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59° MOSTRA INTERNAZIONALE DEL NUOVO CINEMA PESARO 17-24 GIUGNO 2023

SI TERRÀ A PESARO DAL 17 AL 24 GIUGNO 2023 EVENTO SPECIALE SUL CINEMA ITALIANO DEDICATO A GIUSEPPE TORNATORE

La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema annuncia le date della 59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 17 al 24 giugno 2023 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

In concomitanza con l’annuncio, il festival diretto da Pedro Armocida apre i bandi del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, cuore della Mostra, per film senza alcun vincolo di formato, genere e durata, del concorso di critica cinematografica-Premio Lino Miccichè dedicato ai più giovani e del primo concorso italiano di video-saggi rivolto agli studenti di cinema di tutto il mondo.

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema sta lavorando alla definizione di tutte le sezioni che compongono il festival e che nella scorsa edizione hanno ricevuto una grande attenzione da parte del pubblico. Mentre, per quanto riguarda il consueto Evento speciale sul cinema italiano,organizzato tradizionalmente con il Centro Sperimentale di Cinematografia, il comitato scientifico del festival (presieduto da Bruno Torri con Pedro Armocida, Laura Buffoni, Andrea Minuz, Boris Sollazzo, Mauro Santini, Gianmarco Torri e Walter Veltroni) ha deciso di dedicarlo a Giuseppe Tornatore.

La Mostra organizzerà la retrospettiva dei suoi film insieme alla Cineteca Nazionale, mentre  la monografia, curata da Pedro Armocida e Emiliano Morreale, sarà pubblicata da Marsilio Editori nella storica collana Nuovocinema. A conclusione dell’Evento ci sarà una tavola rotonda in cui il regista, che riceverà il Premio Pesaro Nuovo Cinema, dialogherà anche con il pubblico.

Giuseppe Tornatore ha così commentato l’omaggio a lui dedicato: “Sono felice di apprendere della decisione di dedicarmi l’evento speciale sul cinema italiano della prossima edizione del Festival. Ho sempre seguito con interesse, nel mio semplice ruolo di spettatore e amante del cinema, il prestigioso percorso di studio, indagine e analisi svolto in tanti anni dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, è pertanto per me un duplice onore trovarmi a partecipare come occasione di ulteriori approfondimenti”.

Il regista siciliano (Bagheria, 1956) è reduce dal grandissimo successo del suo film Ennio dedicato a Morricone e nella sua carriera ha ottenuto i più prestigiosi premi internazionali tra cui il Premio Oscar per il miglior film straniero con Nuovo Cinema Paradiso, un Golden Globe, un Gran Prix Speciale della Giuria al festival di Cannes, due premi BAFTA, undici David di Donatello. Tra i professionisti che contribuirono al successo di Nuovo Cinema Paradiso, vogliamo ricordare con affetto il Direttore della Fotografia Blasco Giurato, recentemente scomparso, con cui Tornatore collaborò anche per la realizzazione di Il camorrista, Stanno tutti bene e Una pura formalità.

L’accesso ai bandi e tutte le informazioni sono sul sito www.pesarofilmfest.it; tutti gli aggiornamenti saranno disponibili anche sui canali social ufficiali: FacebookInstagramTwitter.

 

Adcom, protagonista del Broadcast in Italia

Logo-Adcom-Digitalproduction.it

Adcom è un’Azienda fornitrice di apparecchi video professionali e broadcast come camere, ottiche, videoregistratori, sistemi di editing video, luci, cavalletti e relativi accessori: vengono trattati i migliori marchi come Sony, Panasonic, Canon, JVC, Blackmagic, Swit, Hollyland, Sennheiser, Nec e molti altri.

Nel 2018 il fatturato tocca i 20 milioni di euro, ha un organico di oltre 30 collaboratori.

Adcom è anche uno dei più attivi fornitori di apparecchiature audiovisive per presentazioni dedicate a Education, Training e Corporate business presentation.

Presso la nuova sede è disponibile una showroom di oltre 400 mq. dove valutare, toccare con mano e provare l’ intero range di prodotti commercializzati.

Adcom si propone al mercato anche con System Integration, è specialista nella fornitura di impianti “chiavi in mano” completamente attrezzati per centri congressi, sale riunioni, aule multimediali ed ogni altra struttura ove la comunicazione assume importanza strategica, ma è anche System Integrator per la progettazione e costituzione di sistemi broadcast complessi ed applicazioni televisive.

Inoltre è molto attiva nel mercato del rental.

Insomma, Adcom da oltre 20 anni è una realtà consolidata e rappresenta una delle pià autorevoli Aziende europee protagoniste in Europa del mercato Broadcast e audio-visivo professionale.

Al Mir di Rimini 2023, abbiamo incontrato Alfonso Romeo, Audio & Live Streaming Specialist presso Adcom S.r.l. che ci ha dato il benvenuto illustrandoci alcune delle novità presentate.

Alfonso Romeo: Vi presento i prodotti che abbiamo qui nel nostro Stand. Iniziamo con Roland che è un partner da tanti anni e che dimostriamo con la presentazione ufficiale in Italia del nuovo flagship, il top di gamma: il VR120.

È un mixer HD per la produzione live di eventi in presenza. Ma è anche un mixer audio un mixer video e uno Streamer Recorder insieme. Inoltre possiede anche la funzionalità di controllo delle camere ptz.

Poi abbiamo il già bestseller V160 HD che è la macchina che ha ispirato praticamente tutti i nuovi mixer che stanno uscendo ora. È un apparato potentissimo, anch’esso dotato di controllo PTZ. Può essere gestito anche da tablet, da un computer, Mac o Windows.

Nello stand Adcom, su questo traliccio, abbiamo installato le camere PTZ di Canon che per noi rappresentano un best seller. Presentiamo ufficialmente in Italia la CR-N700.

Un’eccezionale telecamera PTZ professionale 4K 60P con connettività 12G-SDI e la migliore messa a fuoco automatica della categoria, con l’opzione di Auto Tracking intelligente.

Telecamera PTZ Canon CR-N700 nello stand Adcom
Adcom presenta la Telecamera PTZ Canon CR-N700

Nel nostro stand Adcom presentiamo anche i prodotti della Yolobox. Yolobox è il primo studio portatile per realizzare, in modo semplice e senza bisogno di pc, dei Live stream direttamente sulle piattaforme social più importanti come: Facebook, Youtube, twitch e altri.

Per iniziare delle dirette video è sufficiente registrare il prodotto e collegarlo ai diversi account social di riferimento. Collegare Yolobox ad una rete (wifi, 4G o ethernet) e a diverse camere (ha due porte HDMI e una porta USB per il video input)

Con encoder, switcher, monitor e registrazione integrati in uno, YoloBox è un dispositivo da studio e riproduzione che ti consente di eseguire live stream Full HD, produzione multi-camera, Picture in Picture, filigrane e molti altro.

Con Yolobox può acquisire i video da diverse fonti: DSLR, videocamere, Gopro Droni e tanto altro e trasmetterli in live you in full hd.

Yolobox è un monitor touchscreen da 7″ attraverso il quale è possibile gestire le diverse inquadrature durante la diretta gestendo fino a 5 diverse fonti video (camere, droni, videocamere gopro e tanto ancora), ma non solo: è possibile inserire loghi (watermark) ma addirittura pubblicità, scritte, gestire l’audio in entrata e in uscita, lavorare in Picture in Picture.

Yolobox può trasmettere i video live stream collegandosi ad una rete wifi, ad una sim o attraverso un cavo Ethernet oppure registrare una diretta in un SD da 128 gb

Ecco alcune caratteristiche particolari:

  1. Entrambe le porte HDMI In supportano 1080-P60 (la vecchia versione HDMI 2 supporta solo P30)
  2. Adattamento della scheda SIM. Non è necessario connettersi con un dongle come al solito.
  3. Aggiornamenti del programma Android, da 7.0 a 8.0
  4. Display / interfaccia più fluidi e facili; Bug e problemi risolti per una migliore stabilità.
  5. Ulteriori aggiornamenti delle funzionalità. Ieri abbiamo appena rilasciato una versione più recente v3.4:

Novità di YoloBox v3.4

Ora sono supportati Split-View e Side-By-Side!

È ora possibile impostare le proporzioni per lo schermo secondario di Picture in Picture.

Ci sarà un effetto dissolvenza quando appare la sovrapposizione. Ora puoi ingrandire e rimpicciolire il tabellone per le dimensioni corrette. Correzioni di bug standard e miglioramenti delle prestazioni. È ora possibile impostare gli effetti di transizione quando si cambia sorgente video.

È possibile aggiungere PDF dalla scheda SD locale come fonte video aggiuntiva. in maniera assolutamente portatile come vedete, ha il formato 5 pollici e 8 pollici. Consente la produzione di live streaming su tutti i social, YouTube Facebook Twitch eccetera.

In Adcom, in anteprima abbiamo Instream, lo streaming multi-camera per Instagram, TikTok Facebook verticale e altri servizi di livestream. Con YoloBox Instream Vertical Live Streaming Encoder e Monitor di YoloLiv Instream offre un’integrazione nativa con Instagram e TikTok ed è progettato per consentirti di utilizzare telecamere esterne durante lo streaming, cosa che normalmente non puoi fare durante lo streaming dall’app Instagram sul tuo telefono poiché l’app non lo consente. Tuttavia, Instream ti consente di selezionare e passare da una fotocamera esterna all’altra durante l’utilizzo dell’app Instagram.

Oltre allo streaming multi-cam, Instream consente di aggiungere sovrapposizioni grafiche, picture-in-picture, chroma key e utilizzare effetti di transizione quando si cambia ingresso della telecamera. Riproduci in streaming fino a 1080p60 utilizzando il codec H.264 e registra su una scheda SD opzionale. Dotato di un display touchscreen LCD da 7 pollici, due ingressi HDMI e un USB-A e un’uscita HDMI per visualizzare lo streaming su un dispositivo locale. Instream non trascura l’audio in quanto ha un ingresso audio a livello di linea e un microfono ingresso e un jack per cuffie per il monitoraggio audio diretto.

Controllo touchscreen

Instream ti offre un’interfaccia touchscreen per lo streaming e il controllo facili.

Piattaforme di streaming

Le principali piattaforme di streaming come Instagram e TikTok sono integrate direttamente nel dispositivo Instream. Puoi semplicemente accedere al tuo account social e trasmettere in streaming. Instream supporta lo streaming RTMP e RTMPS per la compatibilità con molti servizi di livestreaming(non simultaneamente su più piattaforme).

Funzioni

Instream funziona come switcher con una varietà di modelli picture-in-picture e livelli grafici. Ha un codificatore integrato che consente lo streaming live e può registrare su schede SD opzionali.

Tre modi per connettersi

  • Wifi
  • 4G LTE
  • Ethernet

Puoi personalizzare il tuo live streaming aggiungendo loghi/filigrane/didascalie. Le opzioni PiP personalizzate ti consentono di dare un aspetto unico al tuo stream. Interagisci con il tuo pubblico in tempo reale tramite le sovrapposizioni dei commenti. Supporta il Chroma Key. I modelli di conto alla rovescia animati e dei terzi inferiori integrati possono essere modificati o puoi aggiungerne di tuoi.

Ingresso scheda SD. La batteria interna da 10.000 mAh può alimentare il tuo Instream per circa 3 ore. L’Instream si ricarica tramite la connessione USB-C, che viene utilizzata solo per l’alimentazione.

Proseguendo il nostro giro abbiamo le camere di riferimento per il podcast, le Panasonic PTZ con la sua line up completa: AW-UE20, AW-UE50, AW-UE80. Inoltre disponiamo qui in fiera, della nuova Top di gamma AW-UE160.

La Panasonic La Panasonic AW-UE160 PTZ è una telecamera pan/tilt 4K con un sensore MOS da 1″ altamente sensibile. La telecamera PTZ offre un’elevata sensibilità di F14/2000 lx, equivalente a una telecamera da studio.

La riduzione del rumore e la migliore qualità dell’immagine sono ottenute grazie al motore di elaborazione delle immagini di nuova concezione, utilizzato anche nella LUMIX, combinando varie funzioni tra cui la funzione PDAF (Phase Detection Autofocus), una nuova funzione nella telecamera PTZ che consente concentrandosi su soggetti in movimento, la fotocamera può essere utilizzata in tutti i tipi di situazioni, ad esempio per produrre video di alta qualità quando si registra in luoghi bui e quando si registrano soggetti in movimento.

Inoltre, l’AW-UE160 dispone di uno zoom 20x, un filtro passa-basso ottico che riduce significativamente l’effetto moiré durante le riprese con pannelli LEDLCD e stabilizzazione dell’immagine ottica ed elettrica integrata.

L’uscita 4K può essere emessa tramite la connessione 12G-SDI o HDMI. Con la licenza software opzionale AW-SFU60, la telecamera Panasonic AW-UE160 PTZ può essere utilizzata anche nello standard SMPTE ST2110 tramite l’uscita SFP+. Supporto per router 5G mobili (compatibile con tethering USB) per trasmettere in modalità wireless dati video 4K dal punto.

La funzione NDI integrata e NDI|HX offrono un’elevata qualità dell’immagine con bassa latenza e larghezza di banda elevata.

In questo modo i video possono essere trasmessi in tempo reale in alta qualità. Sono standard anche SRT come protocollo di trasmissione video con elevata sicurezza e idoneità per ambienti di rete instabili, nonché RTMP e RTMPS per il caricamento diretto di video su servizi di live streaming come YouTube Live, Facebook Live dalla telecamera.

La telecamera può essere controllata tramite il centro di controllo PTZ utilizzando un computer o con pannelli di controllo opzionali controllati.

Panasonic AW-UE160 può essere alimentato tramite DC 12 V o tramite un cavo Ethernet tramite Poe+ .

Abbiamo poi, nella stand Adcom, la gamma dei microfoni RODE concessaci dalla Midi Music, il distributore Italiano. Oltre ai microfoni, presentiamo anche il RODECaster Pro II.

Progettato in modo intelligente per qualcosa di più del semplice podcast, lo studio di produzione audio integrato Rode RODECaster Pro II espande il successo del suo predecessore con miglioramenti nel suono, connettività e adattabilità, spingendo le sue funzionalità in un territorio attraente per live streamer, giocatori e contenuti inclini alla musica creatori.

Questa soluzione all-in-one semplifica l’avanzata con flussi di lavoro fluidi tramite un ampio touchscreen e controlli tattili, elaborazione integrata di qualità da studio, registrazione e missaggio multitraccia, sound pad assegnabili e ampia personalizzazione. Produci e mixa al volo in pochi istanti, con un massimo di quattro microfoni, musica, segmenti preregistrati e ospiti remoti in chiamata, tutto in una volta.

Voglio farvi vedere anche gli Elgato Stream Deck. Con un tocco potete cambiare scene, lanciare contenuti media, regolare l’audio e molto altro.

Completamente personalizzabili: assegnate ai tasti icone personalizzate o scegliete fra centinaia di esempi.

Coinvolgimento istantaneo: twittate al momento perfetto. Integrazione diretta: controllate Game Capture, OBS, TipeeeStream, Twitch e molto altro. Impostazioni facili: basta trascinare le azioni sui tasti all’interno dell’applicazione Non dimentichiamo poi i prodotti Teradek con un’ampia gamma di soluzioni per la trasmissione dei segnali video.

Quindi come vedete disponiamo di una offerta abbastanza ricca. Per quanto riguarda i nostri prodotti anche se poi chi ci conosce sa che il nostro catalogo è veramente infinito. Quindi vi invito sempre a visitare i nostri il nostro sito adcom.it e di seguire il nostro canale YouTube.

 

Mixer Studer. Evertz rivoluziona l’audio professionale nel 70° anniversario

Intervista a Andrew Smart Sales Manager, Broadcast EMEA, Russia/CIS, India Mixer Studer-Evertz Audio Solutions

English version

Abbiamo partecipato all’incontro “Evertz Technology Conference IP Solutions for Media” organizzato da Professional Show, distributore italiano dei prodotti Evertz. Abbiamo incontrato Andrew Smart, Sales Manager, Broadcast EMEA, Russia/CIS, India Mixer Studer-Evertz Audio Solutions.

DP: Andrew, nel 2021 Studer è stata acquistata da Evertz con tutti i suoi prodotti. Evertz ha deciso di potenziarli e i suoi elementi strategici si stanno preparando a dare ulteriore espansione al marchio Studer.

Andrew: Sono qui alla conferenza tecnologica di Roma per parlare di Studer. Il 2023 è un anno davvero importante per Studer. Studer audio è stata fondata nel 1948, il che significa che il marchio compie 75 anni quest’anno e siamo davvero lieti di festeggiare questo traguardo con i nostri amici e colleghi di Evertz.

Nel 2021 Evertz ha acquisito Studer e abbiamo dato un’occhiata al portafoglio dopo aver spostato tutta la produzione dall’Ungheria in Canada.

Abbiamo deciso di concentrarci sui Mixer Studer Vista one, Vista V e Vista X. Inoltre, stiamo vendendo anche Studer Micro Core e Micro Series. L’ultima versione di Studio Vista One è il Vista One Carbon che è stato rilasciato nell’estate del 2022. Il Mixer Studer Vista One Carbon è il sistema di missaggio compatto e flessibile all-in-one per trasmissioni, live e produzione.

Progettato per contenere tutto ciò di cui hai bisogno all’interno di una singola console compatta, il Mixer Studer Vista 1 Carbon combina una superficie di controllo leader del settore con DSP avanzati, I/O completamente configurabili e alimentatori ridondanti – tutto in un’unica unità.

Mixer Studer Vista 1 Carbon
Mixer Studer Vista 1 Carbon

Il potente set di funzioni e le flessibili configurazioni I/O di Vista 1 Carbon permettono di gestire la più ampia gamma di applicazioni, dagli OB VAN ed ENG agli studi piccoli, alle produzioni mobili in cui la console deve essere spostata frequentemente.

Pronto per l’integrazione facile con le reti AoIP ed espandibile tramite il sistema D21m e le nostre Compact Stageboxes, Vista 1 Carbon è una console economica e pronta per il futuro”.

Le caratteristiche sono al top della categoria:

  • 32 o 22 fader motorizzati, con Studer FaderGlow™
  • Fino a 248 ingressi e uscite
  • I/O modulari standard inclusi sono:
  • 16 ingressi XLR MIC/LINE bilanciati elettronicamente HQ con convertitore A/D a 24 bit
  • 16 uscite analogiche XLR bilanciate a linea con convertitore D/A a 24 bit
  • Cuffie dell’operatore della console
  • Presa USB per il riproduttore jingle
  • Porta MADI ottica multimodale integrale 64×64 (solo audio, non adatta per il controllo Stagebox)
  • Slot per schede I/O D21m aggiuntive (una scheda a doppia larghezza o due schede a larghezza singola), come AoIP (AES67/Dante®), Dual-MADI, AES/EBU, Analogico, SDI, ecc.
  • DSP capaci di circa 140 MEQ, compresi i percorsi mono, stereo e surround veri
  • Supporto per il motore di plug-in Soundcraft Real-time Rack (RTR da acquistare separatamente)
  • Monitoraggio di trasmissione, talkback, luce rossa di controllo e 8 ingressi/uscite di controllo generale (GPIO)
  • Indicatore di livello di ingresso e di riduzione del guadagno LED, bargraph in ogni striscia del fader
  • Ponte TFT-Meter opzionale
  • 6 misuratori di livello principale VFD ad alta risoluzione
  • Sistema completo mix-minus (n-x) per le operazioni bidirezionali dal vivo
  • Compatibilità del formato dati Vista per un facile trasferimento degli snapshot della console tra diverse console Vista
  • Riproduttore jingle integrato per la riproduzione immediata di 8 diversi clip identificativi della stazione, sfondi o altri file audio da un dispositivo jingle/USB memory stick
  • Editor virtuale Vista Online/offline
  • Automazione degli snapshot
  • Eccezionale automazione della lista CUE teatrale
  • Supporto Harman HiQnet per il controllo dei dispositivi compatibili HiQnet
  • Supporto del protocollo Ember e Probel per l’utilizzo con i sistemi di automazione broadcast/newsroom
  • PSU ridondante
  • Il sistema ‘s RELINK input/output sharing system consente di condividere gli ingressi e le uscite con altre console Studer Vista
  • Supporto per tutta la gamma Stagebox tramite un collegamento MADI, come il 4U Studer Compact Stagebox
  • Il sistema può essere esteso utilizzando ulteriori frame I/O D21m che accettano schede dal programma completo del sistema I/O D21m.

Quindi, non puoi sognare di più per un mixer audio compatto ma versatile.

La nuova console dei Mixer Studer Vista V sfrutta la tecnologia Quad Star dell’acclamato Vista X per offrire una soluzione di missaggio audio broadcast potente, affidabile e flessibile in un fattore di forma compatto.

L’interfaccia Vistonics™ e FaderGlow™ di Studer creano un’esperienza operatore unica, intuitiva e priva di stress, mentre l’Infinity Core fornisce livelli senza precedenti di potenza di elaborazione basata su CPU, gestendo con facilità le produzioni più grandi.

Mixer Studer Vista V
Mixer Studer Vista V

Ecco le caratteristiche principali della console Studer Vista V:

  • Console da 32, 42 o 52 fader con ponte di misura opzionale integrato.
  • Tecnologia Quad Star di Vista X in un formato più compatto, per una ridondanza senza punti singoli di errore.
  • Completamente circondabile con funzionalità di panoramica e monitoraggio versatile.
  • Sistema sofisticato di automazione dinamica integrato con controllo remoto DAW.
  • Fader motorizzati di alta qualità.
  • VistaMix – acclamato algoritmo di missaggio microfonico automatico di Studer, basato sulla condivisione del guadagno. Esegue direttamente sull’Infinity Core senza hardware esterno richiesto.
  • Infinity Core con 12 porte A-Link ad alta capacità (1536 canali/porta) per l’integrazione D23m I/O o la connessione diretta ai sistemi di routing tra cui Riedel, Evertz, Artel, ecc.
  • Facile integrazione nelle popolari reti di trasmissione AoIP tra cui Dante, Livewire, AES67, ecc.
  • Plug-In BSS DPR-901 Dynamic EQ, assegnabile a qualsiasi canale desiderato ed eseguito direttamente sull’Infinity Core.
  • Fino a 6 processori di riverbero surround ad alta qualità Lexicon PCM96 possono essere collegati con i loro parametri memorizzati negli snap shot del mixer e accessibili direttamente dall’interfaccia Vistonics.
  • Supporto del protocollo Ember e Pro-Bel per l’utilizzo con i sistemi di automazione broadcast/newsroom.

Infinity Core offre una potenza di elaborazione senza precedenti per gestire le produzioni più grandi con facilità. Con oltre 1000 canali audio e più di 5000 ingressi e uscite, la qualità sonora è superba.

Inoltre, l’uso di processori basati su CPU suggerisce possibilità entusiasmanti per la scalabilità di numero di canali ancora più grandi e per l’esecuzione di algoritmi di terze parti.

Il nuovo Mixer Studer Vista V, con tecnologia Quad Star utilizza quattro processori per raggiungere livelli di ridondanza negli standard delle superfici di controllo, mentre il DSP basato su CPU rende possibile fornire due core DSP completamente indipendenti che funzionano in parallelo con un cambio “istantaneo”.

Superare i potenziali punti singoli di guasto evidenti nei sistemi convenzionali basati su TDM garantisce la totale tranquillità e offre anche la possibilità di due superfici Vista V complete che lavorano sullo stesso progetto ,contemporaneamente, consentendo produzioni molto grandi, bilingue o multiformato da realizzare con facilità.

Gli ingegneri del suono che usano Vista sono liberati dal peso della complessa mappatura mentale resa necessaria dal processo di mixaggio audio digitale utilizzando uno schermo centrale. L’interfaccia rivoluzionaria Vistonics™ di Vista integra i controlli rotativi e i pulsanti di Vista V direttamente nei display a schermo piatto che forniscono feedback visivo.

Ogni funzione audio è sempre associata allo stesso colore – rosso per EQ e filtri, verde per la dinamica e così via.

Un’altra innovazione, FaderGlow™, combinata con la denominazione dei canali assegnabili, riduce ulteriormente lo stress illuminando ogni fader nel colore relativo alla funzione pertinente, creando una panoramica istantanea dello stato della console.

SpillZone consente all’utente di allineare i canali membri che contribuiscono a un gruppo-canale con un solo pulsante, con FaderGlow che mostra chiaramente la loro affiliazione.

SpillZone è definibile dinamicamente e in runtime. Una vista migliore significa un mix migliore. La superficie di controllo Vista V visualizza tutto ciò che devi vedere in un formato che puoi facilmente comprendere.

C’è un grande bargraph meter per ogni canale da mono a surround, oltre a una visualizzazione della cronologia degli ultimi 50 secondi di audio per catturare quei fastidiosi clic e sovraccarichi così difficili da trovare in uno spettacolo dal vivo con più microfoni.

Il Mixer Studer Vista V include anche un sofisticato misuratore di Loudness di alta classe incorporato.

La misurazione della Loudness è integrata direttamente nella console. Essenziale per eventi live, multi-microfono e non sceneggiati come talk show e game show, VistaMix™ imita automaticamente le azioni di un operatore altamente qualificato, aumentando il guadagno per i microfoni “parlanti” e riducendo il guadagno per tutti gli altri a velocità fulminea per creare un mix live pulito senza rumore di ambiente.

I controlli del peso individuale consentono all’host di essere udibile, anche negli spettacoli più esigenti.

Un’altra importante caratteristica di Vista V è l’integrazione senza soluzione di continuità. L’aggiornamento del mixer non dovrebbe significare cambiare il flusso di lavoro.

Il sistema di automazione dinamica AutoTouch Plus di Studer consente di eseguire le attività di automazione più complesse all’interno di un flusso di lavoro chiaro e logico mentre il supporto EMBER fornisce un’integrazione senza soluzione di continuità con i sistemi di automazione della trasmissione e della redazione delle notizie.

Vista V consente una produzione live senza stress, con controlli dedicati per l’estesa filtrazione degli snapshot, pulsanti per il talkback e funzioni programmabili dall’utente, bus matriciali configurabili, gruppi mute dedicati e gestione dello stress delle fonti esterne senza problemi.

Vista V si interfaccia con tutti i principali sistemi DAW. Molte funzioni DAW possono essere controllate direttamente sulla console, dove concetti operativi innovativi come StripSetup e Ganging portano l’integrazione DAW a un nuovo livello e migliorano notevolmente il flusso di produzione.

Vista X è la nostra console di missaggio su larga scala.

Mixer Studer Vista X è una console di missaggio di grandi dimensioni per applicazioni di trasmissione che offre un’interfaccia utente intuitiva senza pari, mantenendo le interfacce utente brevettate Vistonics e FaderGlow, fornendo il controllo di 1.000 o più canali DSP audio e più di 5.000 ingressi e uscite.

Vista X è disponibile in versioni da 32, 42, 52, 62 e 72 fader, in modo da poter selezionare la dimensione e le opzioni che soddisfano le tue esigenze specifiche.

Mixer Studer Vista X
La superfice di controllo Mixer Studer Vista X

“Le grandi produzioni richiedono molta potenza di elaborazione. La nuova Studer Infinity Core offre oltre 1000 canali audio con una qualità sonora eccezionale e più di 5000 ingressi e uscite. Inoltre, l’uso di processori basati su CPU suggerisce possibilità interessanti per la scalabilità verso quantità di canali ancora più grandi e per l’esecuzione di algoritmi di terze parti.

Il nuovo Mixer Studer Vista X con tecnologia Quad Star utilizza quattro processori per raggiungere livelli di ridondanza standard nella superficie di controllo mentre il DSP basato su CPU rende possibile fornire due core DSP completamente indipendenti che funzionano in parallelo con cambio istantaneo.

Superare i potenziali punti singoli di guasto potenzialmente possibili nei sistemi convenzionali basati su TDM garantisce la totale tranquillità e offre anche la possibilità di due superfici complete Vista X che lavorano sullo stesso progetto contemporaneamente, consentendo la realizzazione di produzioni molto grandi, bilingue o multiformato, con facilità.

Anche i Mixer Studer Vista X e Vista V hanno le stesse funzionalità come Vistonics FaderGlow, Comprehensive metering, VistaMix e Seamless integration.

Siamo molto orgogliosi di avere una tecnologia così sofisticata ma facile da usare. Possiamo chiamarla veramente Stress Free Technology. I mondi Evertz e Studer si stanno sempre più fondendo. Posso dirti che alla prossima NAB avremo molte sorprese.”

DP: Ci vediamo al NAB di Las Vegas allora.

I prodotti Evertz sono distribuiti in Italia, in esclusiva, da:
Professional Show
Sede Centrale
Via Praimbole, 15/bis
35010 Limena (PD), Italy
Tel: +39 049 8657111
info@professionalshow.com

English version

Andrew Smart, Sales Manager, Broadcast EMEA, Russia/CIS, India Mixer Studer-Evertz Audio Solutions

We attended the meeting “Evertz Technology Conference IP Solutions for Media” organized by Professional Show, Italian distributor of Evertz products. We met Andrew Smart, Sales Manager, Broadcast EMEA, Russia/CIS, India Mixer Studer-Evertz Audio Solutions.

DP: Andrew, In 2021 Studer was bought by Evertz with all his products. Evertz decided to enhance and his strategic elements are preparing to give further expansion to the Studer brand.

Andrew: I’m here at the technology conference in Rome to talk about Studer. 2023 is a really important year for Studer. Studer audio was formed in 1948 meaning that the brand is 75 years old this year and we’re really pleased to be celebrating this Landmark with our friends and colleagues of Evertz.

In 2021 Evertz acquired Studer and we took a look at the portfolio having moved all production across from Hungary. We decided to concentrate on the Vista one, the Vista V and the Vista X.

In addition, we’re also selling Studer Micro Core and Micro Series. The latest version of Studio Vista One is the Vista One Carbon which was released in the summer of 2022.

Vista One Carbon, is the all-in-one compact, flexible mix system for broadcast, live and production.

Designed to pack everything you need within a single compact console, Vista 1 Carbon combines an industry-leading control surface with advanced DSP, fully-configurable I/O and redundant power supplies – all in one unit.

Mixer Studer Vista 1 Carbon’s powerful feature set and flexible I/O configurations mean it can handle the widest range of applications, from OB and ENG vans, to small studios, to mobile productions where the console needs to be moved frequently.

Ready for easy integration with AoIP networks and expandable via ‘s D21m system and our Compact Stageboxes, Vista 1 Carbon is a cost-effective, future-proof console ready for anything that gets thrown its way.

The features are the top of categories:

  • 32 or 22 motorised faders, with Studer FaderGlow™
  • Up to 248 Inputs and Outputs
  • Standard modular I/O included are:
  • 16 HQ electronically balanced MIC/LINE XLR inputs with 24-bit A/D converter
  • 16 analog XLR balanced line outputs with 24-bit D/A converter
  • Desk operator headphone
  • USB jingle player socket
  • Integral 64×64 multimode optical MADI port (audio only, not suitable for Stagebox control)
  • Slots for additional D21m I/O cards (one double-width or two single-width cards), such as AoIP (AES67/Dante®), Dual-MADI, AES/EBU, Analogue, SDI, etc.
  • DSP capable of approx. 140 MEQ, Including true mono, stereo and surround paths
  • Support for Soundcraft Real-time Rack Plug-in engine (RTR to be purchased separately)
  • True broadcast monitoring, talkback, red light control and 8 general-purpose control inputs/outputs (GPIO)
  • Input level and gain reduction LED bargraph meter in every fader strip
  • Optional TFT-Meter Bridge
  • 6 high-resolution VFD master level meters
  • Full mix-minus (n-x) system for live two way operations
  • Vista data format compatibility for easy transfer of console snapshots between different Vista consoles
  • Integrated jingle player for immediate playback of 8 different station identifier clips, background or other audio files from a jingle stick/USB memory device
  • Virtual Vista Online/offline editor
  • Snapshot automation
  • Outstanding Theatre CUE list automation
  • Harman HiQnet support for controlling HiQnet compatible devices
  • Ember and Probel protocol support for use with broadcast/newsroom automation systems
  • Redundant PSU
  • ‘s RELINK input/output sharing system allows sharing inputs and outputs with other Studer Vista consoles
  • Support for the whole Stagebox range via a MADI link, such as the 4U Studer Compact Stagebox
  • The system can be extended by using additional D21m I/O frames accepting cards from the comprehensive D21m I/O system programme

So, you cannot dream more for a compact but versatile audio mixer.

The new Mixer Studer Vista V console harnesses Quad Star technology from the acclaimed Vista X to deliver a powerful, dependable and flexible broadcast audio mixing solution in a compact form factor. Studer’s Vistonics™ interface and FaderGlow™ create a uniquely intuitive and stress-free operator experience, while the Infinity Core provides unprecedented levels of CPU-based processing power, handling the largest productions with ease.

Here the main features:

  • 32-, 42- or 52-fader console with optional built-in meter bridge.
  • Harnesses Vista X Quad Star technology in a more compact form factor, for no single point of failure redundancy.
  • Fully surround-capable with versatile panning and monitoring functionality.
  • Sophisticated built-in Dynamic Automation system with DAW remote control.
  • High-quality motorised faders.
  • VistaMix – ‘s acclaimed automated microphone mixing algorithm, based on gain sharing. Runs directly on the Infinity Core with no external hardware required.
  • Infinity Core with 12 high-capacity A-Link ports (1536 channels/port) for D23m I/O integration or direct connection into routing systems including Riedel, Evertz, Artel, etc.
  • Easy integration into popular AoIP broadcast networks including Dante, Livewire, AES67, etc.
  • BSS DPR-901 Dynamic EQ Plug-In, assignable to any channel as desired and running directly on the Infinity Core.
  • Up to 6 Lexicon PCM96 Surround high quality reverb processors can be connected with their parameters stored in the mixer’s snap shots and accessible directly from the Vistonics Interface.
  • Ember and Pro-Bel protocol support for use with broadcast/newsroom automation systems.

Big productions demand a lot of processing muscle. The new  Infinity Core delivers an unprecedented 1,000+ audio channels with superb sonic quality, and more than 5000 inputs and outputs.

And the use of CPU-based processors suggests exciting possibilities for scaling up to even larger channel counts, and for running third party algorithms.

The new Mixer Studer Vista V with Quad Star technology uses four processors to achieve aviation-standard levels of redundancy in the control surface while CPU-based DSP makes it viable to provide two completely independent DSP cores running in parallel with ‘instant’ change over.

Overcoming the potential single points of failure evident in conventional TDM-based systems assures total peace of mind, and also offers the possibility of two complete Vista V surfaces working on the same project at the same time, enabling very large, dual language or multi-format productions to be undertaken with ease.

Vista mixing engineers are freed from the burden of complex mental mapping necessitated by the process of digital audio mixing using a central screen. ‘s revolutionary Vistonics™ interface builds Vista V’s rotary controls and buttons directly into the flat screen displays which provide visual feedback. Each audio function is always associated with the same colour – red for EQ and filters, green for dynamics, and so on.

Another innovation, FaderGlow™, combines with assignable channel naming to further reduce stress by illuminating each fader in the colour relating to the relevant function, creating an instant overview of console status. SpillZone allows the user to line-up member channels contributing to a Group-Channel on just one button press, with FaderGlow clearly displaying their affiliation. SpillZone is definable dynamically and in runtime.

A better view means a better mix. The Vista V control surface displays everything you need to see in a format you can readily comprehend. There’s a large scale bargraph meter for every channel from mono to surround, plus a history display of the last 50 seconds of audio to capture those annoying clicks and overloads so hard to find in a multi-mic live show.

Mixer Studer Vista V also includes a sophisticated, built-in high class Loudness meter. Loudness metering is built right into the console.

Essential for live, multi-mic, unscripted events such as talk shows and game shows, VistaMix™ automatically mimics the actions of a highly skilled human operator, increasing gain for ‘talking’ mics and reducing gain for all others at lightning speed to create a clean live mix without spill or ambience.

Individual weight controls allow the host to be audible, even in the most demanding of shows.

Another important feature of Vista V is the seamless integration. Upgrading the mixer shouldn’t mean changing the workflow. Studer’s AutoTouch Plus Dynamic Automation System allows the most complex automation tasks to be carried out within a clear and logical workflow while EMBER support provides seamless integration with broadcast and newsroom automation systems.

Vista V exists for pain free live production, with dedicated controls for extensive snapshot filtering, buttons for talkback and user-programmable functions, configurable matrix busses, dedicated mute groups and stress free outside source management. Vista V interfaces with all major DAW systems. Many DAW functions can be directly controlled on the console, where innovative operating concepts such as StripSetup and Ganging bring DAW integration to a new level and greatly enhance the production workflow.

The Mixer Studer Vista X is our Large-scale Mixing Console.

Marking an enormous step forward in large-scale mixing console technology for broadcast applications, the Vista X, together with the Studer Infinity Core, offers an unsurpassed intuitive user interface, retaining the patented Vistonics and FaderGlow user interface, providing control of 1,000 or more audio DSP channels and more than 5,000 inputs and outputs. The Vista X is available in 32, 42, 52, 62, and 72-fader versions, so you can select the size and options that fit your specific needs.

Big productions demand a lot of processing muscle. The new Studer Infinity Core delivers an unprecedented 1,000+ audio channels with superb sonic quality, and more than 5000 inputs and outputs.

And the use of CPU-based processors suggests exciting possibilities for scaling up to even larger channel counts, and for running third party algorithms.

The new Mixer Studer Vista X with Quad Star technology uses four processors to achieve aviation-standard levels of redundancy in the control surface while CPU-based DSP makes it viable to provide two completely independent DSP cores running in parallel with ‘instant’ change over.

Overcoming the potential single points of failure evident in conventional TDM-based systems assures total peace of mind, and also offers the possibility of two complete Vista X surfaces working on the same project at the same time, enabling very large, dual language or multi-format productions to be undertaken with ease.

Mixer Studer Vista X and Vista V as well have the same feature like Vistonics FaderGlow, Comprehensive metering, VistaMix and Seamless integration.

We are very proud to have such a sophisticated yet easy to use technology. We can truly call it Stress Free Technology. The Evertz and Studer worlds are increasingly merging. I can tell you that at the next NAB we will have many surprises.

DP: See you at next NAB in Las Vegas then.

Evertz products are distributed in Italy, exclusively, by:
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SmartFM, l’Intelligenza Artificiale per le radio

SmartFM, la soluzione Green per un significativo risparmio economico

Secondo la IEA, L’Agenzia internazionale dell’energia, un’organizzazione internazionale intergovernativa fondata nel 1974 dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico “I mercati dell’energia hanno subito un irrigidimento a causa di molteplici fattori, tra cui la straordinariamente rapida ripresa economica post-Covid. A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, tuttavia, la situazione è degenerata in una vera e propria crisi energetica globale.”

Ogni amministratore di una rete nazionale o multi regionale, conosce molto bene quanto siano energivori centinaia di trasmettitori FM da 1.000 a 15.000 W.

Le prime soluzioni, per far fronte alla crisi energetica, negli ultimi mesi si sono focalizzate, con una telemetria efficiente, nella riduzione delle potenze nelle ore notturne, oppure spegnimenti in aree non importanti magari già coperte dai segnali DAB.

SOLUZIONE ALTERNATIVA “SmartFM”

Ecreso, del gruppo WorldCast Systems, dopo 2 anni di studi, progetti, verifiche tecniche, ha presentato l’anno scorso una soluzione rivoluzionaria per il risparmio energetico dei trasmettitori Radio FM.

Per precisare, SmartFM è stato sviluppato nel corso di 3 anni e rilasciato nel 2018. È stato poi migliorato di anno in anno fino ad oggi per ampliare le sue capacità e fornire un risparmio energetico ottimale alle emittenti di tutto il mondo.

Questo sistema, SmartFM, brevettato a livello internazionale, sulla base delle misurazioni audio e dell’analisi della robustezza del segnale, regola in tempo reale la potenza di uscita RF del trasmettitore e della sezione di alimentazione (dal valore nominale al 50%). Di conseguenza, osserviamo una riduzione dal 15% al 40% del consumo di elettricità mantenendo inalterata la qualità audio.

Attualmente questo sistema è stato adottato da un Broadcaster tedesco, con circa 800 trasmettitori già installati.

Inoltre, anche altre reti hanno validato la tecnologia, tra queste, RFI (Radio France Internazionale, trasmessa in molti paesi del mondo), Deutschland Radio (emittente pubblica trasmessa da Uplink). Anche la BBC sta convalidando la tecnologia.

Fig. 1: SmartFM in Europa
Fig. 1: SmartFM in Europa

Genesi del progetto

La trasmissione FM (Frequenza Modulata), banda II (da 87,5 MHz a 108 MHz), è una dei pochi standard adottati da tutti i paesi del mondo, seppur con alcune variazioni.

L’adozione di un unico standard mondiale ha consentito ai produttori di sviluppare ricevitori a bassissimo costo, accessibili anche alle popolazioni dei paesi emergenti che, come logica conseguenza, hanno adottato l’FM come mezzo di massa essenziale di comunicazione. La tecnologia FM è stata originariamente implementata nel 1955/1956; gli standard e le raccomandazioni stabilirono rapidamente le regole tecniche che definirono le condizioni di trasmissione e ricezione.

Oggi, salvo casi del tutto eccezionali, le emittenti FM trasmettono 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno; ciò implica il funzionamento continuo di tutti i trasmettitori che compongono le reti. Il costo dell’energia che è in costante aumento, ed è molto improbabile che diminuisca o addirittura si stabilizzi nel breve e medio termine, costituisce una voce sempre più significativa nella gestione delle spese operative.

Il team di WorldCast Systems ha condotto uno studio utilizzando diverse ipotesi in base all’evoluzione tecnologica dei trasmettitori e alle effettive prestazioni degli stessi ricevitori moderni al fine di sviluppare un concetto rivoluzionario nella trasmissione ed analisi qualitativa di un segnale FM.

Il problema a portata di mano

La riduzione dei costi operativi di una rete FM è da molto tempo uno degli obiettivi principali del reparto Ricerca e Sviluppo di WorldCast Systems.

Di conseguenza, la gamma di trasmettitori Ecreso, progettati e prodotti dall’azienda, sono tra i più efficienti al mondo non solo per consumi ridotti ma anche in termini di affidabilità e integrazione delle funzioni, riducendo così il consumo elettrico di apparecchiature aggiuntive come Codificatori MPX/RDS sul sito.

Un trasmettitore è composto da diversi stadi tra cui uno o più blocchi di alimentazione in grado di fornire da pochi watt a 10 kW, per i modelli standard. L’efficienza di un trasmettitore da 10kW è circa il 75% (una media dei migliori trasmettitori sul mercato). Ciò si traduce in un consumo elettrico diretto di circa 13,3 kWh/giorno.

A questo vanno aggiunti i consumi indiretti, come quello della ventilazione forzata degli stadi amplificatori dei trasmettitori e di una parte del condizionamento dell’aria dei locali che ospitano i trasmettitori; questi costi collaterali sono direttamente proporzionali alla dissipazione dei trasmettitori, che è direttamente correlata alla potenza di uscita di ciascun trasmettitore.

Inoltre, l’affidabilità di un trasmettitore è anche strettamente legata alla temperatura di esercizio dei componenti di potenza (transistor): tale affidabilità diminuisce secondo una progressione geometrica in relazione alle maggiori temperature del blocco RF (amplificatore + alimentazione).

Gli sforzi tecnologici hanno permesso di migliorare notevolmente l’efficienza dei trasmettitori nel corso degli anni. Ma quest’ultima, non migliorerà significativamente oltre lo stato attuale poiché sono quasi stati raggiunti i limiti teorici dell’ottimizzazione fisica dei componenti.

Per ottenere un notevole risparmio energetico aggiuntivo, i progettisti devono quindi concentrarsi sui fondamenti strutturali dell’FM, immaginando un concetto che combina gli enormi progressi compiuti da trasmettitori e ricevitori in termini di prestazioni, con una gestione della trasmissione “intelligente”. Questa idea, che ha molti vantaggi, solleva una grande preoccupazione: il comfort di ascolto dell’ascoltatore non può e non deve essere alterato in alcun modo. Questo è l’obiettivo progettuale raggiunto da SmartFM.

Lo “Stato dell’Arte” e la situazione attuale

L’ITU-R (International Telecommunication Union – Radiocommunications) con sede a Ginevra, Svizzera, è l’organizzazione responsabile della definizione e dell’evoluzione delle regole tecniche. Ogni Stato è responsabile di farle rispettare attraverso i propri organismi di regolamentazione. L’ITU-R ha 193 paesi membri. Gli standard di base per la trasmissione di un programma di trasmissione audio FM sono stati fondati negli anni ’50 e ’60.

Si sono evoluti molto poco sul livello fondamentale e sulla prestazione intrinseca minima richiesta per raggiungere l’optimum delle specifiche quando si definisce un progetto per configurare una stazione o una rete di stazioni FM. Nel corso degli anni sono state aggiunte delle regole che definiscono la messa in onda dei programmi audio in stereo, l’inserimento e la gestione dei dati associati nel segnale in banda base (sistema RDS), la definizione della protezione del canale adiacente, la misura e gestione della potenza del segnale modulante (MPX) e diverse metodologie concernente la misurazione dell’intensità di campo ricevuta in un dato punto.

Una delle prime raccomandazioni scritte dall’ITU-R è stata quella di determinare l’intensità di campo RF minima richiesta per il comfort di ascolto nominale, secondo tre tipi di aree di ricezione (rurali, urbane e densamente urbane) e due tipi di modalità di trasmissione (monofonica, stereofonica). Questi campi minimi sono stati calcolati in base alle caratteristiche dei ricevitori consumer dell’epoca, i livelli di rumore osservati sulla banda II e, ovviamente, l’attenuazione del segnale in funzione della distanza.

Da questi livelli di campo minimi, gli ingegneri possono definire le aree di servizio di ciascun trasmettitore con formule complesse (oggi si utilizzano potenti algoritmi per le simulazioni del terreno e le esatte condizioni di propagazione dell’onda VHF). Possono stabilire la potenza irradiata effettiva (ERP) necessaria per ottenere queste intensità di campo consigliate su una determinata area di servizio. È quindi molto semplice calcolare l’output di potenza richiesto del trasmettitore sottraendo il guadagno del sistema di antenna selezionato.

Questa raccomandazione ITU-R è nata nel 1956, l’ultima revisione è stata nel 1998. Ma per più di 60 anni, molti progressi tecnici hanno cambiato l’applicazione di queste regole, senza che l’ITU-R abbia modificato in profondità le caratteristiche minime necessarie per la trasmissione di un programma sonoro in FM, banda II.

COSA È CAMBIATO?

I punti positivi: i ricevitori

Vari salti tecnologici hanno consentito ai ricevitori (si tratta solo di ricevitori economici entry-level) di aumentare di molto le loro prestazioni di sensibilità e selettività in modo significativo. L’arrivo dei semiconduttori e dei circuiti integrati specializzati con un guadagno molto alto spiega questo progresso. Si può stimare che il guadagno medio in sensibilità di un ricevitore FM entry-level è di circa 10 dB tra un modello prodotto nel 1965 e la sua controparte nel 2022.

Inoltre, gli stadi RF (front-end) beneficiano di componenti attivi permettendo l’implementazione di un AGC (Controllo Automatico del Guadagno) di grande ampiezza prima della saturazione;

Gli stadi intermedi di amplificazione della frequenza (IF) hanno anche una funzione di guadagno molto importante per il funzionamento in saturazione permanente che si traduce in un rapporto S/N quasi costante sulle uscite audio, indipendentemente dal livello del campo ricevuto.

La Fig. 2 evidenzia il divario di prestazioni tra i ricevitori delle generazioni 1965 e 2022.

La curva blu mostra il rapporto segnale/rumore del ricevitore prodotto nel 1965 in funzione del livello RF in ingresso. Questo rapporto è coerente con ITU-R BS.415-2(3) che specifica che un ricevitore FM deve avere una sensibilità minima di -75 dBm (32 dBμV o 40 μV) per un rapporto segnale/rumore di 30 dB.

La curva arancione mostra la sensibilità per il ricevitore del 2016. È 11 dB superiore a quello del suo predecessore. Ma questo ricevitore beneficia soprattutto di un aspetto molto significativo, maggiore comfort di ascolto (+17 dB) nell’area di lavoro “standard”, ovvero per livelli RF superiore a 45 dBμV.

Fig. 2: SmartFM - Sensibilità ricevitori FM 1965 – 2022 Processori Audio
Fig. 2: SmartFM – Sensibilità ricevitori FM 1965 – 2022 Processori Audio

Dagli inizi dell’FM fino agli anni ’75 e ’80, la trasmissione del segnale sonoro da un trasmettitore FM aveva una gamma dinamica quasi identica a quella dell’ingresso della sorgente audio, ovvero la variazione tra pianissimo e fortissimo era solitamente maggiore di 30 dB, soprattutto per la voce, che rendeva percepibile il rumore di fondo non appena il rapporto segnale/rumore scendeva al di sotto di 40 dB, ovvero non appena il ricevitore si allontanava dalla sua zona di comfort (livello RF < 50 dBμV).

Dagli anni ’80 in poi sono apparsi strumenti per l’elaborazione del programma sonoro (già ampiamente utilizzato negli Stati Uniti, prima in AM e poi in FM). Questa apparecchiatura è composta da filtri che “tagliano” lo spettro del segnale audio in più bande di frequenza (generalmente tra 3 e 6); ciascuna banda di frequenza del segnale così ottenuto passa quindi attraverso uno strumento di compressione/limitatore di banda.

In uscita, il segnale viene ricombinato sommando le diverse bande. Questo tipo di elaborazione è ormai presente su quasi tutte le reti FM, con più o meno profondità a seconda del tipo di programma e permette, secondo il parere dei manager della stazione, di contrassegnare il contenuto con un’identità sonora riconoscibile dagli ascoltatori e aumentando così la loro fedeltà.

Questa elaborazione audio e multiplex limita drasticamente qualsiasi variazione transitoria del segnale sonoro al di sopra di una soglia assoluta (compressore + limitatore) che può variare da -30 dB della soglia assoluta a -6 dB per stazioni con una velocità di elaborazione molto elevata.

Questa riduzione della gamma dinamica aumenta considerevolmente il comfort di ascolto mascherando il rumore del ricevitore in condizioni di ricezione limite. Va ricordato, che l’effetto di mascheramento su uno spettro audio relativamente ampio, significa che un segnale sonoro A, che supera di 10 dB un secondo segnale sonoro B, sovrapposto ad esso, è sufficiente per mascherare completamente quest’ultimo. In teoria, se il ricevitore ha un proprio rumore di 10 dB in meno rispetto al segnale sonoro, questo rumore non viene percepito dall’ ascoltatore.

In pratica, a parità apparente di un rapporto segnale/rumore, l’uso o meno di un programma audio elaborato e impostato su +6 dBr la potenza MPX (misurata in 15 minuti) consente un incremento medio minimo di 14 dB nel rapporto segnale/rumore al ricevitore, senza alcun cambiamento nell’ascolto comfort per l’ascoltatore (misure soggettive effettuate in ascolto “alla cieca”).

Naturalmente, alterare la dinamica originale del segnale sonoro ha un impatto sulla fedeltà. Utilizzata all’estremo, la compressione può comportare una perdita di qualità per l’ascoltatore.

Trasmettitore FM con modulazioni digitale

Un nuovo passo tecnologico è stato compiuto con la progettazione di trasmettitori FM completamente digitalizzati, dall’ingresso del segnale audio alla generazione della frequenza RF FM.

Questo si traduce in una totale precisione e stabilità nel tempo delle impostazioni di modulazione, in modo che non sia possibile alcuna deviazione tra due trasmettitori. Questo è importante nelle aree sovrapposte in cui un ricevitore può passare rapidamente più volte da un trasmettitore a un altro a seconda delle condizioni di ricezione, senza alcuna alterazione audio udibile.

I punti negativi

L’ambiente radiofonico della banda FM si è deteriorato nel corso degli anni. Il successo di questo mezzo di trasmissione ha dato vita a numerose reti che hanno occupato tutti i canali possibili nella banda di frequenza, creando un livello di rumore residuo più elevato nell’intero spettro della Banda II.

Si sono generate frequenze spurie che accompagnano strutturalmente ogni trasmissione su una frequenza fondamentale. Inoltre, l’uso sistematico di strumenti di elaborazione del programma sonoro ha degradato significativamente il livello di protezione tra canali adiacenti e generato problemi di interferenza e di intermodulazione nei ricevitori.

Il Concetto dello SmartFM

L’unico obiettivo tecnico di una catena di trasmissione è quello di ottenere un soddisfacente comfort di ascolto costante su tutta l’area di servizio di un segnale o di più segnali. Il comfort di ascolto è definito soprattutto dalla nozione di rapporto segnale/rumore, che può essere definito come segue:

  • durante l’ascolto del programma, l’ascoltatore è disturbato da eventuali rumori di disturbo (statico, interferenze e altri suoni che non appartengono al contenuto della trasmissione)?

Se la risposta a questa domanda è no, non significa che non ci siano rumori di disturbo presente, ma semplicemente che non si sentono.

È facile capire che se l’ascoltatore ascolta musica molto soft, o un dibattito fatto su esclusivamente di voci, con silenzi tra le varie affermazioni, gli indesiderati rumori diventeranno udibili o addirittura fastidiosi, rispetto all’ascolto della musica moderna costituito da strumenti elettronici che coprono quasi l’intero spettro udibile, con un livello costante che è quasi sempre massimo. In questo caso, sarà un rumore indesiderato mascherato e c’è poco rischio che l’ascoltatore lo percepisca.

In breve, adattando il rapporto segnale/rumore al contenuto del programma, non ci saranno cambiamento nel comfort di ascolto generale.

Il rapporto segnale/rumore (SNR) è essenzialmente determinato dalla quantità di intensità di campo ricevuto dall’antenna ricevente, che è in parte determinata dalla potenza di trasmissione del segnale. Questa potenza irradiata è essa stessa definita moltiplicando la potenza RF del trasmettitore dal fattore di amplificazione (Guadagno) dell’array di antenne.

La modifica della potenza dell’uscita RF ha un impatto diretto sui ricevitori posti fuori dalla zona di confort, ovvero dell’area di copertura in cui la qualità di ricezione non dipende dal segnale RF ricevuto. Tuttavia, a seconda dei componenti del segnale audio e della tessitura, questi disturbi non sono necessariamente uditi dalle orecchie umane. È quindi possibile modificare dinamicamente la potenza di uscita RF, senza alcun impatto sull’esperienza degli ascoltatori.

Il processo SmartFM è un sistema non intrusivo che non rimuove, introduce o modifica la composizione del segnale audio, ma si basa essenzialmente sul collaudato principio dell’effetto di mascheramento del tempo e della frequenza di un segnale sonoro, combinato con l’analisi della dinamica reale del segnale multiplex.

Maggiore è il fattore di potenza MPX della stazione, più SmartFM è solitamente efficace.

Fig. 3 Potenza d’uscita nominale a variazione SmartFM
Fig. 3 Potenza d’uscita nominale a variazione SmartFM
Fig. 4 SmartFM Consumo stimato in W
Fig. 4 SmartFM – Consumo stimato in W
Fig. 5 SmartFM Risparmio Energia elettrica
Fig. 5 SmartFM – Risparmio Energia elettrica

La Soluzione tecnica

Un dispositivo controlla la potenza di uscita RF del trasmettitore in base all’audio percezione da parte degli ascoltatori.

La percezione del rumore si basa sull’effetto maschera, che è perfettamente definito nella letteratura scientifica e utilizzato in quasi tutti i sistemi di compressione digitale con perdite ammesse di dati audio (ad esempio il sistema ATRAC sviluppato da SONY).

SmartFM analizza l’effetto di mascheramento ma, a differenza dei sistemi di compressione, non provoca alcuna perdita di dati audio. Nel complesso, più denso è il segnale sonoro, più maschera il rumore e i suoni più bassi in ampiezza. Grazie alla presenza di strumenti di elaborazione audio, il segnale multiplex raggiunge livelli di densità mai visti in altre aree di diffusione sonora.

La dinamica e l’intervallo è così inscritto tra due limiti immutabili distanti solo pochi decibel, la cui soglia alta si trova sempre in corrispondenza o in prossimità del massimo della deviazione autorizzata (di solito ±75 kHz a seconda del paese). L’effetto di mascheramento è quindi massimizzato rispetto ai rumori non essenziali e indesiderati che possono far parte del segnale globale demodulato dal ricevitore.

L’orecchio è anche insensibile a una piccola parte dei suoni interferenti prodotti dopo la scomparsa del suono di mascheramento, per durate comprese tra 50 e 100 ms, secondo la frequenza e l’ampiezza dei suoni mascherati.

Questo effetto post-mascheramento viene utilizzato qui per eseguire calcoli e determinare le azioni da intraprendere tramite l’algoritmo SmartFM.

SmartFM

Le fasi tecniche del processo

Il cuore dell’invenzione SmartFM si basa sui seguenti punti essenziali:

  • analisi dettagliata delle caratteristiche del segnale sonoro incapsulato nel segnale multiplex composito;
  • misurazioni in tempo reale degli indici di modulazione, potenza del segnale Multiplex, Loudness, durata del rapido cambiamento nella dinamica del segnale audio:
  • sviluppo di algoritmi basati sulla tipologia di programma e misure istantanee di parametri rappresentativi dello spettro audio.

I dati entrano quindi in un processore i cui calcoli si basano sul principio dell’IA (Intelligenza Artificiale), considerando l’aspetto di apprendimento e predittivo delle azioni da intraprendere, determinato in base al comportamento dei dati analizzati e ai preset dell’operazione.

Una volta calcolata, l’azione di controllo della potenza agisce sull’alimentazione del trasmettitore e dei circuiti di controllo dello stadio di potenza RF. La potenza di uscita viene così “modulata” di conseguenza con le azioni decise.

La gestione totalmente digitale del trasmettitore e del suo modulatore, garantisce assoluta stabilità dell’analisi e costanza delle azioni determinate secondo agli scenari programmati. Il diagramma seguente mostra l’organizzazione generale del processo SmartFM nella catena di generazione e amplificazione del segnale FM.

Fig. 4 Processo funzionale SmartFM (in alternativa foto sotto ma non ho PDF Writer)
Fig. 4 Processo funzionale SmartFM 
Nota: L'invenzione del processo SmartFM è oggetto di un brevetto registrato in tutto il mondo, con il nome EPM (Efficient Power Management).
Nota: L’invenzione del processo SmartFM è oggetto di un brevetto registrato in tutto il mondo, con il nome EPM (Efficient Power Management).

Operazioni “On-air”

La distribuzione di SmartFM su una rete di trasmissione FM non richiede alcuna modifica infrastrutture o abitudini operative.

Il sistema è completamente autonomo e opera nell’ambito delle configurazioni dell’operatore. La potenza RF del trasmettitore può essere limitata entro un massimo campo di variazione configurato.

La variazione della potenza applicata al trasmettitore non ha alcuna conseguenza sulla qualità del segnale trasmesso e non provoca alcun effetto secondario misurabile sul comportamento del ricevitore che potrebbe portare ad un degrado del segnale sonoro. Inoltre, SmartFM è pienamente conforme alla standardizzazione generale IUT-R su tutti i criteri consigliati.

Alla fine, su una media di 24 ore, il consumo energetico apparente (APC) di un trasmettitore è ridotto da 0 al 40%, a seconda delle caratteristiche sonore del programma trasmesso. Questo significa una riduzione molto reale e significativa della bolletta energetica!

 

Fig. 5 Pannello di controllo Trasmettitore con SmartFM
Fig. 5 Pannello di controllo Trasmettitore con SmartFM
Fig. 6 Trasmettitore 1Kw serie SmartFM
Fig. 6 Trasmettitore 1Kw serie SmartFM

Tra gli altri effetti positivi di SmartFM citiamo anche:

  • riduzione complessiva della temperatura dei componenti di potenza del trasmettitore con conseguente maggiore durata del trasmettitore e migliore MTBF,
  • riduzione della bolletta elettrica degli impianti di refrigerazione per la riduzione del calore dissipato dai trasmettitori,
  • riduzione delle emissioni di CO2. Riducendo il consumo di energia, SmartFM contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 generate durante la produzione di energia.

Numerosi test oggettivi e sessioni di ascolto soggettivo “alla cieca” con professionisti e ascoltatori audio non specializzati di diversi gruppi di età, sono stati condotti in laboratori della WorldCast, seguendo rigorose procedure, per qualificare e validare la rilevanza del processo SmartFM. Tutti i risultati hanno mostrato che il sistema è completamente trasparente e che era impossibile per l’ascoltatore rilevare se SmartFM era acceso o spento. Non è stata rilevata alcuna alterazione del comfort di ascolto.

Ma i test di laboratorio non sono sufficienti per validare completamente SmartFM. Le stazioni pilota messe a disposizione dei clienti partner hanno consentito l’implementazione SmartFM su alcune reti di prova per osservare in particolare il comportamento del sistema in situazioni delicate.

Le misurazioni e l’ascolto di queste emissioni in modo reale nel contesto operativo sono state affidate ad un esperto indipendente per evitare ogni rischio di conflitto di interesse e per certificare veramente i risultati. Queste relazioni degli esperti sono particolarmente positive e confermano tutte le conclusioni già validate in laboratorio: nessuna degradazione di comfort di ascolto e nessuna modifica della gamma sonora quando SmartFM è attivato.

Ad oggi, le principali emittenti nazionali hanno testato e implementato SmartFM su le loro reti. Si sono subito osservati risparmi molto significativi sul consumo di ‘energia delle proprie apparecchiature di trasmissione.

Dati i risultati riscontrati sul campo, il risparmio economico verificato e “l’impronta green” generata dall’impiego di SmartFM, è auspicabile che l’impiego di questa innovativa ed efficace soluzione, sia adottata da tutti gli operatori del settore.

I PRODOTTI WORLDCAST SYSTEMS SONO DISTRIBUITI IN ITALIA DA:

MR TELECOM & BROADCAST SERVICES SRL
Via dell’Industria, 17 – Torre d’Isola (PV)
Tel. 0382 925710
e-mail : info@mrtelecom.it

INTELLIGENZA ARTIFICIALE SÌ, MA ACCESSIBILE

L’ING. LEONARDO CHIARIGLIONE E LE NUOVE FRONTIERE TECNOLOGICHE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE.

Si parla oramai da anni di intelligenza artificiale e oramai la troviamo integrata in varie applicazioni, nel nostro quotidiano.
Ma il futuro ci riserva ancora molti sviluppi su questo fronte. L’ingegner Leonardo Chiariglione, padre della compressione audio-video e dell’M-Peg, in particolare, ci racconta gli sviluppi del relativo standard dell’AI, all’interno della nuova associazione MPAI, da lui fondata.

ING. LEONARDO CHIARIGLIONE
Dopo una serie di alti e bassi durati una sessantina di anni, l’insieme delle tecnologie che vanno sotto il nome di Intelligenza Artificiale (IA) è entrato potentemente nelle realtà di progettazione, produzione e strategia di molte aziende. Anche se non sarebbe facile – e sarebbe forse un uso inefficace del tempo – argomentare contro coloro che affermano che l’IA non è né Artificiale né Intelligente, il termine è sufficientemente utile e indicativo da aver trovato ampio uso sia nel dire sia nel fare.

Per caratterizzare l’IA è utile compararla con la tecnologia che l’ha preceduta in molti campi e cioè la tecnologia del trattamento dei dati o Data Processing (DP). Di fronte a una sorgente di dati, un esperto riusciva a capire quali fossero le loro caratteristiche, ad esempio quali fossero i valori, o meglio le trasformazioni dei dati capaci di estrarre le grandezze più rappresentative. Esempio precipuo di DP è stato l’elaborazione numerica dei segnali o Digital Signal Processing (DSP) ben rappresentata da quei complessi di algoritmi sofisticati che vanno sotto il nome di standard per la compressione audio e video.

In tutti questi casi ci troviamo di fronte a meravigliosi esempi di come l’ingegnosità umana abbia saputo scavare per anni all’interno di enormi masse di dati e scoprire una per una le peculiarità dei segnali audio e video per poterne dare una rappresentazione più efficiente, e cioè una che richiedesse meno dati per rappresentare gli stessi, o quasi, dati.

L’IA si presenta come un’alternativa radicale a quanto hanno fatto finora i cultori del DP. Invece di impiegare l’uomo a scavare dentro i dati per trovarne nascoste relazioni, si addestrano macchine a farlo. In altre parole, invece di addestrare l’uomo a trovare le relazioni, si addestra l’uomo perché addestri la macchina a trovarle.

Le macchine destinate a questo scopo sono costituite da una rete di nodi variamente collegati. I nodi sono chiamati neuroni, attingendo all’ovvio parallelo del cervello, e la rete si chiama quindi rete neurale. Nella fase di addestramento, alla macchina vengono presentati molti, magari milioni, di esempi e, grazie a una logica interna, si possono correggere all’indietro i collegamenti in modo che la prossima volta – si spera – il risultato sia più “centrato”.

Intuitivamente si potrebbe dire che più è complesso l’universo dei dati che la macchina deve “apprendere”  più la rete deve essere complessa. Questo non è necessariamente vero perché la macchina è stata appunto costruita per capire le relazioni interne ai dati e quello che a noi appare a prima vista complesso in realtà potrebbe avere una regola, o un insieme di regole, relativamente semplici che sottendono ai dati e che la macchina può “capire”.

In generale l’addestramento di una rete neurale può essere molto costoso. Il primo elemento di costo è dato dalla necessità di avere a disposizione grandi masse di dati da utilizzare per l’addestramento che può essere supervisionato (l’uomo dice alla macchina “com’è andata”) o non supervisionato (la macchina lo capisce da sé). Il secondo elemento di costo è la necessità di dover fare, alle volte, grosse quantità di calcoli per cambiare i pesi, cioè l’importanza dei collegamenti tra i neuroni, e questo va fatto milioni di volte. Il terzo elemento di costo è l’accesso a infrastrutture informatiche in cui condurre l’addestramento. Infine, nel caso si usi la rete neurale addestrata per offrire un servizio, il costo dell’accesso a importanti risorse di calcolo ogni volta che la macchina produce un’inferenza e cioè processa dati per fornire una risposta.

Il 19 luglio 2020 fu lanciata l’idea di costituire un’organizzazione non a scopo di lucro, avente la missione di sviluppare standard per la codifica dei dati usando prevalentemente tecniche di IA e 100 giorni dopo l’organizzazione fu costituita a Ginevra col nome di MPAI – Moving Picture, Audio and Data Coding by Artificial Intelligence.

A cosa dovrebbe servire un’organizzazione per standard di codifica dei dati con IA? La risposta è semplice e la si può formulare così: gli standard MPEG – basati sul DP – hanno enormemente accelerato l’evoluzione e la diffusione di prodotti, servizi e applicazioni audiovisivi. È quindi ragionevole aspettarsi che gli standard MPAI – basati sull’AI – accelereranno l’evoluzione e la diffusione dei prodotti, servizi e applicazioni nella data economy. Sì, perché anche l’audiovisivo, alla fin fine produce – e per MPEG sempre produsse – dati.

Uno dei primi obiettivi che MPAI si diede fu il puro e semplice abbassamento dei costi di sviluppo e di operatività delle applicazioni di IA.

Come può uno standard raggiungere questo obiettivo?

Partiamo un po’ da lontano e cioè dal cervello umano. Sappiamo bene che il cervello umano è costituito da neuroni connessi. I circa 100 miliardi di neuroni non sono però distribuiti in modo omogeneo perché il cervello è costituito da un gran numero di “aggregazioni” di neuroni di cui la ricerca del campo riesce poco per volta a comprendere la funzione. Quindi, più che neuroni che si collegano con parti del cervello, parliamo di neuroni che hanno un gran numero di interconnessioni con altri neuroni all’interno di un’aggregazione, mentre è l’aggregazione stessa che è connessa con altre, passando i risultati dell’elaborazione effettuata ad altre aggregazioni.

Qualunque sia stata la sua origine, uno dei primi standard approvati dall’Assemblea Generale dei soci MPAI è stato AI Framework (MPAI-AIF), uno standard che specifica l’architettura e le componenti costituenti di un ambiente in grado di eseguire implementazioni di sistemi di IA costituiti da Moduli IA (AI Module o AIM) organizzati in Flussi di Lavoro IA (AI Workflow o AIW), come rappresentato in Figura 1.

Figura 1  – Modello di riferimento di MPAI-AIF

I principali requisiti che hanno guidato lo sviluppo dello standard MPAI-AIF che specifica tale ambiente sono:

  • Indipendenza dal sistema operativo.
  • Architettura modulare basata su componenti.
  • Componenti incapsulati da interfacce che li astraggono dall’ambiente di sviluppo implementati in modalità:
  • Software, a partire da microcontrollori fino a sistemi di High Performance Computing.
  • Hardware.
  • Ibrido hardware-software.
  • L’esecuzione di un AIW è fatta in ambienti Zero-Trust locali e distribuiti con la possibilità di interagire con altri AIF operanti in prossimità, come sciami di droni.
  • Supporto diretto alle funzionalità di Machine Learning.
  • L’interfaccia con MPAI Store per consentire l’accesso a componenti validati.

 

Vediamo ora le caratteristiche e gli scopi dei diversi componenti.

Un Controller svolge le seguenti funzioni:

  1. Offre funzionalità di base quali scheduling e comunicazione tra AIM e altri componenti AIF.
  2. Gestisce le risorse secondo le istruzioni impartite dall’utente.
  3. È collegato a tutti gli AIM/AIW in un determinato AIF.
  4. Attiva/sospende/riprende/disattiva gli AIW in base agli input (da un utente o altro).
  5. Espone tre API:
  6. AIM API per consentire agli AIM/AIW di comunicare con esso (registrarsi, comunicare e accedere al resto dell’ambiente AIF).
  7. User API per consentire all’utente, o ad altri controller, di eseguire attività di alto livello (ad esempio accendere/spegnere il controller o fornire input all’AIW tramite il controller).
  8. Controller-to-controller API per consentire a un controller di interagire con un altro controller.
  9. Accede alle API dell’MPAI Store consentendo la comunicazione tra l’AIF e lo Store.
  10. Può eseguire uno o più AIW localmente o su più piattaforme.
  11. Può comunicare con altri controller in esecuzione su agenti separati, richiedendo a uno o più controller in prossimità di aprire porte remote.

Comunicazione collega una porta di uscita di un AIM con una porta di ingresso di un altro AIM usando eventi o canali. Comunicazione ha le seguenti caratteristiche:

  1. È attivata insieme al controller.
  2. Non deve necessariamente essere persistente.
  3. I canali sono Unicast e possono essere fisici o logici.
  4. I messaggi possono essere a priorità alta o normale e comunicati tramite canali o eventi.

AI Module (AIM) riceve dati e li elabora eseguendo una funzione ben determinata producendo dati. Ha le seguenti caratteristiche:

  1. Comunica con altri componenti tramite porte o eventi.
  2. Può incorporare altri AIM al suo interno.
  3. Può registrarsi e disconnettersi dinamicamente.
  4. Può essere eseguito localmente o su diverse piattaforme, ad esempio nel cloud o su sciami di droni e comunicare con un controller remoto.

AI Workflow (AIW) è un’aggregazione strutturata di AIM che riceve dati e li elabora secondo una funzione determinata da un caso d’uso e producendo i dati richiesti.

Shared Storage memorizza dati rendendoli disponibili ad altri AIM.

AIM Storage memorizza i dati dei singoli AIM.

User Agent interfaccia l’utente con un AIF tramite il controller.

Access offre l’accesso a dati statici o di lenta variazione che sono richiesti dagli AIM, ad esempio dati di conoscenza del dominio, modelli di dati, ecc.

MPAI Store archivia e rende disponibili implementazioni agli utenti.

MPAI-AIF è uno standard MPAI che può essere liberamente scaricato dal sito MPAI. Una realizzazione open source di MPAI-AIF sarà disponibile a breve.

MPAI-AIF è uno standard che abilita la realizzazione degli altri standard applicativi MPAI. Quindi, si può dire che la descrizione data sopra non segna la conclusione di MPAI-AIF, ma solo l’inizio. Infatti, sono in corso lavori per dotare MPAI-AIF di un supporto alla sicurezza. Il modello di riferimento è dato da un’estensione del modello di Figura 1.

Figura 2  – Modello di riferimento di MPAI-AIF con supporto alla sicurezza

A breve MPAI pubblicherà una Call for Technologies in cui richiederà proposte, soprattutto di API, per accedere a Trusted Services e Crypto Services.

Siamo partiti magnificando i vantaggi dell’IA e lamentando gli alti costi dell’utilizzo della tecnologia. Come può MPAI-AIF abbassare i costi e aumentare i vantaggi dell’IA? La risposta sta in questi elementi attesi:

  1. Chi sviluppa moduli (AIM) potrà offrirli a un mercato aperto e competitivo.
  2. Chi sviluppa applicazioni potrà trovare gli AIM voluti sul mercato aperto e competitivo.
  3. I consumatori godranno di un’ampia scelta delle migliori applicazioni di IA prodotte da sviluppatori di applicazioni in concorrenza tra di loro.
  4. L’innovazione sarà alimentata dalla domanda di tecnologie abilitanti per nuovi moduli più performanti.
  5. La società nel suo complesso potrà sollevare quel velo di opacità dietro cui si nascondono le attuali applicazioni monolitiche basate sull’IA.

MPAI sviluppa standard di codifica dei dati per applicazioni che hanno l’IA come tecnologia abilitante. Qualsiasi persona giuridica che sostiene la missione MPAI può aderire a MPAI, se in grado di contribuire allo sviluppo di standard per l’uso efficiente dei dati.

Sito dell’associazione MPAI:
https://mpai.community/
Per aderire all’MPAI:
https://mpai.community/how-to-join/join/

Intervista in formato PDF

MPAI e il Metaverso, requisiti di funzionalità

MPAI - Metaverse Model conference
MPAI

“MPAI Metaverse Model – Requisiti di funzionalità”

Data e ora dell’evento: 2023/04/07. Registrati @ https://rb.gy/bjwegw

Metaverso è un termine ampiamente utilizzato che trasmette una nozione ancora nebulosa che comprende nuove forme di comunicazione che dovrebbero creare nuovi posti di lavoro, opportunità ed esperienze con impatti trasformativi su praticamente tutti i settori dell’interazione umana.

In generale, un’istanza del metaverso è vista come un ambiente di comunicazione più complesso con diverse funzionalità aggiuntive, come esperienze sincrone e persistenti e funzionalità di realtà virtuale come avatar, ecc. che possono o meno essere controllati da esseri umani e oggetti del mondo reale.

L’MPAI-MMM è un progetto che mira a fornire report tecnici e specifiche tecniche che si applicano al maggior numero possibile di istanze del metaverse e consentire l’interoperabilità di varie implementazioni.

Al momento, raggiungere l’interoperabilità è difficile perché non esiste una comprensione comune di cosa dovrebbe essere un metaverso, ci sono molti casi d’uso del metaverso esistenti e potenziali, alcune implementazioni del metaverso progettate in modo indipendente hanno molto successo e alcune importanti tecnologie non sono disponibili.

MPAI ha sviluppato una tabella di marcia per affrontare questa situazione insolitamente difficile. La prima pietra miliare ha sviluppato le funzionalità del metaverso che gli utenti si aspettano che un metaverso fornisca. La seconda pietra miliare riguarda i profili di funzionalità, ovvero i profili definiti dalle funzionalità che offrono, non dalle tecnologie che li implementano.

L’evento di 1 ora esplorerà in dettaglio il contenuto del documento.
Modello metaverso MPAI
Relazione tecnica – Metaverse Model (MPAI-MMM) – Profili di funzionalità
Questo è il secondo di una serie pianificata di documenti tecnici sull’interoperabilità del metaverso, una bozza di lavoro aperta ai commenti della comunità.

Chiunque può inviare una mail alla Segreteria entro il 17/04/2023 proponendo modifiche, integrazioni e rimozioni. Saranno considerati nel testo finale approvato dalla 31a Assemblea Generale (MPAI-31) il 19/04/2023.

Registrati su https://rb.gy/bjwegw per partecipare alla presentazione online alle 15:00 UTC del 7 aprile 2023. Leggi il documento in pdf.

Il primo documento è disponibile qui.

Sommario

MPAI Metaverse Model

1 Introduction 9 Conclusions
2 Definitions 10 References
3 A functional operation model A1 Interoperability of Metaverse Instances
4 Actions A2 MPAI Basics
5 Items A3 General MPAI Terminology
6 Data Types A4 Notices and Disclaimers Concerning MPAI Standards
7 Use Cases A5 The Governance of the MPAI Ecosystem
8 Functionality Profiles

 

Chi è MPAI?

I membri MPAI nel mondo - Metaverse Model conference
I membri MPAI nel mondo.

Moving Picture, Audio and Data Coding by Artificial Intelligence è un’organizzazione internazionale, non affiliata e senza scopo di lucro con sede a Ginevra con la missione di promuovere l’uso efficiente dei dati per mezzo di

Sviluppo di specifiche tecniche di

  • Codifica e decodifica di immagini in movimento, audio e dati, in particolare utilizzando nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e
  • Tecnologie che facilitano l’integrazione dei componenti di codifica nei sistemi ICT, e
  • Colmare il divario tra le specifiche tecniche e il loro uso pratico attraverso lo sviluppo di linee guida sui diritti di proprietà intellettuale, come le licenze quadro e altri strumenti.

Esempi di dati presi in considerazione da MPAI includono: media, produzione, settore automobilistico, salute e dati generici.

MPAI opera sulla base di un’aperta collaborazione internazionale delle parti interessate che sostengono la sua missione e i mezzi per realizzarla.

La creazione di MPAI è stata guidata dal riconoscimento che le tecnologie di codifica standard sono fattori abilitanti unici per le aziende che gestiscono grandi quantità di dati. Tuttavia, lo stato attuale della tecnologia è tale che molte tecnologie brevettate provenienti da molteplici e numerose fonti sono necessarie per integrare soluzioni allo stato dell’arte.

Framework Licences

Il processo MPEG ha dimostrato che è possibile sviluppare standard di eccellente qualità tecnica. Tuttavia, la qualità non lo ha sempre garantito

  • I titolari di brevetti vengono premiati per le loro innovazioni introdotte nello standard e
  • Gli utenti sanno facilmente quanto, a chi e come pagare per utilizzare lo standard.

MPAI impiega un nuovo processo che promette di colmare il divario tra gli standard e il loro uso pratico definendo una Framework License (FWL) e facendola riconoscere prima che inizi il lavoro su uno standard. Questo è un breve riassunto

Prima dell’inizio del lavoro tecnico, i membri attivi (ovvero coloro che parteciperanno allo sviluppo tecnico) svilupperanno e adotteranno a maggioranza qualificata il FWL e dichiareranno individualmente che lo faranno

Mettere a disposizione una licenza dei loro brevetti essenziali redatti secondo il FWL non dopo che le implementazioni commerciali del TS sono diventate disponibili sul mercato

Stipulare un contratto di licenza dei brevetti essenziali di altri membri, se utilizzati, entro 1 anno dalla messa a disposizione delle licenze da parte di altri titolari di diritti di proprietà intellettuale.

Leonardo Chiariglione, Presidente di MPAI - Metaverse Model conference
Il prof. Leonardo Chiariglione, Presidente di MPAI

MPAI è un’istituzione fortemente voluta dal Prof. Leonardo Chiariglione che ricopre il ruolo di Presidente.

Annovera trai i suoi componenti del board e con varie responsabilità, personaggi del calibro di Marina Bosi, Miran Choi, Stephen Dukes, Massimo Marcarini, Alessandro Artusi, Isidro Nogueda,

 

Paolo Ribeca, Marco Mazzaglia, Sergio Canazza, Michelangelo Guarise, Scott Moskowitz, Niccolò Pretto, Luigi Troiano, Mariangela Rosano, Huifang Sun, Luciano Tarantino, Andrea Basso, Guido Perboli, Paolo Ribeca, Mihai Mitrea, Carlos Serrão, Jisu Kang, Chuanmin Jia, Roberto Iacoviello, Marco Mazzaglia.

MPAI COMMUNITY

 

ARRI crea una divisione per la progettazione e realizzazione di studi virtuali

ARRI espande le soluzioni Virtual Production e Workflow Solution per proprietari di studi, operatori e produttori di contenuti.

La crescente domanda globale per virtual production di alta qualità, di sistemi integrati e di flussi di lavoro efficienti sarà soddisfatta dalla unità di business dedicata ARRI Solutions.

Kevin Schwutke e David Bermbach dirigeranno l’unità di business per fornire soluzioni di alto livello ai clienti di tutto il mondo. La qualità sarà garantita dalla proposta unica di ARRI Solutions, che comprenderà un team composto da ingegneri specializzati, pluripremiati prodotti dell’Azienda tedesca e il patrimonio di scienza colore, supportati a livello mondiale da partnership industriali.

Kevin Schwutke e David Bermbach dirigeranno l’unità di business
                               Kevin Schwutke e David Bermbach dirigeranno la nuova unità di business

La crescente domanda per virtual production di alta qualità, per sistemi integrati e per lo sviluppo di flussi di lavoro efficienti e all’avanguardia, ha spinto molti creativi e aziende a cercare un partner globale affidabile. Per far fronte a questa esigenza, l’Azienda sta elevando ARRI Solutions a unità di business autonoma instituendo due nuove posizioni di alta dirigenza.

L’unità di business sarà guidata da Kevin Schwutke, che si occuperà della direzione strategica e commerciale, e da David Bermbach, responsabile della struttura tecnologica. Sotto la loro guida, ARRI Solutions diventerà il partner di riferimento per un’ampia gamma di proprietari di studi, operatori, produttori, creatori di contenuti e clienti aziendali.

La neonata Azienda progetta, ingegnerizza, costruisce e gestisce ambienti di virtual production pionieristici di tutte le dimensioni, fornendo inoltre sistemi integrati e flussi di lavoro all’avanguardia per aziende di vario tipo.

Grazie all’esperienza maturata nella conduzione di importanti progetti di studio, dalla consulenza alla configurazione e all’installazione chiavi in mano, ARRI Solutions offrirà ai clienti un servizio completo end-to-end con la promessa della qualità del marchio ARRI.

Matthias Erb, Presidente del Consiglio di Amministrazione di ARRI
Matthias Erb, Presidente del Consiglio di Amministrazione di ARRI

Matthias Erb, Presidente del Consiglio di Amministrazione, commenta: “Stiamo riscontrando una grande richiesta da parte dei nostri clienti, grazie alla nostra esperienza nello sviluppo e nella distribuzione di soluzioni avanzate e altamente integrate che garantiscono un valore produttivo ai massimi livelli.

La nomina di Kevin Schwutke e David Bermbach alla guida di ARRI Solutions posizionerà questa unità di business accanto a quelle di Camera Systems, Lighting e Rental, come un pilastro fondamentale della nostra strategia a lungo termine.”

 

 

 

Kevin Schwutke, Senior Vice President & Head of Business Unit Solutions di ARRI
Kevin Schwutke, Senior Vice President & Head of Business Unit Solutions di ARRI

Kevin Schwutke, Senior Vice President & Head of Business Unit Solutions di ARRI, recentemente entrato a far parte dell’azienda, aggiunge: “ARRI ha già una vetrina di progetti pionieristici per le virtual production e per i flussi di lavoro all’interno degli studi broadcast in tutto il mondo.

La creazione di ARRI Solutions come unità di business significa che possiamo espandere le nostre capacità insieme alla nostra rete di partner, assicurandoci di poter non solo soddisfare, ma anche superare le aspettative dei nostri clienti per ambienti di studio e produzione efficienti, efficaci e all’avanguardia.”

 

 

 

David Bermbach, Vice President & Technical Head of Business Unit Solutions di ARRI
David Bermbach, Vice President & Technical Head of Business Unit Solutions di ARRI

David Bermbach, Vice President & Technical Head of Business Unit Solutions di ARRI, sottolinea: Il patrimonio di ARRI per la qualità e la realizzazione delle immagini più autentiche non ha eguali nel settore. Questa profonda conoscenza e competenza costituiscono la base per lo sviluppo di software, strumenti e flussi di lavoro all’avanguardia, progettati specificamente per la virtual production e per gli studi ultramoderni.”

 

 

 

 

 

Kevin Schwutke ha studiato Ingegneria meccanica e Informatica e porterà in ARRI una vasta esperienza di consulenza, con una specializzazione nella gestione di aziende in rapida crescita. Dopo aver ricoperto posizioni in Bosch e come Partner Associato presso Porsche Consulting, recentemente ha lavorato presso ClimatePartner, con sede a Monaco di Baviera, come Chief Strategy Officer e Head of Customer Management.

David Bermbach si è unito all’Azienda nel 2006 ricoprendo numerosi ruoli tecnici di alto livello, tra cui Head of Center of Competence Project Management R&D Camera Systems e, più recentemente, Head of Global Technology per la Divisione Rental dell’Azienda. Ha svolto un ruolo fondamentale nell’integrazione delle cineprese e delle luci ARRI in ambienti di produzione virtuale già in uso per riprese cinematografiche, episodiche e commerciali.

Kevin Schwutke e David Bermbach saranno disponibili per interviste. Incontrali dal 15 al 19 aprile 2023 al NAB di Las Vegas.

SpycerNode2, la potenza nell’archiviazione Rohde & Schwarz

Rohde & Schwarz, leader nella distribuzione Broadcast e partner nelle tecnologie multimediali, presenta una nuova versione della sua popolare e affermata piattaforma di archiviazione R&S SpycerNode2.

R&S SpycerNode2 si basa sulle tecnologie HPC (High Performance Computing) dell’originale e aggiunge una nuova flessibilità e scalabilità, prestazioni multimediali più dinamiche e una connettività migliorata che lo rende ideale per un’ampia gamma di applicazioni server. Sarà presentato al NAB2023 (stand N1949, Las Vegas Convention Center, 16 – 19 aprile).

SpycerNode2 Rohde & Schwarz

Fondamentale per il successo della famiglia R&S SpycerNode è che si basa sulle tecnologie HPC di IBM, compreso il software Spectrum Scale RAID. La versione 2 completa la gamma sfruttando appieno le capacità di Spectrum Scale nelle applicazioni incentrate sui media. Il nuovo modello mantiene l’appliance di archiviazione 5U ma aggiunge due (per ridondanza) server di controllo RAID 1U. Questa architettura aumenta le prestazioni RAID e di consegna fino al 50% nelle applicazioni 4K.

La nuova architettura consente l’aggiunta di Dynamic Media Cache, caching ad alte prestazioni sui moduli NVM Express nei controller RAID. Nelle applicazioni di post produzione che richiedono letture multiple, come l’editing e l’audio, la capacità di memorizzare nella cache i contenuti utilizzati regolarmente riduce la richiesta sull’array di dischi, garantendo prestazioni molto migliori per tutti gli utenti e gestendo la larghezza di banda attraverso il sistema.

Mentre il concetto originale di R&S SpycerNode riguardava il playout del canale, viene sempre più utilizzato laddove è necessaria una memorizzazione ad alte prestazioni e ad alta resilienza in fase post, e questa nuova preziosa funzionalità è stata aggiunta in risposta diretta alle richieste degli utenti.

La memorizzazione nella cache dei contenuti aumenta anche le prestazioni per i client collegati alla rete, come le workstation di modifica, che comunicano su protocolli standard come SMB, consentendo alle strutture di creare gli ambienti e i flussi di lavoro di cui hanno bisogno senza vincoli di prestazioni.

Il software di gestione della produzione basato su progetto R&S SpycerPAM complementare fornisce un’interazione senza soluzione di continuità con software di terze parti come editor Adobe e Avid.

Lo chassis dell’unità disco 5U può essere popolato in blocchi di 28 unità disco (incluso SSD) fino a un massimo di 84 unità. Una singola coppia di controller R&S SpycerNode2 può gestire fino a quattro chassis per una capacità massima di 6,7 petabyte e, se necessario, i sistemi SpycerNode2 possono essere collegati in rete per capacità ancora maggiori.

L’esclusiva tecnologia Rohde & Schwarz VSA (virtual storage access) fornisce una protezione failover completa e dati ininterrotti. Per l’archiviazione su più livelli nel cloud, R&S SpycerNode2 include i protocolli di esportazione S3, semplificando la creazione di architetture di archiviazione ibride.

“Le applicazioni per l’archiviazione su larga scala e ad alte prestazioni si sono notevolmente ampliate e abbiamo risposto con una nuova architettura per R&S SpycerNode2“, ha affermato

Duncan Beattie, product manager di Rohde & Schwarz - SpycerNode2
Duncan Beattie, product manager di Rohde & Schwarz

. “L’architettura HPC alla base di IBM Spectrum Scale è davvero molto potente, ma aveva bisogno di un’azienda specializzata per prendere le funzionalità di base e creare qualcosa che soddisacesse le esigenze estreme degli utenti di broadcast e media. Siamo immensamente orgogliosi degli incredibili progressi incentrati sull’utente che abbiamo fatto in R&S SpycerNode2 e non vediamo l’ora di valutare la reazione dei clienti al NAB“.

Ci sarà l’opportunità di vedere le capacità di R&S SpycerNode2 allo stand N1949 al NAB, insieme ad altri prodotti multimediali chiave della gamma Rohde & Schwarz.

Rohde & Schwarz

Il gruppo tecnologico Rohde & Schwarz è tra i pionieri quando si tratta di sviluppare procedure e applicazioni un mondo più sicuro e connesso con le sue soluzioni leader in test e misurazioni, sistemi tecnologici, reti e sicurezza informatica. Fondato più di 85 anni fa, il gruppo è un partner affidabile per i clienti dell’industria e della pubblica amministrazione in tutto il mondo.

Al 30 giugno 2022, Rohde & Schwarz contava circa 13.000 dipendenti in tutto il mondo. Il gruppo indipendente ha realizzato un fatturato netto di 2,53 miliardi di euro nell’anno fiscale 2021/2022 (da luglio a giugno). La società ha sede a Monaco di Baviera, in Germania.

Rohde & Schwarz Broadcast & Media

Rohde & Schwarz è un innovatore tecnologico leader nel broadcast e nei media da oltre otto decenni. Con la tecnologia per la produzione in studio dal vivo, la post produzione premium, la distribuzione e la distribuzione dei playout, Rohde & Schwarz aiuta le persone creative, operative e tecniche a realizzare e fornire grandi programmi per un grande intrattenimento.

Rohde & Schwarz sviluppa soluzioni software e hardware virtualizzabili per live ingest, transcodifica, grafica e branding, playout di controllo master, automazione, multiviewing, monitoraggio, storage intelligente, nonché amplificatori satellitari a stato solido e trasmissione terrestre per radio, televisione lineare, OTT e VOD.

Prase Media Technologies distribuisce Elation Professional

Prase Media Technologies annuncia la nuova partnership di distribuzione di Elation Professional, noto vendor lighting riconosciuto per la superiore qualità costruttiva e di performance delle sue luci e sistemi di controllo Obsidian per applicazioni live entertainment e architetturale.

Elation Professional, una vita per la luce 

Elation è una società fondata nel 1992 e ha sede a Los Angeles, CA. Tutti i prodotti sono sviluppati e progettati negli Stati Uniti con sedi di uffici di vendita e supporto negli Stati Uniti, in Messico e in Europa e distribuzione tramite una rete mondiale di rivenditori.

Elation offre all’industria dell’illuminazione scenica la toolbox più completa di illuminazione a LED convenzionale e intelligente, video e prodotti per effetti atmosferici appositamente progettati per teatri e concerti, produzioni video, noleggio, studi televisivi Broadcast, luoghi di culto, esposizioni, Night club, tempo libero, parchi a tema e navi da crociera.

I sistemi ottici ibridi innovativi, pluripremiati e in attesa di brevetto di Elation Professional sono tra i migliori marchi nel mercato dell’illuminazione professionale e dei video. Prodotti innovativi come la serie Proteus™ di teste mobili per esterni classificate IP65, la serie Smarty™ di teste mobili con tecnologia della lampada FLEX, la linea Artiste™ di teste mobili LED creative e la serie Fuze™ di LED dinamici wash, spot e profile luci, sono sempre più richiesti dai lighting designer di tutto il mondo e continuano a stabilire nuovi standard di efficienza e prestazioni nel settore.

 

Ennio Prase - Prase Media Technologies
Ennio Prase – Prase Media Technologies

“Siamo entusiasti di questa partnership. La componente lighting era una grande assente dal portfolio AV Prase, e non possiamo che essere estremamente soddisfatti di poter aggiungere questa tipologia tecnologica con un partner come Elation Professional che si allinea perfettamente agli alti standard qualitativi che contraddistinguono la nostro offerta.” Ha commentato Ennio Prase, MD di Prase Media Technologies

 

 

 

 

 

 

 

Davide Buonasorte, Sales & Marketing Manager Resell, Pro, Broadcast in Prase con Frederik Afif, International Sales Manager di Elation - Prase Media Technologies
Davide Buonasorte, Sales & Marketing Manager Resell, Pro, Broadcast in Prase con Frederik Afif, International Sales Manager di Elation

“Le luci e le console di controllo Elation Professional rafforzano e confermano il nostro impegno nel fornire i migliori prodotti e servizi della categoria. Sul palco e nei progetti di media ed entertainment, oggi, grazie a questa nuova partnership, possiamo garantire una proposta completa, dal sistema PA, ai microfoni, dalla console, alla componente picture e ora anche luci.” Ha aggiunto Davide Buonasorte, Sales & Marketing Manager Resell, Pro, Broadcast in Prase.

La qualificata ed apprezzata squadra di supporto alla progettazione e di consulenza pre e post vendita di Prase sta crescendo per soddisfare la nuova opportunità e per garantire un efficace supporto in ogni fase progettuale. I clienti di Elation Professional in Italia beneficeranno di una serie di altri vantaggi ed efficienze, come l’ampia rete vendita di Prase, la logistica tempestiva, le strutture e i servizi interni.

Frederik Afif, International Sales Manager di Elation Professional e rappresentante per l’Italia, ha espresso la sua soddisfazione per la scelta di Prase come distributore di Elation e Obsidian in una regione così significativa.

 

Ecco le parole di Frederik Afif:

“Siamo estremamente soddisfatti che un’azienda di questo calibro rappresenti Elation e Obsidian in Italia. L’eccezionale reputazione di Prase per la qualità e i servizi offerti si allinea ai valori di Elation Professional; sono certo che grazie alla loro capillare e strategica influenza sul mercato italiano, rafforzeremo la conoscenza e il business dei prodotti lighting e controllo. Elation Professional è entusiasta di collaborare con Prase per raggiungere questi obiettivi”.

Squadra commerciale e tecnica Prase - Prase Media Technologies
La Squadra commerciale e tecnica Prase in occasione della formazione interna dedicata ad Elation Professional.

Prase Media Technologies opera da oltre vent’anni in Italia come distributore di prodotti per sistemi audio, video, digital signage e controllo in ambito professionale”

Sede Prase Media Technologies Nata dall’imprenditorialità dei fratelli Prase e dalla loro precedente esperienza nella progettazione e realizzazione di impianti audio, l’azienda ha saputo cogliere ed interpretare le esigenze del mercato professionale italiano, curando la distribuzione di un’ampia offerta dei migliori prodotti audio, videodigital signage e controllo.

Il team di Prase

Punto di riferimento nel settore per la molteplicità dei marchi distribuiti, Prase Media Technologies vanta un team di eccellenza, dove la passione per la tecnologia audio, video e IT si traduce in supporto alla progettazione, formazione tecnica e assistenza costanti. Il risultato è una soluzione professionale che risponde perfettamente alle specifiche esigenze di system integrator, service audio video e negozi di strumenti musicali.

La formazione

Un ricco calendario di eventi, webinar, corsi di aggiornamento e certificazione arricchisce ulteriormente il servizio che l’azienda offre ai propri partner. La sede centrale, sita in Noventa di Piave (VE), vanta un auditorium in grado di ospitare fino a 90 persone, diverse aule dedicate alla formazione, un’area live per test e dimostrazioni e gli spazi adeguati a garantire un ottimo supporto tecnico, progettuale, amministrativo e logistico.AUDITORIUM Prase Media Technologies

MIR Tech, la fiera italiana AV che si tiene a Rimini dal 2 al 4 aprile, è il palcoscenico ideale per inaugurare la nuova partnership. Prase esporrà sia allo stand che sui palchi di Live You Play una ricca selezione di luci Elation Professional e console di controllo Obsidian.

Prase Media Technologies
Via Nobel, 10,
30020 Noventa di Piave VE
Telefono: 0421 571411

Roberto Cecatto alla guida di Rai Way

Rai: formalizzate dal Cda le proposte di nomina per Rai Way

Il consiglio di amministrazione della Rai riunitosi a viale Mazzini e presieduto da Marinella Soldi alla presenza dell’amministratore delegato Carlo Fuortes ha proceduto a formalizzare le proposte di nomina, che successivamente dovranno passare al vaglio dell’assemblea degli Azionisti, della consociata Rai Way.
A Rai Way è stato designato come Ad Roberto Cecatto mentre alla carica di presidente è stato indicato Giuseppe Pasciucco. Nel Cda della società quotata per conto Rai Michela La Pietra, mentre consiglieri indipendenti sono stati designati Paola Tagliavini, Barbara Morgante, Alessandra Costanzo, Gian Luca Petrillo e Romano Ciccone.
In ossequio alla Direttiva del Ministro dell’economia e delle finanze del 31 gennaio 2023, relativa alle procedure di individuazione dei componenti degli organi sociali delle società partecipate dal Ministero, le predette designazioni saranno trasmesse all’attenzione del MEF per la verifica del rispetto dei criteri e delle procedure per la nomina.

 

AUSTRIAN AUDIO CON I CC8 NELLA ROYAL ALBERT HALL DI LONDRA

Griff Hewis fa un significativo test persso la Royal Albert Hall di Londra con i microfoni Austrian Audio CC8, dei microfoni a condensatore cardioide a diaframma stretto. Scopre così una qualità di ripresa audio senza compromessi.

Griff Hewis si occupa di audio professionale da oltre 20 anni, ovvero sin da quando si è laureato in tecnologia musicale alla Kingston University. Fin dalla tenera età, l’audio engineer britannico ha suonato la tromba e il pianoforte però, in seguito, ha deciso di dedicare la propria carriera all’ingegneria del suono combinando il suo amore per la musica, l’elettronica e le ultime tecnologie audio. In questa breve sintesi ci racconta la sua esperienza con i prodotti Austrian Audio in situazioni estremamente delicate per via delle elevate aspettative di qualità richieste.

Hewis collabora con regolarità come Front of House per concerti ed eventi in tutto il Regno Unito collezionando negli anni numerose collaborazioni con le principali orchestre e band britanniche, come la Royal Philharmonic Orchestra, la HM Royal Marines Band, la BBC Symphony e la Concert Orchestras.

 

 

CC8 – CC8 STEREO SET

Microfono a condensatore cardioide a diaframma stretto

 

Negli ultimi anni Griff ha lavorato inoltre ad eventi importanti come i Giochi Olimpici di Londra 2012 e Sochi 2014, al The Proms della BBC e alla festa di fine anno BBC New Years Eve Broadcasts.

Per far fronte ad eventi così importanti, negli anni Griff ha continuato ad aggiornare le sue apparecchiature audio per supportare i suoi impegni nella riproduzione/registrazione e nell’amplificazione del suono.

Sempre alla ricerca di nuovi microfoni in grado di attirare la sua attenzione, recentemente l’FOH britannico ha scoperto Austrian Audio tramite un webinar organizzato per l’Institute of Professional Sound, di cui è direttore, rimanendo subito incuriosito da questi nuovi microfoni Austrian Audio completamente Made in Vienna affermando:

“Austrian Audio mi ha gentilmente inviato una coppia demo di CC8 per provare alcuni dei miei spettacoli dal vivo. All’apertura della confezione sono rimasto impressionato dalla qualità costruttiva e dalla sensazione di questi microfoni a condensatore cardioide a diaframma stretto”

Impaziente di provarli, Griff ha optato per un test di tutto rispetto, impiegandoli nella Royal Albert Hall, la sala da concerto londinese ubicata nell’esclusivo quartiere di South Kensington, in un’area nota anche come Albertopolis, e realizzata come omaggio in onore del principe Alberto, consorte della regina Vittoria del Regno Unito.

Proprio durante un suo lavoro in qualità di Front of House Engineer per un’esibizione live del film “Brassed Off”, in onda su Channel 4, per la ripresa della Grimethorpe Colliery Brass Band.Di seguito le parole di Griff: “Li ho usati con Drum Overheads e sono rimasto impressionato dal suono dettagliato e arrotondato che hanno prodotto. Il mese successivo li ho portati in Galles per un paio di concerti con la cantante Casi Wyn e Cymru Sinfonia, dove li ho usati nella sezione percussioni. Ancora una volta, sono rimasto impressionato dai dettagli e dalla brillantezza che hanno offerto”.

L’evento alla Royal Albert Hall non è stato l’unico banco di prova per i microfoni Austrian Audio di Griff che, anche durante alcuni test casalinghi, hanno confermato quanto di buono mostrato nella sala da concerti londinese:

“Successivamente ho eseguito test vocali A/B confrontandoli con alcuni modelli di microfono noti e più costosi rispondendo molto bene alle prove. Il rumore di fondo era sorprendente in rapporto al prezzo di questi prodotti!”

La prova del nove è dimostrata dal parco microfoni di Griff che, ora, è ulteriormente cresciuto da 12 a 16 modelli a seguito di un’opportunità, come l’ha definita l’FoH engineer londinese “troppo bella per essere rifiutata!

I prodotti Austrian Audio sono distribuiti in Italia da:
Leading Technologies
Via Solferino 54
20900 Monza (MB) ITALY
Tel. +39 039.94.15.200
info@leadingtech.it

LA PRESIDENTE MARINELLA SOLDI: SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE AL CENTRO DELLE STRATEGIE RAI

La Presidente Soldi inaugura gli Abu-Rai Days.

I media internazionali e la sostenibilità. Presidente Rai: “Priorità strategica della missione di servizio pubblico”

Ottanta rappresentanti dei principali broadcaster pubblici asiatici e della regione del Pacifico, i vertici dell’EBU – la European Broadcasting Union – e dei media del continente africano riuniti due giorni, oggi e domani, per la quinta edizione degli Abu-Rai Days, a Firenze, nella sede regionale della Rai, per discutere di sostenibilità dell’industria dei media e della loro responsabilità sociale. Dall’Indonesia a Singapore, dall’Australia all’Uzbekistan, fino a Libano e Senegal: come diventare più green, quali prodotti, linguaggi e temi utilizzare per stimolare il cambiamento?
“Siamo orgogliosi, come Rai, di ospitare gli ABU-Rai Days nella bellezza di Firenze. La sostenibilità – ambientale, sociale, d’impresa – vuole essere al centro delle strategie Rai, sia all’interno dell’azienda, sia nel prodotto”, ha detto la Presidente Marinella Soldi, aprendo i lavori con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il Sindaco di Firenze Dario Nardella e il Segretario Generale dell’ABU Javad Mottaghi. Operare in modo sostenibile e mantenere le persone al centro della loro azione; su questi temi si confrontano i leader delle media company di Servizio. Le nuove tecnologie, la necessità di rinnovare il rapporto con il pubblico e di sfruttare le grandi opportunità offerte dall’inclusività e del dialogo con il sociale.
“La sostenibilità – ha aggiunto la Presidente Soldi – va nella stessa direzione del Servizio Pubblico, perché fornisce risposte alle principali preoccupazioni dei cittadini”.
Spazio, dunque, nel corso della due giorni toscana, alla riorganizzazione delle aziende in direzione della sostenibilità ambientale, sociale e d’impresa, alla presentazione dell’edizione 2023 del Prix Italia della Rai, dal titolo ‘Engage me’, con l’impegno per l’ambiente; ma anche una Master Class sul documentario sulla lotta ambientalista delle tribù Sarayaku in Ecuador, vincitore del Prix nel 2022, tra nuove tecnologie e saperi ancestrali. E poi le sfide di un giornalismo ambientale non più pura cronaca delle catastrofi, ma anche strumento chiaro per la comprensione.
Protagonista anche Firenze, con i simboli stessi della città, Palazzo Vecchio e le Gallerie degli Uffizi con il loro mix di grande arte e nuova tecnologia. La culla del Rinascimento offrirà l’ispirazione perfetta per la riflessione sulla mission che media e civiltà moderna devono affrontare: la protezione dell’ambiente e, con essa, la riscoperta del valore sociale della comunicazione e della cultura.