Il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni: “Al via i progetti innovativi a carattere sperimentale”
“Con la pubblicazione degli enti ammessi a finanziamento, prendono il via i progetti innovativi a carattere sperimentale del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola relativo all’anno scolastico 2022-2023, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito allo scopo di educare i giovani al linguaggio cinematografico”.
Online sul sito della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, l’elenco dei beneficiari annovera dodici enti che, grazie ai fondi stanziati, potranno sviluppare progetti innovativi a carattere sperimentale per la promozione di metodologie didattiche finalizzate all’educazione all’immagine. La dotazione complessiva ammonta a circa 1,5 milioni di euro, che si aggiungono ai 43 milioni già assegnati nei mesi precedenti. In totale sono oltre 700 i progetti finanziati sull’intero territorio nazionale.
Istituito dalla Legge Cinema e Audiovisivo, il Piano mira ad introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado il linguaggio cinematografico e audiovisivo quale strumento educativo da utilizzare trasversalmente nei percorsi curriculari. Gli studenti potranno così imparare ad amare sempre di più il cinema e al contempo sviluppare abilità critiche per una lettura più consapevole della realtà contemporanea.
Per promuovere ulteriormente gli obiettivi strategici del Piano e in vista dei bandi per l’anno scolastico 2023-2024, il Ministero della Cultura parteciperà con un proprio stand alla fiera Didacta Italia, a Firenze dall’8 al 10 marzo.
CARTONI, azienda con sede a Roma che progetta e produce la più ampia gamma di prodotti professionali di supporto per cineprese, per l’industria cinematografica, televisiva e broadcast, ha acquisito STE-MAN Inc/Manios Digital & Film, azienda con sede a North Hollywood fornitore di attrezzature fotografiche premium. Manios Digital & Film rappresenta i prodotti Cartoni negli Stati Uniti dal 1989.
L’acquisizione del suo distributore di lunga data è fondamentale per la strategia dell’azienda di espandersi negli Stati Uniti.
L’operazione amplia la portata delle vendite di Cartoni e consente all’azienda di servire direttamente la sua diversificata base di clienti negli Stati Uniti. “Con l’acquisizione del nostro distributore negli Stati Uniti, saremo più direttamente coinvolti nel nostro mercato numero uno e miglioreremo la nostra risposta alle esigenze in continua evoluzione del settore”, ha dichiarato Elisabetta Cartoni, Presidente e Amministratore Delegato. “La stretta collaborazione che abbiamo avuto con Steve Manios e il suo fantastico team continuerà per molti altri anni. Questa fusione ci consentirà inoltre di espanderci ulteriormente e servire meglio il resto delle Americhe con un magazzino e un centro servizi dedicati”.
Steve Manios assume la posizione di Vice President of Sales and Marketing. “Questo è il passo naturale in una meravigliosa relazione che dura da più di tre decenni”, ha detto Manios. “Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con il team Cartoni in Italia e di far crescere i mercati per i loro prodotti unici”. Altri membri senior dello staff di Manios Digital & Film continueranno nei loro ruoli attuali, tra cui il direttore delle vendite della regione occidentale David Butler, il direttore delle vendite della regione orientale Gus Harilaou, il direttore delle vendite interne Chris Lobos e il direttore della contabilità Selma Top. Manios Digital & Film ha lanciato e commercializzato gli strumenti più popolari e innovativi di Cartoni negli Stati Uniti. “Cartoni è sempre stata all’avanguardia nel supporto professionale delle telecamere”, osserva Manios. “Il nostro team di vendita ha svolto un lavoro eccellente nel promuovere la qualità e il valore offerto da Cartoni“.
La vasta gamma di teste fluide, treppiedi, piedistalli e accessori Cartoni sono rinomati per la loro ingegneria, maestria e funzionalità e utilizzati in tutto il mondo dai principali direttori della fotografia, operatori di ripresa e operatori televisivi. Fondata nel 1935, è l’unica azienda di supporto che progetta, produce e assembla i suoi prodotti in Europa. L’azienda possiede oltre tre dozzine di brevetti per la sua tecnologia di azione fluida e controbilanciamento. L’innovazione Cartoni ha ricevuto riconoscimenti internazionali, tra cui uno Scientific and Technical Achievement Award dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences nel 1992 per la tecnologia alla base delle teste fluide dell’azienda, e due Society of Operating Cameramen (SOC) Technical Awards per l’invenzione del primo Fluid Modular Camera Control Head System nel 1999 e, nel 2016, per gli eccezionali contributi alla cinematografia attraverso la progettazione e lo sviluppo della Lambda Head.
A proposito di Cartoni: Cartoni è riconosciuto in tutto il mondo come leader nel supporto della fotocamera. È l’unica azienda di supporto professionale che progetta, ingegnerizza, produce e assembla in Italia attraverso la sua sede di Roma. L’azienda impiega esclusivamente manodopera sindacalizzata e applica un’attenzione particolare al risparmio energetico e alla conservazione dell’ambiente ed è l’unica azienda che offre un’ineguagliabile garanzia gratuita di 5 anni su tutte le teste fluide e i piedistalli.
Dal 1935, Cartoni ha mantenuto la sua posizione preminente fornendo tecnologia superiore e offrendo prodotti di supporto per una vasta gamma di fotocamere, dai dispositivi digitali compatti alle grandi fotocamere da studio. I suoi prodotti includono teste fluide, teste codificate e nodali, treppiedi e piedistalli, oltre a crocette, jib, carrelli e altri accessori.
Sachtler ha annunciato un ampliamento della sua pluripremiata gamma di prodotti a testa fluida aktiv. Le nuove teste fluide aktiv10T, aktiv12T e aktiv14T da 100 mm offrono i vantaggi di velocità e controllo di aktiv agli operatori di telecamere con carichi utili più pesanti fino a 16 kg. La rivoluzionaria testa fluida aktiv – con tecnologia SpeedLevel™ e SpeedSwap™ – consente agli operatori di telecamere di montare, livellare e bloccare la testa in pochi secondi e di passare rapidamente da treppiede, cursore o scatti a mano libera in un istante per catturare la più ampia gamma di riprese nel minor tempo possibile.
Le nuove teste aktiv100mm
“I sistemi di supporto della fotocamera più veloci al mondo sono ora disponibili per una gamma più ampia di operatori di fotocamere… Più flessibilità, più controllo… più tempo per catturare l’immagine perfetta, ha affermato Barbara Jaumann, product manager – Vitec Production Solutions.
“Con l’aggiunta di queste tre nuove teste fluide, insieme alla nostra gamma di treppiedi flowtech, i sistemi di supporto per fotocamere più veloci al mondo sono ora disponibili per una gamma più ampia di operatori di camere.” ha continuato Barbara Jaumann. “Gli operatori di telecamere con carichi utili più pesanti ora possono configurare più velocemente ed essere più flessibili. Le teste aktiv12T e aktiv14T hanno una gamma di carico utile maggiore e più passi di controbilanciamento rispetto alle teste DV12 e Video15 che andranno a sostituire nella gamma Sachtler. Maggiore flessibilità e controllo significano che gli operatori guadagnano più tempo per catturare lo scatto perfetto”.
Le ultime aggiunte ampliano la gamma di teste fluide aktiv con tre modelli aggiuntivi, aktiv10T, aktiv12T e aktiv14T. Le teste sono compatibili con tutti i treppiedi Sachtler da 100 mm (ad eccezione di HotPod) e sono tutte dotate della popolare piastra per fotocamera Sachtler “Touch & Go” per collegare e sganciare rapidamente una fotocamera. Tutte le teste aktiv supportano carichi utili a partire da 0 kg e i tre nuovi modelli supportano fino a 12 kg per aktiv10T, 14 kg per aktiv12T e 16 kg per aktiv14T e sono tutti dotati di 15 livelli di contrappeso e 7 livelli di trascinamento, rendendo le teste ideali per lavorare rapidamente con carichi utili più pesanti nelle attività ENG, nella cinematografia e nelle produzioni di documentari.
Proprio come le attuali teste fluide aktiv da 75 mm, le teste aktiv da 100 mm sono dotate dell’esclusiva tecnologia SpeedLevel di Sachtler, che sostituisce i morsetti del bow che richiedono tempo, consentendo agli operatori di rilasciare, livellare e bloccare saldamente la testa nella posizione perfetta semplicemente sollevando una leva senza perdere neanche un secondo di azione. Senza la necessità di un morsetto per il bow, le teste aktiv, combinate con i treppiedi flowtech, possono appiattirsi a terra per perfette riprese dal basso. Una chiara conferma che la telecamera è livellata viene dalla PrismBubble illuminata visibile sia dall’alto che lateralmente, questo facilita il livellamento anche quando la telecamera è posizionata sopra l’operatore.
Con la rivoluzionaria funzione SpeedSwap del sistema aktiv, gli operatori possono cambiare rapidamente la loro camera tra un treppiede o un dispositivo di scorrimento in pochi secondi per catturare scatti che in precedenza non erano disponibili per la mancanza di tempo. Geoff Nelson, direttore della fotografia e operatore ha affermato:
La velocità di configurazione del sistema flowtech e aktiv va oltre qualsiasi cosa io abbia mai usato. La combinazione serie aktiv e flowtech non ha davvero concorrenti; il treppiede flowtech è pronto in pochi secondi e il sistema di livellamento dell’aktiv 14T è velocissimo.”
Come tutti i sistemi di supporto per fotocamera Sachtler, aktiv è testato in intervalli estremi di temperatura e umidità e progettato con precisione utilizzando materiali di qualità secondo il rinomato standard Sachtler del settore.
Mediaset sta preparando la sua infrastruttura di produzione televisiva a prova di futuro con una progressiva migrazione agli standard aperti ST.2110. Nell’ambito di questa evoluzione IP, Mediaset ha dotato i centri di produzione di Milano e Roma degli switcher video XVS-7000 Sony e dei monitor TRIMASTER 4K HDR PVM-X2400 da 24 pollici per un controllo di alto livello della qualità dell’immagine.
Offrendo un’ampia gamma di canali DTT e SAT in chiaro, nonché canali OTT gratuiti e SVOD, il fornitore di contenuti multimediali multipiattaforma sta passando dalla sua infrastruttura SDI legacy ai vantaggi dei flussi di lavoro di produzione IP. Come parte di questa evoluzione, gli switcher esistenti presso i tre siti di studio dell’emittente a Milano e Roma vengono sostituiti con switcher video XVS-7000 abilitati per IP. Sono integrati da un ulteriore XVS-7000 installato nel veicolo OB IP19 di Mediaset che serve un’ampia gamma di produzioni di intrattenimento.
Conformi agli standard ST.2110 e NMOS per la produzione multimediale IP, gli switcher multiformato sono dotati di schede input/output 100G per supportare il funzionamento simultaneo di 4K e HD in un singolo flusso con conversione di formato integrata. Un totale di cinque unità XVS-7000 sono state fornite e commissionate a Professional Show, che ha assistito Mediaset nel suo piano di aggiornamento IP, inclusa l’installazione del sistema e la formazione.
“Conosciamo da molto tempo la qualità e l’affidabilità dei mixer di visione Sony e l’XVS-7000 è stata una scelta logica per Mediaset”, afferma Marco Di Concetto, Head of Broadcast Production Systems di Mediaset. “Essendo il primo switcher di produzione con funzionalità I/O 100G, oltre al supporto per ST.2110 e NMOS, si adatta perfettamente alla nostra nuova infrastruttura da studio basata su IP basata su standard aperti”.
“Nella fase pre-competitiva per la selezione delle tecnologie di Mediaset, Sony e Professional Show hanno collaborato strettamente nell’attenta valutazione e interoperabilità degli apparati rispetto agli standard SMPTE e AMWA”, afferma Enrico De Capitani, Key Account Manager, Media Solutions, Sony IPSE . “I risultati positivi dimostrano quanto Sony sia stata efficiente nell’implementare le specifiche degli standard e come la stretta collaborazione tra Professional Show e Sony abbia consentito la migliore integrazione della soluzione IP per Mediaset”.
Inoltre, Sony ha consegnato venticinque monitorPVM-X2400 4K HDR TRIMASTER di alta qualità da 24 pollici installati nelle sale di controllo degli studi e nei veicoli OB presso le sedi di Milano e Roma dell’emittente. Sostituendo i precedenti monitor Mediaset, il PVM-X2400 offre un’eccezionale qualità dell’immagine con una riproduzione estremamente accurata della scala dei grigi. Mentre l’emittente sta attualmente producendo contenuti in 1080P HDR, i nuovi monitor offrono anche un percorso a prova di futuro per il lavoro in 4K. A complemento del PVM-X2400, Mediaset utilizza anche i monitor LCD Full HD di alta qualità LMD-A170 e LMD-A220 Sony per mantenere un’uniformità cromatica ottimale durante tutto il flusso di lavoro di produzione, dalle riprese alla distribuzione.
“All’inizio di questo progetto Mediaset si è posta l’obiettivo di selezionare la tecnologia più affidabile, insieme al coinvolgimento dei partner per garantire operazioni efficienti e un chiaro percorso evolutivo” afferma Enrico Beoni, Sales Manager EMEA di Professional Show. “Con Sony abbiamo trovato il partner ideale per soddisfare al meglio le esigenze di Mediaset e attendiamo sviluppi contando su una visione di prim’ordine”.
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Showrunner è un termine usato nelle industrie televisive per indicare la persona responsabile delle operazioni giorno per giorno di una serie televisiva, in altre parole, la persona che rende possibile il funzionamento della serie. Diversamente dai film, dove i registi hanno solitamente il controllo creativo della produzione, nella televisione lo showrunner è solitamente in una posizione superiore rispetto al regista. Crafty Screenwriting definisce lo showrunner come “la persona responsabile di tutti gli aspetti creativi della serie, e responsabile solamente nei confronti dell’emittente televisiva (e della casa di produzione, se non è la sua). Il capo. Solitamente uno sceneggiatore.”
“SHOWRUNNER LAB. 2”. APERTE LE ISCRIZIONI ALLA II EDIZIONE DEL PRIMO CORSO ITALIANO DEDICATO ESCLUSIVAMENTE ALLA PROFESSIONE DELLO SHOWRUNNER!
Da Fondazione Sistema Toscana, Toscana Film Commission, Manifatture Digitali Cinema e Good Girls Planet & ITTV Forum&Festival di Los Angeles – in partenariato con APA – Associazione Produttori Audiovisivi e in collaborazione con PIN – Polo Universitario Città di Prato – arriva la seconda edizione dello Showrunner Lab., il primo corso in Italia che prepara alla professione dello Showrunner, un laboratorio nato nel 2022 che ha riscosso tanto successo sia in Italia sia negli USA, grazie alla sua formula unica, che comprende lezioni, laboratori, workshop e masterclass con professionisti di alto profilo!
(per sapere tutto sulla I edizione dello Showrunner Lab., leggi qui e qui)
È finalmente online il bando per iscriversi all’edizione 2023 di questo innovativo corso! Per candidarsi, c’è tempo fino al 13 marzo 2023.
Se hai tra i 18 e i 30 anni, ami il cinema e le serie tv e sei in cerca di un’esperienza formativa professionalizzante che ti offra gli strumenti per lavorare nel campo dell’audiovisivo, non farti sfuggire questa occasione e candidati subito!
Lo Showrunner Lab. – II Edizione si terrà dal 13 aprile al 18 giugno 2023, dal giovedì alla domenica, a Manifatture Digitali Cinema Prato. Il Piano di Studi è disponibile in fondo alla pagina.
SCOPRI TUTTI I DETTAGLI DELLO SHOWRUNNER LAB. – II EDIZIONE, SCARICA I MODULI E ISCRIVITI!
SHOWRUNNER LAB. – II EDIZIONE IDEARE, SCRIVERE, PRODURRE E ORGANIZZARE UNA SERIE TV
OBIETTIVI
Lo Showrunner Lab. ha i seguenti obiettivi:
Promuovere una nuova professione – quella dello Showrunner – che possa, anche in Italia, essere inserita a pieno titolo fra i “mestieri” necessari alla produzione audiovisiva contemporanea;
Formare i giovani all’apprendimento degli elementi fondamentali del mercato e della filiera dell’audiovisivo;
Offrire ai partecipanti incontri e confronti con produttori, autori, sceneggiatori, showrunner e tutti i professionisti dell’audiovisivo, italiani e internazionali (dalla preproduzione alla post-produzione);
Offrire gli strumenti necessari a organizzare e proporre in maniera efficace le proprie idee creative in occasione dei pitching;
Organizzare writers’ room con gli allievi.
FINALITÀ
L’obiettivo finale dello Showrunner Lab. è quello di privilegiare un approccio esperienziale e creare opportunità concrete. Durante il laboratorio, gli studenti si cimenteranno nell’ideazione e nello sviluppo di storie per la TV, guidati dai docenti e dai tutor. Le storie con più potenziale saranno selezionate dal Comitato Scientifico e avranno l’opportunità di essere presentate ad executive nazionali e internazionali durante i festival e i mercati di settore grazie al sostegno di Toscana Film Commission. Lo Showrunner Lab. si vuole affermare come incubatore di storie, idee e nuovi talenti.
SCOPRI I BONUS E LE OPPORTUNITÀ PER CHI PARTECIPA ALLO SHOWRUNNER LAB.
OPPORTUNITÀ/BONUS PER I PARTECIPANTI
I partecipanti allo Showrunner Lab. saranno agevolati:
Da Toscana Film Commission che sosterrà il 50% delle spese di iscrizione di un massimo di due partecipanti residenti in Toscana, indicati alla Film Commission dal Comitato di selezione;
Dalle Film Commission di Lazio, Sardegna, Trentino e Veneto che sosterranno il 50% delle spese di iscrizione di un massimo di due partecipanti residenti nelle singole Regioni, indicati alle Film Commission dal Comitato di selezione; – stay tuned per aggiornamenti sulla partecipazione di altre Film Commission… –
All’accesso diretto e preiscrizione gratuita a tutti i corsi annuali 2023 dell’Accademia Griffith di Roma;
All’accesso a una Borsa di Studio di 1.000,00 euro per il Corso annuale di Produzione (iscrizioni entro fine luglio 2023) dell’Accademia Griffith di Roma;
Alla partecipazione a sessioni di pitching delle due idee selezionate dal Comitato scientifico e sviluppate durante lo svolgimento delle writers’ room del laboratorio;
Nell’individuare esperienze di stage e tirocini presso imprese nazionali e internazionali del settore audiovisivo grazie anche al partenariato con APA – Associazione Produttori Audiovisivi.
A CHI È RIVOLTO
Lo Showrunner Lab. è rivolto a giovani in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado o diploma di Laurea (18-30 anni) con la passione e l’attitudine per le serie tv, per la scrittura, l’organizzazione, l’imprenditoria. Non è richiesta esperienza nel settore. Il vantaggio di questa scelta è che chiunque, potenzialmente, può avvicinarsi a questo mestiere senza aver maturato concetti pregressi o insegnamenti superati, non più al passo con le esigenze del mercato. Il partecipante ideale è una persona che aspiri a scoprire nuovi orizzonti professionali e che sia motivata a percorrere nuove esperienze formative, utili al raggiungimento del proprio obiettivo lavorativo, nello specifico ambito dell’audiovisivo.
REQUISITI PER LA SELEZIONE
Età compresa tra i 18 e i 30 anni;
Padronanza della lingua italiana;
Buona conoscenza dell’inglese scritto e parlato;
Residenti sul territorio nazionale ed europeo.
PERIODO
Lo Showrunner Lab. si terrà dal 13 aprile al 18 giugno 2023, per un totale di 250 ore, dal giovedì alla domenica. Durante tutta la durata, sono previsti incontri con professionisti del settore e nei weekend workshop con Showrunner ed Executive di rilievo internazionale. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione a chi frequenterà almeno il 70% delle ore didattiche.
SEDE
Lo Showrunner Lab. si terrà presso gli spazi di Manifatture Digitali Cinema Prato, in via Dolce de’ Mazzamuti, 1 / via Santa Caterina, 13 (800 mt a piedi dalla stazione di Prato Porta al Serraglio).
COME CANDIDARSI La candidatura va inviata entro e non oltre il 13 marzo 2023 via e-mail a info@manifatturedigitalicinema.it, con oggetto: “CANDIDATURA SHOWRUNNER LAB”. Per candidarsi, occorre inviare i seguenti documenti:
Modulo iscrizione (Allegato A) – scarica il modulo che trovi in fondo alla pagina (sezione “Documenti per candidarsi”);
Questionario (Allegato B) – scarica il modulo che trovi in fondo alla pagina (sezione “Documenti per candidarsi”);
Lettera motivazionale (max 5.000 battute);
Curriculum vitae aggiornato, firmato e completo di autorizzazione privacy secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679 (General Data Protection Regulation).
Attestato del proprio titolo di studio o autocertificazione attestante il titolo di studio;
Copia fronte /retro di un documento di identità in corso di validità;
Copia fronte/retro del codice fiscale;
Permesso di soggiorno in corso di validità (se cittadini extracomunitari).
SELEZIONE
Le domande vengono valutate dal Comitato Scientifico dello Showrunner Lab., costituito da esperti e professionisti del settore, sul materiale inviato. Il Comitato Scientifico si riserva di richiedere un colloquio con i candidati qualora la documentazione ricevuta non risultasse sufficiente alla valutazione. I candidati selezionati saranno avvisati via e-mail entro il 20 marzo 2023. Saranno ammessi massimo 30 candidati.
COSTI
La quota di iscrizione allo Showrunner Lab. è pari a 2.500,00 euro (IVA inclusa).
La quota di iscrizione deve essere versata in un’unica soluzione, tramite bonifico bancario alla conferma della selezione, entro il 31 marzo 2023, sul c/c IBAN IT57J 01030 21506 000002263246 (causale: iscrizione Showrunner Lab.). Altre forme di pagamento/finanziamento, potranno essere valutate direttamente con l’ente co-organizzatore: PIN – Polo Universitario Città di Prato, alta.formazione@pin.unifi.it.
La quota d’iscrizione comprende:
Didattica e materiali;
Servizio di tutoraggio e segreteria didattica;
Oneri assicurativi.
Eventuali spese per vitto, alloggio e mobilità sono a carico dei partecipanti.
PIN – Polo Universitario Città di Prato e Toscana Film Commission faciliteranno i partecipanti, mettendo a disposizione una lista di alloggi e residenze convenzionate.
“L’intera filiera dell’industria audiovisiva, creativa e digitale ha avuto negli ultimissimi anni una forte crescita determinata anche da forti investimenti internazionali. Riteniamo che questo impatto positivo non debba essere vanificato e possa produrre benefici a lungo termine. Perciò ANICA è impegnata – e intende accelerare – nelle trattative sindacali per giungere ad accordi soddisfacenti per tutti, adeguati al mercato e alle giuste istanze dei lavoratori, senza arroccamenti e rigidità da nessuna parte. Soprattutto per evitare il rischio che il Cine-audiovisivo entri in una spirale regressiva che sta interessando altri settori del nostro sistema economico.
Molti passi sono già stati fatti: è stato completato, nel luglio ’22, il negoziato per la sottoscrizione del contratto per gli stuntman; è stato sottoscritto un protocollo sulla rilevazione oraria per le troupe ora in fase sperimentale; è stato sottoscritto il Ccnl dei lavoratori generici, con il plauso delle associazioni di categoria. Altri, su cui il lavoro è in corso ed è intenso, ne restano da fare: da gennaio 2022 a oggi si sono tenuti molti incontri fra le parti sociali per il Ccnl dei doppiatori e per il contratto delle troupe con l’obiettivo di determinare i compensi minimi per ogni lavoratore e individuare i criteri e le modalità per un aumento delle retribuzioni condiviso tra le parti. I tavoli ed i negoziati non si sono mai interrotti ed è dunque necessario mettere da parte le polemiche e proseguire su questa strada per giungere a risultati positivi per tutti. Abbiamo dato anche segnali importanti sui temi concreti e sostanziali, come i problemi della formazione, della qualificazione professionale, dell’implementazione degli ammortizzatori sociali, per consentire sia alle aziende sia ai lavoratori di sostenere con maggiore serenità eventuali momenti di crisi. Siamo pronti e impegnati anche a sviluppare e migliorare le iniziative e gli accordi, il più possibile efficaci, sui temi evidenziati da artisti e interpreti, sulla parità di genere e tutela di tutte le persone negli ambienti di lavoro e sulla sostenibilità ambientale”. Benedetto Habib, Presidente dell’Unione Produttori Anica.
“Il settore dell’audiovisivo ha vissuto in questi anni momenti di successo professionale e di problematiche dovute alla pandemia. Si è trovato tra il fronte della crescita del mercato e del superamento dei tanti ostacoli nell’ultimo biennio. E’ interesse e volontà della Associazione dei Produttori Audiovisivi partecipare attivamente, come ha fatto finora, alle ricerca delle migliori soluzioni e dei migliori accordi per i fronti aperti in relazione alla tutela ed alle istanze dei lavoratori, dalle troupe agli artisti interpreti e di tutte le altre categorie che rappresentano il mondo dell’audiovisivo”. Lo afferma Giancarlo Leone, Presidente APA.
Talpa Entertainment Productions e NEP Paesi Bassi sviluppano una nuova tecnologia per i programmi TV. Live Motion Capture e Realtà Aumentata sono combinati nella nuova soluzione di produzione in tempo reale.
In collaborazione con Talpa Entertainment Productions (TEP), NEP The Netherlands supporta il nuovo talent show televisivo, AVASTARS, combinando soluzioni e risorse globali con le divisioni di NEP Virtual Studios Halon Entertainment e Lux Machina Consulting per sviluppare un nuovo flusso di lavoro rivoluzionario che riunisca il mondo reale e virtuale in REAL TIME.
Nella produzione di AVASTARS, che ha debuttato venerdì 24 febbraio alle 20:30 su SBS6 nei Paesi Bassi, il mondo reale e quello virtuale si uniscono in modo spettacolare grazie alla combinazione della tecnologia Live Motion Capture e della realtà aumentata. Questo allineamento delle tecnologie dell’industria televisiva, cinematografica e dei giochi è estremamente sofisticato e in precedenza non era possibile in tempo reale. NEP ha sviluppato questa nuova soluzione di flusso di lavoro per adattarsi al processo di produzione di un programma di intrattenimento, adatto a uno studio televisivo e offrendo anche molte opportunità internazionali per implementare questo nuovo formato. Questo nuovo flusso di lavoro live è considerato rivoluzionario per una produzione di questo tipo.
Arjan van Westerloo, Managing Director, NEP The Netherlands: “Talpa Entertainment Productions ci ha chiesto qualche tempo fa di sviluppare un flusso di lavoro live-on-tape in cui Live Motion Capture e Augmented Reality potessero essere combinati in un normale studio televisivo. Questa è stata una sfida che abbiamo colto con entusiasmo.
In AVASTARS, famosi talenti di canto e danza si fondono in un unico Avastar utilizzando Live Motion Capture, per il quale indossano un abito speciale e un casco speciale. I loro movimenti e le espressioni facciali vengono catturati da più di 30 telecamere e le nostre soluzioni tecniche forniscono una traduzione in tempo reale in un Avastar completo e unico che può essere visto in Realtà Aumentata sul palco in studio, dove le possibilità per gli Avastar, l’arredamento, gli oggetti di scena, gli effetti e la luce virtuale sono illimitati.
Per riunire tutto questo dal vivo, abbiamo lavorato a stretto contatto con altre società NEP degli Stati Uniti e dell’Inghilterra, comprese le divisioni NEP Virtual Studios Halon Entertainment e Lux Machina Consulting. La loro vasta esperienza nell’industria cinematografica e dei giochi ci ha aiutato a perfezionare la tecnica per un risultato realistico. È stato un processo unico in cui tutto è stato realizzato su misura dall’inizio alla fine. Siamo molto grati alle nostre persone che hanno lavorato con tanta insistenza su questo progetto impegnativo e siamo orgogliosi di esserci riusciti”.
John de Mol, Talpa Entertainment Productions: “È stata davvero un’intensa collaborazione tra NEP e TEP, con TEP coinvolta creativamente e NEP tecnicamente fin dall’inizio, e dove la tecnologia e soprattutto le persone qualificate hanno reso possibile questo format. Quella che era iniziata come un’idea selvaggia è diventata uno spettacolare programma di intrattenimento con un proprio processo di produzione unico. Non abbiamo solo sviluppato un nuovo format, ma anche una nuova tecnica. Questo ci consente di sviluppare più format con questa tecnologia.”
Le divisioni NEP The Netherlands e NEP Virtual Studios Lux Machina e Halon Entertainment fanno parte di NEP Group, il principale partner tecnologico per i creatori di contenuti in tutto il mondo.
Il Festival
9 giorni di proiezioni; oltre 160 film tra lungometraggi, documentari e corti. Bergamo Film Meeting ha compiuto 40 anni ed è ritornato, finalmente, in presenza
Bergamo Film Meeting è uno degli appuntamenti più importanti nel calendario dei festival italiani: da 40 anni a marzo migliaia di appassionati di cinema d’autore si ritrovano per condividere un grande evento cinematografico, assieme.
L’Associazione Bergamo Film Meeting nasce nel 1983 e dal 2013 è iscritta all’anagrafe delle Onlus, organizzazioni non lucrative di utilità sociale. L’Associazione ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione della cultura cinematografica, con una particolare attenzione al cinema d’autore e di qualità.
La 41a edizione di BFM (11 – 19 marzo) sarà anticipata venerdì 10 marzo, alle ore 21 presso il Teatro Donizetti di Bergamo, dalla sonorizzazione dal vivo di Psycho (1960) di Alfred Hitchcock, ad opera dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano diretta dal maestro Anthony Gabriele. L’iconica colonna sonora composta dal Premio Oscar Bernard Herrmann, verrà eseguita dall’Orchestra sulla versione originale. L’evento è realizzato con la collaborazione dell’Orchestra Sinfonica di Milano e la sponsorizzazione di Intesa Sanpaolo e Brembo, attraverso Comitato Bergamo Brescia Cultura 2023.
In nove giorni di programmazione BFM proporrà:
2 sezioni competitive – la MOSTRA CONCORSO riservata ai lungometraggi di finzione e VISTI DA VICINO, rivolta al cinema documentario; la sezione EUROPE, NOW!, dedicata al cinema europeo contemporaneo, che presenta in anteprima nazionale la personale completa dei registi Ursula Meier (Francia, Svizzera) e Jaco Van Dormael (Belgio), ed è arricchita da una selezione dei film di diploma delle scuole di cinema europee che aderiscono al CILECT – realizzata in collaborazione con la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano – e da Europe, Now! Film Industry Meetings (13 – 14 marzo), le due giornate rivolte ai professionisti di settore; una retrospettiva su Jerzy Stuhr, eclettico e intenso attore polacco di cinema e teatro, oltre che raffinato sceneggiatore e regista; la retrospettiva completa della regista e animatrice ceca Michaela Pavlátová; l’omaggio alla cineasta Kira Muratova, figura di spicco del cinema sovietico e ucraino dagli anni ’60 agli anni ’80; la sezione KINO CLUB, dedicata ai giovani spettatori di ogni età, con le collaborazioni della Cineteca di Milano e dell’olandese Kaboom Animation Festival; la prima tappa di Prospettiva Olmi, retrospettiva omaggio dedicata a Ermanno Olmi che proseguirà durante tutto l’anno; la sezione Incontri: Cinema e Arte Contemporanea realizzata in collaborazione con l’Associazione The Blank; insieme a anteprime, proiezioni speciali e il DAILY STRIP, l’appuntamento con alcuni tra i migliori illustratori del panorama italiano del fumetto.
Davide Ferrario (Presidente Bergamo Film Meeting Onlus)
Delle decine di manifestazioni cinematografiche che fiorirono negli anni ‘80 insieme con Bergamo Film Meeting non ne sono rimaste molte. Non possiamo non essere soddisfatti del successo di lunga durata di un festival che arriva alla quarantesima edizione. Dimostra che l’idea da cui partimmo era buona e che, pur cambiando inevitabilmente pelle e intenzioni nel corso del tempo, BFM una ragione di esistere l’ha sempre avuta. Non solo: BFM è stato sempre più apprezzato da pubblico e addetti ai lavori. L’epidemia di Covid 19, però, ha accelerato il processo di crisi storica del cinema, costringendoci oggi a chiederci che senso abbia un festival del cinema in sala. È una domanda che anche noi dovremmo porci fin dalla prossima edizione.
Ma oggi è giusto prima di tutto celebrare: non solo i 40 anni, ma anche il ritorno in sala e in presenza dopo due edizioni “a distanza”. BFM era nato nel 1983 come un festival rivolto al futuro: si portavano in città i talenti mondiali emergenti. Ha poi passato una lunga fase in cui l’attenzione era rivolta al passato: le retrospettive sono state spesso il clou del programma. È diventato poi principalmente un festival del presente; un festival del presente europeo, da anni riconosciuto, anche con un significativo supporto finanziario, dai programmi MEDIA della UE. Con una battuta, verrebbe da dire che anche il presente, però, non è più quello di una volta – e nemmeno le forme della sua rappresentazione sullo schermo -. Ma BFM continua ad essere uno specchio fedele della ricerca e dell’urgenza che moltissimi cineasti mettono nella testimonianza e nella reinvenzione del reale. È a loro che bisogna guardare per immaginare cosa potrà essere il cinema di domani, se ancora si chiamerà così.
Prima di cominciare a pensare a quel che sarà, però, non bisogna dimenticare quello che è stato e chi non c’è più. Quarant’anni sono un bel pezzo della vita di un uomo o di una donna e inevitabilmente molti, dal 1983, ci hanno lasciato. Personalmente, ricordo ancora benissimo la riunione in Comune in cui si decise la creazione del festival. A quel tavolo, io ero il giovane di belle speranze e il destino mi consente di essere qui ora a scrivere queste note. Non ci sono più gli amministratori di allora, che furono attenti sostenitori istituzionali di quell’idea ambiziosa: il sindaco Giorgio Zaccarelli e l’assessore alla cultura Gian Pietro Galizzi, che sarebbe diventato sindaco a sua volta. Soprattutto, non ci sono più i due “Grandi Vecchi” di Lab 80 e Cineforum, Piercarlo Nolli e Sandro Zambetti: diversi per carattere e indole, ma inerentemente bergamaschi nella loro voglia di fare e migliorare le cose. Sono stati l’esempio per più generazioni di cinefili e appassionati che si sono succeduti/e nelle mille mansioni, alte e basse, che servono per far funzionare BFM.
In conclusione, usiamo quest’edizione per segnare la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova epoca, con consapevolezza e apertura mentale: quella che a BFM non è mai mancata. Davide Ferrario (Presidente Bergamo Film Meeting Onlus)
Lucia Borgonzoni: “Da parte del Governo impegno costante per tutte le categorie dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo”
“Come sa Vittoria Puccini, presidente Unita (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo), che ho sentito non più tardi di una settimana fa, da parte mia e dei Ministeri competenti, l’impegno perché ai lavoratori dello spettacolo siano garantiti sempre maggiori diritti è massimo. Per i contratti collettivi nazionali però, sia delle troupes che dei doppiatori o delle attrici e degli attori, ricordo che sono materia di relazioni industriali e sindacali e il mio ruolo non può essere che quello di una “moral suasion” nei confronti delle parti”.
Così il Sottosegretario di Stato al Ministero della cultura, Lucia Borgonzoni, intervenendo a proposito del tema sollevato dall’attore Pierfrancesco Favino al Festival di Berlino.
“Non appena ricevuta la delega al cinema e all’audiovisivo – prosegue Borgonzoni – ho attivato un nuovo ciclo di incontri tematici con gli operatori del settore, incontrando anche Unita. Tra gli argomenti di discussione, l’inserimento senza precedenti di una clausola premiale nella legislazione tax credit, per incentivare l’utilizzo di professionisti italiani nelle produzioni sul nostro territorio. I numerosi “tavoli” dimostrano, senza timore di smentita, che il confronto costruttivo con il Ministero della cultura è e sarà sempre aperto e mira a sostenere la crescita di tutte le componenti del settore, non lasciando nessuno indietro. Parallelamente, il Ministero del Lavoro con il Sottosegretario Claudio Durigon è impegnato nel potenziare le iniziative che possono agevolare i rinnovi dei contratti collettivi nazionali, come la possibile introduzione di una defiscalizzazione degli stessi rinnovi, così da avere un vero ed effettivo aumento salariale”.
Blackmagic Design ha lanciato Blackmagic Studio Camera 6K Pro, un nuovo e più potente modello di telecamera da studio con un attacco obiettivo EF, un sensore 6K più grande che migliora la colorimetria e la gestione dei dettagli minuziosi, filtri ND e diretta streaming integrata tramite ethernet o i dati mobili del telefono.
Blackmagic Studio Camera 6K Pro mantiene il compatto design tutto in uno della linea di telecamere da studio di cui fa parte. Ha un corpo macchina leggero in policarbonato rinforzato con fibra di carbonio, un ampio viewfinder HDR da 7” incorporato e potenti connessioni broadcast.
Blackmagic Design ha presentato anche Blackmagic Studio Camera 4K Pro G2, un modello aggiornato in grado di trasmettere in streaming.
Blackmagic Studio Camera 6K Pro è già disponibile dai rivenditori Blackmagic Design in tutto il mondo a partire da US$2.495.
Il modello avanzato di Studio Camera 6K con attacco obiettivo EF, sensore 6K più grande, filtri ND e diretta streaming integrata.
Le Blackmagic Studio Camera vantano le stesse funzioni delle grandi telecamere da studio, ma in un design compatto e portatile. Inoltre, grazie alla gamma dinamica e alla scienza del colore delle cineprese digitali, gestiscono le condizioni di illuminazione più avverse e producono immagini di qualità cinematografica. Con un ISO di 25600, il sensore agevola la creazione di immagini straordinarie anche in ambienti scarsamente illuminati. Tra le funzioni avanzate ci sono talkback, tally, controllo camera, correttore interno del colore e registrazione in Blackmagic RAW sui dischi USB. Le nuove Blackmagic Studio Camera 4K Pro G2 e 6K Pro sono anche in grado di trasmettere in streaming tramite ethernet o i dati mobili di un telefono, perciò si possono posizionare in remoto praticamente ovunque al mondo.
Progettata per la produzione dal vivo, Blackmagic Studio Camera non si limita all’utilizzo con gli switcher video. Registrando in Blackmagic RAW sui dischi USB, si adatta a qualsiasi lavoro in cui è richiesta l’installazione sul treppiede. L’ampio viewfinder da 7” è ideale per talk show, produzioni televisive, notiziari, eventi sportivi, lezioni, conferenze e persino matrimoni. Grazie al display luminoso con maniglie laterali, al touchscreen e ai controlli fisici, manovrare la camera è facile e comodo per ore e ore.
Questi sensori straordinari, uniti alla scienza del colore Blackmagic di quinta generazione, forniscono la stessa tecnologia dell’immagine delle cineprese digitali. Il correttore del colore si può persino controllare dallo switcher. La camera offre 13 stop di gamma dinamica, così i neri sono più scuri e i bianchi più luminosi, perfetto per la correzione colore. Fantastici sia per le produzioni HD che Ultra HD, i modelli 4K vantano una risoluzione di 3840 x 2160, e il modello 6K di 6144 x 3456. Tutti i modelli supportano i frame rate da 23.98 a 60 fps.
Grazie all’attacco obiettivo EF o micro 4/3, le Blackmagic Studio Camera sono compatibili con una vasta gamma di obiettivi fotografici economici, con i quali si ottengono immagini di ottima qualità perché sono progettati per la fotografia ad alta risoluzione. Invece di sporgersi in avanti per regolare manualmente l’obiettivo, montando i sistemi opzionali Focus Demand e Zoom Demand è possibile farlo direttamente dai bracci del treppiede. Sarà come lavorare con i costosi obiettivi broadcast B4.
A differenza delle camere consumer, le connessioni SDI dei modelli Blackmagic Studio Camera 4K Pro G2 e 6K Pro includono il talkback per comunicare con l’operatore dello switcher durante gli eventi dal vivo. In questo modo, la regia può indicare agli operatori di ripresa cosa inquadrare, evitando che tutte le camere catturino le stesse immagini. Il connettore per talkback si trova sul lato della camera e supporta le cuffie broadcast standard XLR a 5 pin.
Le Blackmagic Studio Camera dispongono di numerose connessioni per attrezzatura professionale e di consumo. Progettati per i flussi di lavoro del broadcast, i modelli Blackmagic Studio Camera 4K Pro G2 e 6K Pro vantano connettività 12G-SDI, 10GBASE-T Ethernet, talkback e ingressi audio XLR bilanciati. 10G Ethernet trasporta video, tally, talkback e alimentazione tramite un’unica connessione, velocizzando la configurazione. È lo stesso workflow della fibra SMPTE, ma è molto più economico perché richiede solo un cavo ethernet in rame di categoria 6A.
Grazie alle funzioni per la diretta streaming offerte dai modelli Blackmagic Studio Camera 4K Pro G2 e 6K Pro ora è possibile posizionare le camere remote ovunque al mondo. Le camere, da qualsiasi location remota, generano infatti immagini in streaming H.264 HD che tramite internet ritornano allo studio. Basta collegarle a internet usando la connessione ethernet integrata o collegando un telefono 4G o 5G alla porta USB-C per sfruttare i dati mobili.
Blackmagic Studio Camera 6K Pro include filtri ND di alta qualità che permettono di ridurre velocemente la quantità di luce che attraversa l’obiettivo, e sono controllabili anche in remoto. Progettati per assecondare la colorimetria e la scienza del colore della camera, i filtri da 2, 4 e 6 stop forniscono latitudine aggiuntiva anche in condizioni di illuminazione ostili. I filtri agiscono sulla lunghezza d’onda sia ottica che infrarossa per eliminare la contaminazione IR nelle immagini. Si possono controllare elettronicamente dai pulsanti funzione sul retro della camera, dai pulsanti sul Demand, o in remoto. Controllandoli in remoto dalla regia, l’operatore di ripresa potrà concentrarsi unicamente sulle inquadrature per catturare le migliori immagini.
“La Blackmagic Studio Camera 6K Pro è munita di un sensore 6K con prestazioni favolose in condizioni di scarsa illuminazione, e di un attacco EF compatibile con tantissimi obiettivi, inclusi quelli che gli utenti hanno già”, ha affermato Grant Petty, AD di Blackmagic Design. “Vanta tutte le funzioni di alta fascia dei modelli 4K, e in più fornisce filtri ND a controllo remoto, e diretta streaming integrata. Credo sia straordinario, perché gli utenti potranno collocare le telecamere praticamente ovunque al mondo! Secondo noi riscuoteranno un grande successo tra i nostri utenti nella produzione dal vivo!”.
Le caratteristiche principali di Blackmagic Studio Camera 6K Pro:
Sensore 6K nativo con 13 stop di gamma dinamica
Compatibile con una vasta gamma di comuni obiettivi EF
Camere remote in diretta streaming mediante ethernet o i dati mobili
Filtri ND interni da 2, 4 e 6 stop a controllo remoto
Ampio viewfinder da 7” ad alta luminosità
Connessioni 12G-SDI, HDMI e 10G Ethernet
Workflow in stile fibra SMPTE con un solo cavo 10G Ethernet
Ingressi XLR mini professionali con alimentazione phantom 48 volt
Controllo obiettivo con Focus Demand e Zoom Demand (opzionali)
Blackmagic Studio Converter consente tutte le connessioni tramite ethernet
Blackmagic Design ha presentato ATEM Microphone Converter, un nuovo convertitore di audio analogico in digitale per collegare altri microfoni agli switcher ATEM, anche al nuovo modello ATEM Television Studio HD8.
Grazie alla connessione MADI si evita una configurazione complessa, perché basta collegare un semplice cavo BNC. Offre bassissimo rumore di fondo di -129dBV, gamma dinamica di 131dB(A), bassa distorsione di 0,002% e tolleranza uniforme per tutti i canali audio. Il design incorpora anche un’uscita di monitoraggio HDMI con forme d’onda scorrevoli. ATEM Microphone Converter sarà disponibile da aprile al prezzo di 395$ dai rivenditori Blackmagic Design in tutto il mondo.
Ora è facile espandere l’ingresso MADI degli switcher ATEM per connettere altri microfoni o mixer audio esterni. ATEM Microphone Converter si collega direttamente all’ingresso MADI di ATEM Television Studio, senza bisogno di configurare impostazioni complesse. Collegandone diversi a cascata, è possibile aggiungere ancora più sorgenti. Il convertitore ha 4 ingressi analogici con selezione mic/linea e alimentazione phantom. Il suo design garantisce un audio di qualità straordinaria, con rumore di fondo estremamente basso, ampia gamma dinamica e bassissima distorsione. Si avvale persino di 8 ADC separati su ogni ingresso per estendere la gamma dinamica complessiva, e consente il monitoraggio tramite l’uscita HDMI, con forme d’onda scorrevoli.
Il design classico di ATEM Microphone Converter ospita i componenti elettronici atti alla conversione audio di alta qualità dall’analogico al digitale (ADC). Vanta ingressi XLR/TRS per collegare cavi sia di tipo XLR che i jack. Include un’uscita MADI dedicata all’audio convertito, e un ingresso MADI che consente il collegamento a cascata di vari ATEM Microphone Converter e quindi l’integrazione di più di 4 canali di audio in una singola connessione MADI.
Convertitore di audio analogico/MADI di altissima qualitàcon 4 ingressi per collegare altri microfoni agli switcher ATEM.
L’uscita MADI di ATEM Microphone Converter integra i 4 ingressi analogici come canali MADI 1, 2, 3, 4. L’ingresso MADI di ATEM Microphone Converter serve anche a collegare a cascata vari convertitori, soluzione ideale quando servono più di 4 canali audio in un singolo link MADI. Quando un convertitore è connesso all’ingresso di un altro, il primo convertitore della serie collocherà i suoi 4 canali sopra i 4 canali del secondo convertitore.
Ogni canale dell’ingresso analogico integra un pre amplificatore a gain fisso con bassissimo rumore, ridimensionato per ottenere un audio ADC ad alta gamma dinamica. È un design che fa a meno dei pre amplificatori microfonici, evitando la comparsa del tipico effetto distorsione sull’ingresso. A differenza dei consueti convertitori con un ADC per ingresso, ogni ingresso di ATEM Microphone Converter provvede a convertire l’analogico in digitale sfruttando 8 ADC ad alta gamma dinamica che collettivamente funzionano come un ADC di gamma dinamica ultra alta. Di fatto, ogni canale degli ingressi audio raggiunge una gamma dinamica di ben 131dB(A).
Un problema comune dei convertitori per microfoni è l’alto rumore di fondo, con rumore elettrico generato dagli amplificatori dell’ingresso. ATEM Microphone Converter risolve questo problema grazie a un design completamente diverso in cui l’ingresso viene convertito usando la sua propria conversione di gamma dinamica ultra alta, consentendo l’invio dell’audio RAW allo switcher, da cui poi sarà possibile applicare tutto il gain necessario per ottenere il livello audio corretto. In assenza del rumore causato in fase di gain analogico, il risultato è un rumore di fondo bassissimo di -129dBV.
L’ingresso ad ampia gamma dinamica non necessita quindi di un pre amplificatore analogico, e i livelli del microfono vengono regolati con assoluta stabilità in fase di pre amplificazione digitale del gain. Questa fase asseconda anche i differenti livelli dell’audio analogico, che tendono a variare significativamente a seconda della marca del microfono. Per di più, il pre amplificatore digitale viene elaborato internamente a una profondità di 32 bit in virgola mobile dell’audio RAW, permettendo di regolare l’audio con maggior precisione rispetto allo standard audio MADI.
Un altro vantaggio del design innovativo di ATEM Microphone Converter è la corrispondenza impeccabile tra i vari canali audio in entrata. Infatti grazie a 8 ADC per ogni ingresso analogico, le specifiche e le tolleranze sono molto simili, per cui tutti i canali in entrata risultano statisticamente più uniformi. Non solo, il design di 8 ADC per ingresso mantiene un rumore di fondo stabile e costante, senza gli effetti negativi della modulazione riscontrati nei sistemi tradizionali ad ADC ripartiti.
ATEM Microphone Converter offre anche un’uscita di monitoraggio video HDMI per connettere un semplice schermo TV o un monitor e visualizzare il quadro completo dell’audio. Fornisce 4 forme d’onda scorrevoli per gli ultimi 60 secondi di tempo, che agevolano un monitoraggio dettagliato e dinamico. Ci sono indicatori che segnalano i livelli audio in entrata, le impostazioni mic/linea e l’alimentazione phantom. Collegando a cascata vari convertitori, sull’uscita di monitoraggio è possibile visualizzare più di 4 canali.
“Siamo molto orgogliosi di questo prodotto. Abbiamo lavorato molto per innovare il design della conversione dell’analogico e ottenere una qualità così alta”, ha affermato Grant Petty, AD di Blackmagic Design. “Non volevamo un convertitore a buon mercato, volevamo disegnare il migliore, così ora gli utenti potranno usare microfoni con un rumore di fondo davvero basso. Il rumore di fondo di questo convertitore è più basso di tutti i microfoni che abbiamo testato! Chiunque potrà ottenere un audio della stessa qualità delle stazioni radio, anche senza alcuna conoscenza tecnica. Fa tutto il convertitore”.
Caratteristiche di ATEM Microphone Converter
Espansione audio con ATEM Microphone Converter
Design robusto
Connessione MADI per audio multicanale
Bassissimo rumore di fondo di -129dBV
Gamma dinamica ultra alta di 131dB(A)
Corrispondenza precisa tra ingressi e distorsione bassa del 0,002%
Monitoraggio HDMI con forma d’onda scorrevole
Disponibilità e prezzo ATEM Microphone Converter sarà disponibile da aprile al prezzo di 395$, imposte escluse, dai rivenditori Blackmagic Design in tutto il mondo.
Musk è co-fondatore di OpenAI, l’azienda statunitense che ha sviluppato il popolare chatbot generativo AI ChatGPT. ChatGPT “ha illustrato alle persone quanto sia diventata avanzata l’IA”, secondo Musk.
“Uno dei maggiori rischi per il futuro della civiltà è l’intelligenza artificiale”, ha detto Elon Musk ai partecipanti al vertice del governo mondiale a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Elon Musk, che ha co-fondato l’azienda ChatGPT, avverte A.I. è “uno dei maggiori rischi” per la civiltà
L’intelligenza artificiale è una tecnologia che ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui le persone vivono e lavorano. Tuttavia, come ha sottolineato Elon Musk, ci sono anche alcuni rischi significativi associati all’uso dell’intelligenza artificiale, e questi rischi devono essere presi seriamente.
Uno dei maggiori rischi associati all’intelligenza artificiale è il suo potenziale di superare la capacità umana di comprendere e controllare i processi decisionali. Mentre gli algoritmi di intelligenza artificiale possono fornire soluzioni più efficienti e precise a problemi complessi, possono anche comportare conseguenze inattese e negative. Ad esempio, un sistema di intelligenza artificiale può avere difficoltà a prendere decisioni etiche, come scegliere tra la vita di una persona o l’altra in una situazione di emergenza. Inoltre, un sistema di intelligenza artificiale può essere influenzato da pregiudizi e discriminazioni presenti nei dati su cui è stato addestrato.
Altri rischi associati all’intelligenza artificiale includono la perdita di posti di lavoro e la creazione di disuguaglianze sociali ed economiche. Gli algoritmi di intelligenza artificiale possono sostituire il lavoro umano in molti settori, il che può portare alla disoccupazione e alla perdita di reddito per le persone che dipendono da quei lavori. Inoltre, l’intelligenza artificiale può creare una divisione tra le persone che hanno accesso alle tecnologie avanzate e quelle che non lo hanno.
Per mitigare i rischi associati all’intelligenza artificiale, è importante adottare una regolamentazione adeguata e responsabile delle tecnologie di intelligenza artificiale. Ciò richiede una maggiore trasparenza e responsabilità da parte dei produttori di tecnologie di intelligenza artificiale, nonché una maggiore consapevolezza pubblica degli impatti sociali ed etici dell’intelligenza artificiale.
Inoltre, è importante sviluppare un’etica dell’intelligenza artificiale e una comprensione più profonda dei suoi impatti sociali ed etici. Ciò può comportare l’investimento in ricerca e formazione per sviluppare le competenze necessarie per gestire l’intelligenza artificiale in modo responsabile.
In sintesi, l’intelligenza artificiale presenta sia opportunità che rischi significativi per il futuro della civiltà. È importante considerare attentamente questi rischi e adottare una regolamentazione adeguata per mitigarli, nonché investire nella ricerca e nella formazione per sviluppare una comprensione più profonda dell’intelligenza artificiale e dei suoi impatti sociali ed etici.
Quest’articolo è stato scritto da ChatGPT a cui è stato chiesto di commentare l’affermazione di Elon Musk: “Uno dei maggiori rischi per il futuro della civiltà è l’intelligenza artificiale”
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