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CATON TECHNOLOGY SI UNISCE ALLA GRASS VALLEY MEDIA UNIVERSE ALLIANCE

Caton Technology ha aderito a GV Media Universe Alliance, il programma sviluppato da Grass Valley che riunisce i leader del settore per fornire soluzioni cloud pratiche e completamente funzionali alle le aziende dei media. Aderendo all’Alleanza, Caton garantisce che gli utenti finali possano utilizzare la connettività più veloce e sicura per i loro flussi di lavoro cloud.
Come opera l’ecosistema CatonNet Video Platform 

Il GV Media Universe riunisce un ecosistema completo di strumenti e servizi che si integrano perfettamente per fornire un ambiente di lavoro familiare sulla piattaforma di produzione e distribuzione più agile al mondo, AMPP di Grass Valley. Fondamentale per il successo di qualsiasi flusso di lavoro distribuito è la capacità di trasportare i contenuti dalla produzione al cloud fino alla consegna, utilizzando formati e protocolli basati su standard.

Questo trasporto si ottiene al meglio utilizzando la CatonNet Video Platform (CVP), un tessuto di trasporto IP a bassissima latenza, alta disponibilità, bitrate elevato e multipath per segnali multimediali di alta qualità. CVP può incorporare i Caton Transport Protocols (CTP) oppure può trasportare flussi standard come SRT e NDI. Il contenuto su CVP è completamente crittografato utilizzando AES e mantiene una bassa latenza per la trasmissione live.

“Ci impegniamo per trasmissioni IP basate su standard ad alte prestazioni su connettività prontamente disponibile, inclusa Internet aperta”, ha affermato Gerald Wong, vicepresidente senior, global operation, Caton Technology. “Aderire a GV Media Universe Alliance è importante, perché oltre ad aggiungere CVP e CTP all’offerta, significa che altri membri dell’Alleanza avranno accesso ai nostri esperti che hanno una vasta conoscenza ed esperienza per aiutare a progettare e costruire architetture di rete”.

Chris Merrill, direttore del marketing strategico di Grass Valley, ha aggiunto:
“I nostri clienti sono entusiasti dei nuovi modelli di business che AMPP sta offrendo loro. Sono ancora più felici quando scoprono che i loro strumenti preferiti hanno già dimostrato di funzionare facilmente in un ecosistema abilitato per AMPP. È un enorme vantaggio per loro utilizzare interfacce operative familiari. Diamo il benvenuto alla tecnologia Caton nell’Alleanza, in quanto fornisce una connettività vitale che è sicura, stabile e molto semplice da implementare e utilizzare”.

Il quartier generale di Caton a Singapore

All’IBC2022 (RAI Amsterdam, 9 – 12 settembre) CVP sarà presentato come parte della soluzione AMPP presso lo stand di Grass Valley, 9.A01. L’intera gamma delle soluzioni Caton per la connettività, la consegna e la collaborazione remota è visibile allo stand dell’azienda, 1.F36.

 

MARCHE: SOSTEGNO ALLE PRODUZIONI AUDIOVISIVE REGIONALI

Regione Marche indice un bando a sostegno delle produzioni audiovisive regionali, in attuazione della L.R. n. 7/2009 “Sostegno del cinema e dell’audiovisivo”, del Piano triennale della Cultura 2021/2023 (D.A. n. 9/2021 – Sostegno alle produzioni cineaudiovisive) e della DGR n. 495 del 02/05/2022 (Programma annuale Cultura 2022 – I stralcio), per un ammontare complessivo di fondi regionali pari a € 250.000,000, con esigibilità 2022 per anticipo e 2023 per il saldo.

Il contributo massimo ottenibile è suddiviso secondo la tipologia di progetto presentato:

  • LUNGOMETRAGGIO: max € 70.000,00
  • CORTOMETRAGGIO: max € 40.000,00
  • DOCUMENTARIO: max € 20.000,00

L’intensità dell’aiuto non può superare il 50% dei costi ammissibili del progetto. Nel caso di opere difficili (vedi bando) l’intensità dell’aiuto potrà essere aumentata fino al 70% dei costi ammissibili del progetto e comunque non potrà superare i massimali fissati per ogni tipologia progettuale sopra indicati. La predetta dotazione finanziaria potrà essere integrata qualora si rendano disponibili ulteriori risorse che potranno essere utilizzate per lo scorrimento della graduatoria.

La domanda di contributo, con annessa documentazione, dovrà pervenire entro VENERDÌ 16 SETTEMBRE 2022 alla Regione Marche – Dipartimento Sviluppo Economico – Settore Beni e Attività Culturali – Via Gentile da Fabriano, n. 9 – 60125 Ancona, esclusivamente tramite posta PEC al seguente indirizzo: regione.marche.funzionebac@emarche.it, riportando come oggetto dell’invio:

L.R. n. 7/2009 – DGR n. 495/2022. Bando Cinema per il sostegno delle produzioni audiovisive 2022/2023 – Domanda di contributo.

La domanda di contributo dovrà contenere, in un unico invio, la seguente documentazione debitamente compilata e sottoscritta:

  • Allegato 1 Domanda di contributo – Scheda progetto
  • Allegato 2 Piano finanziario preventivo
  • Allegato 3 Obblighi del Beneficiario
  • Copia del documento di identità del legale rappresentante firmato digitalmente
  • Visura camerale contenente l’indicazione del codice ATECO e/o Certificato di Attribuzione della Partita IVA in copia conforme
  • Company profile, Cv e link video (se presente)
  • Contratto di coproduzione (ove indicato)

Link al bando sul sito della Regione Marche: www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi?idb=5919

 

TVU NETWOK TRASMETTE LA “COPA AMERICA” RIPRESA CON SMARTPHONE

L’ecosistema TVU NETWORK rivoluziona la trasmissione globale in diretta del torneo di calcio “Copa América” ​​utilizzando smartphone sul cloud.

L’approccio modulare basato su microservizi di TVU consente collaborazione, commenti e streaming live senza infrastrutture.

TVU Networks, leader tecnologico e di mercato nelle soluzioni video live basate su cloud e IP, ha assistito la Confederazione delle Federazioni Calcistiche Indipendenti (CONIFA), rappresentando oltre sette miliardi di persone in ottanta regioni del mondo, a raggiungere un obiettivo apparentemente impossibile. La CONIFA ha prodotto e trasmesso con successo un torneo di calcio professionistico dalla remota città cilena di Linares, praticamente senza attrezzature, personale minimo e a basso costo. Ancora più impegnativo, a causa di problemi dell’ultimo minuto con il sistema di trasmissione convenzionale, hanno avuto solo pochi giorni per pianificare e realizzare la produzione di questo evento di alto profilo. La soluzione adottata da CONIFA per raggiungere il proprio obiettivo in tempi record è stata un mix di soluzioni basate su cloud di TVU Networks che consentono un nuovo modo di produrre eventi sportivi con gli smartphone.

L’hardware di CONIFA in loco, in Cile, consisteva solo in tre smartphone e due tablet collegati alla rete 4G disponibile, con schede SIM, oltre a microfoni, treppiedi e stabilizzatori per riprese sul campo.

Una batteria ultraportatile agli ioni di litio TVU PowerPac ha mantenuto carichi i telefoni e i tablet.

  • Soluzioni basate su cloud TVU:
  • piattaforma di produzione live multi-camera TVU Producer;
  • soluzione di collaborazione cloud TVU Partyline;
  • piattaforma di commento basata su cloud TVU Remote Commentator;
  • e l’app mobile per lo streaming live TVU Anywhere – hanno fatto il resto del lavoro per creare un flusso di lavoro affidabile e conveniente con pochi tecnici in loco.

Per l’evento della Copa América, il video catturato con smartphone e tablet in Cile è stato inviato direttamente al produttore di TVU tramite il cloud, due ingegneri di TVU Networks in Messico hanno gestito la produzione video, grafica e audio. TVU Remote Commentator, anch’esso gestito dal Messico, ha consentito allo staff di TVU di inserire storie e commenti di ospiti di tutto il mondo nella trasmissione, mantenendo tutti gli elementi perfettamente sincronizzati. Tramite TVU Partyline, i membri della troupe in entrambe le location hanno collaborato in tempo reale durante la produzione. Infine, TVU Anywhere ha trasmesso in live streaming la trasmissione su CONIFA TV, altre reti di distribuzione di contenuti e piattaforme di social media.

“Con l’ecosistema TVU, quattro o cinque persone in diversi paesi che partecipano alla produzione e alla trasmissione, alcune apparecchiature di base e un paio di smartphone, siamo stati in grado di trasmettere in streaming live in tutto il mondo da una piccola città nel sud del Cile”, ha affermato Diego Bartolotta, Presidente di CONIFA Americas. “Prima della Copa América, ero un po’ incredulo che potessimo ottenere la trasmissione di qualità di una partita di calcio professionistico solo con i telefoni interconnessi. Ma TVU ha completamente cambiato la mia prospettiva. Una trasmissione di qualità di prima classe in questo modo può darci la più ampia portata possibile e sarà molto importante per il futuro dei giochi e dei tornei della CONIFA in tutta l’America Latina e nel mondo”.

Rafael Castillo, Direttore Generale/Vicepresidente di TVU Networks, EMEA e America Latina, ha affermato: “Siamo orgogliosi che l’ecosistema TVU abbia affrontato la formidabile sfida di CONIFA, offrendo l’alta qualità di una trasmissione tradizionale, con affidabilità, stabilità e senza preoccupazioni di funzionamento anche in un ambiente estremamente esigente. Il nostro approccio modulare e con soluzioni prive di infrastrutture, facili da implementare, risorse limitate e posizioni remote, non limitano più ciò che puoi ottenere”.

 

BSC EXPO LONDRA 24-25 FEBBRAIO 2023

BSC EXPO 24-25 Febbraio 2023

Battersea Evolution, London, United Kingdom

Il principale evento internazionale in Europa per attrezzature e tecnologie per la produzione di film e TV

Il BSC Expo è il principale show dedicato alla produzione cinematografica e televisiva in Europa ed è ora un appuntamento fisso nel calendario del settore. Il BSC Expo è una grande opportunità per testare tutte le ultime attrezzature e tecnologie in un ambiente industriale rilassato.

Oltre a una vasta gamma di espositori che mostrano le ultime novità disponibili sul mercato, l’Expo ospita anche due giorni interi di presentazioni e tavole rotonde, tra cui le popolarissime tavole rotonde BSC, tutte all’interno del teatro delle esposizioni.

 

TORINO FILM FESTIVAL DAL 25 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE 2022

Il Torino Film Festival nasce nel 1982 come Festival Internazionale Cinema Giovani. Fin dall’inizio si contraddistingue per l’attenzione alle nuove forme e tendenze del cinema sostenendo le produzioni indipendenti, le opere prime e seconde, i documentari e la sperimentazione, ma anche portando avanti il lavoro di ricerca sulla storia del cinema.

Ciò che rende unico il Torino Film Festival è la sua attenzione per la diversità, la collaborazione e l’innovazione, che attirano una comunità appassionata di autori e di cinefili accomunati dalla volontà di celebrare il potere del cinema di unirci e ispirarci.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione, il Direttore del Torino Film Festival Steve Della Casa insieme a Enzo Ghigo e a Domenico De Gaetano – rispettivamente Presidente e Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – ha annunciato le linee guida che caratterizzeranno la 40ma edizione.

Voglio innanzitutto ringraziare il mio predecessore, Stefano Francia di Celle e tutta la sua squadra, per lo straordinario lavoro svolto in questi due anni così difficili e il Museo Nazionale del Cinema per la fiducia accordatami – ha dichiarato Steve Della Casa. Fin da subito la sintonia con il presidente Enzo Ghigo e il direttore Domenico De Gaetano, è stata totale, così come con i vertici della Film Commission Torino Piemonte, nella comune consapevolezza dell’importanza di consolidare ulteriormente la collaborazione e la sinergia tra gli enti del sistema cinema torinese, in ambito artistico così come in ambito industriale. In questo campo stiamo preparando con Gaetano Renda un convegno internazionale sul rapporto tra cinema e sala. La 40ma edizione del Torino Film Festival dovrà essere all’insegna del rinnovamento ma nel solco della tradizione, ritrovare quella vitalità identitaria che per forza di cose nei due anni di pandemia si è persa, tornando a coniugare sperimentazione, cinema popolare e di genere.”

Gli ultimi due anni del Torino Film Festival sono stati fortemente condizionati dalla pandemia – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinemae questa sarà la prima vera edizione del post-Covid. Per il Museo Nazionale del Cinema, che organizza anche i festival Lovers e CinemAmbiente oltre al TorinoFilmLab, il TFF è una grande vetrina con risonanza nazionale e internazionale, e ancor di più lo sarà quest’anno con l’edizione speciale per il quarantennale. Siamo certi che i contenuti e le proposte artistiche ideate da Steve Della Casa coinvolgeranno la città in una bellissima festa, in linea con i grandi eventi che vedranno Torino protagonista nel 2022”.

E nella direzione indicata da Steve Della Casa va la scelta di dedicare all’attore Malcolm McDowell un omaggio a riconoscimento del suo straordinario apporto al cinema d’autore, al cinema popolare e alle serie tv, e nello spirito delle grandi retrospettive che hanno caratterizzato il Torino Film Festival negli anni. L’attore sarà ospite del TFF e protagonista di una masterclass condotta da David Grieco, regista di Evilenko, uno dei sei titoli – insieme a Arancia Meccanica di Stanley Kubrick e Caligola di Tinto Brass – che lo stesso McDowell ha scelto come più esemplificativi della sua carriera.

Il 40° TFF sarà un festival più snello. Il programma comprenderà 4 sezioni competitive – Concorso internazionale lungometraggi, Concorso documentari internazionali, Concorso documentari Italiani, Concorso cortometraggi italiani – , un Fuori Concorso dedicato alla produzione più interessante dell’anno in corso e alcuni Programmi Speciali.

Tra i Programmi Speciali, sempre nello spirito e nella tradizione del festival, sarà dedicata al western una mini retrospettiva. Saranno proposti 6 titoli, scelti in una rosa di 20, diretti o interpretati da registi e attori cult e presentati in sala da cinefili e studiosi del genere, tra i quali Francesco Ballo e Marco Giusti. “Questi film caratterizzeranno il TFF per quello che deve tornare ad essere, cioè il luogo geometrico (anche) della cinefilia più estrema” dichiara Steve Della Casa.

Per festeggiare degnamente i 40 anni del Torino Film Festival, inoltre, la serata di apertura – sorprendente e pop al tempo stesso – si terrà al Teatro Regio e sarà trasmessa in diretta.

Ad affiancare il Direttore ci sarà un nuovo Comitato di selezione composto da Giulio Casadei, Antonello Catacchio, Massimo Causo, Grazia Paganelli, Giulio Sangiorgio e Caterina Taricano. Consulenti alla direzione artistica saranno Luca Beatrice, Claudia Bedogni, David Grieco, Luigi Mascheroni, Paola Poli, Alena Shumakova e Luciano Sovena.

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino

 

NASCE “PRATO PHYGITAL”, MIX TRA TESSUTO E CINEMA PER UN FUTURO TUTTO DIGITALE

Manifatture Digitali Cinema Prato, tra luglio 2022 e giugno 2023, sarà il fulcro di Prato Phygital, il progetto che segnerà un’evoluzione storica per il settore manifatturiero e la tradizione tessile pratesi, intrecciandoli al digitale, il 5G, le nuove infrastrutture tecnologiche e le produzioni audiovisive, con una prospettiva di riproducibilità del modello di respiro nazionale e internazionale.

Prato Phigital, nuova sala polifunzionale

Prato Phygital, che ha vinto il bando MISE (Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica ) – aggiudicandosi 1 milione di euro, grazie alla proposta di Fondazione Sistema Toscana, capofila di una cordata di istituzioni e imprese nazionali -, è stato presentato venerdì 29 luglio 2022 a Palazzo Strozzi Sacrati, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente di Fondazione Sistema Toscana (FST) Iacopo Di Passio, la responsabile Mediateca e Area Cinema di FST Stefania Ippoliti, il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, con l’Assessore al bilancio, sviluppo economico, innovazione e agenda digitale Benedetta Squittieri e la professoressa Elisabetta Cianfanelli (del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze), che inaugurerà a MDC Prato un nuovo Corso di Laurea di Unifi sulla Moda e sul Tessuto.

Prato Phygital, col finanziamento del MISE, sarà il motore di una serie di azioni che vedranno al centro Manifatture Digitali Cinema Prato e porteranno, entro giugno 2023, tessuti, copricapi e scenografie nel digitale, con l’obiettivo di creare un centro di produzione audiovisiva all’avanguardia nel panorama europeo. Vediamo, di seguito, tutti i passaggi.

PRATO PHYGITAL: IL TESSUTO DIVENTA DIGITALE. IL CRONOPROGRAMMA

Ecco le azioni che saranno realizzate entro giugno 2023:
Il primo step di Prato Phygital, vedrà la digitalizzazione e traduzione in modelli matematici riproducibili, di una selezione di tessuti presenti negli archivi di Marini Industrie SpA e del Museo del Tessuto di Prato, oltre che di alcuni tra i meravigliosi copricapi realizzati dai partecipanti alle Botteghe di Alta Specializzazione di MDC Prato (in particolare, alle Botteghe Costumi Rinascimento e Costumi Rinascimento 2 – I tempi di Leonardo, durante le quali si è dato vita ad abiti ed accessori destinati alle serie tv, targate Lux Vide, I Medici 3 e Leonardo). Questa fase sarà curata dal Dipartimento di Architettura – Unifi, sotto la guida della professoressa Elisabetta Cianfanelli, con il supporto di Immerxive, startup nata in seno a PRISMA – Casa delle Tecnologie di Prato.

Sala proiezioni

Nel passaggio successivo, i tessuti e i copricapo digitalizzati, verranno utilizzati come elementi scenografici di un cortometraggio che sarà girato all’interno di un modello in scala – un mock-up – di un Teatro di Posa per Virtual Production. Il mock-up sarà allestito nel Teatro di Manifatture Digitali Cinema (in via Santa Caterina 11, a Prato). A realizzarlo, saranno la casa di produzione Indiana Production e EDI Effetti Digitali Italiani.

Il terzo step è connesso alla rete 5G di Wind Tre: attraverso la realizzazione di un’infrastruttura di edge computing, infatti, tre gruppi di spettatori (studenti, imprenditori e giornalisti), godendo appieno delle funzionalità della rete, potranno assistere in tempo reale, sui loro device mobili, a quanto avverrà nel Teatro di Santa Caterina di MDC Prato. Questa fase vedrà protagonisti il PIN – Polo Universitario Città di Prato e Wind Tre.

La attività dei 12 mesi di Prato Phygital, saranno promosse tramite azioni di disseminazione curate da PRISMA – Casa delle Tecnologie di Prato.

Spazi Story telling

PRATO PHYGITAL: UN MODELLO RIPRODUCIBILE

Il progetto si propone come modello per le industrie tessili e le imprese creative del territorio locale e nazionale.
Prato Phygital nasce per rafforzare i servizi alle imprese nella città del tessile attraverso un centro di produzione audiovisiva all’avanguardia nel panorama europeo, ma anche per dare impulso alla creazione di un Campus, in cui formare i futuri tecnici in grado di implementare le nuove tecnologie, con ricadute positive sull’occupazione delle nuove generazioni.

PRATO PHYGITAL: LE REALTÀ COINVOLTE NEL PROGETTO

Prato Phygital vede coinvolti enti pubblici, istituzioni culturali, realtà industriali, case di produzione audiovisive e factory del digitale.
Nel dettaglio, fanno parte della cordata, capitanata da Fondazione Sistema Toscana:
Comune di Prato;
Dipartimento di Architettura (DIDA) – Università degli Studi di Firenze;
Museo del Tessuto di Prato;
PIN – Polo Universitario Città di Prato;
Wind Tre Spa;
Indiana Production Spa;
EDI – Effetti Digitali Italia Srl;
Marini Industrie SpA;
Immerxive Srl.

Un momento della conferenza stampa del progetto Prato Phygital.

Da sinistra a destra: la professoressa Elisabetta Cianfanelli (del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze); il Sindaco di Prato Matteo Biffoni; il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani; il presidente di Fondazione Sistema Toscana (FST) Iacopo Di Passio; la responsabile Mediateca e Area Cinema di FST Stefania Ippoliti; l’Assessore al bilancio, sviluppo economico, innovazione e agenda digitale Benedetta Squittieri. 

LA VOCE DEI PROTAGONISTI:
“Il milione di euro del MISE” – ha dichiarato il Presidente di Regione Toscana Eugenio Giani – “implementa, dal punto di vista tecnologico, nella prospettiva del 5G, la realtà delle Manifatture Digitali Cinema, con un progetto di grande strategia; un disegno di prospettiva rivoluzionario, che unisce l’innovazione a quello che è il ruolo di Prato come città manifatturiera per eccellenza in Toscana.”

Audiovisivo, nuove tecnologie, formazione, attenzione alle nuove competenze, sono gli ingredienti di questo nuovo progetto, che Fondazione Sistema Toscana coordina come ente capofila”, ha affermato Stefania Ippoliti, responsabile Mediateca e Area Cinema di FST e direttrice di Toscana Film Commission.

Per Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, “Prato Phygital, frutto di una stretta collaborazione tra il progetto PRISMA e Manifatture Digitali Cinema, non soltanto consentirà di sfruttare la sperimentazione del 5G sul territorio ma segnerà anche la connessione tra nuove infrastrutture tecnologiche, tradizione tessile e produzioni cinematografiche. Una valorizzazione delle diverse competenze possibile grazie a un investimento importante”.

Il presidente di Fondazione Sistema Toscana (FST) Iacopo Di Passio, ha affermato:
Manifatture Digitali Cinema conferma la propria vocazione a essere la nuova infrastruttura di riferimento per il cinema e l’audiovisivo. E sul progetto “Prato Phygital” si uniscono a FST partner pubblici e privati che vogliono coniugare i linguaggi cinematografici con la tecnologia digitale, con l’obiettivo di dare vita a nuove opportunità professionali non solo per l’audiovisivo”.

DEJERO PRESENTA LE NUOVE SOLUZIONI DI TRASMISSIONE E DECODIFICA 5G ALL’IBC 2022

Dejero presenterà i suoi nuovi trasmettitori mobili EnGo 3 e EnGo 3x 5G con gateway Internet integrato all’IBC 2022, insieme al suo nuovo ricevitore WayPoint 3.

EnGo 3 ed EnGo 3x combinano prestazioni 5G con una qualità video senza precedenti per i mercati delle trasmissioni e della produzione multimediale; con EnGo 3x che supporta la trasmissione 4K UHD e la produzione multi-camera. Il nuovo ricevitore WayPoint 3 dell’azienda ricostruisce il video trasportato su più connessioni IP da trasmettitori Dejero selezionati, decodifica HEVC o AVC e fornisce risoluzioni fino a 4K UHD.

Nuovi trasmettitori mobili 5G EnGo

I trasmettitori EnGo 3 e EnGo 3x sono progettati con la nuovissima architettura dell’antenna RF e 4×4 MIMO per liberare tutto il potenziale delle connessioni 5G e garantire un isolamento ottimale dell’antenna.

“Questa nuova generazione di EnGo ha fatto un ulteriore passo avanti nella connettività quadruplicando il numero di antenne per modem, offrendo un supporto più ampio delle bande cellulari per prestazioni e affidabilità maggiori”, spiega Francois Vailant, senior product manager, Dejero. “Altri trasmettitori mobili 5G utilizzano principi di progettazione dell’antenna 4G in cui l’interferenza delle antenne, poste troppo vicine tra loro, influisce negativamente sull’affidabilità, specialmente nelle aree in cui i segnali cellulari possono essere deboli o dove molti dispositivi cellulari competono per la larghezza di banda della rete”.

Dejero ha selezionato modem che supportano un’ampia gamma di bande cellulari per migliorare le prestazioni 5G di EnGo 3 ed EnGo 3x, supportando bande aggiuntive utilizzate dai vettori negli Stati Uniti, Canada, Australia, Cina, Corea e America Latina che altri trasmettitori mobili 5G semplicemente non riescono a sfruttare.

Con i nuovi trasmettitori EnGo 3 ed EnGo 3x, le squadre sul campo possono trasmettere video di qualità broadcast, trasferire rapidamente file di grandi dimensioni e configurare istantaneamente punti di accesso a larghezza di banda elevata per più dispositivi. Negli scenari di News Gathering e produzione remota, la modalità GateWay può essere utilizzata per il trasferimento di file, connettersi a redazioni e sistemi MAM, pubblicare contenuti sui social media e accedere a risorse cloud o data center privati.

“È un enorme passo avanti in termini di ciò che una singola unità può fare in movimento, in particolare coloro che si trovano a riferire o operare in aree di copertura marginale o luoghi in cui c’è congestione della rete”, ha aggiunto Kevin Fernandes, chief revenue officer di Dejero.

I trasmettitori EnGo ottimizzano anche la comunicazione e il flusso di lavoro tra il campo di attività e la stazione ricevente. Questo è essenziale per i team di notizie mobili che lavorano con scadenze ravvicinate; invece di perdere tempo alla ricerca di un hotspot Internet o, a seconda dei dispositivi hotspot mobili con una sola connessione, possono contare su una connessione ultra-affidabile multi-rete veloce fino a 500 Mbps.

Per le società di produzione cinematografica, televisiva e commerciale, gli utenti di EnGo possono sfruttare la connettività ultra affidabile per consentire la collaborazione in tempo reale con team dislocati remotamente. Possono anche accelerare la consegna dei contenuti dalla posizione remota direttamente alla post-produzione, indipendentemente da dove si trova quella posizione, riducendo così il numero di persone necessarie sul set e consentendo enormi risparmi sui costi.

Il nuovo trasmettitore EnGo 3x 5G fornisce una trasmissione video UHD 4K affidabile e una produzione multi-camera sul campo; Il nuovo ricevitore WayPoint 3 decodifica HEVC o AVC, fornendo risoluzioni fino a 4K UHD

EnGo 3x

Dejero EnGo 3x Image

Il nuovo Dejero EnGo 3x combina prestazioni 5G superiori, ingressi multi-camera e risoluzione 4K UHD con una qualità video senza precedenti

EnGo 3x vanta il supporto multi-camera per un massimo di quattro feed HD completamente sincronizzati. Perfetto per acquisire feed da più telecamere in una singola unità, EnGo 3x riduce i costi e la complessità delle produzioni sportive multicamera e degli eventi dal vivo. Gli ingressi telecamera aggiuntivi possono essere concessi in licenza quando necessario, per la massima flessibilità.

La capacità di trasmettere in 4K UHD con otto canali audio offre una qualità video senza precedenti a latenze estremamente basse. Con un maggior numero di spettatori di eventi sportivi e di eventi dal vivo disposti a pagare un sovrapprezzo per guardare nella massima definizione possibile, Dejero prevede che questo diventerà presto una caratteristica ricercata per le produzioni sportive e di eventi dal vivo. Inoltre, i feed live 4K UHD possono avvantaggiare notevolmente le produzioni cinematografiche, televisive e commerciali per rendere più facile per i team distribuiti che non si trovano sul set il monitoraggio e il rilevamento dei problemi di illuminazione e bilanciamento del colore in tempo reale. Questo è fondamentale per evitare costose riprese. La funzione 4K UHD non richiede una licenza separata, a differenza delle soluzioni concorrenti.

EnGo 3

EnGo 3 è progettato per la raccolta di notizie in luoghi in cui le reti 5G sono state ampiamente implementate. Come con EnGo 3x, trasporta in modo affidabile video live di qualità broadcast da località remote fornendo allo stesso tempo un accesso a Internet resiliente e con larghezza di banda elevata, il tutto in un unico dispositivo. Con una latenza glass-to-glass di appena mezzo secondo rispetto alle connessioni cellulari legate, offre anche una maggiore sicurezza con la crittografia AES 256, un sistema operativo Linux con protezione avanzata e un crittoprocessore per autenticare l’hardware.

Dejero EnGo 3 Image

EnGo 3 presenta una RF completamente riprogettata e una nuova architettura dell’antenna per utilizzare il pieno potenziale delle connessioni 5G

Le reti 5G legate dai trasmettitori EnGo 3 ed EnGo 3x possono essere combinate con altre reti wireless, tra cui Wi-Fi e satellite GEO/MEO/LEO, e reti cablate di linea fissa (cavo/DSL/fibra) grazie al pluripremiato Smart Blending di Dejero Tecnologia. Questa tecnologia gestisce in modo intelligente la larghezza di banda fluttuante, la perdita di pacchetti e le differenze di latenza delle singole connessioni in tempo reale, fornendo maggiore affidabilità, copertura estesa e maggiore larghezza di banda.

I nuovi trasmettitori mobili EnGo dispongono anche della tecnologia di codifica ibrida integrata con l’ultima generazione di processori Intel con firmware personalizzato. Le unità possono adattarsi al feedback in tempo reale sulla complessità del contenuto codificato, come la quantità di movimento. Per ottenere una qualità video impareggiabile, EnGo 3 e EnGo 3x lavorano in tandem con la tecnologia Smart Blending per analizzare la capacità di trasmissione e la latenza di tutte le connessioni in tempo reale.

Ricevitore WayPoint 3

 

Dejero WayPoint 3 Image

Il nuovo ricevitore Dejero WayPoint 3 decodifica HEVC o AVC e genera risoluzioni fino a 4K UHD

Il nuovo WayPoint 3 fa il suo debutto all’IBC. Può ricevere video con risoluzioni fino a 4K UHD per garantire un’elevata qualità dell’immagine. WayPoint 3 ricostruisce video HEVC o AVC, trasportati su più connessioni IP da qualsiasi trasmettitore Dejero dalla versione 1.3 in poi, garantendo ricostruzione, decodifica e riproduzione nella massima definizione possibile supportata dai flussi di lavoro SDI o MPEG-T. Risparmiando spazio nel rack nella sala server, WayPoint 3 può emettere simultaneamente fino a quattro feed dallo stesso ricevitore; due 4K UHD e due HD (o risoluzione inferiore), un 4K UHD e tre HD (o risoluzione inferiore) o quattro HD (o risoluzione inferiore).

La ridondanza integrata del ricevitore riduce al minimo i rischi e massimizza il tempo di attività utilizzando dischi rigidi da 1 TB con protezione RAID per la ridondanza dell’alimentazione e dell’archiviazione.

 

FRANCESCO RUTELLI: “TANTI FILM E POCA QUALITÀ?”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 16-03-2012 Roma Politica Conferenza stampa di Francesco Rutelli sul caso Lusi Nella foto Francesco Rutelli Photo Roberto Monaldo / LaPresse 16-03-2012 Rome Press conference by Francesco Rutelli In the photo Francesco Rutelli

“Tutti gli elementi della filiera sono chiamati a fare un grande salto di qualità”

“I film italiani sono troppi e di scarsa qualità? Il dibattito sul tema c’è sempre stato ed è sempre aperto e utile, utilissimo…”.

Così Francesco Rutelli, Presidente ANICA, l’associazione nazionale delle industrie cinematografiche audiovisive e digitali, commenta – a margine della presentazione della conferenza del Soft Power Club a Venezia il 29 e 30 agosto – l’osservazione del Presidente della Biennale di Venezia, Alberto Barbera, secondo il quale nel cinema italiano “la quantità prevale sulla qualità”.

Rutelli sottolinea che “la domanda non è mai stata così alta, le sale cinematografiche ripartiranno: di questo sono sicuro”, afferma. Poi aggiunge: “La trasformazione nel settore è in corso, tutti gli elementi della filiera sono chiamati a fare un grande salto di qualità: ne parleremo nelle prossime settimane”, assicura. Quanto al programma della Mostra del Cinema di Venezia, lo definisce “ottimo”.

 

MEDIAPRO PRODUCE LA SUPERCOPPA DEL BELGIO IN 9:16 SU TIKTOK

La partita tra Club Brugge e KAA Gent è stata la prima partita di calcio in Belgio filmata in formato 9:16 e che poteva essere vista in diretta sul profilo TikTok di Eleven Sports

GRUP MEDIAPRO ha prodotto in formato verticale su TikTok, e aperto a tutti, il match della Supercoppa del Belgio che ha visto il Club Bruges, campione della Jupiler Pro League, affrontare il KAA Gent, vincitore della Coppa del Belgio – attraverso il profilo ufficiale di Eleven Sports su TikTok (@elevensportsbe). Dal 2020 GRUP MEDIAPRO produce tutte le competizioni della Pro League e questa iniziativa sottolinea il suo impegno per l’innovazione, lo sviluppo del calcio belga a livello internazionale e l’adattamento dei contenuti ai nuovi formati di consumo digitale.

La partita che ha dato il via alla stagione belga è stata la prima partita di calcio in Belgio prodotta in verticale su TikTok insieme al commento in fiammingo di Chris Lobanzo (@chrislobanzo), il principale creatore di contenuti belga sulla piattaforma video con 6,5 milioni di follower. I fan hanno avuto la possibilità di interagire o partecipare alla trasmissione tramite live chat, in una nuova esperienza resa possibile dalle funzionalità interattive di TikTok.

GRUP MEDIAPRO ha avuto un dispiegamento speciale di attrezzature a terra presso lo stadio Jan Breydel di Bruges, tra cui un’unità mobile 4K, 12 telecamere e oltre 30 dipendenti che hanno lavorato a questa produzione esclusiva della partita in formato verticale, un’esperienza nativa per TikTok che includeva l’adattamento di tutta la grafica e una trasmissione personalizzata pensata appositamente per i dispositivi mobili e il nuovo pubblico.

Quest’evento segue un’altra iniziativa storica dello scorso aprile, quando GRUP MEDIAPRO ha prodotto la prima partita della Liga in formato verticale su TikTok per il territorio spagnolo con un pubblico eccezionale, raggiungendo 506.000 spettatori unici, 733.000 visualizzazioni e oltre 68.000 commenti in chat. La produzione della Supercoppa del Belgio in formato 9:16 rafforza ulteriormente l’impegno di GRUP MEDIAPRO nella creazione di contenuti adattati al nuovo ecosistema digitale, portando ai tifosi di tutto il mondo esperienze innovative e nuovi modi di partecipare e interagire.

 

“EVEN THE STARS DIE”: LEONARDO CHIARIGLIONE, IL PADRE DEL FORMATO MPEG RACCONTA LA NASCITA E L’EVOLUZIONE DELLA SUA CREATURA

La vita di Leonardo Chiariglione somiglia ad un romanzo.

L’ho conosciuto molti anni fa, quando giovane manager commerciale della Philips, mi muovevo tra tecnologie emergenti appena sfornate dai migliori laboratori del mondo.

È allora che per la prima volta in vita mia sentii parlare dello standard M-PEG e dell’ing. Chiariglione che di quel formato era il padre. Ha fondato, insieme a Hiroshi Yasuda, l’MPEG, un gruppo internazionale di esperti che ha prodotto i noti standard audio-video MPEG-1, MPEG-2 e l’MP3, ed altri.

Ecco una sintesi della sua affascinante vita:

Leonardo Chiariglione nasce ad Almese, un paesino nella provincia di Torino il 30 gennaio 1943.

Nel dicembre del 1967 si laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino.

Nel 1968 è in Giappone con una borsa di studio del governo giapponese per ottenere un dottorato di ricerca.

Nel 1971 entra a far parte del CSELT, il centro di ricerca del gruppo STET (ora Telecom Italia) dove è stato Vice President Multimedia quando ha lasciato l’azienda il 4 luglio 2003.

Nel 1973, a settembre, ottiene il Ph. D. degree in Comunicazione Elettrica presso l’Università di Tokyo, Giappone.

Nel novembre del 1986 istituisce l’International Workshop on HDTV, un evento internazionale per promuovere le tecnologie HDTV al di là degli interessi specifici del settore.

Nel giugno 1987 istituisce il Workshop Internazionale sulla Codifica a 64 kbit/s di Video in Movimento per promuovere l’adozione di tecnologie di codifica video a basso bitrate per le reti digitali emergenti.

Agli inizi del 1988 lancia il comitato per gli standard dell’ISO/IEC Moving Pictures Experts Group (MPEG).

Nel 1989 fonda Image Communication, una rivista EURASIP per lo sviluppo della teoria e della pratica della comunicazione per immagini.

1994, lancia il Digital Audio-Visual Council (DAVIC) per sviluppare specifiche concordate a livello internazionale di interfacce e protocolli aperti per la fornitura di media digitali.

1996, lancia la Foundation for Intelligent Physical Agents (FIPA) per sviluppare specifiche concordate a livello internazionale di tecnologie di agenti generici utilizzabili in un gran numero di applicazioni.

Nel marzo 1998 lancia la Open Platform Initiative for Multimedia Access (OPIMA) per sviluppare specifiche concordate a livello internazionale che consentano l’accesso aperto ai contenuti protetti.

Nel 1999 viene nominato Direttore Esecutivo della Secure Digital Music Initiative (SDMI) per lo sviluppo di specifiche per la distribuzione sicura della musica digitale.

Nel 2003 lancia il Digital Media Manifesto, un gruppo internazionale di esperti riuniti dall’Ing. Chiariglione.

A dicembre del 2003 nasce a Ginevra il Digital Media Project come organizzazione no-profit con il compito di implementare la visione del Digital Media Manifesto.

A gennaio 2004 fonda CEDEO.net, una società che fornisce consulenza alle principali aziende internazionali su questioni strategiche, tecnologiche e di mercato relative ai media digitali, fornendo soluzioni avanzate per i media digitali e mirando alla creazione di startup nelle aree servite dagli asset tecnologici dell’azienda.

2005. Nasce Digital Media in Italia come gruppo interdisciplinare, aperto e senza fini di lucro con l’obiettivo di definire aree di azione che consentano all’Italia di acquisire un ruolo primario nello sfruttamento del fenomeno dei media digitali

2011 Viene costituita a Torino WimLabs Srl per favorire l’incontro tra domanda, offerta e distribuzione di contenuti e servizi multimediali sul Web

2020 La codifica di immagini in movimento, audio e dati da parte dell’intelligenza artificiale – MPAI – viene fondata a Ginevra come associazione internazionale, senza scopo di lucro e non affiliata con la missione di sviluppare standard di codifica dei dati che sfruttino le tecnologie di intelligenza artificiale

Alcune delle pietre miliari della tecnologia a cui l’Ing. Chiariglione ha dato vita:
Simulatore video basato su RAM (1975)
Sistema di trasmissione di immagini fisse basato su DCT (1979)
Codec per videoconferenza H.120 (1982)
Unità per videoconferenza multipunto H.120 (1985)
Raccomandazioni ITU-R Interfacce 601 e 656 (1986)
Videotelefono ISDN di base (1988)
Codec per sistemi video-audio MPEG-1 (1991)
Codec per sistemi video-audio MPEG-2 (1994)
Sistema DAVIC 1.0 su ATM e IP (1996)
Piattaforma per servizi MPEG-4 (1998).

Progetti:
IVICO, un progetto RACE che studia codec video integrati economici
COMIS un progetto ESPRIT a sostegno dello sviluppo dello standard MPEG-1
EU625 – VADIS un progetto EUREKA volto a sviluppare una tecnologia hardware e software europea per lo standard MPEG-2.
e ha partecipato a numerosi altri progetti.


Una delle più recenti fatiche dell’ing. Chiariglione è la pubblicazione del libro
“Even the stars die: The history of MPEG and how it made digital media happen”
edito da Amazon.

In merito al suo libro, l’ing. Chiariglione afferma:
“La data di pubblicazione non è svincolata dal contenuto del libro: il 2 giugno 2020 si sono conclusi forzatamente 32 anni di gloriosa storia MPEG. Il libro intende lasciare un’autorevole narrazione non di quei 32 anni, le cui attività per la maggior parte sono raccontate da “Riding the media bits”, ma una sintetica storia della comunicazione e di come MPEG abbia cambiato la natura della comunicazione con il suo approccio alla standardizzazione, la più interessanti aree di standardizzazione sviluppate da MPEG, le caratteristiche uniche del gruppo e come le ottuse politiche di ISO hanno impedito la rigenerazione del modello di business MPEG.
Nonostante la morte di MPEG, il libro ha un lieto fine perché racconta come la codifica di immagini in movimento, audio e dati da parte dell’intelligenza artificiale abbia preso il testimone da MPEG estendendo l’ambito all’area generale della codifica dei dati. È interessante notare che MPAI definisce la codifica dei dati come la trasformazione dei dati da una data rappresentazione a una equivalente più adatta a una specifica applicazione. Esempi sono la compressione e l’estrazione semantica. Questa definizione consente a MPAI di sfruttare appieno il potenziale dell’Intelligenza Artificiale”.

LA VOCE DEL VATICANO, NEL MONDO, CON LA NUOVA MCR IP IN STANDARD 2110

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA COME STRUMENTO DI DIVULGAZIONE

Un lungimirante e innovativo progetto che permette di poter gestire, con grande efficienza e flessibilità, la delivery dei contenuti multimediali prodotti da Vatican Media, sulle molteplici piattaforme, per tutti e cinque i continenti.

Parliamo di oltre 1.500 radio, diversi canali televisivi trasmessi via satellite e web oltre che su reti terresti, le piattaforme digitali e i molti canali social, in ben 47 differenti lingue. Insomma, un fiore all’occhiello per la struttura di Vatican Media, ma anche per la Professional Show, la Evertz e la M. B. System 2000, che consente di portare il messaggio della Santa Sede in tutto il mondo.

ANTONIO FRANCO

Ritorna di grande attualità, con la realizzazione della MCR IP in standard 2110, la frase: “Resta intera la nostra curiosità, il nostro desiderio di sapere come mai la mente umana veda d’una visione così distinta, misuri di misurazioni così esatte, quello che l’occhio non vede e che la mano non raggiunge” che papa Pio XI pronunciò (parlando delle onde elettromagnetiche) il 12 febbraio del 1931, in occasione dell’inaugurazione di Radio Vaticana, alla presenza di Guglielmo Marconi, che aveva installato i suoi trasmettitori nella struttura a pochi metri dalla sede della nuova MCR IP, ospitata nella palazzina Leone XIII.

Ma questi due elementi, l’inaugurazione della radio e la nuova MCR, contraddistinguono un altro fattore che caratterizza le attività dello stato Vaticano: l’innovazione, anche a livello tecnologico, che diventa strumento strategico per la comunicazione della Santa Sede nel mondo.

UN PO’ DI STORIA PER COMPRENDERE LO SVILUPPO DEI MEDIA NEL VATICANO

Per ripercorrere la storia delle varie strutture che compongono oggi Vatican Media, bisogna partire dal 1587, anno in cui fu avviata, per volontà di Sisto V, la Tipografia Vaticana. Per passare al 1861, anno in cui fu pubblicato per la prima volta l’Osservatore Romano, oggi edito in ben 7 lingue e sfogliabile anche grazie all’App digitale. Nel 1926 nasce poi la Libreria Editrice Vaticana.

Sempre in ordine cronologico abbiamo la creazione di Radio Vaticana, voluta da Pio XI nel 1931, (oggi diffusa in oltre 40 diverse lingue, anche via web); mentre, a ottobre del 1983, inizia l’attività del Centro Televisivo Vaticano, creato per espressa volontà di Giovanni Paolo II, ribattezzato Vatican Media, e che oggi incorpora anche il Servizio Fotografico.

Infine nascono www.Vatican.va, sito ufficiale del Vaticano, e il portale VaticanNews, realizzato in 43 differenti lingue, oltre alle varie piattaforme social.

Non possiamo poi non citare, la Filmoteca Vaticana, che raccoglie e custodisce i documentari prodotti dalle strutture vaticane.

L’INNOVAZIONE NEL DNA DEL VATICANO

Un enorme flusso di contenuti, quindi, che richiedeva una struttura potente e, allo stesso tempo, flessibile, per poter gestire e distribuire nel modo più efficiente possibile tutti i suoi contenuti.

Nasce da questa specifica esigenza la necessità di realizzare un avveniristico e innovativo progetto, capace di rispondere a queste necessità.

Ma proviamo a ripercorrere velocemente, (anche per meglio capire come si è arrivati all’integrazione di una MCR in standard IP), quelle che sono state le tappe degli ultimi decenni, che hanno visto il CPTV, poi strutturato alla fine del 2017 con il nome di Vatican Media, (e al quale diede a suo tempo grande impulso per il suo sviluppo anche il lungimirante don Dario Viganò), come centro di focalizzazione per l’integrazione delle tecnologie più avanzate, dedicate alla produzione e distribuzione dei contenuti multimediali.

Negli anni la struttura del CTV ha avviato vari progetti votati all’innovazione tecnologica. Citiamo, tra i più importanti, l’introduzione delle riprese in alta definizione, nel 2010; nel 2015, in occasione del Giubileo, abbiamo la prima trasmissione in 4K e in HDR; infine nel 2017, per proseguire poi a dicembre del 2018, la ripresa e la trasmissione via satellite (in collaborazione con NHK ed Eutelsat) delle riprese in 8K a 60fps, in HDR. Quindi, un passato votato all’innovazione tecnologica, utilizzata sempre come strumento e mai fine a se stessa, che continua, con la realizzazione di questo avanzato progetto dell’MCR IP in standard 2110.

Oggi Vatican Media (che fa parte dell’EBU), vede Stefano D’Agostini come direttore e Francesco Masci come CTO.

LE ATTIVITA’ MCR VATICAN MEDIA

Un’attività fondamentale quella che viene svolta mediante la MCR per ciò che riguarda la distribuzione dei contenuti generati dalle strutture che fanno capo a Vatican Media.

Come già anticipato, da questo sistema transita praticamente tutta la comunicazione multimediale del Vaticano, per i tanti paesi collegati, nei diversi continenti. Oltre 200 segnali video, circa 3.000 segnali audio, con 30 palinsesti diffusi in 47 lingue, che raggiungono 1.530 stazioni radio dislocate in tutto il mondo, oltre a una serie di contenuti distribuiti sulle diverse piattaforme digitali.

Un complesso sistema che in precedenza prevedeva delle attività organizzate a “isole”, in alcuni casi non collegate tra loro, seppur complementari.

L’obiettivo primario era quindi quello di raggiungere una piena efficienza, l’unità alla massima flessibilità possibile, dell’operatività dei vari centri di produzione e delivery, in modo da ottimizzare al massimo le risorse e raggiungere il miglior risultato.

Un’attenta e lunga analisi delle diverse soluzioni disponibili sul mercato (progetto sviluppato anche con il contributo dell’EBU, di cui Vatican Media fa parte), è stata propedeutica alla definizione della tecnologia e alla scelta dei partner tecnologici..

La preferenza, alla fine, è caduta sulle tecnologie della Evertz e sulla Professional Show (che, come capo-commessa, ha gestito tutto il progetto) come system integrator, anche per i precedenti sistemi già realizzati e operativi, sia in Italia sia in altri paesi. Mentre per la realizzazione della struttura, anche a livello architettonico, oltre che per il cablaggio e la strutturazione del sito che doveva ospitare la MCR, la scelta è ricaduta sulla MB System 2000.

LA MCR DI VATICAN MEDIA NEL DETTAGLIO

Il cuore del sistema è rappresentato da due Core Evertz 3080IPX da 128 porte IP a 25G, in modalità dual path. Questa modalità prevede la duplicazione dei flussi IP, in parallelo su entrambi i Core, garantendo una ridondanza lossless, in caso di problema su una delle linee che trasportano i segnali.

Oltre ai due Core, è presente un master control Evertz OVRT e tutti gli apparati sono gestiti attraverso le piattaforma Magnum-SDVN e VUE, che hanno il compito di coordinare il routing/shuffling dei segnali audio e video tramite semplici e intuitive interfacce grafiche facilmente customizzabili.

Il sistema è in grado di gestire 1.024 segnali video 3G e, attualmente, attraverso l’Audio Sub System, che permette lo shuffling di ogni singolo audio mono, è possibile fare il routing di 2.560 canali audio nei vari formati SDI, DANTE e AES.

L’integrazione Dante verso il mondo ST2110-30 è stata incrementata tramite interfacce Evertz della serie 9821EMR-AG-HUB le quali hanno garantito una perfetta implementazione verso il livello AES67.

A livello architettonico, nella nuova area MCR sono stati realizzati due ambienti distinti, uno per il Controllo Video e uno per il Controllo Audio. Le due sale sono accessibili dal corridoio esterno ma anche comunicanti fisicamente tra di loro, visivamente collegate attraverso un’ampia vetrata isolata acusticamente, che consente agli operatori della MCR Audio di avere il controllo visivo frontale di tutti i monitor situati nella MCR Video.

Imponenti i monitor-wall delle sale video e audio, costituiti da un totale di 22 display Sony 4K da 55” gestiti dalla piattaforma multifunzione Evertz EV670-X30 che, in questo caso, guida 192 sorgenti uniche su 24 layout. Sono poi stati previsti una monitoria Sony 4K PVM-X2400 e uno strumento Leader LV5600 con opzioni 4K e IP 25GB dedicati al controllo dei flussi audio e video.

La gestione dei flussi audio è affidata al mixer Calrec Artemis 32, mentre il monitoring viene effettuato con apparati TSL PAM2-IP e monitor Genelec.

La nuova MCR è in grado di gestire molti flussi diversificati e personalizzati in base alle numerose piattaforme social, VOD, IPTV, etc. pur mantenendo attivi i canali broadcast tradizionali come radio e televisione, e amministrare, anche, nuovi standard di formato come 4K, Dolby 5.1, XAVC/H.265.

 

MAURO MIRTI
SENIOR PROJECT MANAGER VATICANO

Qual è stato il tuo compito nella gestione di questo importante progetto?

Il mio compito è stato quello di gestire i vari gruppi di lavoro. Mi sono occupato del presidio, da un punto di vista gestionale per il progetto, sin dalle fasi iniziali. Quindi, della progettazione, della selezione del fornitore, della gestione dei tempi, della parte economica, dei materiali e di tutti gli imprevisti che abbiamo avuto durante l’esecuzione di questo importantissimo e complesso progetto.

In cosa hai riscontrato maggiori difficoltà?

La difficoltà che si porta dietro questo progetto è sicuramente l’integrazione. Possiamo considerare questo un progetto innovativo. Quindi l’integrazione tra la parte informatica e la parte più tradizionale SDI era il difficile.
Abbiamo, infatti, un’anima più broadcast e un’anima più informatica, che abbiamo dovuto far coesistere. E, devo dire, ci siamo riusciti molto bene. Sicuramente abbiamo incontrato, lungo il percorso, alcune incomprensioni che, via via, si sono comunque risolte.
Inoltre abbiamo dovuto gestire l’integrazione con tutta la parte architettonica. Per esempio, la sala audio e la sala video sono divise da un vetro che è lungo 6 metri e che pesa circa 1.000 chilogrammi. Per farlo entrare e per posizionato ci sono volute ben dieci persone. Insomma, è stata un’impresa non da poco. Da quello che mi risulta, tra l’altro, credo sia l’unica sala ad avere un vetro di queste dimensioni, che separa due ambienti. Quindi di difficoltà ne abbiamo avute tante. Non ultima quella della pandemia che, chiaramente, ha rallentato le diverse fasi progettuali. Ma nonostante questo, sono molto soddisfatto per come sono andate le cose, per la collaborazione che c’è stata nel team e per i risultati raggiunti.

Qual è stato il punto di forza nella realizzazione del progetto?

Il team. Devo sicuramente ringraziare la Professional Show che ha dimostrato una grande professionalità negli aspetti sia di progettazione tecnica  sia di realizzazione; anche la MB System che ha realizzato delle sale con finiture e una progettazione assolutamente pregevole; il loro grande talento viene riconosciuto  da tutti gli illustri visitatori. Quindi direi che sicuramente la preparazione del team e, anche le risorse interne, che sono state assolutamente fondamentali, sia nella fase di progettazione sia nella fase di direzione lavori, sono stati l’elemento vincente di questo progetto.