Tullio Pirovano CEO della Lutech, gruppo che ha tra l’altro acquisito anche le DIEM, (in sintonia con le strategie del gruppo finanziario che la controlla), ha presenziato all’IBC, nel grande stand della MediaKind.
IBC 2019 – SI MEDIA
Si Media anche per questa edizione dell’IBC ha presentato le novità relative ai propri sistemi di Newsroom, PlayOut e Content Management.
L’azienda veneta è oramai presente in quasi tutti i continenti, compreso quello americano, dove ha di recente acquisito un’importante commessa dalla TeleVisa, una delle più importanti TV del continente Latino-Americano.
AUSTRIAN AUDIO: LA NUOVA VIA PER LA RIPRESA AUDIO
Un nuovo concetto di microfono che innova la funzione stessa di questo antico strumento.
In piena globalizzazione e massificazione della produzione industriale, poter lavorare con uno strumento professionale di classe superiore, progettato da chi ha acquisito nel tempo un know-how senza pari, aggiunge al proprio lavoro quel particolare piacere che solo pochi prodotti artigianali, riescono a trasmettere. Ecco il senso di questa nuova avventura avviata da un team di professionisti che, forti della lunga esperienza maturata in AKG, hanno deciso di dar vita a un nuovo marchio di elettronica, Austrian Audio, specializzato nella progettazione e produzione di microfoni e cuffie professionali, nel segno della tradizione non disgiunta dall’innovazione.
Francesco Galarà
Una delle più interessanti novità per quanto riguarda la ripresa audio, è la presentazione della nuova serie di microfoni da studio Austrian Audio, azienda nata circa due anni fa per iniziativa di alcuni dei progettisti fuoriusciti da AKG, a seguito dell’acquisizione del Gruppo Harman e, conseguentemente, del noto brand viennese, da parte di Samsung.
Dalla viva voce di Kent Iverson, responsabile marketing e PR di Austrian Audio, ecco il racconto dei progettisti ex AKG che spinti da grande passione hanno deciso di fondare una nuova azienda specializzata nella produzione di microfoni e cuffie per impieghi professionali: la Austrian Audio, operativa da circa 23 mesi e che impegna ben 22 membri del vecchio team AKG.
Capsula in ceramica fatta a mano
Il primo progetto sviluppato da Austrian Audio riguarda la capsula per microfono CKR12 che correda i microfoni a condensatore OC18 (cardioide) e OC 818 (versione multipattern), interamente realizzata a mano.
La chiave del progetto consiste nell’utilizzo di un anello di sospensione ceramico ad alta densità, che consente una lavorazione a mano veloce e precisa. Realizzata la nuova capsula e una volta perfettamente accordata, si passa alla sezione elettronica, anch’essa costruita a mano, in modo da ottenere una sensibilità del microfono, costante e garantita nel tempo, di 13mV/Pa. In questo modo a un microfono Austrian Audio anche dopo 1, 2 o 3 anni d’uso, si potrà abbinarne uno nuovo, senza problemi, ottenendo così una perfetta coppia stereo.
Microprocessore multifunzione
Tutto ciò è stato reso possibile grazie all’impiego di un microprocessore interno che controlla e regola le tensioni di polarizzazione tramite un’elaborazione digitale. Ogni microfono è calibrato in fabbrica perché in qualunque situazione sia garantito un output costante. Di assoluto rilievo l’opportunità di coniugare l’impiego del microprocessore di controllo con l’esigenza di integrare un’altra funzionalità, cosa finora impossibile da implementare in uno stesso dispositivo: l’intero microfono costituisce un corpo unico, completamente sigillato, in grado di ridurre al minimo le variazioni termiche all’interno del corpo microfonico, a garanzia di una migliore stabilità di funzionamento dell’elettronica e alla drastica riduzione delle variazioni di sensibilità alle interferenza RF.
Controllo Bluetooth
Come effettuare queste operazioni di calibrazione avendo un microfono monoblocco? Semplice: esiste un connettore multi-pin integrato che permette di accedere al diaframma posteriore e anche all’input-output seriale del microprocessore così da poterlo calibrare. Un video presente su YouTube illustra in dettaglio tali operazioni. Avendo a disposizione una porta dati, i progettisti hanno pensato: “perché non realizzare il primo microfono analogico al mondo a controllo wireless?”. Allo scopo è stato progettato un modulo Bluetooth con cui gestire da remoto via smartphone Android e iOS le figure polari fino a 255 possibilità, e adattare così la risposta del microfono con estrema accuratezza e precisione. Allo scopo è anche stato anche approntato un software plug-in gratuito e open source, scaricabile dal sito Austrian Audio (https://austrian.audio/) per mezzo del quale è possibile progettare qualunque tipo di modello polare personalizzato e controllare tutti i parametri in modo pratico e veloce.
I prodotti Austrian Audio sono distribuiti in Italia dalla Leading Technologies Srl, via Solferino 54, 20900 Monza (www.leadingtech.it).
IL NUOVO POD: LA VERA REGIA ON THE ROAD
UN PROGETTO MODULARE CHE CONSENTE DI RENDERE REALMENTE MOBILE, FACILMENTE CONFIGURABILE E REALMENTE VERSATILE ED ESPANDIBILE, UN SISTEMA DI PRODUZIONE.
Un’idea che amplia il concetto di regia mobile, rendendo difatti il sistema produttivo realmente trasportabile, in ogni angolo del globo e con tempi contenuti, aldilà della sua complessità. Il nuovo POD ideato, progettato e ingegnerizzato dalla Professional Show consente infatti, grazie ad una spiccata modularità, di poter compattare il modulo di produzione e, allo stesso tempo, se necessario, interfacciare e connettere, velocemente, più moduli, per configurare anche complesse suite di produzione.
LE CARATTERSTICHE DEL POD
Il singolo modulo può contenere una regia completa. Anzi, per la precisione, su uno dei primi POD realizzati per soddisfare le richieste di un’importante organizzazione internazionale, sono state integrate ben quattro regie 4K HDR, dedicate alle personalizzazioni di eventi sportivi.
Ma, ogni singolo modulo può essere realizzato secondo le specifiche esigenze del cliente e con ogni tipo di tecnologia. Quindi, si può prevedere una regia completa, piuttosto che delle strutture produttive di qualsiasi altro genere.
LA MODULARITA’ DEL POD
Il Singolo POD modulo prevede l’espansione su due lati, che permette di poter aumentare notevolmente lo spazio calpestabile e ospitare fino ad ben sette postazioni operative. Ma la possibilità di interfacciare più moduli consente di aumentare ulteriormente gli spazi oltre che la complessità del sistema produttivo. Fino a sostituire anche un intero OB-Van.
Con la differenza che, rispetto a un classico mezzo mobile, il sistema POD è facilmente trasportabile su aerei, Tir, navi o treni, con un evidente risparmio economico e una notevole contrazione dei tempi di trasferimento. Una volta che arrivano a destinazione, basta interfacciare, con pratici connettori, i singoli moduli e la regia è operativa in pochi minuti. Nella progettazione si è infatti tenuto proprio in considerazione questo aspetto. Era questo infatti il punto di partenza da cui il team di progettazione della Professional Show, per arrivare allo sviluppo di questo innovativo progetto.
Ogni specifica applicazione può essere facilmente sviluppata, perché il modulo PAD non presenta particolari limiti. È perciò soddisfare qualsiasi specifica esigenza. E, non solo per il settore del broadcast.
Ovviamente, il POD offre il massimo comfort, essendo anche climatizzato ed è realizzato utilizzando particolari materiali, che garantiscono un elevato livello di isolamento termico e acustico e la massima affidabilità e resistenza.
Il POD sarà presentato dalla Professional Show al prossimo IBC di Amsterdam, (stand C64 del padiglione 5), dal 13 al 17 settembre.
SPYCERNODE: LA NUOVA OFFERTA MEDIA STORAGE DI ROHDE & SCHWARZ
R&S SpycerNode è la nuova gamma di prodotti di storage Media & Entertainment di Rohde & Schwarz, presentata a fine 2018, composta da 3 modelli per workflow di tipo realtime e archivio, in grado di ospitare dischi rotanti oppure SSD, come pure ogni combinazione Ibrida.
SpycerNode è pensato per un mercato molto più ampio rispetto ai prodotti precedenti della gamma SpycerBox, che erano tipicamente sviluppati per i workflow di tipo post-produzione e di video playout. SpycerNode è invece un prodotto end-to-end pensato per tutti i possibili workflow media: dalle case di produzione cinematografica e televisiva, ai workflow di studio, newsroom e PAM, comuni nelle televisioni, agli archivi, ai playout sia tradizionali che VOD. SpycerNode è uno storage centralizzato ad alte performance e ad alta disponibilità.
Cosa lo distingue dagli altri prodotti di storage?
Tante cose. Innanzitutto il fatto di essere Rohde & Schwarz, quindi un’azienda che ha 80 anni di esperienza nel mercato media, conosciuta per la propria leggendaria affidabilità.
Poi le tecnologie, SpycerNode include tutte le tecnologie più d’avanguardia disponibili sul mercato, consolidate in un singolo prodotto, ed integrate in maniera intuitiva, grazie al device manager che rende semplice la gestione di sistemi molto complessi.
Dal punto di vista della flessibilità, la gamma SpycerNode, è composta da diversi modelli che possono essere facilmente combinati: SpycerNode è completamente scalabile anche dall’unità più piccola. La soluzione può quindi essere adattata in qualsiasi momento, anche durante il funzionamento, alle diverse esigenze di capacità e di banda disponibile.
Basato su hardware di ultima generazione di assoluta affidabilità e senza singolo point-of-failure, SpycerNode offre milioni di IOPS, throughput di dati fino a 100 Gbyte/s in un singolo sistema (namespace). Il sistema sfrutta un backend Ethernet 100 Gbit/s, ad altissima velocità e bassa latenza.
L’ADDIO A LEONARDO BARTELLETTI FONDATORE DELLA BLT
È scomparso Leonardo Bartelletti, uno dei grandi personaggi che, con la sua BLT, ha contribuito a scrivere la storia della televisione, non solo in Italia, ma nel mondo.
Leonardo Bartelletti è scomparso questa mattina, dopo aver sofferto a lungo, per una malattia che lo aveva tenuto lontano dalla scena, da diversi anni.
Leonardo aveva cominciato a costruirsi il suo primo televisore alla fine degli anni 50, quando ancora la Rai non arrivava a coprire il bacino di Lido di Camaiore, captando il segnale della TV francese. Nel ’59, spinto da una forte passione ed un grande entusiasmo, che hanno accompagnato e contraddistinto tutta la sua vita professionale, ha fondato la BLT, azienda di famiglia che ha sviluppato moltissimi innovativi progetti, che sono stati poi acquistati anche dalle aziende giapponesi, per la distribuzione a livello mondiale. In particolare, parliamo di aziende come la JVC e la For-A. Ricordiamo che l’azienda della famiglia Bartelletti ha cominciato a sviluppare le tecnologie di Digital Processing nel 1977, ben tre anni prima dell’avvio degli studi sulla compressione video.
La BLT è probabilmente anche l’azienda che vanta la maggiore storicità, a livello europeo e non solo italiano, nel mondo del broadcast, avendo superato 60 anni ininterrotti di attività.
Alla famiglia Bartelletti, le condoglianze della redazione di Digital Production.
50° SBARCO SULLA LUNA: UNINETTUNO SU SKY
Reading con Castellitto, Mazzantini, Capossela, Troisi, Tozzi, Ragonese
Sabato 20 luglio è una giornata di programmazione speciale dedicata al 50° anniversario dello sbarco sulla Luna quella del canale televisivo Uninettuno.Tv dell’Università telematica internazionale Uninettuno, in chiaro sul canale 812 di Sky e su quello 701 della piattaforma Tivusat. Ad aprire il palinsesto “La Maratona della Luna” alle ore 6:05 del mattino è stata l’attrice Eleonora Danco sul tema “I moti della Luna, scritture di migranti” leggendo scritti di Kader Abdolah. Nel corso della giornata tanti poi i volti della letteratura, del cinema, della cultura e della scienza chiamati a intervenire con reading tematici. Alle 8:10 lo scrittore Andrea Vitali su “La Luna nel pozzo, favole e affabulatori” leggendo passi del suo inedito “Furto di Luna”, seguito alle 9:30 dal Premio Strega Edoardo Albinati con un racconto inedito dal titolo “Gli Oblò”; alle 11:35 la scrittrice fantasy Licia Troisi rivela il suo inedito “Raggio di Luna”.
Ancora dal palinsesto, alle 12:40 è previsto in video il geologo e divulgatore Tv Mario Tozzi con il suo saggio “Il bisogno della Luna”, mentre alle 13:15 è fissato lo speciale con Tito Stagno “Era la Rai. Alle origini del servizio pubblico: L’uomo sulla Luna. La parola che descrive”. A seguire troviamo il cantautore Vinicio Capossela, alle 14:00, con lo spazio “Luna Park: scritture stralunate” e il fisico Carlo Rovelli, alle 14:50, con “Meccaniche celesti: dalla Terra alla Luna”.
Nel pomeriggio, alle 15:35, è la volta della coppia artistica-familiare formata dall’attore Sergio Castellitto e dalla scrittrice Premio Strega Margaret Mazzantini che leggono insieme un brano dal libro “Venuto al mondo”, da cui Castellitto ha tratto anche un film con Penélope Cruz. Si va poi avanti fino a sera, alle 20:00, con l’attrice Isabella Ragonese che legge dei brani dal romanzo “Il ricatto” di John Grisham; l’autore statunitense invece racconta in inglese un passo del suo inedito “Tranquillità”.
Alle 20:50 è prevista infine l’attrice-regista Laura Morante con la lettura di “Il vento della Luna” dello scrittore Antonio Muñoz Molina, il quale condivide in spagnolo il suo inedito “Lunghe passeggiate sulla Luna”.
La maratona dedicata all’allunaggio è disponibile anche in diretta streaming dal portale Uninettunouniversity.net. Per consultare il programma dettagliato, basta collegarsi al portale di Uninettuno alla pagina dedicata: https://bit.ly/2SlU3hz
IL NUOVO MANUALE DEL FILMMAKER DI DON DARIO VIGANO’
Arriva in libreria il nuovo libro, molto utile a chi ha bisogno di acquisire la grammatica della produzione video o, a chi vuole approfondire alcuni aspetti operativi che, magari, non ha ancora affrontato in modo approfondito.
E, nel periodo in cui la comunicazione passa sopratutto attraverso l’utilizzo dei video, questo manuale è davvero un prodotto utile per chi si accinge a produrre contenuti.
Il manuale, edito da Scholé e scritto da Monsignor Dario Edoardo Viganò, (già Prefetto della Segreteria per la Comunicazione ed oggi Assessore dello stesso dicastero), si compone di 168 pagine e contempla i vari aspetti, (la scrittura, la produzione e la distribuzione) esposti in modo chiaro e concreto, allo stesso tempo.
Dopo vent’anni di insegnamento di Storia e critica del cinema alla Lateranense, Teorie e tecniche del cinema e Linguaggi e mercati dell’audiovisivo alla Luiss, di Produzione audiovisiva: pianificazione produttiva, linguaggi e canali distributivi per il Master della Luiss Business School, non senza esperienze di responsabilità sul campo come direttore delle produzioni audiovisive del Vaticano e di vicinanza all’industria del cinema (nelle commissioni film della Direzione generale cinema del MiBAC o alla Fondazione Ente dello Spettacolo), Viganò offre in queste pagine un originale ed utile compendio. Quello del percorso di un FilmMaker che, a partire da un’idea, arriva alla realizzazione di un prodotto audiovisivo – documentario televisivo, film per le sale, la TV o le nuove piattaforme streaming, WebDoc da condividere in Rete e attraverso i social – destinato in ogni caso al pubblico del mercato globale. Insomma, un lavoro che tiene in primo piano informazioni e riflessioni tra arte e business. “Si tratta di un volume che si configura più simile a una bussola che a un libretto di istruzioni”, scrive Viganò a proposito del suo vademecum. “Se il lettore avrà compreso la complessità del percorso e potrà orientarsi all’interno dello stesso, l’obiettivo comunicativo sarà raggiunto”, spiega, non senza sottolineare il contesto di relazioni che ha favorito iniziative da lui dirette. Come si coglie dai case history illustrati: dai documentari con Alberto Angela (tra cui Alla scoperta del Vaticano e dei Musei Vaticani, Divina Bellezza. Alla scoperta dell’arte sacra in Italia; Stanotte a San Pietro, Ulisse. Speciale Cappella Sistina) per Rai Uno, Rai.com, “la Repubblica”- Gruppo Gedi, sino ai progetti del cinema d’arte di Sky (San Pietro e le Basiliche papali di Roma, Raffaello. Il principe delle arti, Caravaggio. L’anima e il sangue, Michelangelo – Infinito) o, per il Gruppo Discovery con la serialità sui pontefici (I grandi Papi). “Lo show business è anche business. Altrimenti si chiamerebbe show show”, la battuta di Woody Allen costituisce l’incipit della prefazione del semiologo dell’immagine Ruggero Eugeni, ben convinto che il libro di Viganò colmi l’assenza sul mercato di un manuale di produzione leggibile, sia da chi vuole realizzare film sia da chi li vuole produrre. Non a caso ne è autore “una persona di provenienza umanistica, ma portato dai casi della vita a confrontarsi direttamente con meccanismi e dinamiche della produzione”, scrive Eugeni. E aggiunge: “L’idea di fondo del libro è dunque che i due mondi della creatività e della produzione debbano parlarsi. Ma attenzione: […] la sinergia tra i due aspetti deve innervare i processi realizzativi fin dai primi balbettii della ideazione cinematografica”. Insomma un’opera che consente di seguire tutto l’iter di un’opera audiovisiva: dall’idea al soggetto, alla scaletta, al trattamento, alle sceneggiature; i problemi inerenti i diritti e i legali, le prevendite, la figura del produttore, le differenti fasi pre-produzione, produzione, post-produzione, i vari comparti dalla scenografia alla fotografia, i meccanismi di finanziamento pubblico e privato, i rischi di impresa e i tempi di ritorno dell’investimento, la distribuzione e la promozione nelle sale e sulle piattaforme. Nella consapevolezza che “Costruire un film, montando e sincronizzando le molteplici macchine creative, tecnologiche, organizzative, logistiche, legali, economiche, finanziarie, ha senso e regge solo se si crede in ciò che si fa” . |
IL NUOVO ARRI M18 PER IL 10° ANNIVERSARIO
L’illuminatore M18 in edizione speciale, utilizzato negli ultimi dieci anni sui set cinematografici di tutto il mondo. Serie limitata, disponibile da agosto 2019
Per celebrare il decimo anniversario dell’illuminatore daylight M18, la società di tecnologia cinematografica ARRI offre un’edizione speciale dell’illuminatore, limitata a 500 unità. Gli illuminatori, con il logo dell’anniversario stampato sull’alloggiamento, verranno spediti a partire da agosto. M18 venne presentato per la prima volta nel 2009 all’IBC come secondo modello della serie M successivo al grande ARRIMAX. Il compatto e potente illuminatore daylight da 1,800 W combina il sistema ottico dell’ARRIMAX – il quale ricevette il Scientific and Engineering Award conferito dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences – con il design della serie True Blue. Sin dal momento della sua presentazione, M18 ha goduto di grande popolarità ed è diventato parte integrante di quasi tutti i set cinematografici del mondo. Recentemente ha fornito un’illuminazione eccellenete per le produzioni cinematografiche “Dunkirk” e “Sauerkrautkoma” così come per le serie televisive “Dark”, “Parfum”, e “L’Alienista”. “Quello che mi piace di più di M18 è la sua versatilità unità alle dimensioni compatte e le incredibili performance. La facile maneggevolezza ed abilità di utilizzo con prese domestiche ne fanno una buona scelta per i miei scatti”, conferma Michael Matuschek, regista e tecnico luci in pubblicità.
LA NUOVA PANASONIC PTZ AW-UE4
Per festeggiare l’anniversario dei dieci anni della sua gamma di telecamere PTZ, Panasonic ha presentato l’AW-UE4WG/KG, successore della telecamera remota AW-HE2, con funzionalità migliorate quali il supporto della risoluzione 4K e l’angolo di visione estremamente ampio, da 111°.
Con questo modello gli utenti saranno in grado di effettuare riprese con maggiore versatilità grazie ad inquadrature grandangolari molto ampie che permetteranno di registrare video di alta qualità anche negli spazi più ristretti.
La telecamera offre un singolo sensore da 1/2,5”, 8M pixel, che consente di acquisire immagini 4K mozzafiato, con risoluzione 3840 x 2160, e supporta una varietà di formati video da 30p/29,97p/25p.
L’AW-UE4 fornisce un alto livello di connettività, con tre terminali di uscita video HDMI, USB e LAN che supporta il protocollo RTSP/RTMP per la trasmissione diretta in live streaming alle piattaforme principali, quali YouTube. La possibilità di connessione tramite cavo USB e/o LAN permette di realizzare una singola soluzione cablata per la trasmissione di video, controllo telecamera e alimentazione.
La compattezza del design e l’alto livello di funzionalità rendono questo dispositivo perfetto per le applicazioni nelle piccole aule, le sale riunioni e gli eventi live.
“L’AW-UE4 è stata progettata pensando ai professionisti AV, con un angolo di visione estremamente ampio per un’installazione flessibile in una varietà di spazi”, commenta Andre Meterian, Director Professional Video Systems Business Unit EMEA di Panasonic. “Con l’aggiunta della risoluzione 4K, una potente connettività e l’opzione di caricare video direttamente su servizi di live streaming, siamo convinti che l’AW-UE4 dimostri con quale impegno perseguiamo l’innovazione continua, che ci assicura una posizione leader sul mercato PTZ”.
L’ AK-UE4 verrà introdotta sul mercato a Ottobre 2019.
LA ARRI INNOVA E AMPLIA I PROPRI ORIZZONTI
Tra Realtà Aumentata e Automazione della Ripresa, le nuove soluzioni ARRI
Dalla Arri, in arrivo delle nuove ed avanzate tecnologie, dedicate al mondo della produzione dei contenuti.
Tra Realtà Aumentata e Automazione della ripresa, le nuove soluzioni proposte dall’azienda tedesca sono destinate a rivoluzionare ed ampliare significativamente, quella che è l’attuale offerta. Ecco le prime immagini dell’innovativo VoluCap.
RIEDEL: ADESSO ANCHE EUGENIO MENICHELLA FA PARTE DEL TEAM
Dopo l’arrivo di Giuseppe Angilello, la Riedel rafforza ulteriormente la sua presenza in Italia, con l’ingresso nel team di Eugenio Menichella. Una chiara evidenza di una strategia ben definita da parte dell’azienda che mira a conquistare una posizione importante anche sul mercato italiano. Questo, a dimostrazione che le attività già sviluppate, in meno di un anno, da Angelillo, sono state considerate sufficiente dall’azienda per inserire nella struttura italiana, anche una figura importante, per il supporto tecnico. Menichella arriva dalla EVS Italia, dove ha lavorato negli ultimi 13 anni.
Ad Eugenio gli auguri di Digital Production, per un grande successo professionale, anche in Riedel.