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IL VISION BROADCAST VISTO DA WALTER BORDIGNON – IMAGINE COMMUNICATIONS

Imagine Communications annovera da sempre, tra i dealer di riferimento, la Allyn. Il Vision Broadcast è stata l’occasione utile sia per incontrare i professionisti del settore, ma anche di riaffermare questa partnership che dura oramai da diversi decenni.

 

Ci può raccontare perché Imagine Communications è presente a questo evento?

Siamo presenti a questo evento in quanto Allyn, fa parte del gruppo Leading, è un nostro partner in Italia. In questa occasione presentiamo una serie di prodotti del nostro catalogo.

Quali prodotti state presentando oggi, in particolare?

Quest’oggi presentiamo tutti quelli che sono i prodotti dedicati al networking, con particolare evidenza a quelli che sono i convertitori elettrico-IP e viceversa. C’è un prodotto in particolare che si chiama Selenio Network Processor che ha la capacità di gestire funzioni multiple, solo inserendo o cambiando dei software all’interno dei processori, che sono parte di questo prodotto.

Quali altri prodotti sono presenti nel vostro catalogo?

L’azienda si sta muovendo in modo molto pesante per sviluppare tutto quello che è playout sia in Cloud che on premise, con la possibilità di sincronizzare entrambe le funzioni a seconda delle necessità. Sia che vengano usati come playout normale per i canali o come disaster recovery.

Come ha visto il Vision Broadcast in questi due giorni?

È interessante. Leading vanta un ampio spettro di clienti che non sono solo quelli legati al broadcast. Ho incontrato diverse persone. Ed è interessante chiacchierare anche se queste persone non fanno parte proprio del nostro mondo. Ma c’è un’evoluzione in atto: sempre più aziende che sono legate al mondo audio video Pro si stanno approcciando a quelli che sono i nostri prodotti broadcast. Interessante e secondo me da rifare nel tempo.

Parlando invece di progetti e sistemi che vi riguardano?

Ce ne sono diversi in divenire, alcuni in essere. Altri già completati, se vogliamo. In modo particolare mi piace ricordare quello che abbiamo fatto in collaborazione con EI Towers e anche con Delta 3, per la Lega Calcio, dove ci occupiamo della ricezione e della ritrasmissione di tutti i segnali per il calcio in Italia, gestiti su una piattaforma che è totalmente IP.

 

 

IL VISION BROADCAST VISTO DA: FRANCESCO DONATO – EMG GRAVITY MEDIA ITALIA

Francesco Donato è il CTO di EMG Gravity Media Italia. Le sue competenze ricoprono quindi tutte le operazioni relative ai progetti e ai sistemi di produzione delle diverse attività delle strutture attive del gruppo, in Italia. In passato ha ricoperto, tra l’altro, anche importanti incarichi in Sky Italia e Sky Germania, come Vice-President, con competenze per Broadcast e Production.

INTERVISTA A FRANCESCO DONATO – EMG GRAVITY MEDIA ITALIA

Francesco Donato di MG Gravity Media Italia, cosa ne pensa dell’evento Vision Broadcast? Che tipo di approccio ha avuto?

Bella combinazione tra gli ambienti audio e video, sempre più legati nel mondo del broadcast. Peraltro, assistere all’evento in casa Leading è sempre interessante perché le presentazioni sono mirate e ben presidiate dal punto di vista della preparazione. Per cui, soddisfazione generale per quello che ho visto e per quella che è stata la scelta delle soluzioni e dei marchi rappresentati.

Quali sono i brand che ha apprezzato di più?

Stavo guardando un po’ di cose, ce ne sono diverse. Ho visto delle cose interessanti in particolare, nell’ambito dei display. Leading si sta muovendo particolarmente bene in quello specifico segmento di mercato. Parlo dei ledwall, piuttosto che di soluzioni particolari come quella del ledwall pieghevole, che mi è piaciuto molto.

Parliamo di progetti e produzioni sulle quali state lavorando. C’è qualcosa che si può annunciare?

Siamo ripartiti con la stagione della produzione, per cui è chiaro che siamo nel pieno del nostro periodo lavorativo. Progetti? Beh, progetti ce ne sono sempre e sicuramente a breve qualche notizia vi daremo. Ma ancora non sono in grado di specificare di cosa si tratta. Però, stiamo lavorando su dei nuovi progetti.

Evoluzione tecnologica all’interno della vostra struttura?

Allora, noi siamo in una fase di transizione. Ovviamente vanno fatti i conti con quelle che sono le dinamiche di mercato che, in questo momento, non ti danno tantissimo spazio per pensare agli investimenti. Sicuramente la nostra fase di transizione verso il dominio dell’IP è già iniziata da diversi anni. Stiamo continuando su quella strada. Abbiamo già delle soluzioni full-IP che abbiamo utilizzato e continuiamo a utilizzare, come ad esempio, per le ultime Olimpiadi, che sono state presidiate con soluzioni IP. Abbiamo lavorato per Euro 2024. Insomma, ci siamo ed è un’area ben presidiata.

 

 

VISION BROADCAST – IL POTENZIALE DELLA ALLYN: MAURIZIO MAROLI

La Allyn è una delle aziende storiche del settore in Italia. Da qualche anno è entrata a far parte del gruppo Leading. In questa nuova posizione, ha aumentato le proprie capacità propositive, potendo oggi contare su una più solida struttura e su un più ampio know-how che le consente di poter affrontare progetti anche complessi ed impegnativi, da tutti i punti di vista, come sottolinea anche Maurizio Maroli, manager dell’azienda.

 

Evento organizzato dal gruppo Leading e da Allyn. Cosa avete presentato? Quali sono state le principali novità?

Diciamo che noi abbiamo partecipato a questo evento con i prodotti che trattiamo da tempo e parliamo di Image Communications, parliamo di Interra, parliamo di diversi brand con i quali stiamo lavorando e con i quali pensiamo di lavorare sempre meglio in futuro. Si sta solidificando la nostra partnership con Leading Technologies qui di Monza ed è una partnership ormai…

È un’attività di gruppo?

Un’attività di gruppo esattamente.

Che sinergia ha consentito di sviluppare? Quali sono i plus che vengono fuori da questa sinergia?

Leading da anni è concentrata molto sul mercato broadcast audio; mentre Allyn più sulla parte video. Per cui questa integrazione ci permette di portare a termine lavori anche complessi e interessanti, come abbiamo dimostrato negli ultimi anni. Stiamo lavorando su nuove acquisizioni di distribuzione di prodotti, nuove condizioni per essere presenti sul mercato e, a breve, sicuramente potremo far vedere quale sarà il nostro effort sul mercato.Spero che questa sinergia funzioni sempre più efficacemente. In questo momento coprite comunque tutta la penisola per le esigenze di system integration e sul territorio italiano e non solo.

Quali sono i plus che potete offrire al mercato grazie a questa sinergia di gruppo tra il team Allyn e il team Leading, con le rispettive competenze?

È sicuramente questa integrazione che ci permette di affrontare progetti complessi derivanti dal nostro skill video e dallo skill che ha Leading Technologies nel mondo dell’audio e audio broadcast, e offrire ai clienti una soluzione totale, chiavi in mano di progetti anche complessi.

 

 

 

IL VISION BROADCAST VISTO DA: MARCO PELLEGRINATO – MFE – MEDIASET

Intervista a Marco Pellegrinato – Standard Innovation Advisor del gruppo MFE – Mediaset.

Dal tuo punto di vista, ovviamente le tecnologie sono il riferimento più importante della tua attività. Il Vision Broadcast organizzato da Leading, al quale stai presenziando, che tipo di input ti ha dato?

Beh, innanzitutto devo dire che il broadcasting è diventato un po’ la pecora nera. Si vede sempre di meno in questo mondo multimediale digitale. Il broadcasting ancora si difende avendo degli eventi come questo dedicati al broadcasting. Io sono molto contento di questo. Devo ringraziare sia Giuseppe che Marco; Giuseppe perché questo mestiere lo fa da direi 60 anni; Marco perché invece da un po’ meno lo fa con grande passione.

Ben venga perché questo, come hai detto giustamente, è un Vision Broadcast. Quindi c’è dentro il mondo audiovisivo e c’è molto audio, perché oggi Leading Technology spazia su più tecnologie. Compreso il lighting. Ma viene da esperienze prettamente audio. E di questo ne va reso onore. Perché provare a ascoltare la televisione senza i suoni è tutta un’altra cosa. Quindi audio e video insieme sono preziosi.

Sulle Tecnologie Presentate al Vision Broadcast

Quali tecnologie hai visto qui?

Le tecnologie viste oggi non sono più molto hardware, sono piuttosto software. A parte alcuni elementi come per esempio i pannelli. Questa società italiana che fa questi pannelli fono-assorbenti di tutte le dimensioni e di tutte le fogge. Effettivamente ho provato a capire e funzionano molto bene. Soprattutto nei locali molto rumorosi. Hanno un’assorbenza veramente elevata.

Poi tra gli elementi proprio ancora fisici, cioè hardware, (io nasco dal mondo audio), i mixer Calrec che, ricordo moltissimi anni fa facevano solo microfoni. Oggi evidentemente, nel mondo digitale puoi prendere in considerazione di fare l’intera catena, tra cui i mixer. Ed effettivamente sono gioielli, perché erano già dei gioielli quando facevano i microfoni. Considero che oggi lo siano anche in termini di funzionalità e non solo di qualità del processo digitale.

Una cosa che mi ha incuriosito sono i tentativi di utilizzare l’intelligenza artificiale per fare sottotitolazione in tempo reale di eventi, (parlo di eventi broadcast), con aziende che effettivamente stanno mettendo a segno tutta una serie di sviluppi software per portare a persone non udenti, la trascrizione puntuale del parlato con la distinzione di vari oratori all’interno della scena. Ecco, queste sono le cose che ho visto in questa presenza oggi.

Sul Futuro del Settore

Per la tua posizione, visto che poi partecipi anche a molti eventi sia nazionali che internazionali oltre che tavoli di lavoro, come sta proseguendo l’evoluzione tecnologica nel nostro settore? Cosa bisogna aspettarsi e dove stiamo andando per i prossimi anni, per il prossimo futuro?

Io ho visto uno spostamento di paradigma dal comprare prodotti e farsi la soluzione in casa a comprare le soluzioni complete. Oggi, chi poi deve usufruire delle tecnologie, quindi il broadcaster, è molto più impegnato a fare il suo mestiere di editore, piuttosto che avere strutture tecnologiche fatte in casa. Sia per una questione di costi, ma sia perché in realtà fare sistema vuol dire anche allestirlo, metterlo in funzione, manutenzione. E quindi sono costi elevati che oggi invece il broadcaster, preferisce comprare fuori.

Ecco, questo meccanismo di outsourcing che non significa dare ad altri le proprie competenze, le proprie operazioni, ma fare in modo che le operazioni siano fondate su soluzioni integrate con processi manutentivi, di sviluppo del software, perché oggi il software è praticamente il motore di tutto il workflow di produzione. E quindi vedo questo spostamento di paradigma dove chi fornisce soluzioni integrate e con ovvia copertura di manutenzione eccetera, oggi è un po’ più vincente. E quindi largo agli integratori di soluzioni, piuttosto che ai box-mover che c’erano fino a qualche decennio fa.

 

 

IL VISION BROADCAST VISTO DA WILLIAM GASTALDELLI – MEDIASET

William Gastaldelli, responsabile per il supporto tecnico negli studi, ogni giorno ha a che fare con la manutenzione di vari apparati. Quindi, per la posizione che ricopre, ha modo di apprezzare al meglio qualità e affidabilità delle tecnologie integrate nel processo di produzione del gruppo Mediaset.

Come sta evolvendo la tecnologia oggi per ciò che ti riguarda? Quali sono i plus che apporta nella tua attività?

Ma la tecnologia sicuramente ha un ruolo fondamentale nel nostro campo, nel nostro lavoro. Quindi siamo sempre alla ricerca di prodotti nuovi e innovativi che possono soddisfare le esigenze di produzione ed essere al passo coi tempi e quindi col mercato stesso. Attualmente abbiamo visto nella giornata di oggi le soluzioni Calrec, molto interessanti sia per la parte relativa alla modularità del sistema. Molto interessante anche la parte Cloud che sarà sicuramente da approfondire.

Per ciò che riguarda Calrec, oggi abbiamo l’anteprima nazionale dell’ARGO M. Hai visto un’approfondita presentazione, cosa ti ha colpito di questo prodotto?

Ma allora, di sicuro le dimensioni che penso siano il gioco forza del sistema sulle due o tre unità. Molto, molto interessante, la possibilità appunto di farlo lavorare sia in modalità standalone che in modalità condivisa, con i moduli aggiuntivi dove sostanzialmente diventa un gateway a tutti gli effetti. Quindi può andare a operare e rendere disponibili le proprie sorgenti a tutto l’ecosistema.

Essendo un prodotto che è basato sullo standard 2110, per voi che avete un’infrastruttura 2110, quindi con i vari campus sia i due di Roma che Milano, a livello operativo questo che potenzialità vi offre?

Beh, assolutamente da valutare perché si integrerebbe perfettamente all’interno del nostro sistema. Le potenzialità abbiamo visto sono molto molto elevate, poi chiaramente è tutto da provare come potrebbe essere integrato.

Cosa potrebbe offrirvi di più rispetto a quello che avete già oggi? Come lo vedresti integrato?

Di sicuro, da una parte l’interazione con più superfici di controllo e la possibilità di seguire più studi simultaneamente, con poche unità rack, è molto interessante. Anche per avere delle possibilità di gestione da una regia piuttosto che da un’altra. Cosa che da noi ormai sta diventando abbastanza all’ordine del giorno quella di far diventare le regie molto più modulabili.

Si è parlato alcune volte della possibilità di gestire degli studi dalle regie di Roma su Milano o viceversa. Mi sembra che questo rimanga un concetto un po’ forse troppo futuristico. Ma però questo non esclude che effettivamente per quella che è la vostra infrastruttura, in caso di un disaster recovery, di un’esigenza di backup, sia comunque possibile almeno per determinati tipi di produzioni, poter gestire uno studio di Roma con la regia di Milano e viceversa?

Sarebbe sicuramente interessante eseguire dei test funzionali su questa base.

Per il futuro cosa ti aspetti ancora da questo tipo di tecnologie?

Ma onestamente non lo so perché ogni anno vengo stupito sempre di più da tutte le innovazioni che avvengono.

Cos’altro hai apprezzato in questo evento del Vision Broadcast?

Ma sicuramente il rivedere molte persone a me affini, tutte nello stesso posto ed è un ottimo momento anche e soprattutto, per avere una sorta di post-IBC. Quindi avere la possibilità di replicare, quello che si è visto nelle fiere, ad altri colleghi che non hanno avuto la possibilità di intervenire.

 

 

SISTEMA FERNCAST: LA SOLUZIONE SOFTWARE COMPLETA PER L’ELABORAZIONE AUDIO

 

FernCast è un’azienda tedesca che ha sviluppato un innovativo sistema operativo basato su Linux specializzato nell’elaborazione e gestione audio professionale. Questo software versatile può essere installato su diverse piattaforme: server fisici, mini PC, sistemi Raspberry o può essere persino virtualizzato.

UN CODEC MULTICANALE COMPLETAMENTE SCALABILE

La potenza del sistema risiede nella sua architettura basata su “Pipes“, canali di elaborazione configurabili che permettono la gestione completa del flusso audio. Il numero di pipes disponibili dipende dalle licenze acquistate e dalla potenza della CPU utilizzata. Ogni pipe costituisce una catena di elaborazione dove l’utente può:

  • Selezionare la sorgente audio di ingresso
  • Applicare diversi tipi di processing
  • Modificare la frequenza di campionamento
  • Integrare Meter per il controllo del livello
  • Regolare il volume
  • Codificare il segnale in vari formati (MP3, AC, ecc.)
  • Definire la destinazione finale dell’audio

Il sistema può essere definito come un codec multicanale completamente scalabile, ma le sue funzionalità vanno ben oltre. Alcuni esempi di configurazione delle pipes includono:

  1. Acquisizione di uno streaming da internet, cambio della frequenza di campionamento, misurazione del livello tramite Meter, controllo del volume e invio verso una destinazione audio over IP A67 (il sistema supporta nativamente il protocollo A67)
  2. Ricezione di una sorgente audio over IP, processing del segnale, codifica in MP3 e streaming in SRT
  3. Elaborazione di file audio, processing e trasmissione tramite codec RTP

La versatilità del sistema permette la gestione simultanea di diverse situazioni con un unico server. Ogni pipe può essere configurata come ridondante di un’altra: in caso di problemi, la pipe difettosa viene automaticamente disattivata e sostituita dalla successiva, garantendo una ridondanza completa ed efficiente. È possibile configurare sistemi con server ridondanti che gestiscono multiple pipes (ad esempio, otto codec in un server con un secondo server di backup).

FERPORT: LA MIGLIORE SOLUZIONE PORTATILE PER CONTRIBUZIONI ESTERNE

Il FerPort rappresenta l’applicazione pratica del software FernCast in un prodotto completo. Basato su un Raspberry, questo dispositivo portatile utilizza il software FernCast (chiamato AAM) programmato specificamente per gestire le comunicazioni da esterni.

Le caratteristiche principali del FerPort includono:

  • Supporto per tre cuffie simultanee (tre speaker/giornalisti)
  • Controllo indipendente del volume per:
    • Il proprio ascolto
    • L’ascolto dello speaker adiacente
    • Il ritorno da studio
  • Collegamento immediato allo studio tramite interfaccia web
  • Registrazione di file locali e riproduzione diretta dal dispositivo
  • Possibilità di registrare contenuti e caricarli su FTP per renderli disponibili in studio

Il sistema offre quindi una soluzione completa per produzioni professionali, permettendo di andare in onda con un semplice click o di preparare servizi da casa per poi inviarli direttamente allo studio.

TARGET E APPLICAZIONI

Il portfolio di utilizzi del sistema FernCast è praticamente illimitato. I principali ambiti di applicazione includono:

  • Radio che necessitano di sistemi per contribuzioni da esterni
  • Professionisti che cercano una soluzione facile per le proprie produzioni
  • Mezzi mobili che devono collegarsi a server SIP di grandi broadcaster (Sky, Rai, Mediaset)
  • Processing massivo di file audio

La difficoltà nel definire un target specifico deriva proprio dalla versatilità estrema del prodotto. Il team di sviluppo, composto da programmatori specializzati, offre inoltre un servizio di personalizzazione rapida: ogni nuova richiesta può essere implementata per rendere il sistema ancora più efficiente e adatto alle esigenze specifiche del cliente.

Il sistema FernCast rappresenta quindi una soluzione dove il limite è dato solo dall’immaginazione dell’utilizzatore, con la garanzia di un supporto tecnico pronto a sviluppare nuove funzionalità su richiesta.

 

 

 

IL VISION BROADCAST VISTO DA CLAUDIO ASTORRI

Claudio Astorri, consulente ed esperto di format radiofonici, ci fornisce la sua visione dell’evento organizzato da Leading e Allyn.

 

Intervista a Claudia Astorri – Vision Broadcast 2024

Qual è la tua impressione del Vision Broadcast in questi due giorni?

Se Leading Technologies aveva davvero l’intenzione e la volontà di mostrare e di comunicare il suo rinnovato interesse per il broadcast, beh, ce l’ha proprio dimostrato sul campo. Diciamo che sono stati due giorni entusiasmanti con tantissime presentazioni che riguardano naturalmente la radio e la televisione, ma soprattutto tanta competenza. Quindi presentazioni, ma con le illustrazioni delle caratteristiche, con la possibilità di fare domande, di raccogliere tips dagli esperti, in un clima molto sereno e allo stesso tempo concentrato sugli interessi nella produzione. Sia da parte delle radio che delle televisioni. Un ambiente estremamente accogliente. Leading Technologies è davvero un’eccellenza anche proprio, nell’accogliere le persone: ci siamo sentiti coccolati sicuramente dalla struttura.

Quindi io non posso che essere entusiasta di due giorni investiti qui e torno con tante nuove consapevolezze. Torno anche con, ad esempio, l’innamoramento per Calrec, questo sistema, come dire, di regia sofisticata e complessa che ha anche delle appendici radiofoniche interessanti. Mi ha veramente sorpreso.

Con la tua lunga esperienza di decenni di radio, quali sono gli altri prodotti o brand che ti hanno particolarmente conquistato?

Allora, sicuramente un ritorno. Nel senso che c’è un accordo commerciale – mi risulta – tra Leading Technologies e RCS, quindi c’era anche lo stand di Radio Computing Services con Selector, con Zetta e con tutti i prodotti della società numero uno al mondo nel software per la radio. Insomma, mi ha fatto piacere qui rivedere Linea, GSelector, NexGen. Mi ha fatto piacere vedere i ragazzi del team di sviluppo di questi software molto molto importanti…

… di cui tu sei stato precursore in Italia in qualche modo, prima ancora come utilizzatore, sin dall’88 per RTL 102.5.

Si, poi mi hanno chiesto di rappresentare RCS in Italia per un lungo periodo. E quindi mi ha fatto piacere rivederli. Vedo che hanno molta innovazione. La cosa che mi ha fatto veramente piacere notare è che anche RCS, in questo clima di generale innovazione che abbiamo respirato al Vision Broadcast, ha una sua parte significativa nei sistemi on-air.

E poi ci sono anche cose apparentemente più semplici che mi hanno colpito – semplici si fa per dire – perché poi l’innovazione tecnologica, va rispettata tutta.

FernCast, ad esempio, questo sistema che mi sembra quasi una matrice audio. Per cui tu puoi prendere una tipologia di audio e farla uscire nel modo che vuoi. Caspita, una flessibilità davvero… È multicodec, assolutamente! Quindi mi ha molto colpito anche per la sua semplicità. Queste sono le innovazioni che semplificano la vita di chi opera in un sistema così complesso. Beh, credo che vadano ben dette, vadano anche un attimino apprezzate e sottolineate.

E quindi davvero due giorni molto intensi. Complimenti a Leading Technologies e aspetto il prossimo Vision Broadcast sicuramente!

 

 

L’OFFERTA AJA E LA PARTNERSHIP CON LEADING E ALLYN

Aja, in occasione del Vision Broadcast, ha presentato gli ultimi prodotti che abbiamo avuto modo di apprezzare anche nel corso degli ultimi expo internazionali, come lo stesso IBC. La partnership in essere con Leading e Allyn, continua a produrre ottimi risultati, sia in termini di soddisfazione dei clienti, che di qualità dei sistemi realizzati dalle due aziende, come evidenziato da Marco Setti, distributore ufficiale dei prodotti Aja in Italia.

 

Ci parli del rapporto tra Allyn e AJA Video System?

Allyn è un partner fondamentale per AJA Video System in Italia. Lavoriamo con loro da diverso tempo su tutta una serie di progetti di integrazione vari. Insieme forniamo impianti e sistemi ai loro clienti per soddisfare specifiche esigenze tecniche.

Quali sono i prodotti da evidenziare, soprattutto quelli presentati al recente?

Sicuramente quello su cui si è posta maggiormente l’attenzione è la KONA IP25, uno dei nuovi prodotti che AJA ha introdotto nella linea delle apparecchiature per questi protocolli e flussi di lavoro IP. Nello specifico, questa scheda è dotata di connessioni SFP a 10-25 Gb al secondo e supporta flussi bidirezionali fino all’Ultra HD con piena compatibilità con tutti gli standard SMPTE 2110 e 2022-7.

Quali sono le caratteristiche distintive di questa scheda?

La scheda è caratterizzata dalla particolarità di avere un’interfaccia molto semplice, per cui l’utente potrà interagire e selezionare tutta una serie di parametri in maniera intuitiva. Inoltre, si interfaccia perfettamente con le applicazioni tradizionali utilizzate in ambito post-produzione, garantendo una massima integrazione.

Ci sono funzionalità che facilitano la transizione verso le tecnologie IP?

Assolutamente sì. La scheda ha la possibilità di interfacciarsi anche con altri convertitori AJA già esistenti a catalogo, e questo permetterà una sorta di bridge tra il tradizionale mondo video e il nuovo mondo IP. Questo semplifica molti processi di transizione che in questo momento sono in atto, dal convenzionale sistema basato su cavi SDI verso le nuove tecnologie IP.

Qual è la tua considerazione sull’evento Vision Broadcast?

È stato sicuramente interessante essere presenti e poter incontrare tanti clienti. Abbiamo avuto la possibilità di incontrare le persone di Allyn, ma anche di Leading Technologies con cui lavoriamo su numerosi progetti in Italia. Penso che l’esito di queste giornate sia stato estremamente positivo, a giudicare anche dall’elevato numero di partecipanti intervenuti.

 

 

 

 

 

VISION BROADCAST – VALERIO SIBILLLA – LEADING TECNOLOGIES

Valerio Sibilla è il responsabile della nuova Divisione LT Software della Leading. Una struttura creata appositamente per gestire prodotti che hanno una significativa valenza basata sul software o, sviluppare soluzioni su misura per particolari esigenze e richieste dei clienti. E i primi mesi di attività hanno già decretato un buon successo di questa nuova entità operativa. Per il Vision Broadcast, per presentare le attività della Divisione Software, sono stati definiti tre principali corner, ciascuno dedicato a specifiche esigenze di mercato nel settore broadcast e del multimediale.

CORNER 1: SOLUZIONI PER RADIO DI MEDIO-ALTO LIVELLO

La prima proposizione si compone della suite RCS, all’interno della quale è previsto Zetta come sistema di playout e G-Selector, lo storico sistema di schedulazione derivante dal software Selector. Aquira è invece il software dedicato alla programmazione pubblicitaria. A questi si aggiungono una serie di applicazioni, soprattutto in Cloud, che consentono di allargare il campo di utenza dei radioascoltatori.

Insieme alla suite RCS, nel corner è presente anche Wheatstone, integrata con RCS attraverso un modulo che consente il dialogo tra il mixer e i sistemi di playout. Completano l’offerta le schede audio Marian, disponibili in versione interna o esterna, che lavorano in tutte le modalità: analogico, digitale oppure IP.

CORNER 2: SOLUZIONI PER RADIO DI MEDIO-PICCOLO LIVELLO

Il secondo corner è rivolto a stazioni con investimenti più contenuti. Si tratta di una soluzione che affianca quella di RCS, Wheatstone e Marian, offrendo prodotti leggermente diversi ma con funzionalità simili.

Nello specifico, la soluzione prevede Relacart come mixer audio, un prodotto molto smart e semplice, con numerose funzionalità e facile da utilizzare. Questo è affiancato da ProppFrexx, un software storico sviluppato in Germania che permette di gestire una radio con estrema semplicità.

Il corner include anche News Boss, una Newsroom molto utile per la realizzazione di notiziari e per la gestione di feed verso l’esterno, come siti internet o emittenti televisive.

CORNER 3: LT SOFTWARE – LEADING TECHNOLOGY SOFTWARE

Quest’area è dedicata allo sviluppo di soluzioni personalizzate in base alle specifiche richieste dei clienti. Frutto dell’esperienza pluriennale nel mondo del software, in particolare nella multimedialità e nello sviluppo di software per radio e TV, questa divisione ha realizzato nell’ultimo anno e mezzo una serie di prodotti dove la componente principale è la multimedialità, non limitandosi al mercato broadcast.

Tra i prodotti sviluppati si distingue Hermes, un applicativo sviluppato come Digital Signage per alimentare una serie di video utilizzando Android come player. Questa soluzione può funzionare su qualsiasi tipo di televisione, riscuotendo un discreto interesse per la sua semplicità.

Altri applicativi sono in corso di sviluppo, tra cui un Media Server che verrà rilasciato nel corso del 2025. Questo applicativo permetterà agli utenti di installare il software e registrare o mandare in play segnali audio o video in maniera molto semplice e immediata, con varie funzionalità che verrnno ulteriormente sviluppate negli anni successivi.

 

 

VISON BROADCAST: LE SOLUZIONI NETGEAR PER L’AV E PER IL BROADCAST

NetGear ha presentato le proprie soluzioni dedicate al mondo AV, commercializzate con il brand NetGear AV. Si tratta di switch specificamente ingegnerizzati per applicazioni audio-video e per il settore broadcast.

 

 

SOLUZIONI AV-OVER-IP E BROADCAST DI NETGEAR

L’azienda ha fatto il suo ingresso in questo mercato nel 2016. Inizialmente, i riferimenti all’audio-video erano limitati, ma grazie al feedback di System Integrator principalmente provenienti da Regno Unito e Stati Uniti, che segnalavano esigenze specifiche per le loro applicazioni, si è aperto un nuovo mondo di opportunità. A seguito di questa scoperta, il team PLM di NetGear, insieme ad altri brand, ha fondato un’alleanza internazionale denominata SDVOE, dando inizio allo sviluppo di soluzioni che hanno semplificato notevolmente il processo di installazione degli switch audio-video.

PRODOTTI PRESENTATI

Tra i prodotti presentati figurano:

  • Le serie M4250 ed M4350, che supportano il protocollo SMPTE 2110 per il broadcast
  • Business Router di NetGear
  • La soluzione Engage, che funge da controller centralizzato per l’installazione di impianti audio-video completi
  • Access Point WiFi 7

TARGET DI MERCATO

Queste soluzioni sono rivolte principalmente a:

  • Installatori e System Integrator specializzati in ambito audio-video
  • Broadcaster e tutte le emittenti radio e televisive, particolarmente per i prodotti che supportano il protocollo SMPTE 2110

 

 

IL VISION BROADCAST VISTO DA PAOLO SCILLIERI – ERRECIESSE GROUP

Paolo Scillieri è responsabile tecnico della divisione audio per la Errecisse Group, azienda che si è specializzata nell’offrire servizi con OB Van di medie o piccole dimensioni, che rappresentano poi anche la maggior delle richieste quotidiane dei diversi network.

Cosa hai apprezzato dei vari prodotti presentati in occasione del Vision Broadcast?

Ho apprezzato molte realtà che sono rappresentate qui in questa giornata. In particolare ho apprezzato la parte di Calrec dove ho rivisto l’Argo M, dopo averlo visto all’IBC 2024. Ho apprezzato FernCast che propone la sua soluzione software di codec SIP e non solo.

Lo stand Sonifex, dove ho visto la nuova postazione commento singola. Ho parlato con l’ingegnere che mi ha illustrato i dettagli.. Sono stato anche da Neutrik che mi ha illustrato, (oltre a un prodotto del quale ho chiesto informazioni), anche alcuni nuovi connettori nuovi per l’RJ45, molto interessanti.

Parlando di Argo M, che probabilmente è il prodotto che forse ti ha incuriosito di più, quali sono i punti di forza secondo te?

I punti di forza dell’Argo M sono le ridotte dimensioni, soprattutto nella versione 24 fader che risulta molto compatto, quindi per un OB van è perfetto. Apprezzo anche la grande potenza di elaborazione audio perché, comunque, è paragonabile al core più piccolo degli Argo più grandi. E anche la flessibilità di utilizzo. Anche la versione 36 fader ha tre bancate da 12 con tre monitor. Ognuno dei monitor fa tutto quello che fanno gli altri. Quindi anche in un OB van dove gli spazi sono ridotti, il fonico non ha bisogno di essere seduto per forza in mezzo al mixer per usarlo tutto, ma si può usare anche in maniera molto flessibile, all’interno degli spazi ridotti di una regia mobile di medie dimensioni.

A livello operativo?

A livello operativo, assomiglia in tutto e per tutto agli Argo più grandi, avendo ridotto un pochino gli spazi ma non le potenzialità. Il software è veramente ben costruito. Si vede che è di nuova generazione e sembra rispondere in maniera ottimale a tutte le esigenze delle produzioni sia di medie che grandi dimensioni.

Entrando nella parte video, cosa hai potuto approfondire?

Nella parte video ho chiesto dei dettagli sulle nuove famiglie di Panasonic PTZ, perché uno dei nostri clienti, un broadcaster italiano, ha attualmente messo nei capitolati tecnici di quest’anno l’utilizzo di tre camere, in particolare di cui una PTZ. In questo modo abbiamo l’esigenza di avere un’immagine del tutto e per tutto paragonabile a quella delle nostre camere broadcast della Grass Valley in particolare, ma integrano sensori e corpo macchina sicuramente più grandi di delle PTZ. Quindi abbiamo la necessità di avere qualcosa di comparabile.

Che modello hai avuto modo di testare?

Credo si chiami AW50E.

La prima impressione?

È nella metà diciamo della fascia di prezzo di qualità di Panasonic, ma sembra molto bella. È molto compatta e molto leggera. Quindi anche per un utilizzo come il nostro fuori sede, quindi in esterna, allo stadio, nel doverla movimentare, sembra molto valida. Anche perché poi nella postazione commentatore c’è pochissimo spazio.

Entrando nel dettaglio di altri prodotti che hai avuto modo di vedere?

ho parlato ancora con l’ingegnere di FernCast che propone una soluzione software di encoding e decoding audio. È una soluzione software che gira su hardware generico, in macchina virtuale basata su Linux, quindi molto affidabile.

Per quanto il prodotto sia destinato anche alle radio (per l’emissione di segnali radiofonici), a me interesserebbe per potermi interfacciare con i broadcaster per lo scambio di segnali N-1 e coordinamenti dallo stadio allo studio. È una cosa che attualmente si fa in SIP, che è uno standard di audio over IP su linea internet. Attualmente ci sono degli hardware dedicati con pochi canali disponibili. Banalmente, essendo un OB van, io guardo anche gli spazi: in due unità rack normalmente ci stanno due audio IN, due audio OUT. In questo caso invece, in un’unità rack ci si può far entrare credo centinaia di ingressi e uscite audio. Quindi sarebbe molto conveniente e pratico, anche in uno spazio contenuto come quello di un OB Van.

 

 

 

VISION BROADCAST: GIUSEPPE PORRO

Il Vision Broadcast, secondo Giuseppe Porro, Presidente Leading Technolgies.

Alla conclusione di questa edizione del Vision Broadcast. È il momento di fare un consuntivo. Dal tuo punto di vista, come hai visto questo evento?

Per la verità non pensavo di avere avuto un grande successo come è avvenuto. E mi ha meravigliato che già dal primo giorno, all’apertura alle 9:30, avevamo già qua parecchie persone. Devo dire che sono veramente soddisfatto, non mi sarei mai aspettato un successo così. E persone molto competenti, interessanti che sono venute e che hanno apprezzato quello che noi abbiamo allestito. Noi abbiamo cercato di dare il miglior confort possibile, perché era la prima volta che ci concentravamo solo sul settore broadcast particolare e, con l’unione delle due aziende, cioè Allyn e Leading.

Il gruppo in primo piano, per la prima volta?

Per la prima volta, sì. Anche prima lo eravamo. Però non ci siamo mai presentati a un evento in maniera così determinata e associati.

Volendo dare un giudizio su quello che, secondo te, è stato il punto di maggior successo, il plus dell’evento?

Beh, il plus dell’evento sicuramente è stata l’offerta Calrec che devo dire, ha colpito tutti perché Daniele ha veramente allestito uno studio completo, bellissimo. E con la sua grande competenza ha illustrato ha soddisfatto tutti i clienti, che sono stati molto attenti e felicissimi di questo.

Ma, abbiamo presentato un po’ tutto. Ad esempio Allyn, con Imagine Communications, Aspera e con tutti gli altri marchi. Loro hanno fatto una presentazione indiscutibilmente eccezionale e di cui io sono veramente soddisfatto, perché ritengo Allyn un fiore all’occhiello, per Leading.

Quindi un evento da ripetere?

Indubbiamente. Visto quello che noi abbiamo fatto in questa edizione, sicuramente la prossima, (che sarà il prossimo anno logicamente), sarà ancora più importante. D’altronde questo ce la dovevamo aspettare perché per la prima volta, con questo evento, ci siamo concentrati su un mercato in particolare. Non era dispersivo. Ma poi faremo anche un evento per l’installazione. Ma a parte. Cioè due cose diverse.

Cosa cambieresti per una prossima edizione?

Direi niente. Io sono soddisfatto e credo che anche i clienti, i tecnici e tutte le persone che sono venute, sono rimasti soddisfatti di come ci siamo organizzati, di come era tutto era presentato in modo molto chiaro. E oltretutto, anche la partecipazione di nuove aziende che abbiamo acquisito, come RCS. È la prima volta che ci presentiamo con le sue soluzioni software. E devo dire che anche in questo caso, abbiamo avuto un bel successo.

Devo confermare che diversi soggetti intervistati, hanno effettivamente voluto esplicitare questo fatto di sentirsi in qualche modo particolarmente ben accolti e coccolati. Anche in questa occasione, queste sono state manifestazioni e dichiarazioni spontanee.

Per questo dobbiamo dire grazie a Laura e a Raffaella che sono state veramente due ospiti che hanno accolto del migliore dei modi tutti, sempre a disposizione, e hanno veramente fatto una cosa notevole, devo dire. Cioè che ha completato, ha completato il successo dell’evento.