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CINEMA E AUDIOVISIVO. ANICA: INDUSTRIA TORNA A CRESCERE E AUMENTA OCCUPAZIONE

CINEMA E AUDIOVISIVO. ANICA: INDUSTRIA TORNA A CRESCERE E AUMENTA OCCUPAZIONE

I dati sull’occupazione dell’industria dell’audiovisivo sono molto positivi, 180 mila i posti di lavoro complessivamente generati (+32% di nuove attivazioni nel 2021 – primi 9 mesi – rispetto al 2019; +77% rispetto al 2020), con forza lavoro più giovane, più qualificata, con più donne e più competenze digitali rispetto alle medie nazionali.

Questo è uno dei dati emersi (dalla relazione di Andrea Montanino di CDP Cassa Depositi e Prestiti) nel corso dell’incontro pubblico “La fabbrica delle immagini non si ferma. Le industrie cineaudiovisive al lavoro in un’Italia che vuole progredire” promosso al teatro Argentina di Roma dall’ANICA.

I benefici della crescita – prosegue la nota di ANICA – sono rilevanti perché, per ogni euro investito nell’audiovisivo, la produzione nell’insieme della nostra economia cresce del doppio (1,97 euro).

Il mercato e le istituzioni invocano il “Gioco di squadra per la rinascita del Cinema e dell’audiovisivo in Italia” durante l’incontro pubblico “La fabbrica delle immagini non si ferma. Le industrie cineaudiovisive al lavoro in un’Italia che vuole progredire”.

“Il cinema non si è fermato neanche durante la Seconda guerra mondiale, poi ha accompagnato il boom economico e visto nascere talenti. Noi dell’ANICA vogliamo fare gioco di squadra, la nostra conferenza si svolge durante la pandemia e la guerra in Ucraina e serve a misurarci con l’impatto di questi fatti su un’industria resiliente e consapevole. La successione di pandemia e guerra pone la necessità di risposte efficaci”, ha sottolineato il presidente di ANICA, Francesco Rutelli, nel corso della sua relazione introduttiva.

“Per noi, il valore nazionale di queste industrie potrà continuare a crescere, e a far progredire il nostro Paese, com’è avvenuto in momenti storici incancellabili come il Neorealismo o il ‘boom economico, solo con un grande gioco di squadra tra istituzioni, industrie consapevoli del proprio ruolo, la crescita dei prodotti con la moltiplicazione delle modalità di fruizione e una nuova ondata di talenti”, ha concluso.

Di “industria centrale che deve continuare a promuovere il talento e a mantenere profondità e ambizione” ha parlato il presidente del Consiglio Mario Draghi nel messaggio inviato alla giornata di confronto promossa da ANICA.

Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha sottolineato la strategicità del comparto per la ripartenza del Belpaese: “l’Italia è lo Stato che ha messo la cifra in assoluto più grande di tutti i Piani nazionali di resilienza: 7 miliardi per il mondo della cultura. È stato fatto un investimento molto forte sul cinema e l’audiovisivo che durerà diversi anni. Si incrociano, così, l’attrattività italiana, la bellezza del Paese e il sapere dei mestieri legati al cinema con delle politiche fiscali (come il tax credit) che stanno attraendo grandi investimenti. Il cinema e l’audiovisivo sono tra i settori principali che traineranno la crescita industriale italiana”.

Sull’importante questione della formazione è intervenuta Francesca Medolago Albani (Segretaria Generale ANICA e ANICA Academy), che ha evidenziato: “è evidente l’importanza del coinvolgimento diretto degli operatori dell’industry nella formazione specialistica; ANICA Academy è nata per questo, per far crescere quantità e qualità degli occupati nel settore e garantire ricambio generazionale, ponendo l’asticella in alto, alla ricerca dell’eccellenza”.

Dopo la mattinata, in cui sono intervenuti – oltre agli speaker programmati, che hanno raccontato complessità e varietà del settore –  il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il CEO della Motion Picture Association Charles Rivkin, il Commissario europeo Paolo Gentiloni, il Presidente della Commissione Affari Costituzionali al Parlamento europeo Antonio Tajani, i lavori del pomeriggio sono ripresi con il Sottosegretario al MiC Lucia Borgonzoni e la Sottosegretaria al MISE Anna Ascani. A seguire, fino alla chiusura dei lavori, parlamentari in rappresentanza di tutte le forze politiche delle commissioni cultura e attività produttive di entrambe le Camere alternati alle voci dell’industria, tra cui i Presidenti delle sei Unioni dell’ANICA e i rappresentanti di tutte le altre realtà della filiera, dagli autori agli esercenti, in una staffetta che ha rappresentato il gioco di squadra evocato lungo tutta la giornata.

Francesco Rutelli, Presidente dell’Anica

“La nostra conferenza si svolge durante la pandemia e la guerra in Ucraina e serve a misurarci con l’impatto di questi fatti su un’industria resiliente e consapevole.”

Francesca Medolago Albani Segretaria Generale ANICA e ANICA Academy)

“È evidente l’importanza del coinvolgimento diretto degli operatori dell’industry nella formazione specialistica; ANICA Academy è nata per questo, per far crescere quantità e qualità degli occupati nel settore e garantire ricambio generazionale, ponendo l’asticella in alto, alla ricerca dell’eccellenza”.

Il ministro della Cultura Dario Franceschini

“l’Italia è lo Stato che ha messo la cifra in assoluto più grande di tutti i Piani nazionali di resilienza: 7 miliardi per il mondo della cultura. È stato fatto un investimento molto forte sul cinema e l’audiovisivo che durerà diversi anni.

CARTONI: IN PRIMA LINEA PER LA SICUREZZA NEL MONDO PROFESSIONALE

Cartoni è stata presente al BSC Expo (7-9 Aprile 2022) presso il Battersea Evolution a Londra. Oltre alle novità presentate nei mesi scorsi, lo staff Cartoni ha messo a disposizione dei visitatori una parte del “line up” tecnologico che da quasi 90 anni rappresenta la più fine tecnologia italiana nel settore del cinema e della televisione.
Nonostante la pandemia, Cartoni ha continuato a sviluppare ed affinare i propri prodotti. Proprio la contingente situazione mondiale ha spinto l’Azienda romana a presentare al mercato la soluzione UV-C boxer. Uno speciale contenitore di dimensioni compatte, trasportabile, in grado di ospitare all’interno foto e cine camere, accessori e quant’altro abbia bisogno di essere decontaminato da virus e batteri. Ormai, nonostante tutte le precauzioni, il nostro mondo dovrà convivere con una situazione che necessita la massima attenzione sul set di ogni produzione.

L’UV-C BOXER è un presidio medico progettato per la sanificazione delle attrezzature audiovisive.
Le lampade UVC istallate nel BOXER sono state progettate e testate per irradiare una potenza dieci volte superiore alla soglia di efficacia per disinfettare la superficie di oggetti inseriti nella sua camera radiante.
La sperimentazione ha certificato l’eliminazione del 99,998% di microorganismi come batteri, virus e spore, inclusi il Coronavirus Covid 19.
Il BOXER ha 10 lampade Osram/Philips da 4watt, medical grade UV 9-watt, che irradiano una camera interamente coperta nelle sue 6 facce, da placche in alluminio specchiato per riflettere i raggi in tutte le direzioni e garantire l’irradiazione su ogni parte dell’oggetto da disinfettare. Per la completa sanificazione degli apparati collocati nel box, sono sufficienti solo 3 minuti di esposizione.
Il Boxer può essere alimentato a rete con tensione da 110V o 220V oppure a batteria.

SONY IN ANTEPRIMA HDC-F5500 C-MOS SUPER 35 4K

La manifestazione PSC Expo (British Society of Cinematographers) è stata scelta da Sony come palcoscenico europeo per mostrare la nuova camera HDC F5500. Una cine camera con sensore d’immagine CMOS Super 35 mm 4K global shutter.
La camera sarà disponibile in Europa proprio nelle prossime settimane.
Il modello HDC-F5500 parte dal successo e dai punti di forza della line-up HDC standard di settore ed è pensato come un potente strumento per coloro in cerca di espressività creativa e un look cinematografico, in un form factor e con un workflow da system camera.
Grazie all’effetto global shutter che previene le distorsioni rolling shutter e flash band, questa telecamera funziona perfettamente in condizioni di illuminazione impegnative, ad esempio nei concerti e in ambienti con laser LED in rapido movimento. Il sensore dell’immagine con tecnologia global shutter e profondità di campo ridotta è inoltre perfetto per gli studi live in combinazione con un sistema virtuale basato su videowall LED.
Per la prima volta in un sistema S35 mm, HDC-F5500 include il filtro ND a 8 step motorizzato delle macchine da presa cinematografiche digitali VENICE di Sony, controllabile localmente o da remoto, per una flessibilità operativa maggiore.
Un’altra caratteristica importante della nuova system camera è la sua ampia gamma di colori. Il supporto di BT.2020, S-Gamut3/S-Gamut3.cine e HLG migliora la creatività e il realismo e offre contenuti perfettamente coordinati con la scienza del colore inclusa nelle telecamere più popolari di Sony.
Dal punto di vista del workflow, HDC-F5500 si integra nel sistema di produzione IP Live di Sony mediante la serie HDCU-5500 ed è perfetta per la produzione remota grazie all’integrazione con l’adattatore di estensione IP HDCE-TX50. Le possibilità di integrazione semplice con un’ampia gamma di accessori permettono di usarla con semplicità nei workflow esistenti.
Il modello HDC-F5500 supporta inoltre la compatibilità completa con i pannelli telecomando di Sony per permettere ai tecnici video di eseguire shading e colorazione in diretta. HDC-F5500 è anche compatibile con il workflow SR Live for HDR esistente di Sony, con HLG ed S-Log3, che si sta affermando sul mercato globale come workflow per la produzione live HDR.
Al momento, il primo utilizzo del modello HDC-F5500 è pianificato per il mese di luglio, per il Montreux Jazz Festival che si terrà in Svizzera.

SAMAS CASES

È Sarbast Sardar, titolare dell’Azienda SAMAS Cases & covers, che ha accolto i clienti che hanno visitato lo stand presso il BSC EXPO.
SAMAS cases & covers è un’azienda di Roma che produce borse per la custodia e il trasporto di articoli e accessori necessari a chi si occupa di cinema, televisione e fotografia.
Avendo sperimentato un’ottima collaborazione e realizzazioni con i principali marchi del settore, SAMAS oggi progetta e realizza prodotti sempre più innovativi attraverso modelli originali, adatti a quasi ogni tipo di richiesta o esigenza.
SAMAS garantisce un’elevata qualità di protezione, impermeabilità ed eleganza di tutti i prodotti.
La protezione e l’impermeabilità sono garantite dall’utilizzo di cordura certificata 1000 (impermeabile, antistrappo, lavabile e ignifuga) e dalle chiusure dotate di cerniere impermeabili. L’eleganza è assicurata da finiture di qualità con tessuti in pelle e velluto.
Infine, un design leggero, agile e compatto del prodotto garantisce anche un trasporto facile e confortevole.
Tutti i prodotti sono resistenti agli urti, alle variazioni di temperatura, alla polvere e agli agenti atmosferici.

L’intera produzione e lavorazione del prodotto è certificata Made in Italy.
Tutti gli articoli realizzati dalla SAMAS Cases & covers hanno una garanzia di 24 mesi.
L’Azienda è in grado di realizzare prodotti su richiesta, con misure e design personalizzati.


SCC-19 L l’ultima creazione della SAMAS, un prodotto versatile, con un volume di 19 litri. Compatta e leggera ma sufficientemente capiente per una infinità di impieghi.

JVC AMPLIA LA FAMIGLIA DEI VIDEOPROIETTORI D-ILA

I VIDEOPROIETTORI D-ILA DELLA NUOVA SERIE CON I MODELLI DLA-RS4100, DLA-RS3100 e DLA-RS2100
JVC AMPLIA LA FAMIGLIA DEI VIDEOPROIETTORI D-ILA

Arriva la nuova famiglia di videoproiettori JVC D-ILA con risoluzione 8K, sorgente luminosa a laser blu garantita fino a 20.000 ore di esercizio e luminosità che arriva fino a 3.000 lumen. Aggiungeteci anche obiettivi di alta qualità in vetro, contrasto dinamico infinito e HDR10+. Se poi avete bisogno di una fedeltà colorimetrica assoluta potete contare sulla corrispondenza ai requisiti “Wide Color Gamut con Cinema Filter (Over 100% DCI P3)”. Insomma, la tecnologia di domani è già qui.

ALBERTO SIMONETTI

Chi ha avuto modo di provare la tecnologia D-ILA della JVC ha sempre dichiarato di essersi trovato di fronte a una soluzione in grado di fornire una notevole qualità visiva unita a una fedeltà colorimetrica che la rende unica nel suo genere. Anche le novità introdotte nel 2022 hanno confermato la linea qualitativa che JVC ha ormai sposato da molti anni nella videoproiezione. Nello specifico sono stati introdotti ben sei modelli.

Per la serie consumer i modelli DLA-NZ9, DLA-NZ8 e DLA-NZ7 e per quella professionale DLA-RS4100, DLA-RS3100 e DLA-RS2100, sui quali concentreremo la nostra attenzione. Sono tutti dotati della tecnologia HDR10+, una tecnologia introdotta nel mercato circa quattro anni fa e che consente allo spettatore di godere di un’esperienza visiva incomparabile con altre simili. Rappresenta la soluzione ideale perché lo spettatore possa apprezzare l’equilibrio tra le scene chiare e quelle scure con una quantità di dettagli eccezionale. Inoltre, la tecnologia HDR10+, rispetto alla concorrente Dolby Vision, è una soluzione più economica in fase di produzione e per questo di frequente è preferita da chi realizza film con un occhio anche al budget. Tutti i nuovi prodotti sono stati concepiti con una forma estetica minimalista, priva di fronzoli, concentrata sulla sostanza.

FLESSIBILITÀ E CONTROLLO TOTALE

Chi desidera personalizzare i parametri dei nuovi videoproiettori potrà contare su una soluzione particolarmente intuitiva. Infatti, la matrice a sei assi di rosso, verde, blu, ciano, magenta e giallo consente una precisa regolazione di tinte, saturazione e intensità. Sarà visibile solo il colore che si sta regolando, mentre gli altri appariranno nelle gradazioni del grigio.

Grazie alla disponibilità di un sensore ottico opzionale e di un software fornito gratuitamente, è possibile calibrare in modo automatico il videoproiettore per ottimizzare tutti gli elementi essenziali dell’immagine, inclusi bilanciamento del colore, curva di gamma, spazio colore e altri parametri, per ottenere la migliore immagine possibile in base alle condizioni ambientali. Tutti i proiettori presentati sono dotati di sorgente luminosa con diodo laser blu, che assicura una durata di circa 20.000 ore di esercizio.

Tutti i modelli della serie professionale possono contare su un dispositivo D-ILA 4K nativo da 0,69″ (4096×2160) x3. Utilizzando la tecnologia 8K e-shift, i videoproiettori sono in grado di restituire una risoluzione 8K a 120p.

La luminosità è rispettivamente 3000 lm per il modello RS4100, 2500 lm per l’RS3100 e 2200 lm per l’RS2100. Per eventuali applicazioni multimediali o controlli remoti, i videoproiettori possono contare su protocolli RS‐232C e LAN (RJ45).

 

LA QUALITÀ DI IMMAGINE SENZA COMPROMESSI

Particolare cura JVC l’ha dedicata alla sezione ottica. Per tutti i modelli l’ottica è in vetro con zoom e messa a fuoco motorizzata. L’RS4100 è dotato di un’ottica da 100mm, mentre gli altri due modelli montano un’ottica da 65mm.

Nei suoi modelli, JVC utilizza una tecnologia proprietaria denominata Clear Motion Drive.

È una soluzione tecnica di riduzione delle sfocature delle immagini. Offre un movimento più fluido e una maggiore precisione grazie all’analisi di più fotogrammi video rispetto a precedenti tecnologie. In combinazione con Motion Enhance, che ottimizza il controllo del dispositivo D-ILA in base al movimento dell’immagine, questa tecnologia migliora la riproduzione del movimento 4K. I modelli presentati hanno tutti due ingressi HDMI (48 Gbps/HDCP 2.3). Sono utilizzabili anche per proiezione 3D e JVC rende disponibili, come opzione, gli occhiali PK‐AG3 con la gestione RF. Il modello di punta può offre un contrasto dinamico infinito, mentre per il contrasto nativo il valore è di 100.000:1.

I cinefili più pignoli possono contare su una copertura totale del range DCI-P3 Color Gamut per una fedeltà colorimetrica assoluta. Insomma, JVC anche stavolta ha fatto centro, presentando una gamma di prodotti di elevatissima qualità e offrendo soluzioni sia per il settore consumer che per quello professionale. È la soluzione ideale per i palati più raffinati che guardano alla qualità dell’immagine come elemento prioritario dell’entertainment.

AMAZON ACQUISISCE LA METRO GOLDWYN MAYER E L’UNIONE EUROPEA APPROVA L’OPERAZIONE

AMAZON ACQUISISCE LA METRO GOLDWYN MAYER
AMAZON ACQUISISCE LA METRO GOLDWYN MAYER

AMAZON E MGM CHIUDONO UNA FUSIONE DA 8,5 MILIARDI DI DOLLARI

Amazon ha ottenuto l’approvazione incondizionata dell’antitrust della UE per l’acquisizione da 8,5 miliardi di dollari dello storico marchio cinematografico statunitense MGM.

L’annuncio della fusione era già stato diffuso lo scorso maggio, ma si attendeva la conferma dell’UE.

La Commissione ha concluso che l’aggiunta dei contenuti di MGM all’offerta Prime Video di Amazon non avrebbe un impatto significativo sulla posizione di Amazon come fornitore di servizi di mercato.

Amazon logo | Storia, valore, PNG

“Siamo soddisfatti della decisione della Commissione e, con MGM, non vediamo l’ora di offrire agli spettatori una scelta più ampia di intrattenimento di qualità”, ha affermato il portavoce di Amazon.

Il gigante dell’e-commerce con la sua massiccia capitalizzazione di mercato di 1,4 trilioni di dollari sta acquistando lo studio secolare dietro i franchise di James Bond e Rocky da investitori guidati da Anchorage Capital, il cui fondatore Kevin Ulrich è presidente di MGM. L’accordo è il primo di quello che era stato un matrimonio tanto atteso tra grandi player tecnologici e Hollywood. La vasta libreria di MGM di quasi 4.000 film e 17.000 programmi TV rifonderà il servizio di streaming Prime Video di 11 anni fa, un driver del programma di fidelizzazione dei consumatori di Amazon, Amazon Prime.

Digital Production numero 19

FUJINON AMPLIA LA GAMMA DELLE OTTICHE

FujiFilm, in occasione del Microsalon Italia, ha potuto presentare, finalmente “in presenza”, due ottiche del brand Fujinon. Si tratta di due zoom, il Premista 19-45mm e l’MK 18-55, che ampliano ulteriormente l’offerta Fujinon

MAINSTREAMING, LA PIÙ LA PERFORMANTE PIATTAFORMA DI VIDEO DELIVERY

Mainstreaming è una società, fondata nel 2015, che ha come mission quella di fare la delivery dei contenuti con modalità innovative, garantendo la migliore qualità  dell’esperienza agli utenti e fornendo, ai propri clienti, scalabilità e pieno controllo sul processo di distribuzione video.

PANASONIC KAIROS: L’IP PRODUCTION CENTER POTENTE AFFIDABILE A RISOLUZIONE E FORMAT INDIPENDENTI

MAURO CASSANMAGNAGO KAIROS PANASONIC
MAURO CASSANMAGNAGO KAIROS PANASONIC

È una nuova filosofia quella che Panasonic introduce con Kairos: la piattaforma a risoluzione indipendente, basata su tecnologia IP/IT, software e hardware con potenza di calcolo dinamica (CPU/GPU), assegnabile dall’operatore, in base alle esigenze dello specifico progetto di produzione. Scalabile, aperta a formati e standard anche di futura generazione, oltre a quelli già oggi disponibili. E, grazie alle sue caratteristiche costituite su tecnologia IP, può fruire delle agevolazioni fiscali che rendono questa soluzione particolarmente interessante e conveniente, anche dal punto di vista economico, oltre che per le impressionanti prestazioni, l’affidabilità e la stabilità. Inoltre, grazie ai numerosi partner certificati direttamente da Panasonic e alle altre soluzioni di terze parti (ST2110 compliance), è possibile realizzare un completo e innovativo production center, basato sulle più performanti e avanzate tecnologie che si trovano oggi sul mercato. È stato infatti integrato anche da Mediaset, nella sua struttura di produzione Full IP.

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ANTONIO FRANCO

Attraversiamo una fase di particolare sviluppo che, se da un lato obbliga – a livello tecnologico – a fare un salto evolutivo, dall’altro richiede nuove competenze e la disponibilità a dover pianificare e, almeno in alcuni casi, fare cospicui investimenti su nuove tecnologie, con conseguenti budget per la formazione degli operatori. Ci sono, però, anche i rischi dovuti all’integrazione di prodotti di diversi brand che possono portare nuove problematiche alle quali, normalmente, una media o piccola struttura non è capace di far fronte, per evidenti limiti di know-how.
Ma, certamente, le nuove frontiere tecnologiche, offrono molteplici vantaggi, che possono effettivamente portare benefici sia in termini di qualità sia di efficienza, con una relativa riduzione dei costi di produzione.
Cosa sarebbe auspicabile avere disponibile, allora, in un nuovo ed evoluto sistema di produzione, dando ovviamente per scontato che dovrebbe presentare un livello di investimento, se non alla portata di tutti, almeno di molti potenziali utilizzatori?

– Grande flessibilità di configurazione, per potersi adeguare velocemente alle mutate esigenze di produzione
– Elevata potenza produttiva
– Poter operare in remoto e gestire varie periferiche come camere PTZ, grafica, sistemi di motion control etc…
– Format e risoluzione indipendenti, per poter intervenire sia in ST2110 sia in NDI e SDI; a 1080i, 1080p, UHD/4k;
– Massima stabilità
– Semplicità d’uso e apprendimento
– Upgradabile per future evoluzioni ed esigenze
– Costo accessibile

Attualmente la migliore riposta a tutte queste esigenze è rappresentata dal sistema Kairos della Panasonic, che implementa tutte queste, e anche altre, caratteristiche.
Kairos è, infatti, più che un semplice mixer video(come può sembrare a un primo colpo d’occhio) è un completo sistema di produzione, capace di integrare tutte le funzioni operative richieste da un moderno studio di produzione. Il Production Center della Panasonic consente infatti di poter operare per realizzare produzioni di contenuti, dai format più semplici, fino ai progetti più complessi, (grazie sia alla sua filosofia progettuale e architetturale, sia a livello hardware sia software), contemplando:

– Controllo delle camere, anche PTZ, magari dislocate in studi localizzati a centinaia o migliaia di chilometri di distanza
– Generazione e integrazione della grafica e dei titoli
– DVE
– Storage, gestione e lettura di clip audio/video
– Editing non lineare
– Virtual set, anche con integrazione e gestione di sistemi robotizzati con auto-tracking e motion control
– Slow Motion
– Gestione del video server
– Uscite audio/video per multiviewers
– Software e strumenti di controllo
– Gestione dei canali audio

Questo, giusto per elencare alcune delle principali funzioni che Kairos è capace di offrire. E, tutto racchiuso in un’unica soluzione comprendente i vari tools software e hardware che –va detto per inciso – vengono garantiti da un unico vendor. Elemento fondamentale che consente all’utilizzatore il massimo risultato in termini di affidabilità e operatività, evitando eventuali problematiche di incompatibilità, tra i prodotti dei vari fornitori per i diversi elementi che solitamente compongono un sistema di produzione. Infatti, sono già molti i partner che hanno aderito alla “Kairos Alliance” (oltre ai prodotti di terze parti in Standard 2110, comunque compatibili anche se non direttamente certificate da Panasonic) e che consentono di poter pianificare delle soluzioni modulari, corrispondenti alle reali esigenze di ogni singolo centro di produzione, facilmente e velocemente aggiornabili, in caso di mutate necessità produttive, avendo certezza e garanzia dell’affidabilità e stabilità del sistema implementato.
Questo non è certamente un elemento secondario, in una fase di evoluzione delle tecnologie che, spesso portano a conseguenze e problematiche di vario genere, sia a livello tecnologico sia economico.
Ma passiamo ad analizzare più nel dettaglio il sistema Kairos, partendo dall’hardware, per contemplare poi anche il software e le varie funzioni che il sistema può soddisfare.

LA STRUTTURA HARWARE

Panasonic Kairos, essendo un sistema completamente integrato e ben ingegnerizzato, presenta pochi ed essenziali elementi hardware. E, anche per questo, garantisce maggiore affidabilità e stabilità: la superfice di controllo AT-KC10C1; un’unità core che può essere il Core KC100 o, in alternativa, il Core KC1000, in base alle esigenze specifiche produttive.
A questi tre elementi, sia aggiungono poi le diverse soluzioni hardware e software sviluppate dai numerosi partner ma, come dicevo, certificate e garantite sempre da Panasonic e dai suoi collaboratori, oltre alla disponibilità di altri eventuali prodotti di terze parti, acquistabili sul mercato e compatibili ST2110. Un mondo quindi molto ricco e affollato che consente di realizzare sistemi, sia semplici sia complessi, comunque sempre molto flessibili, scalabili e dal costo/prestazione che attualmente non vedono alcuna reale alternativa confrontabile, in questo specifico standard che garantisce la massima qualità, essendo nativo non compresso, anche se poi può gestire, se lo si desidera, anche formati compressi.
Allo stesso tempo si supera anche il concetto di mixer video tradizionale, come dicevamo, passando all’architettura Software-defined Switcher, basata su GPU e non più su cross-point hardware.
La superfice di controllo AT-KC10C1(che ricorda esteticamente quella del precedente mixer video Panasonic AV-HS6000) si presenta a prima vista come un tradizionale mixer video, e come tale potrebbe anche essere usato. Ma in realtà, questa superficie di controllo cela tutt’altra filosofia operativa, dietro il suo pannello con i suoi numerosi tasti disposti in numero di 24 su otto linee, colorati e luminosi, che possono essere presettati a propria scelta. In pratica, ognuno di questi può essere assegnato per una delle innumerevoli funzioni previste dal sistema come la commutazione dei segnali, piuttosto che gestione di scene, layer, macro, preset PTZ, controllo di player video etc…
Si raggiunge così un livello di potenziale operativo e una flessibilità che nessun altro mixer video, anche ben più costoso, può oggi garantire.
Oltre alla superfice di controllo fisica, è disponibile anche un’interfaccia di controllo e gestione basata su layout grafico, gestibile e navigabile anche con mouse e touch-screen. Con un unico sistema, è, quindi, possibile gestire tutte le fasi del progetto.
E tutto è perfettamente integrato in Panasonic Kairos:

– Controllo (CCU) delle camere da studio
– Controllo delle PTZ
– Mixer audio
– Luci
– Sistemi robotizzati
– Mixer video
– Mixer audio
– Gestione di Multivewer
– Screen Management per Led e Videowall, anche con video 8K e formato 32:9
– Slow Motion
– Archive e video server
– ClipPlayer
– Recorder RAM su otto canali non compressi, anche in 4K
– Grafica e titolazione
– Gestione delle funzioni di streaming
– Matrice e mixer audio mono/stereo a 16 canali, con EQ, Gain etc.

Il cuore del sistema è rappresentato dal Core, l’unità di calcolo che si occupa dell’elaborazione di tutti i processi relativi alle diverse fasi di realizzazione della produzione, anche in modalità live, ovviamente.
E sono due le versioni a oggi disponibili, già citate sopra, capaci di soddisfare la maggior parte delle esigenze, sia in termini di budget sia di prestazioni: Core KC100 (una sola unità rack), e Core KC1000, (in due unità rack), che grazie anche alla compattezza, consentono di poter inserire queste soluzioni in centri di produzione che non hanno ampi spazi da dedicare alla sala macchina che, nel caso delle molte funzioni previste dalla piattaforma della Panasonic, in una configurazione del sistema, secondo i parametri tradizionali, richiederebbe ovviamente una stanza dedicata, con inevitabili investimenti anche per il cablaggio e il condizionamento, oltre ai costi di gestione previsti per la manutenzione dei diversi apparati e il consumo energetico.
Si va quindi da un investimento di alcune decine di migliaia di euro (salvo finanziamenti e agevolazioni fiscali varie, dei quali si può fruire, viste le caratteristiche della piattaforma), per arrivare ai 64 ingressi (48 per la versione KC100), su 40 uscite (32 uscite per il KC100) in 3,5G nella massima configurazione, piuttosto che nelle diverse declinazioni, variando gli standard, che prevedono HD-SDI, NDI e ST2110, che possono essere processati contemporaneamente tra loro, senza richiedere alcuna conversione. Così come possono essere previste uscite di diversi standard e formati, contemporaneamente e per diverse applicazioni.
Va evidenziato che, nell’ultima realese, è stata integrata la funzione Agile I/O che migliora la capacità di input e output tramite il controllo della larghezza di banda. Ad esempio, con le specifiche precedenti, un singolo ingresso HD, 1080/59,94p o 1080/59.94i, conta come un solo input. Con Agile I/O, poiché la larghezza di banda 1080/59.94i è la metà di 1080/59.94p, può accettare fino a due ingressi, con la stessa larghezza di banda di 1080/59.94p.
L’Agile I/O rimuove quindi i vincoli sugli ingressi e le uscite della piattaforma, utilizzando in modo ancora più efficiente la rete 100Gb ST 2110 e gli altri I/O per Kairos Core. Ciò amplia ulteriormente la capacità della piattaforma Kairos, permettendo di realizzare produzioni ancora più complesse, ma sempre con lo stesso hardware.
La sincronizzazione è basata ovviamente su PTP ed è implementa anche l’SRT/RTMP per le funzioni di streaming.

KAIROS È UNA SOLUZIONE “SOFTWARE DEFINED SOLUTION”

La caratteristica fondamentale e importante che va avvaloratadi Kairos, come anticipato, è quella di essere basato sulla filosofia progettuale “Software Defined Solution”, che consente di poter gestire al meglio le risorse di calcolo disponibili.
Entrando nel dettaglio, per Kairos non abbiamo, come nei tradizionali mixer video, delle specifiche capacità di calcolo dedicate a ben definite attività di processamento, come a risorse hardware fisse tipo ME boards, AUX boards. Kairos prevede infatti CPU e GPU server, con installato il software dedicato che agisce per rendere disponibile tutta la potenza delle risorse di calcolo, in modo fluido e flessibile.
Ossia, il processamento delle varie attività di elaborazione dei vari effetti, chiavi, DVE, compositing e altro, sfrutta al meglio tutto l’hardware integrato, in modo dinamico. Per cui, tutta la potenza di calcolo viene assegnata e dedicata di volta in volta e sfruttata appieno, alle specifiche attività operative, fluidamente, senza vincoli prestabiliti da schede dedicate.
Questo porta ad avere, seppur con un livello di investimento infinitamente più contenuto, le risorse e le potenzialità operative che si avrebbero con mixer di grandi dimensioni e ben più costosi. Non solo, essendo quella di Kairos una filosofia architetturale basata su layer gestiti via software, anche i tempi di delay sono limitati a un solo frame e non sono soggetti a somma di ritardi generati a ogni passaggio di più schede hardware, come avviene nei mixer ad architettura tradizionale. Quindi, pur operando con numerosi layer contemporaneamente (dedicati a vari effetti, chiavi, grafica, DVE e compositing) il delay è sempre di un solo frame, anche lavorando con contenuti realizzati in ST2110, quindi non compressi. Grazie a ciò, è possibile elaborare più volte lo stesso contenuto, se ve ne fosse l’esigenza, senza perdita di qualità.
Vi è poi la possibilità di poter fare il “Copy&Paste” dei vari layer o di interi progetti, sia per esportarli (e operare magari su altri sistemi), sia per variarne alcuni parametri per soddisfare altre esigenze di lavoro, senza perdere il progetto originale.
Chiaramente, memorizzato il preset di un progetto, lo si può richiamare in qualsiasi momento ed essere operativi in pochi secondi, senza dover riconfigurare tutto il sistema.
Questa flessibilità di gestione e assegnazione delle risorse dei processori integrati, unitamente alla flessibilità della gestione degli ingressi(che possono essere di volta in volta variati), e all’assegnazione di diverse funzioni ai vari pulsanti della superfice di controllo, fanno sì che Kairos abbia come principale limite la fantasia dell’operatore al mixer video o del system manager, e non il sistema della Panasonic.

LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER ACQUISIRE KAIROS
Uno degli altri punti di forza di Kairos è rappresentato dal fatto che il sistema implementa direttamente alcuni elementi e tools che vanno adeguatamente valutati, anche da un punto di vista strettamente economico, nella pianificazione e definizione dell’investimento.
Inoltre, essendo un sistema basato sullo standard 2110 e quindi sulla tecnologia IP, Kairos risponde perfettamente alle specifiche di alcune importanti linee di finanziamento istituzionali e di diverse agevolazioni fiscali, come le disposizioni emanate da molte regioni, la norma relativa a Industria 4.0 e altre simili, che consentono di poter acquisire il sistema Kairos con varie forme di contribuzione che portano a ridurre il reale investimento sostenuto per l’acquisto con percentuali che vanno dal 50% (come credito d’imposta, ad esempio), fino alla somma di più incentivi, che possono portare al 75% e forse addirittura al 95% del contributo totale.

Quindi, se così è, il reale esborso si riduce (in particolare per le strutture che hanno sede nelle regioni del Sud), dal 25% addirittura al 5% del valore fatturato, in base alle linee di finanziamento e agevolazione che si vanno a utilizzare, nelle diverse aree.

In pratica, qualsiasi struttura produttiva, professionista, tv privata, può avviare o aggiornare la propria struttura, secondo la più avanzata tecnologia (operando oltretutto in modalità 4K non compresso o addirittura 8K, oltre che negli altri standard), e integrando un’elevata flessibilità e potenzialità produttiva, con un investimento di poche migliaia di euro. Come dire “ora o mai più”, per chi realmente vuole produrre, implementando una piattaforma che permette di operare ai più alti standard qualitativi, oggi disponibili sul mercato.

Tutto questo senza dimenticare la semplicità operativa, dovuta a un’interfaccia user-friendly, che consente anche a chi non ha maturato un notevole know-how specifico sulle tecnologie IP e IT, di poter operare facilmente e in pochissimo tempo. Fattore questo molto importante, visto che il successo di tecnologie particolarmente innovative, come anche lo standard 2110, richiedono specifiche competenze, delle quali non tutte le strutture dispongono internamente.

E a questo fattore, si aggiunge anche la stabilità del sistema che integra tutto in un’unica soluzione, proposta da un solo vendor. Questo assicura da eventuali e ipotetiche incompatibilità dei vari elementi dei diversi brand che lo compongono, essendo certificati dalla stessa Panasonic e quindi realmente compliance.

MEDIASET CASE HISTORY
Mediaset, che rappresenta oggi l’esempio più avanzato tra i grandi broadcaster europei, relativamente all’integrazione della tecnologia in standard 2110, pianificata in tutti i suoi campus di Cologno Monzese, il TOC di Segrate, gli studi romani della Elios e del Palatino, ha integrato due sistemi Kairos per realizzare due nuove aree di produzione definite StudioLight.
Mauro Cassanmagnago che, come direttore delle tecnologie Broadcasting, ha avviato questa importante migrazione, ha evidenziato che:
“Kairos ci ha consentito di poter completare il nostro progetto di evoluzione verso lo Standard 2110, grazie alla sua piena compatibilità con la nostra infrastruttura, che opera in IP, modalità non compressa.
Questo per noi non è un fattore secondario, visto che ci avviamo alla completa integrazione dello standard 2110, in tutte le aree operative di Mediaset, sia a livello produzione sia gestione dei contenuti”.
La soluzione prevista quindi per l’area StudioLight è destinata a sviluppare una nuova metodologia di workflow, che vedrà positive ricadute, sia a livello qualitativo sia di efficienza produttiva, per Mediaset.
Con questo termine si vuole intendere l’utilizzo del sistema per produzioni di primo piano, ma limitato per complessità del format produttivo.
Quindi, parliamo di talk-show, piuttosto che tg o programmi di infotainment.
E il team di Mediaset ha riscontrato piacevoli sorprese, nell’adottare Kairos.
Massimo Vedovello, della direzione tecnologie Mediaset, in proposito ha infatti specificato che:
“Kairos mi ha particolarmente e positivamente sorpreso, sia per la semplicità e immediatezza dell’apprendimento, sia per la risposta della Panasonic per ciò che riguarda le nostre richieste di personalizzazione di alcune funzioni. Allo stesso tempo, sono stato colpito dalla quantità di funzioni che, a livello operativo, può implementare, oltre che dalla sua stabilità”.

Dalla semplicità di apprendimento e uso, anche da parte di operatori non particolarmente skillati su tecnologie IT-IP, alla stabilità e alla completezza delle funzioni che consentono di affrontare qualsiasi progetto produttivo, fino alla velocità di reazione del supporto tecnico che, anche nel caso di richieste di particolari personalizzazioni, è stato capace di fornire le soluzioni in meno di un mese. Caso questo raro per una multinazionale giapponese delle dimensioni di Panasonic.
Salvatore Palillo, General Manager Panasonic Italia, ha voluto precisare in proposito:
“Kairos rappresenta oggi una soluzione unica sul mercato, sia per le sue avanzatissime caratteristiche tecniche, operando in standard 2110, non compresso, sia per la grande potenzialità operativa, capace di adattarsi alla maggior parte delle esigenze produttive, di piccole e di grandi strutture, sia per la flessibilità (operando anche in SDI e NDI) e la scalabilità che lo rendono disponibile anche per investimenti più contenuti”.
I sistemi sono stati forniti da Professional Show, system integrator certificato Kairos Partner (per la sistemistica) e Kairos Academy Partner (per la formazione), che ne ha seguito le varie fasi di integrazione, insieme al team di supporto tecnico della stessa azienda giapponese.

CZEKTV E L’UPGRADE DELL’OB VAN CON L’INTELLIGENZA DISTRIBUITA DEL SISTEMA MICRON UHD RIEDEL

CZEK TV - RIEDEL
CZEK TV - RIEDEL


CZEKTV E L’UPGRADE DELL’OB VAN CON L’INTELLIGENZA DISTRIBUITA DEL SISTEMA MICRON UHD RIEDEL


CZECH TV ha scelto la tecnologia Riedel per il più voluminoso OB VAN della propria flotta. È stato un up-grade rispetto alla tecnologia tradizionale precedentemente installata. La news evidenzia il perché della scelta e i vantaggi raggiunti

La TV ceca CZECH TV ha inserito i moduli MediorNet MicroN UHD di Riedel Communications nel cuore di un OB VAN recentemente ristrutturato. Per la nuova installazione è stata scelta la più grande unità OB dell’emittente. I nuovi moduli hanno sostituito un router tradizionale con un sistema di routing distribuito più compatto, intelligente e versatile. L’installazione dei moduli, unitamente al sistema di intercom a matrice digitale Artist di Riedel, è stata curata dall’integratore di sistemi Smart Informatics. Il complesso intercom ha previsto una serie di interfacce utente multifunzionali SmartPanel basate su app e un sistema di intercom wireless Bolero.

Grazie all’introduzione dei dispositivi MicroN si è raggiunta un’importante riduzione degli spazi, della dimensione del cablaggio. Questo ha portato ad una migliore e significativa razionalizzazione dell’ambiente di l’ambiente di produzione.

Da sinistra a destra: Ismet Bozkurt, Senior Sales Executive Eastern Europe, Riedel Communications; Tomas Vesely, CEO, Smart Informatics; Pavel Saroch, Head of OB Department, Czech TV

MICHAL KRATOCHVIL, CTO DI CZECH TV

“Avevamo già sperimentato la flessibilità di MediorNet prima di iniziare questo progetto poiché utilizziamo i sistemi MediorNet portatili per i nostri progetti speciali”, ha affermato Michal Kratochvil, CTO di Czech TV. “Una delle maggiori sfide di questo complesso progetto è stata quella di finire tutto entro una scadenza ravvicinata, con soli cinque mesi di interruzione della produzione. Per il loro magnifico lavoro, vogliamo ringraziare tutte le parti coinvolte”.

ISMET BOZKURT, SENIOR SALES EXECUTIVE

“Stiamo riscontrando un immenso interesse per MicroN UHD poiché emittenti, società di produzione, integratori e altri riconoscono i numerosi vantaggi dell’implementazione di un’infrastruttura distribuita per il routing video piuttosto che di un router convenzionale”, ha affermato Ismet Bozkurt, Senior Sales Executive per l’Europa orientale presso Comunicazioni Riedel. “Gli integratori possono implementare più rapidamente e facilmente un sistema di routing completo e i team di produzione riscontrano miglioramenti in tutte le operazioni quotidiane”.

TOMAS VESELY, AMMINISTRATORE DELEGATO DI SMART INFORMATICS

Tomas Vesely, amministratore delegato di Smart Informatics, ha aggiunto: “Grazie alla versatilità di MicroN e all’eccellente collaborazione con il team Riedel, siamo stati in grado di revisionare il sistema di distribuzione del segnale di HD1 e introdurre una serie di nuove funzionalità nell’unità mobile. Con questo nuovo design di sistema distribuito e la flessibilità delle interfacce SmartPanel di Riedel, la TV ceca può adattarsi più rapidamente a qualsiasi produzione e il loro team di produzione gode di un’area di lavoro molto più spaziosa e ordinata”.

L’HARDWARE SCELTO

Insieme a due unità Riedel MicroN distribuite come stagebox, sono state installate quattro basi MicroN dotate dell’app di elaborazione per fungere da convertitore up/down/crossconverter e 20 sistemi UHD MicroN (sei dei quali dotati dell’app Multiviewer). In aggiunta, l’OB VAN TV ceco aggiornato presenta un nodo Artist-1024; quattro SmartPanel RSP-1232HL, interfacce multifunzione per montaggio su rack; 20 interfacce SmartPanel RSP-1216HL compatte da 1 unità; quattro pannelli desktop SmartPanel DSP-2312 e un sistema di intercom wireless Bolero che supporta otto marsupi. L’HD1 è già uscito con la sua nuova attrezzatura Riedel, supportando la produzione di un importante evento di corse di cavalli e l’edizione ceca di “Ballando con le stelle”.

SONY VENICE 2 L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE

Dopo la presentazione al Camerimage di Toruń, l’evoluzione della Venice della famiglia è arrivata anche al Microsalon di Roma. Diverse le interessanti caratteristiche introdotte nel nuovo modello.