninja V o V+ dotato di ATOMOS CONNECT o Shogun CONNECT, Atomos consente la connettività mobile (WiFi) o Ethernet NDI per una vasta gamma di telecamere, con monitoraggio e registrazione live integrati.

Il nuovo aggiornamento del firmware NDI HX2, disponibile per $/€99, supporta la trasmissione NDI HX2 fino a 1080p60 con Shogun CONNECT e Ninja V+ con ATOMOS CONNECT (1080p30 per Ninja V e ATOMOS CONNECT), registrando contemporaneamente in Apple ProRes o Avid DNx.

Da un unico dispositivo alimentato a batteria, Atomos fornisce trasmissione NDI wireless o cablata, un mirino live e registrazione locale.

“In genere, l’NDI è associato a punti di acquisizione fissi, ad esempio telecamere PTZ”, ha affermato Trevor Elbourne, CEO di Atomos. “Ora stiamo rendendo possibile l’utilizzo di praticamente qualsiasi fotocamera dotata di HDMI o SDI come sorgente NDI mobile. È la soluzione perfetta per i creativi che necessitano che i propri contenuti vengano consegnati in tempo reale su un dispositivo remoto, per la revisione, la registrazione o la trasmissione”.

Una fotocamera e un microfono possono essere collegati tramite HDMI o SDI al monitor-registratore della serie Atomos CONNECT e quindi collegati a una rete locale utilizzando Wi-Fi o un cavo Ethernet. Una volta che NDI è abilitato alla trasmissione, il flusso video è disponibile per qualsiasi dispositivo adatto sulla sottorete della rete locale. Il flusso NDI può quindi essere visualizzato, registrato o utilizzato come fonte per OBS o NewTek TriCaster e quindi ritrasmesso come parte di una produzione più ampia.

“Quando aziende innovative come Atomos adottano la connettività NDI in un’altra linea di prodotti molto portatili, ciò si traduce in maggiori possibilità per i creatori di video”, ha commentato Roberto Musso, Direttore marketing tecnico dei prodotti presso NDI. “Questo è solo un altro esempio di quanto siano flessibili la nostra tecnologia e i nostri formati. Sviluppiamo costantemente formati aggiornati e più efficienti, come HX3, ma è la nostra crescente comunità di utilizzatori che li integra in prodotti ed esperienze straordinari”.

Arriva Sun Dragon

Una nuova dimensione nella produzione e nell’illuminazione HDR cinematografica.

Atomos Sun Dragon, le prime luci di produzione LED HDR a 5 colori al mondo con una precisione dello spettro solare al 99% (CRI:99, TCLI:98) sotto forma di strisce LED
Atomos Sun Dragon, le prime luci di produzione LED HDR a 5 colori al mondo con una precisione dello spettro solare al 99% (CRI:99, TCLI:98) sotto forma di strisce LED

Atomos è entrata nel mondo dell’illuminazione. Sun Dragon, le prime luci di produzione LED HDR a 5 colori al mondo con una precisione dello spettro solare al 99% (CRI:99, TCLI:98) sotto forma di strisce LED. Mantenendo una luminosità eccezionale di 2000 lumen da un capo all’altro, il sistema di illuminazione ad alta densità da 5 m è dotato di connettività DMX ed Ethernet cablata e RF wireless, Wi-Fi e Bluetooth per il controllo e la configurazione.

Con Sun Dragon, i filmmaker possono adattare la propria illuminazione a qualsiasi set o evento dal vivo, all’interno o all’esterno, piegando con precisione l’illuminazione flessibile per le riprese HDR e SDR. Invece di un tradizionale fattore di forma fisso, pesante e ingombrante, è una striscia malleabile di luci LED a 5 colori ultra-dense. L’incredibile densità evita fastidiose micro ombre – che possono richiedere diffusori su normali strisce luminose a LED sottili – e aumenta la luminosità relativa a livelli estremamente elevati.

È facile adattare Sun Dragon a qualsiasi forma, controllando attentamente i riflessi e le ombre con una precisione semplicemente impossibile con la tradizionale illuminazione a forma fissa. Se hai ancora bisogno di una sorgente luminosa a pannello, avvolgi semplicemente il Sun Dragon a spirale e si comporterà come una sorgente luminosa a pannello. Le spirali più larghe producono un fascio di luce più ampio, mentre le spirali più dense formano un raggio più vicino e intenso. Ogni Sun Dragon viene fornito con una custodia a spirale, con opzioni di montaggio in metallo sul retro e coperture del diffusore rimovibili magnetiche per un utilizzo più tradizionale del pannello luminoso.

Le strisce LED tradizionali in genere non sono precise in termini di colore e luminosità a causa della scarsa qualità dei LED e la precisione end-to-end diminuisce in modo significativo, con conseguenti prestazioni variabili sul set. Sun Dragon risolve questi problemi con la sua precisa disposizione a 5 colori e mantiene accuratamente l’incredibile quantità di 2000 lumen da un capo all’altro, offrendo una riproduzione fedele dei colori e della luminosità. È un’illuminazione a strisce di cui ti puoi fidare.

Per garantire che non ci siano limiti a questa ritrovata versatilità, Sun Dragon è completamente resistente all’acqua, alla polvere e impermeabile fino a una profondità di un metro. Ciò significa che pioggia, spruzzi e fuoriuscite accidentali non rappresentano una minaccia per queste luci per tutte le stagioni, che possono facilmente far fronte agli ambienti desertici o balneari. Sun Dragon è incredibilmente leggero, pesa solo 1 kg: una riduzione da 10 a 20 volte rispetto alle luci a pannello standard.

“Atomos si è sempre concentrata sulla massimizzazione delle prestazioni a un prezzo accessibile, e questo è assolutamente il caso di Sun Dragon, che è un sistema di illuminazione per la produzione e il cinema con una differenza”, ha affermato Jeromy Young, CEO e co-fondatore. “Le luci cinematografiche convenzionali si presentano sotto forma di sorgenti puntiformi, pannelli o strisce lineari, ma Sun Dragon cambia tutto con il suo nuovo fattore di forma, i suoi progressi tecnici nella densità dei LED e i suoi controlli avanzati. È una nuova dimensione in termini di flessibilità e prestazioni”.

La convenienza e la flessibilità di Sun Dragon non vanno a scapito delle prestazioni. Le luci sono costituite da LED di alta qualità ad alta densità per una luce uniforme senza necessità di diffusione. Sono incisivi, potenti e hanno un’emissione pari al 99% dell’intero spettro solare. Ciò significa che puoi contare su colori autentici sul set che si adattano perfettamente alla calibrazione del sensore della fotocamera, senza perdere alcuna parte dello spettro. Le nostre misurazioni provvisorie suggeriscono che hanno un eccezionale CRI (indice di resa cromatica) di circa 99 e TCLI (indice di coerenza dell’illuminazione televisiva) di 98. Ciò significa che non è necessaria alcuna correzione in post-produzione.

La potenza non è nulla senza controllo, quindi Sun Dragon è dotato di un controller attivo con un ampio display e telecomando DMX wireless/cablato. La configurazione di base (luminosità, colore, tonalità, ecc.) è disponibile tramite i dispositivi RF Atomos AirGlu. Sun Dragon è anche compatibile Bluetooth per il controllo DMX dalle app iPad e iPhone e può essere alimentato a batteria o tramite rete elettrica. Qualunque sia il metodo di controllo che usi oggi, funzionerà con Sun Dragon!

Le nuove luci possono essere controllate dai monitor-registratori Atomos e dal nuovissimo Ninja Phone, consentendo di impostare le riprese in modo rapido e preciso. Si tratta di una rivoluzione nel controllo dell’illuminazione in cui il feedback visivo immediato elimina il controllo e il ricontrollo, il che è particolarmente importante per l’HDR.

“Ovunque ci siano telecamere, ci sono luci. Abbiamo sempre desiderato realizzare un sistema di illuminazione per la produzione e il cinema, ma non volevamo semplicemente replicare ciò che c’è là fuori, volevamo controllarli dai nostri monitor-registratori”, ha aggiunto Young. “Abbiamo quindi sfruttato la tecnologia più recente e il nostro DNA innovativo per creare qualcosa di completamente nuovo. Non vediamo l’ora di vedere come i creativi li utilizzeranno! Queste luci sono veramente diverse e aggiungono una dimensione extra all’illuminazione di uno scatto. Non è mai esistito un sistema di illuminazione per la produzione e il cinema con una combinazione così estrema di convenienza, flessibilità e prestazioni assolute”.

Le novità presentate da Atomos al NAB Show 2024 dimostrano l’impegno dell’azienda a fornire ai professionisti dei media gli strumenti necessari per creare contenuti di alta qualità in modo efficiente e flessibile. Con i suoi monitor innovativi, le potenti soluzioni di registrazione e le piattaforme di gestione dei flussi di lavoro basate su cloud, Atomos è ben posizionata per supportare i filmmaker, i videografi e i creatori di contenuti nell’era digitale.

TVU guida l’innovazione tecnologica dei media al NAB 2024

Paul Shen, CEO di TVU Networks
Paul Shen, CEO di TVU Networks

“Le nostre iniziative relative all’intelligenza artificiale sono destinate a cambiare il modo in cui lavorano i professionisti e invitiamo tutti a provare queste soluzioni in prima persona”, ha affermato Paul Shen, CEO di TVU Networks.

TVU Networks, leader globale nelle soluzioni video live, presenta le sue ultime innovazioni al NAB Show 2024. Con una comprovata esperienza di progressi nella tecnologia multimediale negli ultimi 19 anni, l’Azienda si è affermata come leader nel settore, fornendo costantemente soluzioni che migliorano la produttività, l’efficienza e consentendo la sperimentazione.

In prima linea c’è il TVU Media Lab, un centro di ricerca e sviluppo che è stato fondamentale nel far avanzare la tecnologia dei media. Negli ultimi 19 anni, TVU ha portato avanti numerose innovazioni, come l’introduzione di MediaMind nel febbraio 2018. Questa soluzione combina il riconoscimento vocale e il riconoscimento facciale, sfruttando l’intelligenza artificiale per creare automaticamente metadati e abilitare contenuti con consapevolezza di sé, semplificando i flussi di lavoro di produzione.

Durante il NAB 2024, TVU ha presentato una serie di iniziative di intelligenza artificiale incentrate sull’uomo che mirano ad espandere ciò che è possibile nel broadcasting. Tra queste iniziative c’è il chatbot Media Solution AI, un potente strumento già accessibile sul sito TVU. Questa soluzione consente agli utenti di inserire le loro sfide specifiche, come l’implementazione della produzione remota (REMI), e ricevere soluzioni su misura.

 

La tecnologia di TVU può essere perfettamente integrata in vari flussi di lavoro, tra cui MediaMind, Producer e Channel, consentendo ai professionisti dall’acquisizione alla distribuzione. Abbracciando queste iniziative, le emittenti e i creatori di contenuti possono sbloccare nuovi livelli di efficienza e creatività.

“In TVU, ci impegniamo a promuovere l’innovazione e la nostra presenza al NAB 2024 è una testimonianza di tale dedizione”, ha affermato Paul Shen, CEO di TVU Networks.

TVU MediaHub™.

Presentato appena un mese fa, TVU MediaHub™ è rapidamente diventato un punto di svolta nel routing video, segnando il lancio più dinamico dell’azienda in 20 anni con la sua rapida adozione e l’impatto innovativo nei flussi di lavoro dei media live.

Routing: servizi della catena di fornitura dei media cloud

Questa piattaforma riduce l’ingombro delle apparecchiature fisiche e semplifica il processo di connessione e distribuzione dei contenuti. Con input e output illimitati, garantisce un flusso di contenuti senza soluzione di continuità attraverso SDI, vari formati e destinazioni IP. Eccelle nel ridimensionare la produzione sia per la programmazione quotidiana che per gli eventi globali, gestendo nuove risorse cloud e on-premise a partire da soli $ 35 al mese.

Una delle caratteristiche più interessanti di TVU MediaHub™ è la sua capacità di trasformare operazioni di routing complesse in un processo semplice e intuitivo. Con anteprime in tempo reale e funzionalità semplici di trascinamento della selezione, l’automazione gestisce la codifica, il ridimensionamento e la decodifica in tempo reale. Ciò consente alle emittenti di concentrarsi sulla fornitura di contenuti di alta qualità, mentre la facilità d’uso dell’interfaccia consente agli operatori di gestire input/output con una formazione minima.

Ritaglio video live automatico con ai

Basato su un’intelligenza artificiale avanzata, TVU Search semplifica l’acquisizione, il ritaglio e la distribuzione sfruttando i metadati in tempo reale per un’ampia gamma di applicazioni. I punti salienti includono l’automazione dei report pubblicitari per le “menzioni del marchio nel gioco” e il ritaglio e la trascrizione istantanei per una rapida produzione di notizie. Con TVU Search che già migliora i flussi di lavoro delle trasmissioni da cinque anni, NAB 2024 vedrà il lancio di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, dotando le emittenti di strumenti ancora più robusti per coprire eventi come elezioni e eventi sportivi.

“Il nostro impegno in TVU Networks è sempre stato quello di fornire agli emittenti e ai creatori di contenuti soluzioni che soddisfino le richieste di oggi e anticipino quelle di domani”, afferma Paul Shen, CEO di TVU Networks, “In TVU Networks, innovazione significa trasformare i flussi di lavoro dei media in collaborazione con i nostri clienti . Dalla produzione pionieristica basata sul cloud per i Giochi del 2024 al raggiungimento di una riduzione di 20 tonnellate di CO2 ai Giochi Panamericani del 2023, ci impegniamo non solo a impostare i vostri flussi di lavoro multimediali per il successo, ma anche a ridurre significativamente i costi e l’impronta di carbonio lungo il percorso. .”

TVU Networks è un’organizzazione globale con oltre 4.000 clienti che utilizzano le sue soluzioni di flusso di lavoro basate su IP e cloud in diversi settori, tra cui notizie, intrattenimento, sport, aziende, streaming, luoghi di culto e governo. Attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale e della tecnologia basata sull’automazione, TVU aiuta le emittenti a realizzare un flusso di lavoro efficiente.

TVU ha oltre 100 brevetti ed è leader nello sviluppo di strumenti per semplificare i processi. Sfruttando l’intelligenza artificiale, i microservizi e l’automazione, TVU migliora i metadati e i flussi di lavoro incentrati sulla trama per l’acquisizione, la produzione e la distribuzione di video in diretta. Le loro soluzioni sono parte integrante delle attività delle principali società di media in tutto il mondo e hanno ricevuto il Technology and Engineering Emmy® Award.

 

Imagine Communications al NAB 2024 per una TV più connessa

Imagine Communications al NAB Show 2024: Innovazioni per un futuro televisivo più connesso e coinvolgente

Imagine Make TV, Selenio Network Processor, Magellan, Versio, Aviator Orchestrator, Monetize TV, Imagine CrossFlight, GamePlan. Tutti gli assi di Imagine Communication per superare la sfida della TV del domani.

L’architettura convergente e i modelli di business sono fondamentali per orientarsi verso la redditività nel panorama della Total TV.

Al NAB Show 2024, Imagine Communications ha presentato le ultime innovazioni nel suo ampio portafoglio di soluzioni Make TV e Monetize TV nell’innovativa West Hall della convention. In una sola tappa, i partecipanti hanno potuto soluzioni e strategie evolutive che consentono alle aziende dei media di scegliere il proprio percorso e il proprio ritmo – sia rapido che graduale – verso architetture e modelli di business più flessibili e convergenti che consentono una crescita sostenibile, scalabile e redditizia.

“La crescita è stata l’obiettivo principale del settore M&E negli ultimi anni – crescita degli abbonati, del numero di spettatori, delle dimensioni della biblioteca, delle ore di sport dal vivo, ecc. – e gran parte di quella crescita ha avuto un costo che non è sostenibile”, afferma Steve Reynolds, presidente di Imagine Communications. “Ora vediamo clienti che cercano di orientarsi verso modelli di business più razionali e scalabili sia per CTV che per canali lineari, che rimangono la principale fonte di entrate per la maggior parte delle aziende dei media.

Al NAB Show di quest’anno, Imagine è all’avanguardia a sostegno di questo cambiamento del settore, dimostrando soluzioni innovative che vanno oltre la pura abilitazione tecnica delle operazioni lineari e CTV verso una visione più orientata al business di “come possiamo farlo in modo più redditizio?” “

Di seguito sono riportati i punti salienti di ciò che i visitatori dello stand Imagine hanno potuto sperimentare al NAB Show 2024.

Imagine Make TV

Le soluzioni Imagine Make TV potenziano la distribuzione efficiente di contenuti video premium per la TV lineare e connessa, consentendo alle società del settore dei media di massimizzare la redditività su ogni schermo.

“I nostri clienti stanno cercando di sfruttare le opportunità della digitalizzazione: la maggior parte sta implementando un mix di canali lineari e flussi CTV”, ha affermato Brendon Mills, direttore generale, playout e networking di Imagine. “Al NAB abbiamo presentato soluzioni che supportano operazioni multisito e multimodali come un ecosistema unificato, consentendo alle società di media di consolidare le operazioni e ottenere economie di scala, il tutto innovando per il futuro della TV”.

Connettività

I partecipanti al NAB che desideravano modernizzare i propri stack tecnologici con ST 2110, HDR o JPEG XS hanno visitato lo stand Imagine per una dimostrazione pratica del Selenio™ Network Processor (SNP), il dispositivo di elaborazione del segnale più flessibile e pratico del settore sia in IP che SDI flussi di lavoro.

Al suo debutto al NAB Show, il nuovo SNP-XL estende le funzionalità della pluripremiata piattaforma SNP (conversione UHD e HDR, multiviewer, controllo master, JPEG XS e altro ancora) con una maggiore flessibilità SDI e una nuova personalità del gateway a doppia densità. L’acclamato SNP si abbina al sistema di controllo Magellan™ di Imagine in una combinazione vincente in grado di supportare i clienti nell’affrontare qualsiasi transizione tecnologica, inclusa la fornitura di una rampa di accesso al cloud.

Playout

Gli spettatori che desideravano creare nuovi flussi di entrate e aumentare il pubblico hanno visitato lo stand di Imagine per esplorare gli ultimi progressi nel portafoglio di playout collaudato nel settore dell’azienda, che consente alle società di media di creare e fornire canali in modo efficiente ovunque. I visitatori hanno dato un primo sguardo alle nuove funzionalità della pionieristica piattaforma Imagine Aviator™, che consente l’automazione e l’orchestrazione di operazioni multisito (sia geografiche che on-premise/cloud) utilizzando un’interfaccia utente comune; e la creazione multimodale, che consente alle emittenti di creare ambienti unificati per lo streaming lineare, digitale e CTV.

Le demo dal vivo hanno mostrato uno spettro completo di applicazioni di playout, inclusa la creazione di canali premium on-premise tramite l’ultima versione della pluripremiata soluzione di playout integrata Versio™; gestione continua di siti on-premise e cloud utilizzando Aviator Orchestrator™; e la connettività del segnale live consentita dal Magellan™ Connect lanciato di recente, che mantiene un approccio coerente e familiare in scenari terrestri, cloud e misti.

Broadcast Management Suite for Sales, Scheduling, Media, and Finance
Broadcast Management Suite for Sales, Scheduling, Media, and Finance

Monetize TV

Immagina che le soluzioni Monetize TV consentano alle aziende del settore dei media di lavorare in modo più intelligente e guadagnare di più. L’ampio portafoglio di strumenti innovativi di tecnologia pubblicitaria dell’azienda accelera la transizione verso nuovi modelli di business in grado di generare ricavi, da quelli basati sull’audience, indirizzabili in modo lineare, FAST, programmatici e venduti direttamente, fino al trading TV totale.

“Imagine vanta decenni di esperienza nella gestione della pubblicità lineare e in streaming su larga scala in tutto il mondo, il che ci rende una posizione unica per aiutare i fornitori lineari a ottimizzare la struttura dei costi in modo più efficiente nella ‘nuova normalità’, nonché per aiutare le piattaforme digitali a diversificare le strategie di monetizzazione”, ha affermato Rob Malcolm, direttore generale, tecnologia pubblicitaria, presso Imagine.

Tecnologia pubblicitaria

NAB segna la prima presentazione di Imagine CrossFlight™, la nuova piattaforma di vendita pubblicitaria basata su cloud dell’azienda, che consente alle emittenti di semplificare i complessi processi di vendita di oggi, favorire la crescita dei ricavi e prepararsi per un futuro convergente, incentrato sul pubblico. La piattaforma si integra con la soluzione di fatturazione e traffico OSI™ ampiamente utilizzata di Imagine, fornendo una soluzione di monetizzazione moderna e unificata che elimina il tempo che i team di vendita trascorrono in attività non produttive, consentendo più tempo per la vendita effettiva.

I partecipanti allo show sono stati inoltre invitati allo stand di Imagine per scoprire come è possibile aumentare le entrate fino al 20% utilizzando GamePlan™, il pluripremiato motore di posizionamento dinamico degli annunci di Imagine e ottimizzatore di rendimento per la TV lineare. Altre dimostrazioni hanno incluso il server di annunci video SureFire™, che ora fornisce il posizionamento lineare degli annunci CTV venduti direttamente e una nuova interfaccia per la vendita diretta di FAST.

 

SWIT: BATTERIE, LUCI E MONITOR PER OGNI ESIGENZA CINEMATOGRAFICA E TV

La SWIT ha presentato importanti novità in vari settori che afferiscono alle riprese cinematografiche e televisive. Particolare interesse hanno riscosso Batterie, Monitors, Luci e altri utili dispositivi per varie esigenze dei set.

Vediamo alcune novità presentate:

Batteria OMNI con attacco a V

La batteria mini V-mount della serie OMNI è una nuova generazione di soluzioni di ripresa mobile lanciate da SWIT. Questa linea di prodotti non solo è stata ridisegnata, ma incorpora anche l’attuale popolare USB-C e il display digitale.

L’aggiunta dell’interfaccia di alimentazione a cilindro CC consente agli utenti di utilizzare più comodamente una batteria fittizia. Inoltre SWIT ha integrato per la prima volta nell’OMNI la funzione di salute delle batterie per macchine da presa professionali.

Con 28 anni di esperienza nella produzione professionale, OMNI offre agli utenti l’esperienza stabile, durevole e duratura per cui sono note le batterie SWIT.

Le nuove batterie OMNI con attacco a V
Le nuove batterie OMNI con attacco a V

Lampada CL-40D da 40 W

Il CL-40D è una lampada a schermo piatto da 40 W di alta qualità introdotta da SWIT. È dotato di doppi set di LED SMD da 40 W di alta qualità, insieme a un diffusore S-Polytech e supporta l’installazione diretta di batterie con attacco a V. Il suo design compatto e portatile lo rende adatto per interviste giornalistiche professionali all’aperto e produzioni cinematografiche che richiedono un’elevata resa cromatica.

CL-40D 40W Panel Light
CL-40D 40W Panel Light

Monitor da campo FM-215HDR

L’FM-215HDR è un monitor per produzione sul campo all’avanguardia. Il suo display da 21,5 pollici offre una risoluzione 1920×1080. Si distingue per la sua impressionante luminosità di 1000 nit, caratteristica che migliora la visibilità in varie condizioni di illuminazione.

Lo strato Quantum Dot integrato nel display garantisce un ampio color gamut, offrendo colori accurati e vividi che soddisfano al 100% gli standard DCI-P3. Per garantire robustezza e portabilità, il monitor viene spedito con una custodia protettiva per una maggiore sicurezza durante il trasporto.

Una caratteristica unica è la modalità verticale 9×16, che consente il monitoraggio innovativo di un’immagine verticale ritagliata durante le riprese orizzontali, ideale per i creatori di contenuti che usano più piattaforme di streaming contemporaneamente. Le funzionalità di ingresso e uscita 12G-SDI del monitor con supporto per gli standard 12G e 3G lo rendono una scelta versatile per i flussi di lavoro di produzione video professionale.

FM-215HDR Field Monitor
FM-215HDR Field Monitor

CIMO – Batteria per fotocamera Cine Line

SWIT ha presentato la nuova serie di batterie V-Mount CIMO per gli utenti cinematografici professionali, compresi modelli con capacità di 98Wh, 160Wh, 200Wh e 290Wh. Questa serie di batterie presenta un display OLED laterale, funzionalità di ingresso/uscita USB-C e una protezione contro le cadute da 1,4 metri, soddisfacendo varie esigenze.

CIMO – Cine Line Camera Battery

Soluzione DMX wireless affidabile – RadioLux

Radiolux ha raccolto un’attenzione significativa alla mostra. Questa soluzione DMX wireless a bassa latenza e ad alta stabilità, sviluppata da SWIT, si basa sulla frequenza 850-930 MHz. La soluzione include un ricevitore, un trasmettitore e una console DMX a 48 canali che funziona anche come trasmettitore. Questo sistema DMX wireless è adatto per progetti di ingegneria dell’illuminazione e, se utilizzato insieme alla serie di luci da studio di SWIT, riduce al minimo la perdita di segnale e fornisce un’esperienza che rivaleggia con i sistemi DMX cablati.

Soluzione DMX wireless - RadioLux
Soluzione DMX wireless – RadioLux

Lampada da pannello da studio serie PL-S300

SWIT ha presentato la serie PL-S300 di pannelli luminosi a LED, stabilendo un nuovo standard industriale per l’illuminazione professionale da studio. Questa serie include la luce morbida PL-S300D e la luce dura PL-S300H, entrambe dotate di un LED da 300 W ad alta potenza, che offre una regolazione continua della temperatura del colore da 2700 K a 6500 K, nonché eccellenti prestazioni di resa cromatica.

Il PL-S300D, con un ampio angolo del fascio di 120° e una luminosità di 10.000 Lux, è adatto per scene che richiedono luci soffuse; mentre il PL-S300H, con la sua lente di messa a fuoco professionale a 45° e una luminosità fino a 47.000 Lux, fornisce un controllo preciso della luce per le occasioni che richiedono un’illuminazione concentrata.

Entrambi i modelli utilizzano una tecnologia avanzata di raffreddamento passivo, che consente un funzionamento silenzioso e senza ventola, e sono dotati di funzionalità di controllo DMX, che consentono alla serie PL-S300 di soddisfare in modo flessibile una varietà di esigenze di illuminazione complesse. Inoltre, la loro elevata efficienza energetica e la filosofia di design rispettosa dell’ambiente forniscono una soluzione di illuminazione ideale per gli studi moderni che perseguono lo sviluppo sostenibile.

Lampada da da studio serie PL-S300
Lampada da da studio serie PL-S300

Monitor HDR BM-U325MD 4K 1.500 nit 1.000.000:1

Per quanto riguarda la linea di prodotti TV broadcast, lo splendido display del monitor master di prima qualità BM-U325MD ha attirato maggiormente l’attenzione presso lo stand. Questo monitor adotta la tecnologia di attenuazione locale e l’algoritmo AI per ottenere un’elevata luminosità di 1500 nit e un rapporto di contrasto elevato di 1.000.000:1. Dispone di 4 canali 12G-SDI In&Out e può immettere segnali 8K tramite le modalità SQD e 2-SI. Oltre alle funzioni di autocalibrazione e pattern oculare di cui dispongono tutti i monitor SWIT, mantiene anche l’interfaccia del modulo SFP, che offre la possibilità di aggiornamenti successivi