In ordine cronologico, quali sono i progetti pianificati a breve e a medio termine?
Dobbiamo affrontare tutto nei prossimi due anni. Su alcuni progetti siamo piรน avanti, mentre su altri siamo in una fase di maturitร meno avanzata.
Sicuramente il progetto del Playout รจ quello che stiamo affrontando in maniera piรน immediata, insieme alle tematiche di trasformazione del processo produttivo e, in particolar modo, la trasformazione verso la tecnologia IP.
Lโarea di Playout vede oggi due differenti location: il TOC di Segrate e quella di Cologno Monzese. Nel prossimo futuro รจ prevista una concentrazione di queste due aree?
Qui lโobiettivo รจ quello di mantenere una ricerca continua verso l’efficienza e la standardizzazione. Ciรฒ porterร ad avere, all’interno del campus di Cologno Monzese, la sede principale del gruppo e la totalitร della capacitร di emissione. Il centro di Segrate invece, rimane estremamente importante. Qui andremo a trasferire alcune delle principali attivitร che vengono oggi delegate allโoperatore di rete; come ad esempio la centrale video, che รจ un altro dei progetti importanti che affronteremo nei prossimi mesi. Oltretutto, Segrate manterrร anche un ruolo estremamente importante: sarร il disaster recovery di tutta la nostra area logistica e di trasmissione del segnale, su tutte le piattaforme.
Quindi, tutti i Playout saranno allocati al Campus di Cologno Monzese, con il disaster recovery a Segrate?
Si, saranno presenti nel campus di Cologno, con il backup su Segrate.
Anche sulle infrastrutture siete molto avanti, guardando anche al vostro progetto in fase di realizzazione che riguarda lโintegrazione IP, con la relativa connessione di tutti i campus.
Che tempi vi siete dati anche per il progetto relativo all’infrastruttura IP?
La conversione della nostra capacitร produttiva in IP, รจ un progetto che stiamo perseguendo giร da qualche anno รจ che ci vedrร impegnati per convertire l’intero ecosistema del gruppo verso questa tecnologia. Diciamo che piรน che una ricerca di efficienza verso i costi produttivi, penso che sia una necessitร dettata dai tempi: quella di poter operare con grande flessibilitร tra le varie sedi. Quindi, la possibilitร di poter collegare regie e studi, a prescindere da quella che puรฒ essere la localizzazioneย delle troupe produttive o delle risorse artistiche. Il nostro obiettivo non รจ l’efficienza di costo, ma la flessibilitร produttiva.
Per ciรฒ che riguarda la conversione degli studi in IP, a che punto siete e quali sono i tempi per gli ulteriori sviluppi?
Sul tema della conversione dei nostri centri di produzione siamo abbastanza avanti. Roma, il centro di produzione del Palatino (che ospita principalmente il TG5), รจ completato.
Per lโElios, che vede la maggior parte della produzione dโintrattenimento, ci siamo dotati di due IP Van totalmente basati su tecnologia IP. Per Cologno Monzese stiamo completando le regie, sempre basate sulla tecnologia IP. Contiamo di completare tutto il centro di produzione entro il 2021.
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LโIP VAN 19ย rappresenta (anche a livello europeo e forse mondiale), un primato tecnologico. ร un progetto importante che sicuramente ha introdotto nuove modalitร nel processo di produzione all’interno di Mediaset. Avete in qualche modo fatto delle valutazioni dellโefficientamento che ha apportato questo nuovo sistema?
Si, diciamo che la ricerca nella realizzazione dei due IP Van, che ad oggi sono disponibili alle produzioni del gruppo Mediaset, รจ stata un’esigenza piรน che una ricerca di efficienza, verso strumenti tecnologici che offrissero flessibilitร , anche a livello logistico.
Ci siamo concentrati non tanto sulla ricerca dell’efficienza e sul processo produttivo, quanto sulla capacitร del gruppo Mediaset dโinnovare strumenti come le regie mobili, senza dover dipendere dalla disponibilitร di questi strumenti sul mercato, ma potendo organizzare la propria capacitร produttiva completamente all’interno del gruppo.