Home Blog Pagina 36

DEJERO PRESENTA LE NUOVE SOLUZIONI DI TRASMISSIONE E DECODIFICA 5G ALL’IBC 2022

Dejero presenterà i suoi nuovi trasmettitori mobili EnGo 3 e EnGo 3x 5G con gateway Internet integrato all’IBC 2022, insieme al suo nuovo ricevitore WayPoint 3.

EnGo 3 ed EnGo 3x combinano prestazioni 5G con una qualità video senza precedenti per i mercati delle trasmissioni e della produzione multimediale; con EnGo 3x che supporta la trasmissione 4K UHD e la produzione multi-camera. Il nuovo ricevitore WayPoint 3 dell’azienda ricostruisce il video trasportato su più connessioni IP da trasmettitori Dejero selezionati, decodifica HEVC o AVC e fornisce risoluzioni fino a 4K UHD.

Nuovi trasmettitori mobili 5G EnGo

I trasmettitori EnGo 3 e EnGo 3x sono progettati con la nuovissima architettura dell’antenna RF e 4×4 MIMO per liberare tutto il potenziale delle connessioni 5G e garantire un isolamento ottimale dell’antenna.

“Questa nuova generazione di EnGo ha fatto un ulteriore passo avanti nella connettività quadruplicando il numero di antenne per modem, offrendo un supporto più ampio delle bande cellulari per prestazioni e affidabilità maggiori”, spiega Francois Vailant, senior product manager, Dejero. “Altri trasmettitori mobili 5G utilizzano principi di progettazione dell’antenna 4G in cui l’interferenza delle antenne, poste troppo vicine tra loro, influisce negativamente sull’affidabilità, specialmente nelle aree in cui i segnali cellulari possono essere deboli o dove molti dispositivi cellulari competono per la larghezza di banda della rete”.

Dejero ha selezionato modem che supportano un’ampia gamma di bande cellulari per migliorare le prestazioni 5G di EnGo 3 ed EnGo 3x, supportando bande aggiuntive utilizzate dai vettori negli Stati Uniti, Canada, Australia, Cina, Corea e America Latina che altri trasmettitori mobili 5G semplicemente non riescono a sfruttare.

Con i nuovi trasmettitori EnGo 3 ed EnGo 3x, le squadre sul campo possono trasmettere video di qualità broadcast, trasferire rapidamente file di grandi dimensioni e configurare istantaneamente punti di accesso a larghezza di banda elevata per più dispositivi. Negli scenari di News Gathering e produzione remota, la modalità GateWay può essere utilizzata per il trasferimento di file, connettersi a redazioni e sistemi MAM, pubblicare contenuti sui social media e accedere a risorse cloud o data center privati.

“È un enorme passo avanti in termini di ciò che una singola unità può fare in movimento, in particolare coloro che si trovano a riferire o operare in aree di copertura marginale o luoghi in cui c’è congestione della rete”, ha aggiunto Kevin Fernandes, chief revenue officer di Dejero.

I trasmettitori EnGo ottimizzano anche la comunicazione e il flusso di lavoro tra il campo di attività e la stazione ricevente. Questo è essenziale per i team di notizie mobili che lavorano con scadenze ravvicinate; invece di perdere tempo alla ricerca di un hotspot Internet o, a seconda dei dispositivi hotspot mobili con una sola connessione, possono contare su una connessione ultra-affidabile multi-rete veloce fino a 500 Mbps.

Per le società di produzione cinematografica, televisiva e commerciale, gli utenti di EnGo possono sfruttare la connettività ultra affidabile per consentire la collaborazione in tempo reale con team dislocati remotamente. Possono anche accelerare la consegna dei contenuti dalla posizione remota direttamente alla post-produzione, indipendentemente da dove si trova quella posizione, riducendo così il numero di persone necessarie sul set e consentendo enormi risparmi sui costi.

Il nuovo trasmettitore EnGo 3x 5G fornisce una trasmissione video UHD 4K affidabile e una produzione multi-camera sul campo; Il nuovo ricevitore WayPoint 3 decodifica HEVC o AVC, fornendo risoluzioni fino a 4K UHD

EnGo 3x

Dejero EnGo 3x Image

Il nuovo Dejero EnGo 3x combina prestazioni 5G superiori, ingressi multi-camera e risoluzione 4K UHD con una qualità video senza precedenti

EnGo 3x vanta il supporto multi-camera per un massimo di quattro feed HD completamente sincronizzati. Perfetto per acquisire feed da più telecamere in una singola unità, EnGo 3x riduce i costi e la complessità delle produzioni sportive multicamera e degli eventi dal vivo. Gli ingressi telecamera aggiuntivi possono essere concessi in licenza quando necessario, per la massima flessibilità.

La capacità di trasmettere in 4K UHD con otto canali audio offre una qualità video senza precedenti a latenze estremamente basse. Con un maggior numero di spettatori di eventi sportivi e di eventi dal vivo disposti a pagare un sovrapprezzo per guardare nella massima definizione possibile, Dejero prevede che questo diventerà presto una caratteristica ricercata per le produzioni sportive e di eventi dal vivo. Inoltre, i feed live 4K UHD possono avvantaggiare notevolmente le produzioni cinematografiche, televisive e commerciali per rendere più facile per i team distribuiti che non si trovano sul set il monitoraggio e il rilevamento dei problemi di illuminazione e bilanciamento del colore in tempo reale. Questo è fondamentale per evitare costose riprese. La funzione 4K UHD non richiede una licenza separata, a differenza delle soluzioni concorrenti.

EnGo 3

EnGo 3 è progettato per la raccolta di notizie in luoghi in cui le reti 5G sono state ampiamente implementate. Come con EnGo 3x, trasporta in modo affidabile video live di qualità broadcast da località remote fornendo allo stesso tempo un accesso a Internet resiliente e con larghezza di banda elevata, il tutto in un unico dispositivo. Con una latenza glass-to-glass di appena mezzo secondo rispetto alle connessioni cellulari legate, offre anche una maggiore sicurezza con la crittografia AES 256, un sistema operativo Linux con protezione avanzata e un crittoprocessore per autenticare l’hardware.

Dejero EnGo 3 Image

EnGo 3 presenta una RF completamente riprogettata e una nuova architettura dell’antenna per utilizzare il pieno potenziale delle connessioni 5G

Le reti 5G legate dai trasmettitori EnGo 3 ed EnGo 3x possono essere combinate con altre reti wireless, tra cui Wi-Fi e satellite GEO/MEO/LEO, e reti cablate di linea fissa (cavo/DSL/fibra) grazie al pluripremiato Smart Blending di Dejero Tecnologia. Questa tecnologia gestisce in modo intelligente la larghezza di banda fluttuante, la perdita di pacchetti e le differenze di latenza delle singole connessioni in tempo reale, fornendo maggiore affidabilità, copertura estesa e maggiore larghezza di banda.

I nuovi trasmettitori mobili EnGo dispongono anche della tecnologia di codifica ibrida integrata con l’ultima generazione di processori Intel con firmware personalizzato. Le unità possono adattarsi al feedback in tempo reale sulla complessità del contenuto codificato, come la quantità di movimento. Per ottenere una qualità video impareggiabile, EnGo 3 e EnGo 3x lavorano in tandem con la tecnologia Smart Blending per analizzare la capacità di trasmissione e la latenza di tutte le connessioni in tempo reale.

Ricevitore WayPoint 3

 

Dejero WayPoint 3 Image

Il nuovo ricevitore Dejero WayPoint 3 decodifica HEVC o AVC e genera risoluzioni fino a 4K UHD

Il nuovo WayPoint 3 fa il suo debutto all’IBC. Può ricevere video con risoluzioni fino a 4K UHD per garantire un’elevata qualità dell’immagine. WayPoint 3 ricostruisce video HEVC o AVC, trasportati su più connessioni IP da qualsiasi trasmettitore Dejero dalla versione 1.3 in poi, garantendo ricostruzione, decodifica e riproduzione nella massima definizione possibile supportata dai flussi di lavoro SDI o MPEG-T. Risparmiando spazio nel rack nella sala server, WayPoint 3 può emettere simultaneamente fino a quattro feed dallo stesso ricevitore; due 4K UHD e due HD (o risoluzione inferiore), un 4K UHD e tre HD (o risoluzione inferiore) o quattro HD (o risoluzione inferiore).

La ridondanza integrata del ricevitore riduce al minimo i rischi e massimizza il tempo di attività utilizzando dischi rigidi da 1 TB con protezione RAID per la ridondanza dell’alimentazione e dell’archiviazione.

 

FRANCESCO RUTELLI: “TANTI FILM E POCA QUALITÀ?”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 16-03-2012 Roma Politica Conferenza stampa di Francesco Rutelli sul caso Lusi Nella foto Francesco Rutelli Photo Roberto Monaldo / LaPresse 16-03-2012 Rome Press conference by Francesco Rutelli In the photo Francesco Rutelli

“Tutti gli elementi della filiera sono chiamati a fare un grande salto di qualità”

“I film italiani sono troppi e di scarsa qualità? Il dibattito sul tema c’è sempre stato ed è sempre aperto e utile, utilissimo…”.

Così Francesco Rutelli, Presidente ANICA, l’associazione nazionale delle industrie cinematografiche audiovisive e digitali, commenta – a margine della presentazione della conferenza del Soft Power Club a Venezia il 29 e 30 agosto – l’osservazione del Presidente della Biennale di Venezia, Alberto Barbera, secondo il quale nel cinema italiano “la quantità prevale sulla qualità”.

Rutelli sottolinea che “la domanda non è mai stata così alta, le sale cinematografiche ripartiranno: di questo sono sicuro”, afferma. Poi aggiunge: “La trasformazione nel settore è in corso, tutti gli elementi della filiera sono chiamati a fare un grande salto di qualità: ne parleremo nelle prossime settimane”, assicura. Quanto al programma della Mostra del Cinema di Venezia, lo definisce “ottimo”.

 

MEDIAPRO PRODUCE LA SUPERCOPPA DEL BELGIO IN 9:16 SU TIKTOK

La partita tra Club Brugge e KAA Gent è stata la prima partita di calcio in Belgio filmata in formato 9:16 e che poteva essere vista in diretta sul profilo TikTok di Eleven Sports

GRUP MEDIAPRO ha prodotto in formato verticale su TikTok, e aperto a tutti, il match della Supercoppa del Belgio che ha visto il Club Bruges, campione della Jupiler Pro League, affrontare il KAA Gent, vincitore della Coppa del Belgio – attraverso il profilo ufficiale di Eleven Sports su TikTok (@elevensportsbe). Dal 2020 GRUP MEDIAPRO produce tutte le competizioni della Pro League e questa iniziativa sottolinea il suo impegno per l’innovazione, lo sviluppo del calcio belga a livello internazionale e l’adattamento dei contenuti ai nuovi formati di consumo digitale.

La partita che ha dato il via alla stagione belga è stata la prima partita di calcio in Belgio prodotta in verticale su TikTok insieme al commento in fiammingo di Chris Lobanzo (@chrislobanzo), il principale creatore di contenuti belga sulla piattaforma video con 6,5 milioni di follower. I fan hanno avuto la possibilità di interagire o partecipare alla trasmissione tramite live chat, in una nuova esperienza resa possibile dalle funzionalità interattive di TikTok.

GRUP MEDIAPRO ha avuto un dispiegamento speciale di attrezzature a terra presso lo stadio Jan Breydel di Bruges, tra cui un’unità mobile 4K, 12 telecamere e oltre 30 dipendenti che hanno lavorato a questa produzione esclusiva della partita in formato verticale, un’esperienza nativa per TikTok che includeva l’adattamento di tutta la grafica e una trasmissione personalizzata pensata appositamente per i dispositivi mobili e il nuovo pubblico.

Quest’evento segue un’altra iniziativa storica dello scorso aprile, quando GRUP MEDIAPRO ha prodotto la prima partita della Liga in formato verticale su TikTok per il territorio spagnolo con un pubblico eccezionale, raggiungendo 506.000 spettatori unici, 733.000 visualizzazioni e oltre 68.000 commenti in chat. La produzione della Supercoppa del Belgio in formato 9:16 rafforza ulteriormente l’impegno di GRUP MEDIAPRO nella creazione di contenuti adattati al nuovo ecosistema digitale, portando ai tifosi di tutto il mondo esperienze innovative e nuovi modi di partecipare e interagire.

 

“EVEN THE STARS DIE”: LEONARDO CHIARIGLIONE, IL PADRE DEL FORMATO MPEG RACCONTA LA NASCITA E L’EVOLUZIONE DELLA SUA CREATURA

La vita di Leonardo Chiariglione somiglia ad un romanzo.

L’ho conosciuto molti anni fa, quando giovane manager commerciale della Philips, mi muovevo tra tecnologie emergenti appena sfornate dai migliori laboratori del mondo.

È allora che per la prima volta in vita mia sentii parlare dello standard M-PEG e dell’ing. Chiariglione che di quel formato era il padre. Ha fondato, insieme a Hiroshi Yasuda, l’MPEG, un gruppo internazionale di esperti che ha prodotto i noti standard audio-video MPEG-1, MPEG-2 e l’MP3, ed altri.

Ecco una sintesi della sua affascinante vita:

Leonardo Chiariglione nasce ad Almese, un paesino nella provincia di Torino il 30 gennaio 1943.

Nel dicembre del 1967 si laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino.

Nel 1968 è in Giappone con una borsa di studio del governo giapponese per ottenere un dottorato di ricerca.

Nel 1971 entra a far parte del CSELT, il centro di ricerca del gruppo STET (ora Telecom Italia) dove è stato Vice President Multimedia quando ha lasciato l’azienda il 4 luglio 2003.

Nel 1973, a settembre, ottiene il Ph. D. degree in Comunicazione Elettrica presso l’Università di Tokyo, Giappone.

Nel novembre del 1986 istituisce l’International Workshop on HDTV, un evento internazionale per promuovere le tecnologie HDTV al di là degli interessi specifici del settore.

Nel giugno 1987 istituisce il Workshop Internazionale sulla Codifica a 64 kbit/s di Video in Movimento per promuovere l’adozione di tecnologie di codifica video a basso bitrate per le reti digitali emergenti.

Agli inizi del 1988 lancia il comitato per gli standard dell’ISO/IEC Moving Pictures Experts Group (MPEG).

Nel 1989 fonda Image Communication, una rivista EURASIP per lo sviluppo della teoria e della pratica della comunicazione per immagini.

1994, lancia il Digital Audio-Visual Council (DAVIC) per sviluppare specifiche concordate a livello internazionale di interfacce e protocolli aperti per la fornitura di media digitali.

1996, lancia la Foundation for Intelligent Physical Agents (FIPA) per sviluppare specifiche concordate a livello internazionale di tecnologie di agenti generici utilizzabili in un gran numero di applicazioni.

Nel marzo 1998 lancia la Open Platform Initiative for Multimedia Access (OPIMA) per sviluppare specifiche concordate a livello internazionale che consentano l’accesso aperto ai contenuti protetti.

Nel 1999 viene nominato Direttore Esecutivo della Secure Digital Music Initiative (SDMI) per lo sviluppo di specifiche per la distribuzione sicura della musica digitale.

Nel 2003 lancia il Digital Media Manifesto, un gruppo internazionale di esperti riuniti dall’Ing. Chiariglione.

A dicembre del 2003 nasce a Ginevra il Digital Media Project come organizzazione no-profit con il compito di implementare la visione del Digital Media Manifesto.

A gennaio 2004 fonda CEDEO.net, una società che fornisce consulenza alle principali aziende internazionali su questioni strategiche, tecnologiche e di mercato relative ai media digitali, fornendo soluzioni avanzate per i media digitali e mirando alla creazione di startup nelle aree servite dagli asset tecnologici dell’azienda.

2005. Nasce Digital Media in Italia come gruppo interdisciplinare, aperto e senza fini di lucro con l’obiettivo di definire aree di azione che consentano all’Italia di acquisire un ruolo primario nello sfruttamento del fenomeno dei media digitali

2011 Viene costituita a Torino WimLabs Srl per favorire l’incontro tra domanda, offerta e distribuzione di contenuti e servizi multimediali sul Web

2020 La codifica di immagini in movimento, audio e dati da parte dell’intelligenza artificiale – MPAI – viene fondata a Ginevra come associazione internazionale, senza scopo di lucro e non affiliata con la missione di sviluppare standard di codifica dei dati che sfruttino le tecnologie di intelligenza artificiale

Alcune delle pietre miliari della tecnologia a cui l’Ing. Chiariglione ha dato vita:
Simulatore video basato su RAM (1975)
Sistema di trasmissione di immagini fisse basato su DCT (1979)
Codec per videoconferenza H.120 (1982)
Unità per videoconferenza multipunto H.120 (1985)
Raccomandazioni ITU-R Interfacce 601 e 656 (1986)
Videotelefono ISDN di base (1988)
Codec per sistemi video-audio MPEG-1 (1991)
Codec per sistemi video-audio MPEG-2 (1994)
Sistema DAVIC 1.0 su ATM e IP (1996)
Piattaforma per servizi MPEG-4 (1998).

Progetti:
IVICO, un progetto RACE che studia codec video integrati economici
COMIS un progetto ESPRIT a sostegno dello sviluppo dello standard MPEG-1
EU625 – VADIS un progetto EUREKA volto a sviluppare una tecnologia hardware e software europea per lo standard MPEG-2.
e ha partecipato a numerosi altri progetti.


Una delle più recenti fatiche dell’ing. Chiariglione è la pubblicazione del libro
“Even the stars die: The history of MPEG and how it made digital media happen”
edito da Amazon.

In merito al suo libro, l’ing. Chiariglione afferma:
“La data di pubblicazione non è svincolata dal contenuto del libro: il 2 giugno 2020 si sono conclusi forzatamente 32 anni di gloriosa storia MPEG. Il libro intende lasciare un’autorevole narrazione non di quei 32 anni, le cui attività per la maggior parte sono raccontate da “Riding the media bits”, ma una sintetica storia della comunicazione e di come MPEG abbia cambiato la natura della comunicazione con il suo approccio alla standardizzazione, la più interessanti aree di standardizzazione sviluppate da MPEG, le caratteristiche uniche del gruppo e come le ottuse politiche di ISO hanno impedito la rigenerazione del modello di business MPEG.
Nonostante la morte di MPEG, il libro ha un lieto fine perché racconta come la codifica di immagini in movimento, audio e dati da parte dell’intelligenza artificiale abbia preso il testimone da MPEG estendendo l’ambito all’area generale della codifica dei dati. È interessante notare che MPAI definisce la codifica dei dati come la trasformazione dei dati da una data rappresentazione a una equivalente più adatta a una specifica applicazione. Esempi sono la compressione e l’estrazione semantica. Questa definizione consente a MPAI di sfruttare appieno il potenziale dell’Intelligenza Artificiale”.

LA VOCE DEL VATICANO, NEL MONDO, CON LA NUOVA MCR IP IN STANDARD 2110

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA COME STRUMENTO DI DIVULGAZIONE

Un lungimirante e innovativo progetto che permette di poter gestire, con grande efficienza e flessibilità, la delivery dei contenuti multimediali prodotti da Vatican Media, sulle molteplici piattaforme, per tutti e cinque i continenti.

Parliamo di oltre 1.500 radio, diversi canali televisivi trasmessi via satellite e web oltre che su reti terresti, le piattaforme digitali e i molti canali social, in ben 47 differenti lingue. Insomma, un fiore all’occhiello per la struttura di Vatican Media, ma anche per la Professional Show, la Evertz e la M. B. System 2000, che consente di portare il messaggio della Santa Sede in tutto il mondo.

ANTONIO FRANCO

Ritorna di grande attualità, con la realizzazione della MCR IP in standard 2110, la frase: “Resta intera la nostra curiosità, il nostro desiderio di sapere come mai la mente umana veda d’una visione così distinta, misuri di misurazioni così esatte, quello che l’occhio non vede e che la mano non raggiunge” che papa Pio XI pronunciò (parlando delle onde elettromagnetiche) il 12 febbraio del 1931, in occasione dell’inaugurazione di Radio Vaticana, alla presenza di Guglielmo Marconi, che aveva installato i suoi trasmettitori nella struttura a pochi metri dalla sede della nuova MCR IP, ospitata nella palazzina Leone XIII.

Ma questi due elementi, l’inaugurazione della radio e la nuova MCR, contraddistinguono un altro fattore che caratterizza le attività dello stato Vaticano: l’innovazione, anche a livello tecnologico, che diventa strumento strategico per la comunicazione della Santa Sede nel mondo.

UN PO’ DI STORIA PER COMPRENDERE LO SVILUPPO DEI MEDIA NEL VATICANO

Per ripercorrere la storia delle varie strutture che compongono oggi Vatican Media, bisogna partire dal 1587, anno in cui fu avviata, per volontà di Sisto V, la Tipografia Vaticana. Per passare al 1861, anno in cui fu pubblicato per la prima volta l’Osservatore Romano, oggi edito in ben 7 lingue e sfogliabile anche grazie all’App digitale. Nel 1926 nasce poi la Libreria Editrice Vaticana.

Sempre in ordine cronologico abbiamo la creazione di Radio Vaticana, voluta da Pio XI nel 1931, (oggi diffusa in oltre 40 diverse lingue, anche via web); mentre, a ottobre del 1983, inizia l’attività del Centro Televisivo Vaticano, creato per espressa volontà di Giovanni Paolo II, ribattezzato Vatican Media, e che oggi incorpora anche il Servizio Fotografico.

Infine nascono www.Vatican.va, sito ufficiale del Vaticano, e il portale VaticanNews, realizzato in 43 differenti lingue, oltre alle varie piattaforme social.

Non possiamo poi non citare, la Filmoteca Vaticana, che raccoglie e custodisce i documentari prodotti dalle strutture vaticane.

L’INNOVAZIONE NEL DNA DEL VATICANO

Un enorme flusso di contenuti, quindi, che richiedeva una struttura potente e, allo stesso tempo, flessibile, per poter gestire e distribuire nel modo più efficiente possibile tutti i suoi contenuti.

Nasce da questa specifica esigenza la necessità di realizzare un avveniristico e innovativo progetto, capace di rispondere a queste necessità.

Ma proviamo a ripercorrere velocemente, (anche per meglio capire come si è arrivati all’integrazione di una MCR in standard IP), quelle che sono state le tappe degli ultimi decenni, che hanno visto il CPTV, poi strutturato alla fine del 2017 con il nome di Vatican Media, (e al quale diede a suo tempo grande impulso per il suo sviluppo anche il lungimirante don Dario Viganò), come centro di focalizzazione per l’integrazione delle tecnologie più avanzate, dedicate alla produzione e distribuzione dei contenuti multimediali.

Negli anni la struttura del CTV ha avviato vari progetti votati all’innovazione tecnologica. Citiamo, tra i più importanti, l’introduzione delle riprese in alta definizione, nel 2010; nel 2015, in occasione del Giubileo, abbiamo la prima trasmissione in 4K e in HDR; infine nel 2017, per proseguire poi a dicembre del 2018, la ripresa e la trasmissione via satellite (in collaborazione con NHK ed Eutelsat) delle riprese in 8K a 60fps, in HDR. Quindi, un passato votato all’innovazione tecnologica, utilizzata sempre come strumento e mai fine a se stessa, che continua, con la realizzazione di questo avanzato progetto dell’MCR IP in standard 2110.

Oggi Vatican Media (che fa parte dell’EBU), vede Stefano D’Agostini come direttore e Francesco Masci come CTO.

LE ATTIVITA’ MCR VATICAN MEDIA

Un’attività fondamentale quella che viene svolta mediante la MCR per ciò che riguarda la distribuzione dei contenuti generati dalle strutture che fanno capo a Vatican Media.

Come già anticipato, da questo sistema transita praticamente tutta la comunicazione multimediale del Vaticano, per i tanti paesi collegati, nei diversi continenti. Oltre 200 segnali video, circa 3.000 segnali audio, con 30 palinsesti diffusi in 47 lingue, che raggiungono 1.530 stazioni radio dislocate in tutto il mondo, oltre a una serie di contenuti distribuiti sulle diverse piattaforme digitali.

Un complesso sistema che in precedenza prevedeva delle attività organizzate a “isole”, in alcuni casi non collegate tra loro, seppur complementari.

L’obiettivo primario era quindi quello di raggiungere una piena efficienza, l’unità alla massima flessibilità possibile, dell’operatività dei vari centri di produzione e delivery, in modo da ottimizzare al massimo le risorse e raggiungere il miglior risultato.

Un’attenta e lunga analisi delle diverse soluzioni disponibili sul mercato (progetto sviluppato anche con il contributo dell’EBU, di cui Vatican Media fa parte), è stata propedeutica alla definizione della tecnologia e alla scelta dei partner tecnologici..

La preferenza, alla fine, è caduta sulle tecnologie della Evertz e sulla Professional Show (che, come capo-commessa, ha gestito tutto il progetto) come system integrator, anche per i precedenti sistemi già realizzati e operativi, sia in Italia sia in altri paesi. Mentre per la realizzazione della struttura, anche a livello architettonico, oltre che per il cablaggio e la strutturazione del sito che doveva ospitare la MCR, la scelta è ricaduta sulla MB System 2000.

LA MCR DI VATICAN MEDIA NEL DETTAGLIO

Il cuore del sistema è rappresentato da due Core Evertz 3080IPX da 128 porte IP a 25G, in modalità dual path. Questa modalità prevede la duplicazione dei flussi IP, in parallelo su entrambi i Core, garantendo una ridondanza lossless, in caso di problema su una delle linee che trasportano i segnali.

Oltre ai due Core, è presente un master control Evertz OVRT e tutti gli apparati sono gestiti attraverso le piattaforma Magnum-SDVN e VUE, che hanno il compito di coordinare il routing/shuffling dei segnali audio e video tramite semplici e intuitive interfacce grafiche facilmente customizzabili.

Il sistema è in grado di gestire 1.024 segnali video 3G e, attualmente, attraverso l’Audio Sub System, che permette lo shuffling di ogni singolo audio mono, è possibile fare il routing di 2.560 canali audio nei vari formati SDI, DANTE e AES.

L’integrazione Dante verso il mondo ST2110-30 è stata incrementata tramite interfacce Evertz della serie 9821EMR-AG-HUB le quali hanno garantito una perfetta implementazione verso il livello AES67.

A livello architettonico, nella nuova area MCR sono stati realizzati due ambienti distinti, uno per il Controllo Video e uno per il Controllo Audio. Le due sale sono accessibili dal corridoio esterno ma anche comunicanti fisicamente tra di loro, visivamente collegate attraverso un’ampia vetrata isolata acusticamente, che consente agli operatori della MCR Audio di avere il controllo visivo frontale di tutti i monitor situati nella MCR Video.

Imponenti i monitor-wall delle sale video e audio, costituiti da un totale di 22 display Sony 4K da 55” gestiti dalla piattaforma multifunzione Evertz EV670-X30 che, in questo caso, guida 192 sorgenti uniche su 24 layout. Sono poi stati previsti una monitoria Sony 4K PVM-X2400 e uno strumento Leader LV5600 con opzioni 4K e IP 25GB dedicati al controllo dei flussi audio e video.

La gestione dei flussi audio è affidata al mixer Calrec Artemis 32, mentre il monitoring viene effettuato con apparati TSL PAM2-IP e monitor Genelec.

La nuova MCR è in grado di gestire molti flussi diversificati e personalizzati in base alle numerose piattaforme social, VOD, IPTV, etc. pur mantenendo attivi i canali broadcast tradizionali come radio e televisione, e amministrare, anche, nuovi standard di formato come 4K, Dolby 5.1, XAVC/H.265.

 

MAURO MIRTI
SENIOR PROJECT MANAGER VATICANO

Qual è stato il tuo compito nella gestione di questo importante progetto?

Il mio compito è stato quello di gestire i vari gruppi di lavoro. Mi sono occupato del presidio, da un punto di vista gestionale per il progetto, sin dalle fasi iniziali. Quindi, della progettazione, della selezione del fornitore, della gestione dei tempi, della parte economica, dei materiali e di tutti gli imprevisti che abbiamo avuto durante l’esecuzione di questo importantissimo e complesso progetto.

In cosa hai riscontrato maggiori difficoltà?

La difficoltà che si porta dietro questo progetto è sicuramente l’integrazione. Possiamo considerare questo un progetto innovativo. Quindi l’integrazione tra la parte informatica e la parte più tradizionale SDI era il difficile.
Abbiamo, infatti, un’anima più broadcast e un’anima più informatica, che abbiamo dovuto far coesistere. E, devo dire, ci siamo riusciti molto bene. Sicuramente abbiamo incontrato, lungo il percorso, alcune incomprensioni che, via via, si sono comunque risolte.
Inoltre abbiamo dovuto gestire l’integrazione con tutta la parte architettonica. Per esempio, la sala audio e la sala video sono divise da un vetro che è lungo 6 metri e che pesa circa 1.000 chilogrammi. Per farlo entrare e per posizionato ci sono volute ben dieci persone. Insomma, è stata un’impresa non da poco. Da quello che mi risulta, tra l’altro, credo sia l’unica sala ad avere un vetro di queste dimensioni, che separa due ambienti. Quindi di difficoltà ne abbiamo avute tante. Non ultima quella della pandemia che, chiaramente, ha rallentato le diverse fasi progettuali. Ma nonostante questo, sono molto soddisfatto per come sono andate le cose, per la collaborazione che c’è stata nel team e per i risultati raggiunti.

Qual è stato il punto di forza nella realizzazione del progetto?

Il team. Devo sicuramente ringraziare la Professional Show che ha dimostrato una grande professionalità negli aspetti sia di progettazione tecnica  sia di realizzazione; anche la MB System che ha realizzato delle sale con finiture e una progettazione assolutamente pregevole; il loro grande talento viene riconosciuto  da tutti gli illustri visitatori. Quindi direi che sicuramente la preparazione del team e, anche le risorse interne, che sono state assolutamente fondamentali, sia nella fase di progettazione sia nella fase di direzione lavori, sono stati l’elemento vincente di questo progetto.

 

FABIO VEGGIATO
SALES & MARKETING DIRECTOR
PROFESSIONAL SHOW

Quali sono state le tappe fondamentali e come è stato gestito questo progetto?

Le tappe fondamentali di questo progetto, che è iniziato ad agosto  2020, ci hanno portato a contrattualizzare l’ordine a ottobre; abbiamo iniziato, nonostante la situazione pandemica, la bonifica, grazie anche alla collaborazione della MB System di Marco Balbi (alla quale abbiamo affidato la realizzazione di questo lotto fondamentale) per poter noi iniziare, ad aprile 2021, dopo l’ultimazione dei lavori di arredo, l’insonorizzazione, architettonica e impiantistica e l’installazione di tutti gli apparati tecnologici previsti dal progetto.

Le tappe fondamentali per ciò che riguarda la vostra ingegnerizzazione?

La nostra ingegnerizzazione, sostanzialmente, è stata approvata a livello di progetto esecutivo, alla fine del 2020. Per cui abbiamo potuto procedere con la pianificazione, dell’arrivo degli apparati nei tempi programmati e attivarci per l’installazione in primavera.
Dopodiché c’è stato un periodo di installazione e messa a punto del sistema, che abbiamo ultimato a settembre. A ottobre abbiamo concluso anche il lotto 2, relativo alla MCR. Abbiamo poi iniziato il percorso anche per il lotto 3, che prevedeva la realizzazione della regia di Disaster Recovery. Quindi si è partiti, realmente, a pieno regine all’inizio del 2022.

In questo caso tu, come project manager, ti sei occupato anche della gestione, di questo importante progetto?

In questo caso ci siamo adattati, anche per situazioni contingenti di sovrapposizione delle varie attività svolte dalla nostra azienda, che ci ha visti coinvolti contemporaneamente su diversi cantieri, durante il 2021.
Mi è stato chiesto di adoperarmi anche come project manager. Sono stato facilitato dalla grande disponibilità e professionalità dimostrata da Mauro Mirti  che ha ricoperto il ruolo di project manager per conto del nostro committente, oltre che dal grande lavoro che hanno fatto i colleghi Paolo Artuso ed Enrico Beoni.

Le più importanti caratteristiche e la valenza tecnologica di questo sistema?

La caratteristica più importante di questo sistema è costituita da uno switch ridondato della Evertz, il 3080IPX, switching fabric con 128 porte da 25 GB che consentono di poter gestire fino a 1024 segnali 3G, piuttosto che 256 segnali 4k,una grande capacità di throughput, quindi, oltre alla possibilità che ci viene offerta dalla matrice Evertz, che consente di poter processare più di 3000 segnali, audio mono, in standard Dante e dall’infrastruttura che si basa sulla tecnologia Evertz e dal Magnum che è l’orchestratore di tutto il sistema.
Il tutto è completamente ridondato dual path, e si è rivelato estremamente affidabile e performante.

Un aspetto importante di questo sistema riguarda ovviamente la sezione audio, anche per l’elevato numero dei segnali gestiti, visto il grande numero di emittenti radiofoniche che il Vaticano gestisce nelle diverse lingue, giusto?

All’interno del dicastero della comunicazione Vaticana, Vatican media, Radio Vaticano etc., transitano o, si processano, più di 3000 segnali. E questo è stato possibile realizzarlo egregiamente.

La scelta del mixer audio è caduta su Calrec?

È stata una scelta dettata anche dalle relazioni della Professional Show. Per cui quando abbiamo presentato la nostra offerta, è venuto naturale presentare Calrec, per la particolare partnership che abbiamo con la Leading.

Le tue conclusioni alla fine di questo importante progetto?

Questo è un progetto che è stato realizzato in un particolare periodo, come quello pandemico, estremamente complesso. Nonostante questo, grazie alla collaborazione, soprattutto con il team del Vaticano, ma anche con la squadra vincente che si è venuta a creare tra i collaboratori della nostra azienda, la MB System, abbiamo rispettato i tempi pianificati con il diagramma di Gant. Tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati insieme al cliente sono stati rispettati dall’inizio alla fine, concludendo il lavoro in maniera positiva, con grande successo e soddisfazione, da entrambe le parti.

Specifichiamo che il diagramma di Gant consente di gestire i tempi del progetto.
Ma, a questo punto, chi deve ringraziare?

Dovrei ringraziare tante persone. Direi Enrico Beoni che ha fatto un ottimo lavoro, a livello di relazioni; Paolo Artuso, senza il quale non avremmo potuto realizzare l’impianto nei tempi richiesti; Salvatore del Tito e Marco Bardi, partner assolutamente affidabili e vincenti. Tutta la struttura degli operatori e tutti i collaboratori del dicastero, Stefano D’agostini, Monsignor Ruiz (che si è rivelato una persona interessata ed entusiasta del progetto); poi, Francesco Masci,  direttore tecnico del dicastero,  che ha sempre appoggiato positivamente le nostre proposte; Marco Mirti che è stato il project manager strategico. Insomma tutta la struttura del dicastero è stata professionale.

 

MARCO BARVI
CEO M. B. SYSTEM 2000

Com’è partito questo progetto, per ciò che riguarda la MBS?

Il Vaticano aveva l’esigenza di realizzare la nuova MCR-Master Control Room.
Con la Professional Show, abbiamo iniziato prima la progettazione e poi la realizzazione di quest’opera, se vogliamo unica nel suo genere, perché comunque si colloca all’interno di una struttura storica che la palazzina Leone XIII, dentro la città del Vaticano.

Una breve presentazione della MB System?

La MB System è un’azienda che si occupa sia della progettazione sia della system integration, quindi della realizzazione delle opere sviluppate all’interno della azienda stessa. Ci occupiamo, ovviamente, sia della parte di progettazione broadcasting sia della parte di progettazione architettonica degli ambienti.

Quali sono state le principali richieste che vi sono arrivate?

L’obiettivo principale era quello di realizzare una struttura con due ambienti separati, ma adiacenti: una master control video e una master control audio, isolate acusticamente, ma comunque contigue, in modo che gli operatori potessero interagire visivamente.
Infatti, il progetto prevede una finestratura principale lunga circa otto metri, con l’integrazione di un vetro acustico di più di 5 centimetri, dal peso di circa una tonnellata, che divide i due ambienti.

Quali sono state le difficoltà nella realizzazione di questo progetto?

Questo è un sistema innovativo: è una delle prime master control room realizzate a Roma basate sul nuovo protocollo 2110.
Il requisito fondamentale era anche quello di creare un ambiente accogliente, che non avesse l’effetto di soffocamento, tipico delle regie audio.
Questo è un ambiente diverso, dove il personale tecnico del Vaticano passa molte ore; quindi bisognava creare degli ambienti che fossero confortevoli.
Il risultato, quindi, è stato quello di progettare, e poi realizzare, questi ambienti con particolari tecnologie.
Come questi pannelli installati nella parte alta, fonoassorbenti, realizzati su misura, in legno nobilitato e microforato; questo, in connubio con tutta la tecnologia che gestisce la piattaforma audio-video. Quindi,  dai sistemi tecnologici di canalizzazione, alla parte di distribuzione dell’energia elettrica, a tutta la parte di controllo e monitoraggio video e audio. .  È stato un progetto veramente molto interessante. Direi un fiore all’occhiello sia per la MB System sia per la Professional Show.

 

 

FRANCESCO MASCI
CTO DICASTERO PER LA COMUNICAZIONE
VATICANA

Questo è certamente un progetto molto importante. Ma da che cosa siete partiti? Che tipo di sistema avevate prima?

Prima del Dicastero della Comunicazione esistevano, ed esistono tutt’oggi, i vari media: radio, televisione, stampa e quant’altro è comunicazione, al servizio della Santa Sede. Ciascuno di questi media, principalmente radio e televisione e, in particolare Radio Vaticana e CTV-Centro Televisivo Vaticano, avevano a disposizione mezzi e strumenti per compiere la propria missione. La Radio Vaticana, proprio in questo sito dove siamo adesso, aveva la sua terza generazione di sala controllo dalla quale smistare i segnali radiofonici verso il mondo esterno. E invece, dall’altra parte, per il CTV, per la parte prevalentemente video, aveva la sua master control room, attraverso la quale collegava i Takers di tutto il mondo con il segnale del Vaticano.

Esattamente quanti segnali gestivate prima e quanti ne gestite adesso?

È difficile fare un paragone perché questa MCR cambia la logica dei media, presi singolarmente. Questa è stata la grande sfida di questa MCR, che è un progetto che parte da lontano, e origina con la riforma dei media.

Quindi cos’era prima la MCR, per voi?

La MCR era un insieme di strumenti a supporto della radio e della televisione per collegare il mondo esterno.

Oggi?

Oggi, invece, è una piattaforma di comunicazione che agisce su tutti i livelli e lo fa in maniera unificata. Non esiste più, quindi, un segnale televisivo o un segnale radiofonico, ma esiste una moltitudine di dati che provengono da diversi centri di produzione; ciascuno dei quali può avere una sua connotazione: l’istituzionale per le attività del Santo Padre, l’attività scientifica (con le varie conferenze che si svolgono presso l’Accademia delle Scienze), o l’attività editoriale che si svolge attraverso la nostra direzione editoriale e le nostre testate, quindi Radio Vaticana e Vatican News. Questa moltitudine di segnali che approda sulla nuova MCR, che è sostanzialmente una matrice distribuita su 14 siti geografici, fa sì che tutte queste linee confluiscano in questo posto. Gli operatori audio e video non hanno più una visione parziale di tutti questi segnali ma, sia l’area audio sia l’area video, condividono tutti i segnali (sia audio sia video), e hanno la possibilità di creare dei Program, a seconda del target di riferimento. Quindi si va dalla classica copertura broadcast via satellite per arrivare all’onda corta (che in questo momento storico è ritornato a essere un media molto utilizzato e richiesto), fino alle moderne tecnologie innovative, come streaming, social network.

Un progetto così complesso ha richiesto ovviamente dei partner che saranno stati selezionati molto accuratamente. Come avete proceduto nella selezione dei partner?

Abbiamo i principali player di mercato che operano su queste tecnologie e raccolto dei pareri; abbiamo anche collaborato con l’EBU (del quale siamo membri) per orientarci sulle scelte tecnologiche e progettuali. A valle di questa selezione, abbiamo tirato le somme su ciò che abbiamo fatto le valutazioni su quelle che erano le tecnologie più mature, per uno standard che di fatto era nascente nel 2019 e che era da poco stato standardizzato. Da questa “gara” abbiamo individuato in Evertz e in Professional Show dei partner adeguati per realizzare un impianto così innovativo e sfidante e con un alto livello di integrazione.

Anche la parte strutturale e architetturale è stato un altro passaggio importante?

Sì come vedete noi, scherzando, la definiamo la Cappella Sistina dei tecnici. Abbiamo cercato di fare le cose nel miglior modo possibile creando pure un’ambientazione per i nostri operatori consona al contesto.

Chi devi ringraziare?

Anzitutto i superiori perché ci hanno appoggiato nella realizzazione di questo lungo e complesso percorso che ha inizio nel 2015 con la riforma dei media. Per arrivare a questo, che è solo la punta dell’iceberg, abbiamo dovuto realizzare tanti impianti nuovi e digitalizzare tantissimo; questo è stato possibile grazie a una squadra che ho avuto privilegio  di guidare:  la squadra dei tecnici: tantissime persone valide e con grandi competenze  che hanno reso tutto questo possibile.  Ringrazio tanto anche i nostri partner: Evertz, Professional Show, (il general contractor del progetto) e la MB System 2000.

 

4-5 OTTOBRE | HYPERCONVERGED ROAD TOUR “THE NEW ULTRIX FR12!”

Ross dà l’appuntamento a Milano e Roma per presentare l’ultima novità iperconvergente della famiglia Ross: il router Ultrix FR12.

Ecco le date degli appuntamenti:

Milano, 4 ottobre 2022

ARET video and audio engineering s.r.l.
Via Papa Giovanni XXIII, 30, 20080 Zibido San Giacomo MI, Italia
Sessione del mattino: 10:00 – 13:00 / Sessione del pomeriggio: 14:00 – 17:00
Nota: Si prega di notare che l’ora esatta della sessione può variare.

Invieremo un’e-mail di conferma con un orario aggiornato in prossimità dell’evento.

REGISTRATI PER L’APPUNTAMENTO DEL 4 OTTOBRE

Roma, 5 ottobre 2022

Officine Farneto
Via dei Monti della Farnesina, 77, 00135 Roma RM, Italia
Sessione del mattino: 10:00 – 13:00 / Sessione del pomeriggio: 14:00 – 17:00

REGISTRATI PER L’APPUNTAMENTO DEL 5 OTTOBRE

31/8 – 10/9 LA 79a MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DELLA BIENNALE DI VENEZIA

Venezia Mostra del Cinema
Venezia Mostra del Cinema

Tutto è pronto per dare l’avvio alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

La manifestazione è organizzata dalla Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera; si svolgerà al Lido di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre 2022. La Mostra è riconosciuta ufficialmente dalla FIAPF (Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori Cinematografici).

La Mostra vuole favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. La Mostra organizza retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema.

Ecco una sintesi dell’intervento di Roberto Cicutto del Presidente della Biennale di Venezia:

“La 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia incontra due anniversari molto importanti.

Il primo – 90 anni dalla sua fondazione nel 1932 – segna l’importanza di un evento che ha fatto la storia del cinema e lo ha riconosciuto ufficialmente come la settima arte.

Il secondo – dieci anni di attività della Biennale College Cinema – ha contribuito concretamente alla sua storia guardando al futuro e acquisendo l’esperienza derivata dalle nuove tecnologie e da una nuova sintassi.

Entrambi gli anniversari trovano una tangibile testimonianza in due importanti pubblicazioni. Il volume firmato Gian Piero Brunetta, “La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 1932-2022”, pubblicato da Edizioni La Biennale di Venezia e Marsilio Editori, e il volume “Dieci – Biennale College Cinema 2012-2022”, edito da La Biennale.

Rocío Muñoz Morales condurrà le serate di apertura e chiusura della 79a Mostra del Cinema di Venezia

L’attrice e conduttrice Rocío Muñoz Morales condurrà le serate di apertura e di chiusura della 7a. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera.

Rocío Muñoz Morales aprirà la 79a Mostra nella serata di mercoledì 31 agosto 2022, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 10 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 79. Mostra.

VENICE IMMERSIVE 2022

Sono state scelte le opere XR – Extended Reality della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (31 agosto-10 settembre 2022) della Biennale di Venezia per la sezione denominata Venice Immersive. La selezione ufficiale sarà presentata nella Venice Immersive Island (isola del Lazzaretto Vecchio), a brevissima distanza dal Lido di Venezia, per la prima volta dopo il 2019,  nelle seguenti date:

  • 30 agosto (pomeriggio)preview stampa
  • 31 agosto: apertura riservata agli accrediti Stampa e Industry
  • 1 – 10 settembre: apertura al pubblico e a tutti gli accrediti

 

Venice Immersive, nuovo nome della sezione Venice VR Expanded, intende accogliere la crescita dei media immersivi al di là delle tecnologie di Virtual Reality e includere tutti i mezzi di espressione creativa XR – Extended Reality: video 360° e opere XR di qualsiasi durata, incluse installazioni, live performance e mondi virtuali.

La sezione Venice Immersive della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dopo il successo delle ultime edizioni online, si terrà quest’anno nuovamente in presenza, con il supporto tecnico di Meta e HTC Vive.

Venice Immersive presenterà 43 progetti da 19 paesi,  32 opere nella sezione Worlds Gallery e 1 Evento Speciale – Fuori Concorso:

  • 30 progetti in Concorso
  • 10 progetti Fuori Concorso – Best Of Venice Immersive (selezione internazionale delle migliori opere XR – Extended Reality presentate a partire dall’edizione 2021)
  • 3 progetti sviluppati nel corso di Biennale College Cinema – VR: 1 progetto realizzato grazie al grant della sesta edizione, 2 progetti sviluppati nell’ambito del workshop internazionale della quarta edizione
  • 30  mondi selezionati nella Worlds Gallery con 2 Eventi Speciali, presentato in 7 World Hop Guidati in presentazioni della durata di 75’.
  • film Evento Speciale – Fuori Concorso

 

Il Venice Immersive World su VRChat, progettato con il supporto tecnico di VRrOOm, presenterà una versione virtuale di Venice Immersive Island. Dopo il successo dell’edizione 2021, la sezione Worlds Gallery è stata rinnovata e presenterà una selezione di 30 mondi virtuali e 2 eventi speciali. Inoltre, Venice Immersive presenterà una proiezione del documentario We Met in Virtual Realityripreso in VRChat e creato da Joe Hunting.

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è stata uno dei primi festival di cinema al mondo a manifestare interesse per la Virtual Reality. La realizzazione di un VR Theater nel 2016 ha suscitato enorme interesse tra i partecipanti del Venice Production Bridge. A partire dal 2017, la Biennale di Venezia ha dato il via alla prima competizione di opere in Realtà Virtuale tra i principali festival, tenutasi per tre edizioni, fino al 2019, sulla location dell’isola del Lazzaretto Vecchio al Lido, con una Giuria internazionale. L’accessibilità online di Venice VR Expanded ha rappresentato nelle ultime due edizioni un impegno e una sfida per garantire la presenza, nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia, dell’esperienza di questa nuova forma d’arte anche in anni di necessario distanziamento.

Gli accreditati della Mostra di Venezia avranno accesso a tutti i titoli del programma. Inoltre sarà disponibile uno speciale abbonamento Venice Immersive per gli interessati non accreditati alla Mostra.

GIURIA E PREMI

La Giuria internazionale di Venice Immersive è composta da:

May Abdalla – presidente: (Gran Bretagna) nata nel 1983 nel Regno Unito, ha girato documentari in tutto il mondo per BBC, Channel 4 e Al Jazeera. Ha fondato Anagram, uno studio creativo specializzato in narrazioni interattive e progettazioni di esperienze immersive. Creata nel 2013, la società ha vinto il Tribeca Film Festival Storyscapes, ha partecipato alla sezione Best of Vr alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019 e ha vinto il premio per la migliore arte immersiva al festival Sandbox, in Cina. Nel 2021 ha vinto a Venezia il Gran Premio Della Giuria per la Migliore Opera VR con Goliath: Playing With Reality.

David Adler: (Danimarca) è nato nel 1985 ed è stato ammesso alla prestigiosa National Film School of Denmark dopo aver frequentato il programma di Visual Arts and Design alla Vancouver Film School. Il suo lavoro più recente, il pezzo corale Taste of Hunger VR (2020), è stato selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia. È stato nuovamente a Venezia con End of Night che ha vinto il Premio migliore storia VR nel 2021.

Blanca Li: (Spagna) è una coreografa, regista, ballerina e attrice. Nel 1992, dopo avere completato la propria formazione a New York, approda a Parigi. Poco dopo fonda la sua compagnia di danza moderna con la quale organizza tournée a livello mondiale. La maturità delle sue scelte artistiche è coronata dalla nomina all’Accademia francese di Belle Arti nel 2019. Nel 2021 la sua opera VR Le bal de Paris de Blanca Li ha vinto il Premio migliore esperienza VR a Venezia.

 

La Giuria Venice Immersive assegnerà i seguenti premi:

  • Migliore esperienza Venice Immersive
  • Gran premio della Giuria Venice Immersive
  • Premio speciale della Giuria Venice Immersive

OPERE SELEZIONATE

VENICE IMMERSIVE
In Concorso

ASCENDERS
di JONATHAN ASTRUC, JONATHAN TAMENE
Francia, 35’

TU VIVRAS, MON FILS [STAY ALIVE MY SON]
di VICTORIA BOUSIS
Grecia, USA / 35’

REIMAGINED VOLUME I: NYSSA
di JULIE CAVALIERE, MICHAELA HOLLAND
USA / 15’

RENCONTRE(S)
di MATHIAS CHELEBOURG
Francia / 15’

THE MAN WHO COULDN’T LEAVE
di CHEN SINGING
Taipei / 35’

ALL UNSAVED PROGRESS WILL BE LOST
di MÉLANIE COURTINAT
Francia / 10’

EURYDICE, EEN AFDALING IN ONEINDIGHEID [EURYDICE, A DESCENT INTO INFINITY]
di CELINE DAEMEN
Paesi Bassi/ 25’

OKAWARI
di LANDIA EGAL, AMAURY LA BURTHE
Francia, Canada / 45’

DAZZLE: A RE-ASSEMBLY OF BODIES
di RUTH GIBSON, BRUNO MARTELLI, ALEXA POLLMANN, BINE ROTH
UK / 25’

PEAKY BLINDERS: THE KING’S RANSOM
di RUSSELL HARDING, TIM JONES, MARCUS MORESBY
UK / 30’

FROM THE MAIN SQUARE
di PEDRO HARRES
Germania / 19’

SORELLA’S STORY
di PETER HEGEDUS
Australia, Ungheria, Svezia / 15’

EGGSCAPE
di GERMAN HELLER, JORGE TERESO, FEDERICO HELLER
Argentina / 20’

TYPEMAN
di KEISUKE ITOH
Giappone / 25’

KINDRED
di BAMBOU KENNETH
UK / 9’

SHIINEUI BANG [POET’S ROOM]
di BOMSOK KU
Corea del Sud / 23’

GUMBALL DREAMS
di DEIRDRE V. LYONS, CHRISTOPHER DAVIS
USA / 60’

NAMUANKI
di KEVIN MACK
USA / 45’

TMÁNÍ [DARKENING]
di ONDŘEJ MORAVEC
Repubblica Ceca, Germania / 25’

ALL THAT REMAINS
di QUINTERO CRAIG
Taipei / 12’

ROCK PAPER SCISSORS
di ALEX RUHL
UK / 7’

THANK YOU FOR SHARING YOUR WORLD
di YU SAKUDO, TOSHIAKI HANZAKI
Giappone / 33’

ÉTERNELLE, NOTRE DAME
di GUILLAME MARTINI
Francia / 45’

FRAMERATE: PULSE OF THE EARTH
di MATTHEW SHAW, WILLIAM TROSSELL
UK / 20’

MRS BENZ: VOYAGE OF DISCOVERY
di ELOISE SINGER
UK / 45’

UNCANNY ALLEY
di RICK TREWEEK
Sudafrica / 20’

FIGHT BACK
di CELINE TRICART
Francia, USA / 40’

TREASURE HEIST
di LUAN TRINH
USA / 60’

MANDALA – A BRIEF MOMENT IN TIME
di THOMAS VILLEPOUX
Cina, Francia / 45’

RED TAIL
di WANG FISH
Taipei / 20’

 

Best of Immersive – Fuori Concorso
(selezione internazionale delle migliori opere XR – Extended Reality)

ON THE MORNING YOU WAKE (TO THE END OF THE WORLD)
di MIKE BRETT, STEVE JAMISON, PIERRE ZANDROWICZ, ARNAUD COLINART,
Francia, UK, USA / 42’

(HI)STORY OF A PAINTING: THE LIGHT IN THE SHADOW
di QUENTIN DARRAS, GAELLE MOURRE
UK / 15’

AREA MAN LIVES
di AMY GREEN, RYAN GREEN
USA / 90’

LUSTRATION
di RYAN GRIFFEN
Australia, USA / 32’

ALEX HONNOLD : THE SOLOIST VR
di JONATHAN GRIFFITH
UK, Francia, USA / 60’

SPACE EXPLORERS: THE ISS EXPERIENCE – EPISODE 3: UNITE
di FÉLIX LAJEUNESSE, PAUL RAPHAEL
Canada / 35’

SPACE EXPLORERS: THE ISS EXPERIENCE – SPACEWALKERS
di FÉLIX LAJEUNESSE, PAUL RAPHAEL
Canada / 20’

KINGDOM OF PLANTS WITH DAVID ATTENBOROUGH
di IONA MCEWAN
UK, USA / 15’

THE MIRACLE BASKET
di ABNER PREIS
Paesi Bassi / 14’

SHORES OF LOCI
di ELLEN UTRECHT, JAMES SUNDRA, DANI BITTMAN, DAISY BERNS
USA / 120’

 

Biennale College Cinema – VR – Fuori Concorso

ELELE
di SJOERD VAN ACKER, produttori: FIRAT SEZGIN, ECEGÜL BAYRAM
Paesi Bassi / 6’
prodotto con il grant Biennale College Cinema VR, 6. edizione (2021/2022)

MONO
di CHIARA TROISI, produttori: FEDERICO LAGNA, ALICE DRAGO, MATTEO FRESI
Italia / 14’
sviluppato nell’ambito Biennale College Cinema VR, 4. edizione (2019/2020)

CHROMA 11
di TSANG TSUI-SHAN, produttori: KATTIE FAN, TERESA KWONG
Hong KongSAR / 13’
sviluppato nell’ambito Biennale College Cinema VR, 4. edizione (2019/2020)

 

Worlds Gallery

ADRIFT di M E R C
BAROQUE CATHEDRAL di OPCherry
CAVE OKINAWA di Tokoyoshi
CUE di 0b4k3
DISCONNECTED: VIDEO FEEDBACK WORLD di MomoTheMonster
DISTRICT ROBOTO di Fins
DREAM di Zanderthaw
DUBROVINIK MAIN STREET & OLD PORT di nobelchoco
FIRE TORNADO di BigChickenLover
FRACTAL EXPLORER di ikamon
FRACTAL EXPLORER 1001 di 1001
FRACTAL LOVE di pema99
FRICTION [!] FUNCTION – PARTICLE LIVE di Norimaki
I N I T I U M ⁄⁄⁄ イニシャルdi Artsy Glitch
LLLL SILENT DAWN RELEASE PARTY di PK
MAGIC HEIST di Fins
NIGHT CHURCH di OPCherry
OLYMPIA NIGHTS di DrMorro
ORGANISM di DrMorro
OXYMORE di VRrOOm
PARTICLE LIVE FIXER di ฅらいちちゃんฅ
SHADOW FACTORY di emymin
THE DICE DIMENSION di FlyingFly
THE DINOSAUR BONE GALLERY MUSEUM di topgunsi
THE GREAT INVENTOR ESCAPE di FlowersRite花之祭P
THE RAT KING di _Digital
VENICE BASILICA SALUTE di nobelchoco
VENICE CANAL WIDMANN di nobelchoco
VMV CC TYPE 01 di skkn
ZENIARAI SHRINE CONNECTED WITH JAPANELAND di 龍 lilea

 

Worlds Gallery – Eventi Speciali

SANCTUM di PammeMatth
SODA di Michael Balkind

 

Evento Speciale – Fuori Concorso

WE MET IN VIRTUAL REALITY
di JOE HUNTING
UK / 91’

VENICE IMMERSIVE MARKET
La prima edizione del VIM – Venice Immersive Market (1 – 6 settembre), parte del Venice Production Bridge, avrà luogo sull’Isola del Lazzaretto Vecchio (Lido), presso lo Spazio Incontri Immersivo. Saranno organizzati panel e incontri dedicati al mondo XR – Extended Reality; inoltre, saranno presenti istituzioni, professionisti, case di produzione, post-produzione e distribuzione, fondi pubblici e privati connessi al mondo Immersive.
Infine, saranno presentati i progetti Immersive selezionati nell’ambito del Venice Gap-Financing Market (2 – 4 settembre):

 

16 PROGETTI DI STORIE IMMERSIVE
16 progetti di Storie Immersive (11 europei e 5 da tutto il mondo), che includono film di finzione, documentari, film animati e altre esperienze di installazioni interattive. I progetti sono sia storie originali che adattamenti. Tutti i progetti hanno il 30% del proprio budget garantito.
11 PROGETTI BIENNALE COLLEGE – PROGETTI IMMERSIVI
11 progetti sviluppati durante il workshop di Biennale College Cinema VR, sesta edizione, che si trovano in diverse fasi di sviluppo, dalla pre-produzione alla  post-produzione.
VENEZIA 79

In Concorso

(in ordine alfabetico per regista)

WHITE NOISE – FILM DI APERTURA

di NOAH BAUMBACH

con Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle, Raffey Cassidy, Sam Nivola, May Nivola, Jodie Turner-Smith, André L. Benjamin e Lars Eidinger/ USA / 136’

IL SIGNORE DELLE FORMICHE

di GIANNI AMELIO

con Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Leonardo Maltese, Sara Serraiocco / Italia / 134’

THE WHALE

di DARREN ARONOFSKY

con Brendan Fraser, Sadie Sink, Hong Chau, Samantha Morton, Ty Simpkins / USA / 117’

L’IMMENSITÀ

di EMANUELE CRIALESE

con Penélope Cruz, Luana Giuliani, Vincenzo Amato, Patrizio Francioni / Italia, Francia / 97’

SAINT OMER

di ALICE DIOP

con Kayije Kagame, Guslagie Malanda, Valérie Dréville, Aurélia Petit / Francia / 122’

BLONDE

di ANDREW DOMINIK

con Ana de Armas, Adrien Brody, Bobby Cannavale, Xavier Samuel, Julianne Nicholson, Lily Fisher / USA / 165’

TÁR

di TODD FIELD

con Cate Blanchett, Noémie Merlant, Nina Hoss, Sophie Kauer, Julian Glover, Allan Corduner, Mark Strong / USA / 158’

LOVE LIFE

di KÔJI FUKADA

con Fumino Kimura, Kento Nagayama, Atom Sunada / Giappone, Francia / 123’

BARDO, FALSA CRÓNICA DE UNAS CUANTAS VERDADES (BARDO, FALSE CHRONICLE OF A HANDFUL OF TRUTHS)

di ALEJANDRO G. IÑÁRRITU

con Daniel Giménez Cacho, Griselda Siciliani, Ximena Lamadrid, Iker Sanchez Solano, Andrés Almeida, Francisco Rubio / Messico

ATHENA

di ROMAIN GAVRAS

con Dali Benssalah, Sami Slimane, Anthony Bajon, Ouassini Embarek, Alexis Manenti / Francia / 97’

BONES AND ALL

di LUCA GUADAGNINO

con Taylor Russell, Timothée Chalamet, Mark Rylance, André Holland, Chloë Sevigny, Jessica Harper, David Gordon Green, Michael Stuhlbarg, Jake Horowitz / USA / 130’

THE ETERNAL DAUGHTER

di JOANNA HOGG

con Tilda Swinton, Joseph Mydell, Carly-Sophia Davies / UK, USA / 96’

SHAB, DAKHELI, DIVAR (BEYOND THE WALL)

di VAHID JALILVAND

con Navid Mohammadzadeh, Diana Habibi, Amir Aghaee / Iran / 126’

THE BANSHEES OF INISHERIN

di MARTIN MCDONAGH

con Colin Farrell, Brendan Gleeson, Kerry Condon, Barry Keoghan / Irlanda, UK, USA / 109’

ARGENTINA, 1985

di SANTIAGO MITRE

con Ricardo Darín, Peter Lanzani, Alejandra Flechner, Norman Briski / Argentina, USA / 140’

CHIARA

di SUSANNA NICCHIARELLI

con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Luigi Lo Cascio / Italia, Belgio / 106’

MONICA

di ANDREA PALLAORO

con Trace Lysette, Patricia Clarkson, Adriana Barraza, Emily Browning, Joshua Close / USA, Italia / 106’

KHERS NIST (NO BEARS)

di JAFAR PANAHI

con Jafar Panahi, Naser Hashemi, Vahid Mobaseri, Bakhtiar Panjeei, Mina Kavani, Reza Heydari / Iran / 106’

ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED

di LAURA POITRAS

USA / 113’

UN COUPLE (A COUPLE)

di FREDERICK WISEMAN

con Nathalie Boutefeu / Francia, USA / 63’

THE SON

di FLORIAN ZELLER

con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Anthony Hopkins, Hugh Quarshie / UK / 123’

LES MIENS (OUR TIES)

di ROSCHDY ZEM

con Sami Bouajila, Roschdy Zem, Meriem Serbah, Maïwenn, Rachid Bouchareb, Abel Jafrei, Nina Zem / Francia / 85’

LES ENFANTS DES AUTRES (OTHER PEOPLE’S CHILDREN)

di REBECCA ZLOTOWSKI

con Virginie Efira, Roschdy Zem, Chiara Mastroianni, Callie Ferreira / Francia / 104

FUORI CONCORSO

FICTION

THE HANGING SUN – FILM DI CHIUSURA

di FRANCESCO CARROZZINI

con Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay, Sam Spruell, Frederick Schmidt, Raphael Vicas, Peter Mullan, Charles Dance / Italia, UK / 93’

KAPAG WALA NANG MGA ALON (WHEN THE WAVES ARE GONE)

di LAV DIAZ

con John Lloyd Cruz, Ronnie Lazaro, Shamaine Centenera-Buencamino, Dms Boongaling / Filippine, Francia, Portogallo, Danimarca / 187’

LIVING

di OLIVER HERMANUS

con Bill Nighy, Aimee Lou Wood, Alex Sharp, Tom Burke / UK / 102’

DEAD FOR A DOLLAR

di WALTER HILL

con Christoph Waltz, Willem Dafoe, Rachel Brosnahan, Warren Burke, Benjamin Bratt / USA ,Canada / 114’

KÕNE TAEVAST (CALL OF GOD)

di KIM KI-DUK

con Zhanel Sergazina, Abylai Maratov / Estonia, Kirghizistan, Lettonia / 81’

DREAMIN’ WILD

di BILL POHLAD

con Casey Affleck, Noah Jupe, Zooey Deschanel, Chris Messina, Jack Dylan Grazer, Walton Goggins, Beau Bridges / USA / 110’

MASTER GARDENER

di PAUL SCHRADER

con Joel Edgerton, Sigourney Weaver, Quintessa Swindell / USA / 107’


SICCITÁ

di PAOLO VIRZÌ

con Claudia Pandolfi , Silvio Orlando , Valerio Mastandrea , Sara Serraiocco, Elena Lietti, Gabriel Montesi, Tommaso Ragno, Max Tortora, Monica Bellucci, Diego Ribon , Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli / Italia

PEARL

di TI WEST

con Mia Goth, David Corenswet, Tandi Wright, Matthew Sunderland, Emma Jenkins-Purro / USA / 102’

DON’T WORRY DARLING

di OLIVIA WILDE

con Florence Pugh, Harry Styles, Chris Pine, Olivia Wilde, KiKi Layne, Gemma Chan / USA / 122’

NON FICTION

FREEDOM ON FIRE: UKRAINE’S FIGHT FOR FREEDOM

di EVGENY AFINEEVSKY

Ucraina, UK, USA / 118’

THE MATCHMAKER

di BENEDETTA ARGENTIERI

Italia / 90’

GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ

di ENRICO GHEZZI, ALESSANDRO GAGLIARDO

Italia / 200’

A COMPASSIONATE SPY

di STEVE JAMES

USA / 101’

MUSIC FOR BLACK PIGEONS

di JØRGEN LETH, ANDREAS KOEFOED

Danimarca / 90’

THE KIEV TRIAL

di SERGEI LOZNITSA

Paesi Bassi, Ucraina / 106’

IN VIAGGIO

di GIANFRANCO ROSI

Italia / 80’

BOBI WINE GHETTO PRESIDENT

di CHRISTOPHER SHARP, MOSES BWAYO

Uganda, UK, USA / 121’

NUCLEAR

di OLIVER STONE

USA / 119’

FUORI CONCORSO – SERIES

RIGET EXODUS (THE KINGDOM EXODUS) (EPISODI 1-5)

di LARS VON TRIER

con Bodil Jørgensen, Mikael Persbrandt, Tuva Novotny, Lars Mikkelsen, Nikolaj Lie Kaas, Nicolas Bro, Alexander Skarsgård / Danimarca / 291’

COPENHAGEN COWBOY (EPISODI 1-6)

di NICOLAS WINDING REFN

con Angela Bundalovic, Andreas Lykke Jorgensen, Li li Zhang, Zlatko Buric, Ramadan Huseini, Dragana Milutinovic / Danimarca / 292’

FUORI CONCORSO – CORTOMETRAGGI

CAMARERA DE PISO (MAID)

di LUCRECIA MARTEL

con Jorgelina Contreras, Daniel Valenzuela, Anavelí Acero, Ariel Gigena / Argentina, Messico / 11’

A GUERRA FINITA

di SIMONE MASSI

voce di Gino Strada / animazione / Italia / 4’

IN QUANTO A NOI
di SIMONE MASSI
voce di Wim Wenders / animazione / Italia / 5’

LOOK AT ME
di SALLY POTTER
con Javier Bardem, Chris Rock / UK, USA / 16’

RIVOLUZIONE RAI: APPROVATO IL PIANO IMMOBILIARE

Il Consiglio di Amministrazione della Rai riunitosi nella sede di viale Mazzini, sotto la presidenza di Marinella Soldi, ha approvato all’unanimità dei presenti il Piano Immobiliare presentato dall’Amministratore Delegato Carlo Fuortes.
Il Piano Immobiliare prevede una razionalizzazione e riorganizzazione degli spazi aziendali resa opportuna sia dall’evoluzione delle modalità di lavoro conseguenti alla transizione digitale, sia dalla necessità di assicurare una maggiore sostenibilità ambientale e finanziaria. Il Piano riguarderà alcune sedi regionali e gli insediamenti aziendali di Roma e di Milano; l’eventuale dismissione di asset non strategici servirà a liberare risorse per la valorizzazione del patrimonio immobiliare aziendale e sarà sottoposta ad approvazione da parte del CdA.

La sede Rai di Roma, a Viale Mazzini.

Il Piano Immobiliare è stato illustrato ai sindacati all’interno di un percorso aziendale avviato e messo a conoscenza della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

Il patrimonio della Rai è articolato su tutto il territorio nazionale e ha una consistenza di 660.000 mq. lordi di immobili di proprietà, oltre a circa 90.000 mq. In locazione, tutti ad uso strumentale.

Quasi la metà della superficie è localizzata a Roma, circa un terzo nelle città di Torino, Milano e Napoli, mentre la quota residua è costituita dalle sedi regionali.

La Rai ha stimato un piano immobiliare di 465 milioni di investimenti tra il 2023 e il 2031.

La vendita degli immobili porterà incassi vicini ai 200 milioni ed è previsto un impatto di circa il 14% di riduzione dei costi di gestione annui.

A Roma sono previsti l’ammodernamento della sede di Viale Mazzini e dei centri di produzione di Saxa Rubra, Teulada e Nomentano.

A Milano è prevista la vendita dell’immobile di Corso Sempione, il rilascio degli immobili in locazione come quelli di via Mecenate e la creazione di un nuovo centro di produzione.

Anche i centri di produzione Napoli e Torino saranno ristrutturati mentre per le sedi regionali si prevedono modelli funzionali a minor impatto ambientale e la vendita degli immobili sovradimensionati e non più utili.
La sede Rai di corso Sempione. Ha cominciato le proprie attività nel 1952. Da qui il 3 gennaio 1954 iniziarono le trasmissioni ufficiali della Rai.

Da tempo si vocifera che la Rai abbia in progetto di realizzare un nuovo centro di produzione televisiva all’interno dei padiglioni della Fiera al Portello.
Sicuramente nelle strategie Rai hanno pesato in modo importante le esperienze lavorative sperimentate durante il COVID-19. L’utilizzo degli spazi in modalità desk-sharing e smart-working hanno avuto un impatto determinante anche nell’ottica di una trasformazione sempre più indirizzata verso modelli a minor impatto ambientale.

Fiera di Milano, luogo in cui saranno realizzati i nuovi studi di produzione.